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incesto

Immagina...


di geppettino2003
25.10.2014    |    33.674    |    2 7.6
"Sente che sta per godere, lo percepisce dal tremore del maschio corpo su di lei..."
- Dove sei? -

- Amore mi ha chiamato mia madre chiedendomi di andarla a prendere. Pomeriggio è andata con la Sandra alla scuola di danza. Avevano le ultime prove per quella gara in programma domenica. Era tutta presa! Sono davanti la scuola, qui diluvia e la Sandra è dovuta andare via prima. Quando piove più di due gocce d'acqua in questa città non si cammina e non è proprio il caso farle prendere la metro. Sono nella viuzza retrostante la scuola. Sto aspettando che venga. Speriamo mi veda al momento non c'è luce. Si vede che un fulmine ha fatto saltare la corrente. Che palle! -

- Dai non ti arrabbiare. Vedrai appena arrivati a casa sarà capace di sdebitarsi. Lo sai il bene che ti vuole e come stravede per te! Farebbe qualsiasi cosa le chiedessi.-

- Sai al telefono mi è sembrata un po' giù, eppure nel pomeriggio mi era piuttosto pimpante.
Sto cominciando a preoccuparmi, non vorrei che mi andasse in depressione. Quasi trent'anni di matrimonio per poi scoprire che papà, da anni, la cornificava. -

- Sai noi donne del sud portiamo rispetto al nostro uomo, facciamo tutto quello che desidera e andiamo anche contro noi stesse per farvi piacere. Lo stesso non possiamo dire di voi sempre li a chiedere la stessa cosa, avete un chiodo fisso e non siete mai soddisfatti.
Ma stai attento tu, se sbaglia sappi che io so come restituirti la pariglia. -

- Sarà un nostro chiodo fisso ma una bella fica è invitante specialmente se a casa ti manca. Tranquilla io non rischio niente. A proposito tu quando torni? -

- Certo tuo padre, devi ammettere, è stato stronzo.
Farsi beccare a casa con l'amica più cara di tua madre, per di più nel suo letto, mentre godeva di un sontuoso pompino, è stata una offesa che tua madre non poteva certo sopportare. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Ha fatto bene a trasferirsi da noi. Chissà quanto ci vuole perché si riprenda! -

- Dai ci sta noi siamo incalliti cacciatori! Probabilmente mamma non l'ho soddisfava pienamente a letto. Dopo tanti anni ci vuole anche un po' di fantasia altrimenti la zuppa diventa solo pan bagnato.
Se lo sarà pur chiesto perché papà la cornificava.
Secondo me mia madre non è stata un amante passionale tra le lenzuola e sono sicuro che neanche conosce la splendida arte di un bel pompino. -

- La tua è solidarietà tra maschi è intollerabile! C'è la vedi tu madre che fa sesso sfrenato. Mi viene da ridere al solo pensiero che fa pompini. Credo non sappia nemmeno come farlo. -

- A letto tutto è lecito! -

- Ti ricordo le sue origini puritane e l'educazione che ha ricevuto e il suo modo di intendere il rapporto di coppia: Amore, rispetto e dedizione. -

- Si e poi si ritrova a casa un bel troione che si spompina il marito!
Comunque è da noi da ormai sei mesi. Certo può stare quanto vuole ma anche noi abbiamo bisogno della nostra privacy. Mica posso essere condizionato dalla sua presenza. Lo sai che quando mi fai venire voglia voglio essere libero di godere in ogni spazio della casa. Mi è difficile controllarmi, tu poi non mi aiuti! Ti piace fare il provocante ficone. Me lo fai diventare duro solo a guardarti, e mica ti tiri indietro. Sei una splendida zoccolona! -

- E che quel tuo bel cazzone non mi basta mai! Il solo pensiero mi intriga. Tu tienimelo in caldo che torno sabato sera e ho già una gran voglia.
Non so come controllarmi! -

- Tranquilla! E stavolta non intendo controllarmi, e va a finire che ci becca mentre ti scopo selvaggiamente eccitato.
Sono curioso ma mia madre ti hai mai fatto capire qualcosa? Ha mai sentito i tuoi gemiti? ...e le mie sconcezze! -

