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UN POMERIGGIO D’ESTATE AL FIUME ….


di sconosciuto1966
07.10.2009    |    25.842    |    2 7.7
"Io commento con - Bello il tuo costume, un po’ fuori moda però! Lui con un tuffo mi raggiunge in acqua e una volta riaffiorato sbotta con - Che meraviglia,..."
Avevo 24 anni circa e abitavo a Muralto, in Ticino, il posticino dove è successo il tutto è in Valle Maggia un posto idilliaco al fiume!

Era circa mezzogiorno, mi alzo ancora mezzo in coma e vado in bagno a lavarmi alla meglio. Mi siedo sul piccolo divanetto, accendo la radio e dopo qualche minuto sento lo stomaco brontolare. Si, questa è proprio fame. Mi alzo e vado in cucina, apro il frigo, a parte due yogurt, un pezzetto di parmigiano reggiano, un po’ di frutta e due peperoncini piccanti, in sostanza è vuoto! Lo richiudo e apro le ante dell’armadio dispensa sopra il piano cottura. Vedo un pacco di spaghetti integrali alla soia, un lampo di genio. In quattro e quatr’otto, sono già seduto a tavola e mi sto gustando un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino cosparso da un poco di parmigiano grattugiato, profumato con un po’ di prezzemolo e menta che tengo in vaso sul davanzale della cucina; il tutto lo accompagno con un buon bicchiere di vino bianco, che a casa mia non manca mai, per l’occasione del pranzetto in solitaria mi sono aperto un Riesling dell’Oltre Po Pavese.
È oramai l’una, decido visto la splendida giornata che andrò al fiume dove passerò il resto del pomeriggio in compagnia di un bel libro e dei suoni della natura. In due secondi sono già in maglietta e calzoncini, piglio un asciugamano, un flacone d’olio solare, una bottiglia di acqua, un bel libro sulla storia della viticoltura in Europa, la mia grande passione, infilo il tutto nello zaino e in men che non si dica sono già in sella alla mia moto. Sto per avviarla, quando il figlio del mio vicino mi arriva da dietro all’improvviso, salta sulla moto ed esclama: - Dove si va di bello? -Porca vacca, ma sei impazzito! Vuoi farmi morire d’infarto anzitempo? - Sbotto un po’ arrabbiato. Poi mi giro e gli dico che vado al fiume e non posso portarlo con me perché son sicuro che si annoierebbe, non c’è nient’altro da fare che leggere e prendere il sole gli dico cercando di convincerlo. Ma lui si fa sempre più insistente, allora gli dico che dove vado io è zona di nudisti, visto che anch’io son da anni nudista … . Non lo avessi mai detto, al posto che dissuaderlo ora sembra non sentir più ragioni. Comincio a spazientirmi guardo l’ora sono già quasi le due. - Dai vai a prenderti un asciugamano, muoviti che tra un po’ è già ora di tornare! - E no così tu dopo vai senza di me … non sono mica scemo! - Va bene allora prendi il casco lì vicino alla buca lettere, che io vado a prendere un altro asciugamano! Salgo di corsa le scale, infilo di volata la chiave nella toppa e mi fiondo in casa piglio dall’armadio in bagno un asciugamano immenso, levo dallo zaino il piccolo asciugamano che avevo messo prima ed il libro. Vado in cucina, apro il frigo agguanto una bottiglia di Prosecco, che nel mio frigo non manca mai, due bicchieri di plastica e infilo tutto nello zaino! Ridiscendo a scheggia le scale, e lui è lì tranquillo con il casco sulla testa! Finalmente, stiamo viaggiando in direzione della valle, dove conosco un posticino veramente tranquillo e ricco d’atmosfera.
