AUTOSTOP

Un pomeriggio caldo di agosto. Tutti in ferie, tranne me!!!! Dopo una litigata con il mio capo, sono dovuto andare in un paesino isolato in mezzo alla Sardegna per un ordine urgente.
Certo che se ci fosse almeno un bar dove fare una pausa non sarebbe male.
All'orizzonte vedo una macchina parcheggiata, penso subito ad un chiosco e ad una coca ghiacciata, ma non c'è nessun edificio accanto alla macchina. Sarà qualcuno che ha fatto guasto ed ha il veicolo in panne, penso. Quando mi avvicino però noto due splendide gambe che sporgono ed una fanciulla da sola che cerca di estrarre dal cofano la ruota di scorta.
Accosto immediatamente dopo la Ford Fiesta della fanciulla e scendo per curiosare un po’ e fare amicizia. "Buonasera...posso aiutarla in qualche modo???"
Quando si volta non posso non essere ipnotizzato dalla sua camicetta bianca scollata che lascia intravedere una 4^ abbondante in un reggiseno in pizzo nero molto sexy. Era visibilmente in difficoltà con il tailleur che indossava, abbinato ad un tacco quasi da pornostar e sudatissima per il lavoraccio che inutilmente stava facendo per cercare di riparare il danno. La mia parlantina e la mia competenza nel settore mi hanno permesso di risolvere il problema in poco tempo e di sostituire le ruota senza troppa fatica (aveva semplicemente forato).
Mentre armeggio con pneumatici e chiavi inglesi, la vedo interessata e risponde alle mie battute con dei sorrisi molto eloquenti.
Così abbiamo fatto conoscenza, lei si chiama Greta ed era in Sardegna per lavoro (manager di una azienda romagnola di macchinari per gelaterie con una filiale franchising nella zona)
Perciò prima di concludere il lavoro non perdo l’occasione: "Non mi merito forse una bella ricompensa per non averti rovinato la giornata in questa splendida isola???"
Lei mi sorride maliziosamente e alla sua risposta: “Stupiscimi!” la bacio immediatamente e lei piacevolmente sorpresa non offre molta resistenza e appena le nostre lingue si dividono aggiunge: “ho finalmente trovato il famoso maialetto sardo"
Una risata di entrambi accentua la sintonia e l’eccitazione del momento.
Risaliamo in macchina immediatamente e, mentre ci dirigiamo verso l’hotel più vicino, la mia mano scopre le sue cosce spudoratamente aperte e vogliose di farsi esplorare, si solleva la gonna sino a scoprire il perizoma in pizzo nero….eccitantissmo!!!!
Greta non è certo timida, e si da’ da fare per liberare il mio cazzo e farlo svettare fuori dai jeans e per massaggiarlo bene, lubrificandolo con la saliva.
Ad un certo punto appoggia i piedi sul cruscotto con i suoi tacchi e mentre guido la sto masturbando sulla S.S.131, lei geme e grida di non fermarmi che vuole venire sulla mia mano, era un lago caldissimo!
Subito dopo si avventa sul mio cazzo, sempre più duro, esclamando: “ora te lo mangio!!”
Sto quasi per venire, non resisto alla lingua di Greta che divora il mio cazzo.
Cerco una stradina di campagna isolata per trovare un posticino isolato, l'hotel era troppo distante, ed io voglio scopare questa splendida donna, ora!!!
Mi avventuro per questa strada a me sconosciuta fino a trovare un bello spiazzo vicino ad un muretto a secco tipo picco della campagna sarda.
È troppo caldo per restare in macchina, e Greta mi vuole regalare il più bel pompino della mia vita in ginocchio mentre io sono appoggiato allo sportello della macchina
A questo punto la faccio mettere in piedi, non posso resistere, e la appoggiò allo sportello, sollevando la gonna e aprendole la camicia, voglio liberare quelle splendide tette. Greta le prende in mano e mi offre i capezzoli, mi invita a succhiarli, nel mentre le sto spostando il perizoma.
Le sollevo in gamba e mentre le continuo a succhiare i capezzoli inizio a scoparla schiacciata sullo sportello, come fosse contro il muro..
Greta vuole sentirlo bene sino in fondo, me lo chiede ansimando.
Allora la faccio appoggiare sul cofano e la scopo a pecora, è incredibilmente eccitante sollevarle la gonna e stenderla sul cofano.
Sentirla gemere e sentire il rumore degli ammortizzatori ad ogni affondo.
Continuo a scoparla sempre più forte... Poi col dito inizi a esplorare anche il suo sedere x vedere come reagisce... E lei sembra molto ben disposta a questa possibilità....
Allora mi sposto e lo metto li dietro e inizio a spingerlo dentro. La sento godere, mentre lei si tocca per godere ancora di più.
La voglio far godere, e spingo ancora più forte.
Lei gode ed io vedo quel culetto invitante, perciò inizio a farmi spazio con un dito, poi con due.
Poi la inculo, lei viene sul cofano, e mentre aumento il ritmo inizia a toccarsi incitandomi.
"Quanto sei porco, scopami il culo. Così dai, scopami più forte. Fammelo sentire sino in gola"
Io la vedo godere e mi eccito ancora di più, sto per esplodere e la incito a farsi chiavare ancora così
"Guarda che ti inondo il culo se continuo ancora cosi, mi ecciti da morire"
Lei così si eccita ancora di più e me lo chiede
"Si, continua fammelo sentire ancora un po'...mi piace come mi scopi"
Le tolgo definitivamente i vestiti, la sua figa è un lago, il suo culo è dilatato, segno di un grande lavoro.
Ancora non è terminato, perché voglio regalarle una bella bevuta.
La metto con la schiena appoggiata sul cofano e le metto le bellissime gambe sulle mie spalle.
Sto sudando tantissimo, dalla mia fronte le gocce di sudore scivolano sul sui suoi capezzoli mentre insisto ancora.
Non c'è la faccio più a resistere e inizio a schizzare sulla sua pancia sino alle tette.
Lei sente quel calore sulla sua pelle e la fa godere e se lo spalma, per poi assaggiarlo.
Si lecca le labbra esclamando:”mhmmm che buono! Sai che ha un sapore molto particolare”
Rivestiti, ci siamo rimessi in viaggio verso l’hotel, dove abbiamo fatto una scorpacciata di sesso.
Una situazione sfortunata che può rivelarsi la situazione più porca possibile, incredibile ma vero!