- Non credo ci abbia mai visti, ma ascoltati si, ne ho la quasi certezza. Sai me ne sono accorta dai suoi sguardi al mattino. Gli occhi gonfi e l'accentuato rossore sulle gote. Quel suo sguardo basso, come si vergognasse.... -

- Credo che la mancanza di una bella porzione di cazzo comincia a farsi sentire. -

- Ma dai! Stai parlando di tua madre.-

- Mamma è anche una donna e il suo corpo reclama ancora le sue particolari attenzioni.-

- Mi sa che hai ragione! Certo dovrebbe uscire vedere gente fare, qualcosa invece di stare sempre in casa a cucinare, pulire e vedere la tv. Meno male che si è convinta a riprendere a ballare. -

- Mia madre è ancora giovanile. Solo se fosse un attimino più consapevole del suo charme, si truccasse un pochino, un bel taglio di capelli, qualche vestitino diciamo più azzeccato e sarebbe ancora capace di accalappiare. Ha un fisico che lascia apprezzare il sensuale corpo, se desse spazio all'intrigante gioco del vedo non vedo, facendosi ammirare nelle accattivanti bellezze. Sono certo che non staremmo qui a discutere. -

- Parli di tua mamma?

Tu prova a farle misurare qualche vestitino dei tuoi e sono certo che saprebbe risvegliare il suo essere segretamente civettuola. -

- Si! Tua madre che si veste provocante e se ne va caccia? Poi non credo gli stiano bene. Tua madre ha una taglia in più. -

- È propria quella mezza misura che potrebbe renderla particolarmente stuzzicante! -

- Immagina! -

- Sai è un po' che ci penso, te ne volevo parlare, se gli presentassi qualcuno alla scuola di ballo. Così tra una mazurca ed un tango, chissà che non ci scappi una pizza e, forse, qualcosa di più intrigante. -

- Perché no! Io però le farei fare coppia con quel ragazzino di primo pelo piuttosto esuberante che sbava ogni volta che la vede. -

- Ma che dici! Quello bravino.
Ma se avrà si e no 18 anni! -

- Sarà giovane come dici tu ma si sembra piuttosto sveglio. Secondo te perché tutte vogliono fare coppia con lui. Quello tra le gambe ha un bel pacco e, credo, che più di una ne abbia piacevolmente goduto! Secondo me lui potrebbe insegnargli le sensuali movenze dei latino americani e lei, rapita dal l'intrigo, unendo l'utile al dilettevole, potrebbe trasformarsi in quel gran femminone che sa di poter essere e, finalmente, videre quei momenti che per anni ha rifiutato, lasciando libere le sue fantasie, vendicandosi pure del torto subito. -

- Vedi che stai parlando di tua madre mica di una ninfomane vogliosa di cazzo! -

- Voi donne dovete essere stuzzicate se poi noi vogliamo divertirci. Mio padre non deve essere stato all'altezza. Quello è sempre stato un egoista. -

- Tu in quanto a fantasia non scherzi! -

- E a te non dispiace vero? -

- Comunque nel pomeriggio ero a casa, si stava preparando per uscire. Una buona ora a spostarsi dalla sua camera al bagno, passando più volte dal soggiorno. L'ho ammirata con quel tuo vestito rosso tutto luccicante lungo ed aderente, con il profondo spacco sulla schiena e l'ammiccante décolleté sul davanti. Devo confessarti che era veramente intrigante. Oserei dire una gran bella gnocca!-

- Il mio vestito? Quale quello che ho preso per la prossima gara di ballo? Ricordo che quando l'ho misurato a casa ti ho arrapato così tanto che mi hai dato una bella passata di minchia. Sei stato superlativo e per poco non ci scopriva!-

- Credimi le stava veramente bene. Il corpo fasciato lasciava spazio alla fantasia sulle plastiche fattezze di un'affascinate figura. Devo essere sincero aveva tutta l'aria di un femmina che stasera aveva voglia di trasgredire. -

