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Lui & Lei

Il Reggicalze


di sing72
26.01.2015    |    13.375    |    0 9.6
"Lei era vestita con uno di quei vestitini estivi in lino bianco, molto leggero e naturalmente molto trasparente, che faceva vedere il suo splendido seno una..."
Eccomi qui a raccontarvi una delle mie tante serate passate con Katia, la mia ragazza di un po di anni fa, con la quale ho passato dei momenti indimenticabili, e che mi fa piacere condividere con voi.
Dopo la serata in pizzeria che finì con il nostro incontro nel suo studio, ormai diventato la nostra alcova, vi voglio raccontare alcune delle altre serate passate insieme.
Era ormai ritornata l'estate, e come tutti gli anni, i genitori di Katia(con i quali viveva in casa) andavano a passare i mesi estivi in un residence dove avevano una casa di proprietà, quindi quale migliore occasione per avere a disposizione una casa, ma sopratutto un letto veri e prorpri!
Katia mi chiamò inviatandomi per la sera a casa sua, dove avremmo cenato in intimità, per poi passare dei momenti di tranquillità dentro casa.
Mi chiese di andare un po prima, èer aiutarla a preparare le ultime cose, e così feci, per le 19:00 ero già sotto casa sua, parcheggio l'auto e suono al citofono, mi apre e salvo su al terzo piano, chiedendomi di fare piano perchè il palazzo era di famiglia e ci abitavano anche gli zii!
Entrai in casa e ci scambiammo un bacio di benvenuto, la casa era il classico appartamento con il corridoio, e le stanze posta da un lato e l'altro, e la prima delle stanze era la cucina dove entrai subito.
Lei era vestita con uno di quei vestitini estivi in lino bianco, molto leggero e naturalmente molto trasparente, che faceva vedere il suo splendido seno una 4° abbondante 5°, questa volta libero dalle costrizioni del reggiseno, mentre giù indossava un tanga sempre di colore bianco, che separava in due mezze lune il suo splendiso culo.
Ho iniziato a darle una mano, apparecchiando e sistemando le cose a tavola, ma mi accorsi che stava preparando alcune cose che purtroppo io non mangio, così la bloccai per tempo, dicendole che quello che aveva già preparato er più che sufficiente.
Iniziammo a cenare presto per essere estate, erano le 20:00, e dopo avere mangiato ma sopratutto bevuto buona parte della bottiglia di vino che avevo portato, finimmo mangiando un po di frutta. Aveva preso delle fragole, che avrebbe voluto mangiare insieme alla panna(cosa che putroppo non posso mangiare) ed allora presi io il gioco, prendendo la prima fragola, e portandola vicino al suo sesso, lei mi guardò, e senza che le dicessi nulla, aprì le gambe alzando il vestito di lino, e scostò gli slip, permettendomi di appogiare la fragola al suo sesso, e spingendola pian piano fino in fondo, fino a farla perdere dentro il calore del suo sesso, feci così per altre due volte, inserendo dentro di lei tre fragole, a quel punto le chiesi: " e adesso!?". Lei si alzo, tenendo sempre alta la gonna, poggiò una gamba sulla sedia, e mi disse:" Credo che se tu li vorrai mangiare, dovrai andare a trovarle, sempre che rimangano intere!". Quando mi disse così rimasi un attimo inebetito, non capendo li per li cosa volesse dire, e mi preoccupai di avvicinarmi al suo sesso che era parzialmente depilato(aveva l'abitudine di non depilarlo completamente, ma di lasciare un ciuffo di peli rasato, proprio davanti all'entrata della vagina) per iniziare a leccarglielo ed andare alla ricerca delle fragole che però nel frattempo erano finiti nei meandri della sua vagina. Dopo un paio di leccate, iniziò a spingere, iniziando a farne uscire la prima, che presi direttamente in bocca, gustando il suo sapore, ed il calore della sua vagina, dove fino a poco prima era rimasto il frutto, fece così anche per la seconda, mentre la terza era rimasta ancora dentro di lei, fin quando le ricordai che ne era rimasta una, che stavo ancora aspettando! Mi rispose:
Lei:" te lo avevo detto di andarle a trovare, sempre che rimanessero intere!
ed io: ma perchè cosa intendi!?,
lei: adesso della terza ti dovrai accontentare di una "spremuta"
io: non capisco!
