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Gay & Bisex

Con i miei "amici delinquenti" parte 2


di Colee
17.02.2014    |    18.780    |    2 9.6
"Raggiunta l'età di ventisette anni, ora sono in università! La mia vita sessuale in questo momento è molto attiva, seppure a volte mi capita di ripensare..."
Il tempo passa, portando con se ricordi e momenti di ogni tipo. Raggiunta l'età di ventisette anni, ora sono in università!

La mia vita sessuale in questo momento è molto attiva, seppure a volte mi capita di ripensare ai miei vecchi amici e a quei caldi pomeriggi d'estate.
Alcuni di loro sono andati a vivere lontano altri come Vito e i suoi fratelli, rimasti nella borgata dove siamo cresciuti.
Mentre io mi divertivo e studiavo la loro vita si è alternata fra l'entrata e l'uscita di prigione.

Nella vecchia borgata sono rimaste poche persone, la casa dove abitavo, ormai è usata raramente nelle festività dalla mia famiglia.
Sotto esame decido di approfittare di tutta quella tranquillità per darci dentro con lo studio.
Capita un giorno che affacciandomi alla finestra della vecchia casa scorgo qualcuno intrufolarsi nel giardino, quindi facendo più attenzione mi rendo conto si tratta del fratello minore di Vito.
Scendo in giardino e lo raggiungo fingendo di non ricordare chi sia.

Io:"ehi tu chi sei? A ma sei tu!(non do il tempo di replicare)."
Davide : "Ciao, mi trovavo da queste parti..."

Fingo di non capire lo scopo del suo guardare intorno alla proprietà e gli chiedo:

Io: "Come stai? I tuoi fratelli? Ti va un caffè?
Davide: Il solito. Ok un caffè lo prendo volentieri."

Così facendo mi supera ed entra in casa dopo essesi grattato il pacco, sotto i miei occhi e con una leggere insolenza.
Davide è molto più alto di quanto ricordassi, capelli e occhi neri come quelli che di suo fratello Vito.
Mani piene di calli e cicatrici, ma allo stesso tempo grandi e forti.
Ci sediamo al tavolo della cucina e parlando del più e del meno:

Davide: "Ma sei ancora frocio come quando eravamo piccoli? Ti ricordi in camera con me e i miei fratelli?"
Io al solo pronunciare di quelle parole mi eccito e sento immediatamente il mio cazzo gonfiarsi sotto alle mutande, spingere, mentre il mio buchetto continua come ogni istante della giornata a essere voglioso di cazzo.

Io: " Ovvio che mi ricordo, e poi ho scopato altre volte, non penserai sia rimasto a farmi seghe pensando a tutti voi ragazzini in calzoncini? "


Davide: "Quindi lo ammetti che ti eccitavi a guardarci mentre ci diventava duro guardando quei giornaletti con noi?"
Io: e allora? Non ho più quattordici anni, mi piace il cazzo e mi piace succhiarlo e prenderlo nel culo...Aggiungerei anche che sono pure bravo!"
Davide: "Ah si? Vito e mio fratello saranno felici di saperlo o per lo meno di provare se dici la verità o menti. Preferiamo le donne, ma i froci come te si possono scopare senza troppe paranoie."

Così facendo si alza in piedi e viene avanti a me, con il pacco all'altezza del mio viso:

Davide: "Lo vuoi vero? Finocchio!"

Osservavo quel pacco sotto ai jeans e immaginavo quanto potesse essere cambiato;
Le sue parole le leggevo come un invito a toccargli il la mazza che sporgeva sotto alle braghe, e sbottonando così feci.
Le mie mani sul suo cavallo che al contatto iniziò a diventare duro.
Abbassando la lampo e slacciando il pantalone potevo osservare quel enorme fallo duro sotto alle braghe.
Con la lingua scivolando su quell'enorme asta sino alle palle, senza scoprirla dalle mutande assaporavo il sapore e l'odore di tempi passati.
Solo a questo punto lui in piena foga tira fuori il pisello, mostrando quanto fosse duro e turgido e bloccandomi la testa con la mano destra, lo infila nella mia bocca.