Lui è un tipino alto poco più di un metro e settanta, magrino, capelli abbastanza lunghi e neri, sono tre giorni che ha 19 anni e, forse anche perché è veramente poco peloso, sembra un sedicenne pure poco maturo! Per tutto il viaggio mi resta appiccicato come una zecchina! Durante tutto il viaggio penso che dovrò trattenermi … altrimenti potrei saltare addosso a quella stronzetta di checchina, e violentarla …, mi ripetevo stai tranquillo, stai tranquillo… stai tranquillo…
Arrivati, metto la moto al riparo ai margini di un boschetto, poi facendogli strada, camminiamo nel bosco per circa 5 minuti, ed arriviamo sulla riva del fiume. C’è un venticello veramente piacevolissimo, il cielo è terso di un azzurro irreale! Passiamo sopra un paio di massi veramente enormi e d’un tratto eccolo lì un posticino praticamente impossibile da trovare se non lo si conosce! Un sasso quasi piatto, grande come un letto a tre piazze, e appena sotto, circa due metri a strapiombo, un pozzone d’acqua cristallina, di un colore verdolino da favola. Sarà un 8 o 10 metri di larghezza per un 5 o 6 di lunghezza, ma la cosa bella è che sarà profondo circa 6 o 7 metri, con poco più in la un sasso che sembra proprio un trampolino ad un altezza di circa 4 metri dall’acqua. In un batter ciglio sono nudo e con un paio di salti sono sopra al masso a forma di trampolino. Lui non fa in tempo a dire nulla che io con un tuffo a testa sono al centro del pozzone e gli chiedo se ha bisogno di un invito speciale! Sorride e un po’ impacciato si leva i vestiti, ha il segno di un costume tipo bermuda quasi sino al ginocchio. Io commento con - Bello il tuo costume, un po’ fuori moda però! Lui con un tuffo mi raggiunge in acqua e una volta riaffiorato sbotta con - Che meraviglia,… ma come facevi a sapere che c’era un posto così? Io gli sorrido. Per una decina di minuti alterniamo tuffi, nuotatine e immersioni. Io risalgo, prendo lo zaino ed estraggo l’asciugamano, che stendo subito sul masso quasi piatto, poi prendo il Prosecco e lo metto in fresco nell’acqua in un posticino all’ombra. A questo punto stanco morto mi sdraio sulla schiena mentre lui, come un bambino, continua a tuffarsi ed ad immergersi instancabile. Dopo altri 10 minuti abbondanti risale anche lui e subito fuori dall’acqua esclama - Fredda è ? Io dico che non mi sembra, anzi … e lui pronto dice - Beh dal tuo pisello si direbbe freddissima! Sorrido in modo sarcastico, poi chiudo gli occhi e mi rilasso. Finalmente anche lui si sdraia accanto a me, alla mia destra, e commenta - Ehi Asciugamano matrimoniale! Eh . Non rispondo e mi lascio andare in un completo rilassamento. Un po’ per il caldo, ma soprattutto per i miei pensieri, sento che il mio uccello incomincia ad ingrossarsi, nel giro di un minuto è duro e in tiro. Lo sento incandescente, poiché il sole è oramai più di 15 minuti che gli picchia sopra. Sono un po’ imbarazzato, ma sono in un torpore bellissimo e non ho voglia di pensarci. Lui a bassa voce a un certo punto dice - Ok, non volevo insinuare che ce l’avevi piccolo prima! Io faccio finta di essermi appisolato e non rispondo. Dopo un po’ socchiudo un occhio e vedo che pure lui l’ha duro. Richiudo gli occhi e con un gesto da sembrare tra l’involontario e il più naturale possibile, con la mano destra me lo scappello e poi allargo il mio braccio destro fino a toccare il suo braccio sinistro. Lascio passare ancora qualche minuto, poi apro gli occhi appena e vedo che si sta masturbando molto lentamente, quasi senza far rumore! Piano, piano afferro la sua mano sinistra e lentamente la sollevo e, sempre lentamente, appoggio la sua mano sul mio uccello che nel frattempo mi sta veramente per scoppiare. Non appena lui appoggia la mano sul mio uccello, stringo un poco le natiche per sollevarmi verso la sua mano. Sento che lui a questo punto comincia a masturbarsi un po’ più con vigore e senza dire nulla mi stringe