- Chi tua madre? -

- L'accattivante scollatura sul davanti con uno dei tuoi reggiseno a balconcino, quello con quei ghirigori in pizzo nero, forse un po' più piccolo della sua taglia. Me l'ha immagino stasera ballando. Sicuramente più di uno avrà materializzato qualche piccante fantasia. La calze finissime, quelle con l'accattivante righino dietro la rendevano estremamente sexy. Immagina il profondo spacco laterale, arrivava a malapena a coprire il bordo scuro delle autoreggenti, dalla scollatura si intravedeva la morbida curva del prosperoso seno. Un leggero trucco con un azzeccato rossetto rosso, lucido sulle sue carnose labbra, i lunghi capelli lisci, lasciati liberi quasi ad accarezzare l'accattivante culetto. Le scarpe con il tacco alto agevolavano un plastico sculettare!-

-Ma dai finiscila!-

- Immaginala stasera mentre il giovane marpione si offre per accompagnarla a casa dopo averla stuzzicata, stringendola a se facendole saggiare, sfacciato, il bel pacco tra l'intimo incrocio, mentre umide labbra le sfioravano il collo e, magari, la punta di una timida lingua giocava con il lobo di un sensibile orecchio. Lei inizialmente rifiutare impacciata ma, lusingata dall'accattivante fare, lentamente cedere a un qualcosa che cominciava ad intrigarla. Sentire quella superlativa minchia aderire al suo fondoschiena. Sentirla diventare dura, bella, corposa e sussultare per la piacevole emozione, agevolando con plastiche movenze il morboso contatto. -

- Ma dai! Tua Mamma che si atteggia a fare il puttanone!-

- Immaginala mentre complice lascia che desiderose mani percorrano, a fil di pelle, la schiena, scivolare sui fianchi, stringerla a se, palpare sfacciate il sedere, accorgersi della piccante biancheria che indossa. Poi una rapida piroetta e un voglioso corpo appoggiarsi provocatoriamente alle sue spalle, farle sentire una corposa erezione pulsare sull'invitante culo e rendere tangibile la sua morbosa voglia di scoparla, di sentirla godere, di perdersi tra tette morbide.
Lei, rapita da una ritrovata intima emozione compiaciuta, ad ogni contatto, percepire quel calore che lentamente colora il viso e, disponibile abbandonarsi lasciva contro il suo corpo, strusciandosi e eccitandolo ancora di più.
Si sente finalmente donna desiderata. Una emozione che lentamente risveglia il suo essere e la sua voglia. -

- Ma ti rendi conto che stai parlando di tua madre!-

- Immaginala con quel tuo vestitino rosso ricco di sfavillanti paillettes tutto bagnato dalle miriadi gocce di una incessante pioggia. Con i lunghi cappelli che gocciolano ripetute gocce di acqua che scivolano lente perdendosi nello stretto solco di mammelle che, ritmiche, si gonfiano a profondi respiri. La immagino che si fa ammirare da uno sguardo particolarmente interessato. Legge negli occhi dell'aitante compagno una intrigante emozione, e cresce in lei una intensa voglia di voler trasgredire.
Lui comincia timidamente ad accarezzarle le cosce, lei che non sa come opporsi a quella strana voglia che le impone di allargarle impercettibilmente, offrendogli l'opportunità di cercare, tra le gambe, il punto in cui il bordo scuro della seta lascia spazio ad una delicata pelle.
Immagina!-

- Ma chi tua madre?-

- L'atmosfera è un crescendo di palpabile eccitazione che lentamente gonfia vogliosi capezzoli che turgidi spingono forte dalle coppe del balconcino. Accavalla le gambe in un futile tentativo di negarsi, lui ne approfitta per carezze più sensuali sulla ampia porzione di coscia che lo spacco mostra. Un brivido improvviso le pervade il corpo accompagnato da un languido profondo sospiro.-

- Se tua madre sapesse cosa immagini di lei non so cosa sarebbe capace di farti! -

