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Lui & Lei

IN VACANZA


di lisagarl
13.06.2011    |    29.486    |    0 7.8
"Diverse erano in gruppo partito dalla Calabria; vi era una signora sui 40anni bella alta mora con un seno grande sicuramente una 5° simpatica subito iniziammo..."
Premessa: prima di iniziare la lettura, dovete aver letto il racconto “Scegliendo la vacanza“.

Dopo i preparativi, è al giorno della partenza per la vacanza sulla neve, destinazione Cervinia.
Mia madre e Luigi giù a caricare i bagagli, salii per prendere la mia borsa quando sentii che mio padre era in bagno, entrai, era davanti allo specchio che radeva, indossava solo lo slip, mi avvicinai e gli sussurrai all’orecchio.
-fate i bravi - tastando il pacco; il solo contatto lo sentii diventare duro come il ferro,
-papi cavolo al solo contatto diventa cosi, da quando non lo scarichi? si vede che ti ho trascurato ultimamente, ma lei non ti soddisfa?
- lasciami stare va sono quattro giorni che non lo facciamo, sempre la solita scusa non si sente bene.
Ebbi un flash, l’altro giorno vidi uscire dal negozio Samir: vuoi scommettere che si fa sbattere ancora da lui? Mi venne non so che tipo una vendetta, mi chinai e liberando il cazzo dallo slip, lo presi in bocca.
-lisa smettila stai partendo per la vacanza,
-papi lasciamelo salutare a modo mio, mi mancherà per 15 giorni -
iniziai un veloce e laborioso pompino, me lo ingoiai tutto facendomelo arrivare in gola. troppa era la rabbia: come si fa a trascurare un bel cazzo del genere, è vero che quello di Samir è più grande, ma lui non è da meno. poco dopo mi misi a novanta poggiando le mani sul bordo della vasca e alzata ma mini e senza sfilare il perizoma ordinai a papi di scoparmi. non si fece attendere: con la mano spostò il filetto del perizoma e con l’altra guidò il cazzo nella fica, fradici di umori, un colpo secco come piace a me ficco interamente il palo dentro.
Prese a sbattermi, una bella sveltina ci voleva proprio sussurrò papi. Un primo orgasmo mi arrivò direttamente al cervello facendomi stringere i denti per non urlare.
-papi non venirmi dentro ti voglio in bocca,
-cara ci sono quasi -
mi sfilai e rimessami in ginocchio lo accolsi in bocca, con una mano mi masturbai la cosina, arrivando contemporaneamente con papi. il mio orgasmo si unì alla ricevuta in piena bocca di sperma caldo e saporito, ingoiai tutto senza lasciare traccia. Luigi suonava il clacson ed io finivo di gustarmi il bel nettare.
-resta che sei un porcellina sempre in calore amore mio, dandomi un bacio mozzafiato,
-iniziate a scendere, indosso una tutta e vi raggiungo.
-in queste settimane che non ci sono non consumarti troppo -
sentii il clacson dell’auto era Luigi che mi stava aspettando ancora un bacio a lui e al suo bel pene e con il sapore dello sperma in bocca scesi solita rottura da entrambi sia mia madre che Luigi.
Finimmo di caricare, ci salutammo ancora una volta e partimmo, poco dopo aver partiti, dissi a Luigi.
-scusami amore non ti ho nemmeno salutato stamane - gli diedi un bacio e lui poco dopo disse -Amore hai un sapore strano che hai mangiato,
-nulla di che ho preso un tè alle erbe e un biscotto,
-sicuramente sarà il gusto del Tè -
una piccola risatina... sapevo io che sapore era. partimmo.
Entrambi euforici per tutto il viaggio non faceva atro che parlarmi di programmi era felice, varie soste per mangiare e finalmente arrivammo a destinazione erano quasi le 19:00 scaricammo i bagagli, fummo accolti con tutti gli onori di casa, la mia prima occhiata andò verso un ragazzo che si prendeva cura dei bagagli, un ragazzo di colore, subito pensai Lisa finiscila sei qui per divertirti solo con Luigi quindi non farti passare per la mente cose strane.
