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Lui & Lei

Il momento magico


di XTR00
22.09.2014    |    1.999    |    2 8.1
"L'orgasmo spetta a te, fanciulla adorata..."
Averla conquistata con la testa è stata la cosa più intrigante.
Farla godere con il pensiero è stata la mia più grande ricompensa. Ho scoperto che il punto G e le pupille sono collegati perché molto probabilmente la sua patatina si inumidiva quando i suoi occhioni verdi si ingrossavano mentre le portavo il vino oppure mentre le parlavo dolcemente guardandole il viso, il collo e le labbra.
Dopo il suo primo orgasmo cerebrale era arrivato il momento di soddisfare anche il corpo.
E' stato un attimo ritrovarsi sul divano e baciarsi molto dolcemente tra sorrisi e sguardi intensi.
La mia lingua ha cominciato a farsi sentire dentro la sua bocca e ha capito subito che il suo muoversi ritmico le ricordava il preciso atto della penetrazione.
La prima mano sul seno è stata molto delicata, il capezzolo ha reagito subito e nello stesso momento la mia lingua è penetrata sempre di più nella sua bocca. Come una precisa sequenza la mano stringeva dolcemente e la sua schiena si è inarcata staccandosi da me offrendomi un collo da baciare e il calore del suo corpo che usciva dalla sua camicetta, da odorare.
Le mani sono diventate due sul suo corpo; hanno afferrato i seni turgidi che sono stati massaggiati mentre la sua lingua finiva sul mio collo con movimenti molto lenti, molto sensuali e per nulla volgari.
Sbottonarla è stato un piacere immenso: il calore del suo corpo mi faceva pensare al freddo da scaldare via durante l'inverno, la sua pelle profumata e vellutata mi ricordava la pesca nettarina dalla polpa bianca e dall'aulente aroma.
Slacciare il reggiseno ha richiesto una tortura ai miei polpastrelli che sono poi stati ricompensati quando l'ho abbracciata da dietro e, con entrambe le mani, le stringevo dolcemente i seni e, sempre dolcemente, le stringevo i capezzoli. La mia bocca era rigorosamente sul suo collo.
La sua pelle chiara sembrava risplendere nella luce soffusa che arrivava dalla lampada alogena dimmerabile della piantana e, quando ci siamo messi davanti, non ho resistito nel baciarle i seni tendendole i fianchi e la schiena con le mani.
La mia lingua sapiente le ha regalato un piacere incredibile, ha girato per tutti i posti. I fremiti più intensi sono stati sui capezzoli, in mezzo ai seni e sotto dove si appoggia il ferretto del reggiseno.
Mi ha staccato lei, decidendo che era arrivato il momento di ricambiare la cortesia. Mi ha spogliato molto lentamente, senza staccare il suo sguardo dal mio e lasciandomi a torso nudo.
Ha ascoltato il mio cuore appoggiando il suo orecchio sul mio torace e abbracciandomi completamente. E' durato poco perché ha iniziato a baciarmi gli occhi, le labbra, il collo e i capezzoli.
Il ritmo era molto lento ma poi ha preso un ritmo più incalzante, come a seguire i miei gemiti.
Ha iniziato a slacciarmi i pantaloni .... ma sono intervenuto.
L'orgasmo spetta a te, fanciulla adorata. Sei tu al centro della serata, al centro del corteggiamento, sei tu al centro della serata.
La fermo e le sollevo il capo. La guardo e le sorrido. Credo che una cosa del genere non le sia mai successa.
La guardo e la bacio. Intensamente, con la lingua. Lei sorride e mi tocca sotto la cintura. Io la bacio ancora e la stendo sul divano.
Lai capisce le mie intenzioni e sorride, quasi imbarazzata. Fa ancora fatica a capire che io sono qui solo per lei, a sua completa disposizione.
Le mani sono sempre sui seni quando le bacio l'ombelico e il basso ventre. Lei inizia ad eccitarsi, la sento.Trattiene il respiro e appoggia le sua mani sulle mie.
Tolgo le mani, sembra che ci rimanga male, espira a fondo ma riprende ad interrompere a scatti il respiro quando vado sotto gli slip a cercare le natiche.
Sbottono i suoi pantaloni, le bacio la pelle abbassandole gli slip.
Tocco davanti sopra il cotone, sento l'umidità.
I pantaloni sono sfilati, è a pancia in su e benedico il momento quando ho deciso di prendere il divano più grande rispetto alle due poltrone.
Le mie mani vanno sotto le sue natiche mentre le mordo delicatamente gli slip. Le allunga le mani, come per sfilarli. Non mi faccio ripetere il comando.
La lingua sulla patatina ha sempre il suo fascino. Le mani devono stabilire sempre un contatto con il corpo, toccano la pancia, i seni, i fianchi. Adesso le mie mani tengono le sue chiappe come quando si beve alla fontana.