- Lui percepisce la sua crescente eccitazione così continua nel suo gioco di azzardate moine!
Lei titubante comincia ad accarezzare le maschie gambe saggiando il contorno di un qualcosa di corposo che immagina essere intrigante.
Basta niente e la passione si scatena.
Protetti dai languidi respiri, che hanno schermato i cristalli della macchina, isolandoli dal mondo esterno, decide di abbandonarsi a intriganti sensazioni che sa esistono ma di cui ignora le piccanti emozioni.
Un attimo e due focose bocche si uniscono in una calda passione.Un bacio, plastiche lingue si intrecciano rapite dall'eccitazione. La timida mano cerca il suo seno, si insinua nel décolleté e percepisce la violenta reazione di capezzoli eccitati.
Lei spazia con il palmo della mano sul maschio petto mentre non controlla il naturale divaricare le gambe favorendo quella mano a risalire da sotto la gonna, scivolare sulla preziosa seta, sfiorare la delicata pelle soffermarsi sul bordo di un accattivante slip. Lui aspetta una reazione che invece tarda ad arrivare. Percepisce, invece, il leggero fremito quando delicatamente due dita spostando lo slip, apprezzano il calore dei primi umori che lei vorrebbe non ci fossero. Ma lo lascia fare. Le piace, lo vuole. L'espressione del viso gli occhi socchiusi e le labbra contrite, con il respiro delicatamente lungo ed intenso, sono il segnale di una ritrovata intima emozione.-

- Ma ti rendi conto che ti stai immaginando tua madre fare sesso in macchina!-

-È forte il desiderio di prenderla li, subito, farle sentire quanto la desidera ma prima vuole sentire il suo profumo di donna, vuole assaporare la sua eccitazione, vuole sentirla godere mentre la lecca.
Sa come farla impazzire. Lentamente il sedile accompagna la schiena a sdraiarsi. Scivola in basso, è tra le sue gambe, le labbra sfiorano riccioli umidi percepiscono un intenso calore. Una plastica lingua risale lentamente l'interno coscia, si sofferma intorno alle sue bagnatissime labbra, ma non le tocca!
Percepisce il suo sconvolgente fremere di piacere. Ascolta i suoi intensi gemiti di calda passione. -

- Ma dai finiscila! Tua madre non lo farebbe mai! -

- Lei complice offre il suo diffuso profumo, desiste le piace essere baciata tra le gambe. Gli accarezza i capelli tenendo forte la testa tra le gambe divaricate, vuole godere leccata come mai nessuno ha fatto...... -

- La sente tremare. La sua è una dolcissima tortura.
Ascolto i suoi gemiti.
La punta della lingua cerca, e trova, il clitoride lo sfiora, è gonfio, lo prende tra le labbra lo bacia lo stringe, lo succhia mentre la punta piano piano è dentro di lei.
Lei ansima con il respiro interrotto da ripetuti singhiozzi.
La sente impazzire di piacere, mamma inarca le reni e gode tremando come una foglia.
Lui la guarda negli occhi mentre gemiti di piacere inondano la sua bocca.
È un orgasmo intenso.
Un orgasmo violento. Bellissimo!-

- Tua madre che gode in macchina. È impossibile! Ne hai di fantasia.-

- Immaginala sconvolta mentre si sfila l'abito lasciandosi ammirare con la intrigante lingerie. Porge i duri capezzoli a focose labbra. Lo guarda con un sorriso malizioso e divarica ancor di più le gambe, vuole offrirsi lasciva al chiarore di una offuscata luna. Il crepitio della forte pioggia copre i suoi sospiri.
Ormai ha perso ogni freno inibitore. -

- Le ammira le procaci tette, la scura calda fica e cresce la sua voglia di scoparla. -

- Lei contemporaneamente lo priva con mosse rapide e nervose della larga tuta, stupita ammira un cazzo nella sua magnifica dimensione. È immenso l'irrefrenabile desiderio di prenderlo, stringerlo in una mano, saggiarne tra le dita le violente pulsazioni.
Abbandona ogni retaggio di donna pudica e ora ha solo voglia di godere ancora. -

- Non riesco a credere tu che immagini tua madre come come un gran puttanone libidinoso! -

- Disponibile lascia la mano risalire ancora tra le sue cosce, un contatto a fil di pelle e raggiunge quelle intime labbra che impreziosiscono la vogliosa fica. Carezze lente, stuzzicanti è scossa quando un dito passa su di una umida fessura e tocca tutto il voglioso sesso. È calda! Ancora un sussulto, adesso più intenso quando sente premere forte contro il clitoride, solleticandolo.-