Davide:" Succhia troia: Dai che ti piace!"

Inizio a succhiare piano, poi sempre più forte sino a quando lui non blocca la mia testa, e ripetutamente muovendo il bacino mi invita a pompare mentre è lui a scoparmi letteralmente la bocca!
Resta semi vestito Davide, solo i pantaloni abbassati e io ancora completamente vestito, con la testa poggiata fra le sue gambe, mentre lui con vigore e trattandomi da assetato di cazzo mi scopava vigorosamente la bocca!
Di scatto esce dalla mia bocca gemendo e dicendomi che vuole scoparmi il culo.
Mi alza e di getto mi getta sul divano presente in cucina, mi gira di spalle e con forza straccia i miei jeans lasciando solo il culo scoperto.
Davide : "Vediamo se come tutti i froci hai la figa qui dietro!"

Apre i glutei e sputa tre volte sul buchetto, lasciandomi sentire il tiepido liquido scivolare.
A questo punto appoggia la cappella sul buchetto e con un colpo di reni entra dentro!
Il dolore è quasi assente vista la mia vita sessuale molto attiva, ma sento dopo anni di scopate, cosa significa essere fottuto veramente da un signor pisello.
Ripetutamente a più riprese i suoi colpi diventano più veloci, facendomi sentire persino alle palle!
Sento lo schioccare del suo bacino e delle sue palle contro il mio culetto sodo e il mio buco, gemo dalla goduria e supplico di continuare così!
Non interrompe infatti e riprende a dirmi che sono una troia assetata di cazzo.
La foga continua per almeno venti minuti con una sola interruzione che Davide usa per evitare di venire.
La seconda volta non resiste alla voglia di venirmi dentro, mentre io ho già raggiunto tre orgasmi anali, inondando il suo cazzo che mi fotteva in maniera maestrale.

Davide: "Guarda come ti si è bagnato il culo ! Troia prendilo tutto!"

Il suo sguardo da montone, segue il suono che la sua bocca produce mentre a ogni colpo inizia a far uscire getti copiosi di sborra calda e densa.
Gemo anche io mentre dal mio culetto sodo inizia a fuoriuscire il liquido, appena eiaculato, ansimo e quindi schizzo.

Davide: "Come in passato evita di raccontare in giro! Ti ho scopato come troia quale sei, ma me piace la figa!
Prendi il mio numero, quando ti va possiamo organizzarci per un'altra scopata!"
Io: "Ok, ma non dirlo ai tuoi fratelli e neppure al resto del vecchio gruppo, non so come possono reagire, mi sono allontanato da tutti voi appena avete preso la strada della delinquenza."
Davide:"Non sognarti neppure che non lo dica agli altri!

Ma come non ti segavi pensando ai cazzi di tutti e noi ? Bhe pian piano proverai tutti i cazzi singolarmente e poi assieme,per festeggiare un amicizia ritrovata.

In un certo senso rimpiangerai di esserti allontanato quando ti lasceremo immerso in una pozza di sborra calda!"



Così dicendo riallaccia i pantaloni lasciandomi col jeans rotto a osservarlo di schiena.

Davide:"Quanto sei troia!! Guardami il culo continua pure; ma tieniti pronto, e tieni presente che Vito ti aprirà il culo più di tutti quando ti farà visita.

Ti eri fissato su di lui pensi non lo sappiamo?Forse eri così troia già all'epoca che ci vedevi bene!
Lo hai ancor a in bocca il sapore della sua sborra vero? "

Lasciandomi in bocca il sapore del ricordo delle sborra del fratello e dietro i copiosi schizzi della sua minchia dopo avermi montato come un toro fa con la vacca, si allontana sotto il mio sguardo ancora voglioso ma soddisfatto dal suo cazzone.

[NOMI FATTI FRUTTO DELLA SOLA IMMAGINAZIONE]
Continua...
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