1 mese fa
Premesso che i due aspetti sono tra loro diversi ma che il più delle volte si incontrano e si sovrappongono, in un mix del tutto personale.
Premesso anche che stiamo parlando di estensioni alla sessualità di ogni persona, definite "sane", ogni volta che vengono vissute in ambito di legalità, da/tra soggetti adulti e consenzienti.
Sappiamo inoltre quanti siano i pregiudizi a questo mondo ed i conseguenti condizionamenti che i pregiudizi spesso esercitano nei confronti dell'espressività sessuale delle persone.
In ambito BDSM, una pratica molto sdoganata è quella dello spanking (sculacciata) oppure sempre più in voga quella dello strapon (penetrare con un fallo indossabile) ecc... ecc... In ambito fetish c'è il desiderio di indossare capi in latex o cuoio ad esempio oppure di giocare con la "pioggia dorata" ecc... ecc...
In queste pratiche vi sentite a vostro agio, assecondando la curiosità del dialogo e dell'azione anche con chi siete in intimità oppure è il senso di imbarazzo a prevalere, al punto che diventa quasi impossibile (se non del tutto) parlare delle vostre fantasie e desideri di questo tipo?
Per chi non le pratica e nemmeno desidera, prevale un senso di indifferenza/neutralità oppure c'è un rifiuto dettato da un senso di sdegno, come se fossero pratiche dettate da una sorta di perversione patologica? (Tengo a ribadire che si sta parlando di tutte quelle pratiche che ricadono nell'ambito della legalità e consensualità)
Premesso anche che stiamo parlando di estensioni alla sessualità di ogni persona, definite "sane", ogni volta che vengono vissute in ambito di legalità, da/tra soggetti adulti e consenzienti.
Sappiamo inoltre quanti siano i pregiudizi a questo mondo ed i conseguenti condizionamenti che i pregiudizi spesso esercitano nei confronti dell'espressività sessuale delle persone.
In ambito BDSM, una pratica molto sdoganata è quella dello spanking (sculacciata) oppure sempre più in voga quella dello strapon (penetrare con un fallo indossabile) ecc... ecc... In ambito fetish c'è il desiderio di indossare capi in latex o cuoio ad esempio oppure di giocare con la "pioggia dorata" ecc... ecc...
In queste pratiche vi sentite a vostro agio, assecondando la curiosità del dialogo e dell'azione anche con chi siete in intimità oppure è il senso di imbarazzo a prevalere, al punto che diventa quasi impossibile (se non del tutto) parlare delle vostre fantasie e desideri di questo tipo?
Per chi non le pratica e nemmeno desidera, prevale un senso di indifferenza/neutralità oppure c'è un rifiuto dettato da un senso di sdegno, come se fossero pratiche dettate da una sorta di perversione patologica? (Tengo a ribadire che si sta parlando di tutte quelle pratiche che ricadono nell'ambito della legalità e consensualità)
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