-Immagina!
Le giovani labbra stuzzicano un collo sensibile e lei cede al groviglio di una ritrovata eccitazione. Il suo profondo respiro è il chiaro invito a farsi finalmente possedere. Tutto il corpo sussulta a quel dito rapido sicuro che agevolato da caldi umori lentamente entra dentro di lei. È intenso il suo sospiro di piacere.
Sono ora due le dita entrare e uscire. Movimenti veloci agevolati da un corpo che spinge scosso dal piacevole odore del suo piacere che continua a diffondersi su di lei. Quel primo orgasmo sembra non finire. Trema sconvolta e gode di nuovo ancora più intensamente. -

- Ma tu veramente immagini tua madre lasciva abbandonarsi al piacere di un cazzo? -

- Si e la femmina ora ha voglia di farsi scopare.
Ne ho la certezza!-

- E chi non cederebbe ai quegli intriganti momenti.-

- Mi sembra proprio vederla ora qui accanto a me che, travolto dalla lussuria, gioisce dei suoi tremori e si abbandona ai piaceri della carne....!-

- Sai il tuo racconto mi intriga...Immagino le maschie labbra percorrere il collo, la punta della lingua inumidirne il percorso, quelle dita spaziare in umidi calori, eccitandosi ai tremori di un diffuso piacere che il suo fare procura alla disponibile femmina!
Ci fossi io e non tua madre!-

- Chiudi gli occhi e lasciati andare. Immagina!...
Io ho il cazzo che mi scoppia tra le gambe...-

- Tu sei il solito porco!...-

- Lei vuole sentire quel cazzo dentro, lo desidera, vuole solo essere sbattuta. Ed è immensa la sua voglia.
Sente le maschie mani accarezzare l'interno coscia, mentre si lascia palpare le tette succhiare avidamente i diventati capezzoli turgidi.
Porta le mani su quel sesso palpitante di voglia lo sente come pulsa tra le sue dita.
Due dita la sditalinano ancora e quella intensa sensazione pervade il corpo facendola godere come mai ha fatto. Lo lascia fare, lo incita mentre con la mano apprezza il magnifico cazzo. E'duro, lo stringe, lente le mani scorrono sul suo glande, carezzano la rossa cappella, si spingono su e giù dalla sua asta, sempre più rapidamente. Sente l'eccitazione salire nel palmo della sua mano, la pelle gonfiarsi, palpitare tra le dita. L'emozione del momento cancella ogni pudore. La mano scorre a ripetizione sul duro cazzo, lo stringe con forza finché una devastante eccitazione gli esplode tra le mani spargendosi tra le dita.
È scossa da quel l'intimo calore. Una sensazione devastante di un piacere scordato. Si sente piacevolmente sporca con il calore che denso si diffonde tra le dita.
Ricorda come la intrigava e come, la sua vergogna, bloccasse, inibendole, ogni sua fantasia. -

- Sono certo che a mamma piacerebbe essere un po' troia. Per anni l'ho ammirata a casa. sempre compita in ordine mai un atteggiamento trasgressivo. Un angelo del focolare domestico ma intimamente troia. Solo che probabilmente troppo innamorata del marito per farsi etichettare come zoccola.
Solo se mio padre l'avesse stimolata...lui pensava alle sue esigenze se le avesse dedicato più tempo se avesse stuzzicato le sue recondite voglie. -