Svolti i rituali dei documenti salimmo in camera sempre accompagnati dal ragazzo, in ascensore ci presentammo il suo nome era impronunciabile, difatti ci disse chiamatemi Fil.
Entrati in camera Luigi regalò dieci euro a Fil, ci salutò dicendoci.
-qualsiasi cosa avete bisogno chiamatemi.
Mi buttai sul letto bello duro come piace a me, Luigi iniziò subito a rompere.
-dai, Lisa è tardi dobbiamo scendere per la cena
-ok, hai ragione credevo che volessimo provare subito questo letto mentre lo palpavo nelle parti basse.
-sei la solita ninfomane, dai è tardi, sono stanco ho guidato con pochissime soste quindi ho la schiena a pezzi.
Una rinfrescata e scendemmo per la cena.
La cena si protrasse fino alle 22:00, poi vi era uno spettacolo di balli latino americano, dissi a Luigi se volevamo restare, ma lui rispose di no perché la mattina dovevamo alzarci presto per fare la prima escursione.
Lui si defilò con la guida per studiare il percorso io mi butta in pista a ballare, visto il mio abbigliamento, non potei fare altro che attirare l’attenzione di diversi uomini la mini stretta e la camicetta senza reggiseno non passai inosservata.
Poi ci sapevo fare con i balli, poco dopo Luigi tornò dicendomi di rientrare in camera, mi stavo divertendo e non nego che mi ero anche eccitata, pensai chissà una volta in camera ci scappa una bella scopata.
In ascensore provai a tastare il terreno stringendomi a lui baciando in bocca l’unica reazione fu di allontanarmi dicendomi.
-ma che hai amore, non sai resistere, te l'ho detto, domani mattina alle sei sveglia perché alle 8:00 si parte
-scusami amore hai ragione - rientrammo mi spogliai e corsi subito in bagno una bella rinfrescata nelle parti intime, cercando di calmare i bollori, ma niente: mentre passavo la mano, li dovetti sgrillettarmi un pochino, seduta sul bidè come stavo.
-amore scusami mi scappa posso entrare
Quelle parole mi fecero tornare alla realtà.
-si dai puoi entrare, cazzo devi chiedermelo
Provai a eccitarlo facendomi trovare con le gambe larghe, completamente nuda, ma lui imperterrito entrò svuotò la vescica e uscì senza degnarmi di uno sguardo; pensai dentro di me ma guarda sto stronzo nemmeno un commento lo cornificherei subito con Fil.
Calmatami, mi asciugai e tornando in camera lui già russava, non mi restò altro che mettermi e dormire.
Alle sei ci suonarono la sveglia, non mi avrei alzato nemmeno per un bel cazzo duro (si fa per dire).
Luigi subito iniziò a rompermi
- Lisa sbrigati non stare troppo tempo in bagno si fa tardi - che palle questo! iniziamo bene la giornata. comunque fui pronta prima di quanto lui pensasse, indossai i pantacollant elasticizzati da neve, lui rimase immobile ad ammirarmi, dissi -amore che hai, sembra che hai visto un fantasma,
-no scusami sai non pensavo che ti vestissi in questo modo, sei troppo sexy mettiti qualcosa di più comodo
- non ci penso nemmeno e poi non altro, cazzo questi abiti li abbiamo comprati insieme, ora mi dici che non vanno bene
-si scusami hai ragione dai scendiamo -
mentre facevamo colazione, ero in primo piano, quei pantacollant facevano scena, il mio culetto era ben disegnato, comunque partimmo eravamo un gruppo di una decina di persone, di donne ero io e altre 3 il resto del gruppo tutti uomini. Iniziammo a salire il panorama era bellissimo, di tanto in tanto dicevo del panorama e qualcuno rispondeva a rime riferendosi al mio panorama che mostravo, le battutine non mancavano, scalammo diverse vette arrivammo a una baita, avevo urgenza di andare in bagno, dissi a Luigi di accompagnarmi.