Lei: avvicinati e stai attaccato alla mia patata, capirai cosa possono fare i muscoli pelvici se sono allenati!
Mi avvicinai, ed iniziai a leccarle la patata, accorgendomi che stava iniziando a scendere un po di liquido dal sapore di fragola!Katia, aveva fatto avvicinare la fragola all'entrata della vagina, e con i muscoli era riuscita a schiacciarla parzialmente, facendone uscire un po di succo! Veramente incredibile, rimasi estasiato ed eccitato, e ne approfittai per condividere con lei il succo, con un bacio appassionato.
A quel punto ci spostammo nella camera da letto, dove c'era un letto matrimoniale, e ci buttammo su, togliendoci velocemente i pochi vestiti che avevamo addosso.
Continuai a leccarla sulla patata, toccando con le mani gli splendidi seni che aveva e tintillandogli i capezzoli che la facevano impazzire, risalì pian piano fino a raggiungerle la bocca, che iniziai a baciare appassionatamente, e nello stesso tempo le prese con la sua mano il mio sesso, puntandolo sulla sua fica, completamente bagnata sia dai suoi umori, che dai residui dei della fragola che aveva parzialmente speremuto e che mi aveva fatto mangiare pieno del suo succo.
Iniziai a pomparla, con lei che mi chiedeva di spingere sempre di più, dicendomi che voleva il mio sesso, e che voleva sentirmi dentro di lei, mi continuava ad incitare ed a stimolarmi, toccandomi le palle e spingendo lei stessa il mio sesso sempre più in dentro, non resistetti molto, ero troppo eccitato e lei continuava a stimolarmi, e dopo circa dieci minuti di continuo andi rivieni, usci dalla sua fica e partirono un primo schizzo che le andò a finire sui seni, un secondo che fini sul viso, ed un terzo che le riempiì la bocca, conla quale mi ripulì completamente delle ultime gocce che stavano uscendo.
MI guardò, e con un modo sensualissimo, mi disse:
Lei: forse dovremmo andare a lavarci!
Io: credo sia il caso!
Ci alzammo dal letto ed andammo nel bagno, dove lei andò nel lavandino a lavarvi il viso, aiutandomi a lavare il mio membro per pulirlo completamente dal mio succo. passò subito dopo a sedersi sul water perchè aveva lo stimolo di fare la pipì, stimolo che avevo anch'io, e per quello le chiesi di andare nella vasca, dove si accovaccio, ed iniziò prima a lavarsi per togliere i residui del mio succo dal seno e dalla pancia dove erano scesi, e poi a fare uscire un rivolo di liquido(pipì ed umori misti) che, subito andai a catturare con la mano, sentendo il calore che mi fece nuovamente eccitare. Una volte che lei fini, mi guardò e mi disse" adesso tocca a te!" io: " si, hai ragione, ma stai attenta! iniziai a far scorre la mia urina, facendola arrivare direttamente sui suoi splendidi seni, per passare poi alla sua pancia, e mi accorsi che lei tendeva ad avvicinarsi, ed a quel punto, puntai verso la sua bocca, dove andò a finire l'ultima parte della mia pipì!
Ci sciacquammo tutti e due, e dopo esserci asciugati, tornammo sul letto, per rilassarci un poco, anche se il mio "lui" era nuovamente in tiro!
Mentre eravamo straiati, le chiesi:
Io: ma tu non usi calze, reggicalze, guepiere? non te ne ho mai viste indossare!
Lei: certo che le uso, ma le tengo tutte posate, quando ci siamo incontrati, era quasì primavera, e già non indossavo più le calze!
Io: Eh! ho capito ma che fai le tieni posate!? perchè non mi fai vedere cos'hai!?
Lei: ma devo andare a prenderle, sono posate nell'armadio, non ricordo dove le ho messe!
Io: ti aiuto io! Dai fammi vedere cosa hai di tutto ciò!