- Tua madre con le nascoste voglie di un intimo puttanone! Ma va!!!-

- Mani titubanti accarezzano, esplorano, giocano spalmano il caldo nettare su di un cazzo che non accenna a perdere il suo vigore. Le lingue riprendono ad intrecciarsi, la voglia, a lungo repressa, si materializza in intensi tremori.
Lo sente fremere di piacere, la sua eccitazione si mischia alla sua. Sapere di averlo così eccitato la scuote. Sente forte il desiderio di saggiare la corposità di un qualcosa che mai ha fatto e che sa dava piacere al bastardo che l'ha offesa. Vorrebbe leccarlo provare anche lei l'ebbrezza di fiotti caldi in bocca, ma non riesce a liberarsi di quell'ostinato rifiuto che per anni ha condizionato il suo essere sola moglie e madre!
Ma quelle ardite dita spaziano sulle umide labbra
della sua fica inibendo ogni possibile e giusta reazione. Una intensa voglia l'accompagna è un momento eccitante, si è decisa vuole finalmente godere di un bel cazzo in bocca.
Lui accompagna con le mani tra i lunghi capelli la sua testa lentamente verso il cazzo vuole che lo stringa con le carnose labbra. Lei resiste si oppone. non sa cosa fare ne come farlo. -

- Ci fossi io, ora saprei come fare un bel pompino
Mi abbandonerei alla libidine assoluta. Sarei capace di mandare quel bel cazzo in paradiso con la mia bocca.
Ma tua madre, credimi non c'è la vedo, non credo sia assolutamente capace.-

- So che saresti magnifica! Ma anche lei, credo che ora si senta finalmente una gran troia e le piace esserlo!
Sono sicuro che sarebbe superlativa con lingua dedicandosi con particolare impegno ad una bella e turgida asta. -

- Si c'è la vedi tua mamma con un cazzo tutto in bocca.-

-Se è un bel cazzo!-

-Come il tuo!!!-

-Si piega su quello splendido membro. Sente forte l'odore di una intrigante eccitazione. Cede alla lussuria. Ha voglia di provare. Si abbandona. Lenta appoggia le labbra sulla palpitante asta. La punta della lingua, timida, raccoglie una prima goccia di quel l'intenso piacere di cui è pervasa la rossa cappella. Ne assapora il gusto acre e dolce nello stesso tempo. La bocca si schiude per raccogliere quel seme sparso su di un cazzo duro e teso, lentamente incomincia a spompinarlo.
Un violento fremito scuote il suo corpo e ripetuti i gemiti quasi strozzano il suo respiro. inizia a baciarlo timida, succhiarlo, lo sento duro e si abbandona. Lascia finalmente scorrere tutta l'asta fino in gola, lo ingoia affamata, tiene la cappella tra le labbra e da dei colpetti di lingua, poi di nuovo giu fino in gola, trattene il respiro, si ferma per un'attimo, ascolta i suoi gemiti, mugola dal piacere. Non si trattiene più ed inizia a scoparlo in bocca spinge la cappella fino in fondo, non respira ma continua.
È uno splendido cazzo! La bocca famelica succhia la cappella, lecca tutta la sua asta fino in fondo, titubante lo governa fuori e dentro dalle labbra. Sente la cappella sbattere nel palato con mani tremanti che guidano i movimenti del suo capo. -

- Immaginala mentre lo lecca dalla base, indugiando sulla punta, Mentre lo succhia, lo scappella dando bacini alla cappella, poi lo ingoia scoprendo che buon sapore ha la sborra
Sono sicuro che si è pentita di non averlo fatto prima apre ancor di più la bocca lo fa scivolare dentro con la lingua che lo avvolge morbosa.
E infoiata, si scopre brava e maledice anni di privazione. Sa che il suo destino, adesso, questo le riserva....
La lingua percorre il membro incessantemente, scopre che le piace, la intriga farlo impazzire di piacere, sente forte la voglia di toccarsi mentre lo lascio scivolare in gola, su e giù per tutta la sua asta.
Trema senza più controllare un corpo che gode ancora!-

- Lo racconti come se lo stessi vivendo. Sai mi hai fatto venire voglia! Mi sto toccando. Ho i capezzoli stretti tra le dita di una mano e con l'altra gioco con i corti ciuffetti della fica. Mi hai fatto venire voglia di un bel cazzo!!!-

- Immagina se la vedesse l'uomo che per anni ha sognato una pompa magari in macchina. -

- Per lei il sesso era amore puro. Solo quando si ama ci si concede con passione e rispetto. Per questa sua filosofia tuo padre se la spassava con altre. -