il cazzo e comincia a masturbarmi delicatamente. Lo lascio fare per un paio di minuti, poi non resisto più gli infilo il braccio sotto il collo sino a che la mia mano destra non abbraccia la sua spalla, con decisione, lo tiro a me e senza aprire gli occhi gli infilo le dita tra i capelli e stringendo un po’ il pugno tra i suoi capelli gli spingo le sue labbra sulle mie. Non faccio nemmeno in tempo ad inumidirmi le labbra che sento la sua lingua calda e sugosa entrarmi in bocca, e con piccoli gemiti comincia subito a limonarmi con avidità. Mi monta sopra, mi abbraccia e comincia a gemere di piacere come una gatta in calore. Ora sento il suo cazzo, che deve essere enorme, strusciarsi sul mio ventre. Andiamo avanti così senza una parola per almeno per 5 minuti, quando lui mi leva il braccio destro da dietro la schiena e prendendo il mio uccello in mano se lo piazza in mezzo alle sue natiche roventi sgrondanti di sudore. Do una spinta con le anche e sento il mio cazzo che scivola tra le sue natiche caldissime dal sole cocente. Sfiorando il suo buchino lui geme eccitatissimo inarcando la schiena e allargando bene la natiche. Poi si avventa di nuovo sulla mia bocca e risucchiandomi la lingua comincia a succhiarla come per farmi un pompino! Non restiamo a lungo così che lui sempre più eccitato, di scatto si fa da parte, e liberandosi dal mio abbraccio, si accovaccia tra le mie gambe e con avidità si infila il mio cazzo in bocca. Sempre gemendo lo succhia e ritmicamente se lo infila più che può in bocca, calda e morbida con labbra carnose e avvolgenti! Dopo poco gli sussurro di far piano altrimenti gli vengo in bocca! Ma lui non appena finisco di parlare comincia a succhiare ancora più con vigore e ad accarezzarmi le palle! Non ci volle che qualche secondo che gli inondai la bocca di sborra, lui gemendo sempre più forte la ingoiò tutta. Non riuscivo quasi a resistere al piacere dell’orgasmo, e dovetti levargli l’uccello di bocca, lui subito mi venne sopra e mi infilò di nuovo la lingua in bocca. Aveva il sapore della mia sborra. Mi guardò e disse - Non è mica finita … qui! Ora riposa che tra poco voglio sentirti dentro di me! Ero così eccitato che lo ribaltai di lato, e mi misi sopra di lui, gli presi le caviglie e gli piegai le gambe poi gliele allargai e gli piazzai il mio cazzo proprio sul suo buchino. Solo ora vedevo bene il suo cazzone, esplosi dicendo – Cavoli che bestiolina che hai! Lui con un sorriso disse – Non ti preoccupare che ora di sera si infilerà dentro di te e ti farà scordare qualsiasi altro cazzo tu abbia preso prima! Mi eccitarono così tanto le sue parole che senza troppa attenzione spinsi il mio cazzo, che si infilò dentro di lui benissimo. – Bhe, comincia a prendere il mio … piccola troietta! Emise un rantolo di piacere e poi sbottò con – Beh, anche il tuo non scherza! Cominciai a muovermi ritmicamente sino a che ad ogni colpo il mio cazzo usciva completamente e di botto glielo rimettevo dentro sino in fondo, e lui ogni volta gemeva e mi supplicava di non smettere. Mollai le caviglie e gli presi i polsi, a questo punto cominciai a sbatterlo con vigore con dei colpi forti per farglielo sentire più che potevo. Lui ad un certo punto disse – Sbattimi dai, che sto per venire senza toccarmelo ….! Mi rialzai appena in tempo per vedere che si stava inondando il ventre con la sua sborra, ancora e ancora, pensai mammamia quanta, è un secolo che non sborrava! Cominciai a rallentare e poi smisi, stavo per tirarlo fuori – No ti prego lascialo dentro, voglio sentirlo ancora e ancora! Piano, piano ricominciai a fotterlo, sempre più forte sino a che non riuscendo più a trattenermi – Sto per sborrare ! gli dissi. Lui mi avvolse con le gambe e disse – Dentro, sborrami dentro tutto ti prego godi dentro di me …! Non fece in tempo a finire che già stavo spruzzandogli il mio sperma dentro il suo culetto meravigliosamente