Lei si alza, apre l'armadio che stava difronte a noi, e comincia a rovistare, lamentandosi di non trovarle, poi trova una busta, dove erano contenute numerose paia di calze per reggicalze, e dopo un po, da un cassetto, tira fuori un reggicalze bianco, molto semplice, senza pizzo, ma solo con il necessario er tenere su le calze, le chiedo di indossarlo, e lei anche se un po restia perchè un indumento di qualche anno fa, e qualche kilo fa, lo indossa, mentre io l'aiuto ad indossare le calze color carne velate, saranno state 15 denari. Una volta finito di indossarle, mi guarda e mi dice:"ecco qua, ti piace!?", la faccio riaccomodare sul letto e le dico:" anche se volessi dirti una bugia, c'è qualcuno che parla anche per me!" neturlamente era il mio membro ancora più in tiro dopo quella visione.
Non resistetti più ed iniziai ad accarezzarla, ad odorare le calze ed i suoi piedi, a leccarle la patata, ed a stimolarle il clitoride, e dopo poco a prenderla nuovamente, prima nella classica posizione del missionario, poi facendole mettere le sue gambre sulle mie spalle, in modo che mi permettesse di leccarle le gambe inguainate dal quelle stupende calze, e poi ad un certo punto, mentre stavo continuando a fare avanti ed indietro le chiedo improvvisamente, " volgio il tuo culo!", "girati, ho voglia del tuo culo". All'improvviso lei si ferma e mi dice:"NO dietro NO! non l'ho mai fatto!"
IO: come non l'haimai fatto!? di cosa hai paura!?
Lei: che tu mi faccia male, e poi....!
IO: che ti faccia male, non ti preoccupare, l'ho già fatto e sarò delicato, ma cos'è il poi....!!!!
Lei: niente....e che.....sai.... ho paura che.....
Lei: di cosa dimmi, se non ti spieghi non riesco ad aiutarti!
Lei: Niente, è che tempo fa, alcuni miei amici, mentre lo facevano dietro, rimasero incastrati, e fu veramente difficile e particolare dover chiamare il medico e spiegare che stavano in quella situazione!!
Io: Ah!Ah!Ah!AH!Ah!, ma non ti preoccupare, t'lho detto, l'ho già fatto e non ho avuto mai problemi, e so quando possono capitare queste situazioni.
Dopo un po si convinse, e nel chiedermi di stare attento e di fare piano, iniziò a seguire passo passo le mie istruzioni per potere iniziare a prepararla.
La feci mettere a pecorina, ed iniziai a entrarle con il mio membro in figa, in modo che si lubrificasse, ma sopratutto di rilassasse, allo stesso tempo le infilavo un dito nel suo spledido buchino, che dopo poco, ungendoli con i suoi umori e la saliva, diventarono due, che piano piano avevano sempre più spazio per muoversi! Era pronta, nemmeno lei si era accorta che il suo ano si era già dilatato, ed era pronto ad accogliere il mio menbro. Appogiai la punto sul suo buco, ed incredibilmente era talemte dilatato, e lei talmente rilassata e pronta e volgiaosa di questa nuova esperienza, che il mio membro entro senza alcuna fatica e senza lcun dolore per lei. Dopo qualche minuto in cui rimasi fermo per far abituare sia lei che il suo ano al nuovo arrivato, iniziai a fare avanti ed indietro, e lei iniziò a gemere dal piacere, chiedendomi di spingere sempre di più, e dicendomi che non pensava fosse così bello!
Lei: Oh! dio che bello, ma è stupendo, no sapevo fosse così, ti prego spingi, ancora, spingi, è fantastico!
Continuai, in qualla posizione per un po, e dopo che lei si era abituata, cambiai la posizione, facendola sedere su di me, e lasciando a lei la gestione di come e quanto farlo entrare! Divenne una cavalla impazzita, che continuò a fare su e giù, fin quando non mi fece impazzire dal piacere, facendomi venire dentro(cosa non possibile davanti, perchè non prendeva la pillola) di lei, inondandola di un fiume di nettare che non finiva di uscire, meravigliando anche me stesso.
Ci accasciammo stanchi e soddisfatti uno accanto all'altro baciandoci e coccolandoci.
Vi aspetto al prossimo racconto.
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