- amore dai entra che fai ti fermi fuori
- sbrigati che ci aspettano
Tornammo era pronta una bella cioccolata caldissima, la guida chiese chi si sentisse di fare una piccola scalata della vetta, Luigi fu il primo altri lo seguirono restammo io e le altre donne insieme con un paio di persone anziane.
Facemmo conoscenza presentandoci. diverse erano in gruppo partito dalla Calabria; vi era una signora sui 40anni bella alta mora con un seno grande sicuramente una 5° simpatica subito iniziammo un bello scambio di opinioni, l’altra era stanchissima, si buttò sul divanetto incurante della nostra presenza, poco dopo mi chiese se volevo accompagnarla fuori a fumare una sigaretta.
Uscimmo e come solite domande sulla vita di tutti i giorni, scoprii che era sposata da dieci anni non avevano figli,;io dissi di me ero fidanzata in vacanza con il mio ragazzo. la cosa che mi colpì era il suo sguardo sempre in direzione dei miei pantacollant, poco dopo si vedeva che non resisteva mi disse.
- Lisa ti confesso che questi panta ti sta una meraviglia hai due gambe perfette per non dire di tutto il resto... -
Pensai, vuoi vede che questa è bsx comunque risposi che anche il suo corpo non era niente male ci facemmo una risatina e rientrammo.
Tornò il resto del gruppo e facemmo ritorna in albergo.
Neanche il tempo di rientrare in camera che corsi in bagno a sbrigare i miei bisognini lasciando la porta aperta mi spoglia completamente, nuda girai in bagno, senza destare uno guarda dal mio ragazzo.
-Amore, vuoi fare la doccia con me?
- No, amore falla prima tu, io mi studio l’escursione di domani, pare che sia più risoluta di quella di oggi.
Non mi restò altro che lavarmi. Tornai in camera con solo gli accappatoi addosso, mi avvicinai a lui mettendo il seno sulla sua faccia.
-amore che fai non vedi che sto leggendo dai, smettila
- Cazzo amore ma siamo qui solo per fare escursioni? Ci sono pure io non credi pensi solo a scalare le vette, non credi che dovresti scalare anche me.
-si scusami hai ragione... vado a farmi una doccia e torno.
Nel frattempo mi ero messa nuda sul letto passandomi spesso le mani tra le gambe sul seno eccitandomi.
Trascorsero una decina di minuti ero un fuoco, un primo accenno di orgasmi si stava avvicinando, lui parve sulla porta nuda, gli dissi - viene amore ho voglia del tuo cazzo.
Si sdraiò e iniziai a leccarlo, ci baciammo e tornai a pompare quel bel cazzo duro, proposi un sessantanove e lui accettò, mentre pompavo ormai, da diverso tempo iniziai a leccargli le palline belle gonfie, lui mi leccò a lungo facendomi venire diverse volte, poco dopo mi alzai e mi calai sul palo infilandomelo tutto nella fica.
Presi a muovermi, lui si attaccò al mio seno torturandomi i capezzoli, diede un urlo disumano riempiendomi la fica. cazzo era già venuto! non mi levai restai impalato sul cazzo facendo su e giù pensai chissà si riprende ma nulla, poco dopo era diventato poco più di un pezzo di carne moscia.
-amore ti è piaciuto
-si certo - non volevo mortificarlo dicendo che ero appena all’inizio dell’eccitamento, andai in bagno e sentii che russava. cazzo s'è addormentato pensai; stando seduta sul bidet mi toccai e aiutandomi con il manico della spazzola mi soddisfai raggiungendo diversi orgasmi. pensai: mi sono promessa di non fargli le corna ma se continua, così quindici giorni sono duri da passare....

Continua.
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