accogliente! Esausti ci sdraiammo uno fianco all’altro. Non so quanto tempo passò perché mi ero appena appisolato, quando lui baciandomi dolcemente sulla bocca, disse – Dai, andiamo a tuffarci …! Senza dire nulla mi alzai e insieme ci tuffammo in acqua, fu meraviglioso ero accaldato ed esausto. Nuotammo per un poco poi io feci per salire sul masso piatto per sdraiarmi, lui sbottò – Non beviamo il vino che hai messo al fresco? Mi ero completamente dimenticato! Lo presi, lo stappai e riempii sino all’orlo i due bicchieri di plastica. Lui uscì dall’acqua, ne prese uno venne vicino a me mi diede un bacio, io già cominciavo ad eccitarmi di nuovo. Dissi con un filo di voce – Alla tua e allo sbocciare del nostro incontro! Lui di rimondo disse – Come sei romantico, è bello sentirtelo dire, sapessi quanto pensare a te e ad un momento come questo! Bevvi tutto d’un fiato, poi mentre lui stava ancora bevendo vidi che aveva già il cazzo duro e ritto come un paletto! Senza pensare mi inginocchiai e glielo presi in bocca, era freddo e con l’ avvolgerlo nelle mie labbra lui emise un siiii … lunghissimo! Cominciai a pomparlo e succhiarlo sempre più con avidità, mentre lo succhiavo lo sentivo crescere sempre di più nella mia bocca! Era veramente immenso …. non mi stava quasi in bocca! Dopo tre o quattro minuti, lui si girò di scatto e mi disse – Ti prego fammi tua!.. Capii che finalmente era giunto per me il momento di maturare la mia natura di checca in una più consona al mio aspetto… e pensai.. che d’ora in poi sarei stato io a dare piacere a maschietti …
Si abbassò sino a mettersi a “quattro zampe”, quasi non mi resi conto che stava già appoggiarmi il suo buchetto alla punta del mio cazzone, lo fermai.. lo guardai, mi sorrise poi avvicinai le mie labbra alle sue , e mentre un bacio ricchissimo e appassionato ci travolgeva… lo penetrai lentamente. All’improvviso e con un colpo secco, gli infilati tutta la mia verga sino in fondo. Fu così forte ed intenso che rimase senza fiato per alcuni secondi.
Poi Comincia ad estrarlo piano e a rimettermelo con colpi sempre più forti! – Lo senti? Com’è? - Altro che, che lo sento; è meraviglioso sentirti dentro di me! Lo sbattei per 4 0 5 minuti poi gli dissi – Dai masturbati che voglio venire assieme a te! Cominciò a masturbarsi e in pochi secondi sentivo già che stava per godere. Sentivo che il mio cazzo stava slabbrandolo veramente per bene, e adesso che stavo per godere il suo culetto si stringeva attorno alla mia verga che non smetteva di sfondarlo. – Sento che stai per venire, lo sento da come il tuo magnifico e morbido culetto si stringe e avvolge la mazza! Vieni dai, ti prego che sto per riempirti tuttooooo ..! Nello stesso momento in cui finivo la frase sborrai dentro di lui e ad ogni colpo che infliggevo, uno schizzo di sborra gli usciva e schizzava l’asciugamano. Si voltò appena e mi disse – Non levarlo, fammelo sentire sino a che si sgonfia dai! Lo feci era come se l’orgasmo si prolungasse per minuti!
Entrambi sfiniti ci coricammo e in pochi minuti ci addormentammo. Sicuramente passò un’oretta, mi svegliò il fresco dell’ombra che stava sopraggiungendo. Mi voltai ed era lì che stava dormendo come un angelo, bellissimo, ora lo vedevo come era realmente! Mi avvicinai e cominciai ad accarezzarlo dolcemente, gli presi la mano e la misi sul mio uccello, cominciò subito a masturbarmi delicatamente, mi sorrise e richiuse gli occhi. Si chinò e se lo mise in bocca! Per più di 10 minuti mi pompò e succhiò delicatamente, sino a che con una mano sulla sua nuca gli feci capire che stavo per venire, allora aumentò il ritmo sino a che non gli inondai la bocca con la mia sborra, calda e cremosa, lui bevve tutto e mentre beveva vidi che stava godendo masturbandosi ….
Dopo quella volta, per tutto il resto dell’estate, praticamente tutti i giorni lui veniva da me e ……!
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