A lei è piaciuto tutto, ma avevo in mente altro per quella sera.
Ho visto dei segnali che mi hanno fatto capire che il suo livello si stava alzando. Piccoli gesti ma significativi. Il gesto di slacciarmi i pantaloni, quello di farmi sfilare le sue mutandine e i continui mugolii mi hanno fatto capire che avremmo continuato sulla strada giusta. Non era una semplice trombata.

Il suo corpo continuava a fremere sotto la mia lingua. Clitoride e vagina erano inondate di saliva, un ditino era penetrato e dai fremiti mi faceva capire che lo stato di eccitazione si stava alzando.
Anche la lingua serviva da stantuffo e in quel caso, ho iniziato il primo azzardo. Ho alzato il livello, un ditino, traboccante di saliva e di umore vaginale, si appoggiava al culetto. E' sempre un argomento delicato, non sai mai dove vai a finire.
La lingua continuava come una forsennata e il ditino entrava senza forzare, con tutta la dolcezza del caso.
Lei si muove, freme. Ma io mi fermo e mi stacco. Livello +1
Entro con un dito nella patatina e uno nel culetto. Inizia a sbrodolare copiosamente, le piace da morire. Non riesce a dire nulla, soffocata dal godimento. Apre la bocca mentre la penetro con le dita.
Adesso è a pancia un giù, è più comoda e le dita entrano meglio. La sento godere, ma per farla venire devo cambiare posizione.
Mi stacco un attimo e le stantuffo il culetto con la lingua …. le piace da morire. Le allargo le natiche e vedo i due buchetti rossi e bagnati.
La rimetto a pancia in su, spalanca le gambe uso le dita per allargarle la fessura e inizio a succhiarle le labbra.
Un ditino ritorna nel culetto e uno nella vulva. La lingua si concentra sul clitoride.
I 3 movimenti sono sincronizzati, la sento che freme.
Le sussurro solo: “dimmelo quando stai per venire!”.
Il suo orgasmo è subito dopo e me lo dice con qualche secondo di ritardo. E’ comunque perdonata.

Io sono rimasto, di fatto, in boxer i pantaloni magicamente si erano sfilati.
Lei mi guarda molto intensamente, mi fissa e mi dice: “Adesso scopami!”
Quando si fa l’amore tutto è permesso, anche le parolacce. La sua frase mi ha eccitato moltissimo.
In un lampo mi sono tolto i boxer e mi sono avvicinato. Lei ha capito immediatamente che il pompino prima della penetrazione era necessario. Non perché il pisello era molle ma perché … era da fare.
Lungo e delicato, per tutta l’asta e sulla punta la sua lingua si muoveva con maestria fino a staccarsi e a guardarmi con autentica malizia.
E' si fatto subito in bocca, il tutto è immediato e fulmineo. Lei spalanca la bocca e il membro e entra ed esce in tutta la sua lunghezza molto lentamente.
Non parla, non si muove, non dice nulla. Occhi e bocca spalancati e un altro orgasmo in arrivo.
Ci mettiamo di fianco, il trambusto la deconcentra, mi sorride, mi sfiora il viso e mi bacia fino a quando mi muovo e realizza che sono ancora dentro di lei.
Riprendo a muovermi e lei gradisce immensamente. Si muove, quasi si agita.
La prendo di forza in modo che mi cavalchi fino a realizzare la smorza candela. Si sistema i capelli, mi mette le mani sul petto e si muove molto lentamente sul pisello.
Le faccio mettere le mani sui seni e poi metto le mie. Una la stacco e le sensibilizzo il clitoride mentre lei dolcemente si muove lungo l’asta di carne.
Sta godendo, ha un lago in mezzo alle gambe, sento i fluidi che mi scendono sulle gambe.
Lei si piega per sentirlo dentro meglio ma non arriva ad abbracciarmi perché esplode in un orgasmo.
Si lascia andare sul mio corpo, questa volta esausta. Sembra quasi in imbarazzo per essere venuta così. Mi sorride ancora una volta e mi bacia.
Molto lentamente scende da me e la abbraccio da dietro con le mani sui seni baciandole leggermente il collo.
Con il suo culetto da favola si muove per sentire la mia eccitazione e la trova.
Muove una mano per toccarmi il membro.
Prima di muoversi si stringe a me, si sente protetta e non vorrebbe scappare.
Si volta e lo ingoia ancora una volta. La lingua e la mano lo fanno diventare di marmo. Lo succhia e lo divora e mi guarda negli occhi.
Ritorna a girarsi e mi offre il suo fondoschiena. Un invito del genere non mi era mai arrivato.
Entra come un burro, molto lentamente
Il suo culetto si dilata, il pisello entra e si muove. Lei si eccita ancora.
La magia dura poco. Il pisello non resiste tanto, lei lo guida con la mano mentre entra ed esce e il fatto di sentire le sue dita mi fa rendere tremendamente eccitante questo momento.
Il liquido caldo fuoriesce e la vedo sorridere e la sento accarezzarmi sul viso subito dopo.

Rimaniamo abbracciati, quasi per tutta la notte.
Il momento magico.
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