- Adesso si scopre porca come sa, e vuole essere.
Il pudore che per anni ha condizionato il suo ruolo di moglie l'ha definitivamente abbandonata.
Ora desidera solo essere scopata li, subito, fargli sentire quanto voglia ha di godere!
Non vuole più vivere di ricordi! Vuole lasciarsi alle spalle quella sua indole puritana e trasformarsi in quella che sente a lei più congeniale. TROIA!!!!-

- Ti vedesse fare sesso ti ripudierebbe come figlio. Tu non sei come tuo padre! Tu non scopi per il solo tuo piacere, lo fai senza trascurare il troione che ti accompagna.
Se quel suo amante è bravo come te, che sai stimolare i miei sensi quando mi tocchi, allora credo proprio che sia pronta a concedersi.
Porco mi hai eccitato! sono bagnata, un dito si diletta tra il taglio umido della mia fica. Mi hai fatto venire voglia di quel bel cazzo!-

- Sapessi come è duro il mio in questo momento.
C'è l'ho stretto in una mano. -

- Siamo due porci!!!-

- Immagina mi vedesse mamma resterebbe scioccata...-

- Me l'ha immagino la compita signora che si lascia andare rapita da uno cazzo in splendida tensione. Peccato per lei che è quello di suo figlio...-

- Ora è lei che comanda il gioco lo tira su di lei e gli chiede di scoparla.
Sdraiata sul sedile con la vogliosa mano avvicina il durissimo cazzo alla fica, strofina la grossa cappella sui tanti ciuffetti bagnati, con la punta del cazzo si sditalina. Lui la guarda, ha gli occhi chiusi, le labbra socchiuse con la lingua che ne percorre i contorni. Lei scuote forte il capo mente le mani devastano capezzoli infuocati. Le dita ne accentuano il volume.
Si sente finalmente troia offrendosi stravolta dal piacere.
Lui la possiede. Lentamente spinge con il corpo il cazzo tutto dentro una calda tana, con colpi lenti ma decisi affonda sempre di più, rapito dai suoi mugolii di eccitazione i colpi diventano più forti e decisi.
La scopa selvaggiamente come mai è stata posseduta. Tutto il corpo risponde scosso ad ogni colpo, le mani strette ai fianchi dello splendido stallone spinge quel corpo dentro di se. Lo governa con la vogliosa fica, il respiro cresce, si fa lungo e gode di un nuovo, e più devastante, intenso orgasmo. -

- Dio deve essere bellissimo! Mi sto toccando eccitata!!-

- I loro sguardi si incrociano, lei legge in quegli occhi un perverso desiderio.
Per lei l'inizio di una nuova vita. Sa che da quel cazzo può avere di più. E lo vuole!
Vuole condividere quel pensiero che anche lei ha avuto. Si volta per offrirsi per come per anni si è negata. Divarica le gambe ed esalta l'accattivante culo allargandolo con una mano, proponendosi nel suo conturbante essere porca.
Vuole godere di più!!!-

- No! Tua madre non si farebbe mai inculare!!!-

- Mamma non sta facendo l'amore. Finalmente sta scopando e, infoiata. Vuole godere! Solo un attimo per determinarsi: non è più il tempo di negarsi di privarsi al piacere lussurioso della carne. Condanna le privazioni di anni figlie di sciocchi retaggi.-

- La vuoi proprio far godere come la più maiala delle tardone! -

- Pochi secondi e sente delicate mani percorrere con sensuali carezze la schiena e subito dopo spaziare morbose su di un invitante culo.
In poco le effusioni perdono delicatezza e acquisiscono voluttuosa passione.
Sente baci appassionati su una morbida pelle e rinsecchite labbra, inumidite da una plastica lingua, sfiorare timide il solco di conturbanti chiappe.
Un dito segue il disegno di accattivanti glutei, il pollice sfiora delicatamente il buchetto mentre l'indice cerca le intime labbra di una fica sparsa di eccitazione.
Lo sfrontato pollice si sofferma sul buchino, inizia a palparlo, comincia a spingere. Lentamente entra!
Lei inarca il corpo scossa da un piacere mai vissuto allarga di più le gambe.
È stravolta dal piacere. Ondula il corpo scosso mentre lo sente dentro.
Stravolta si devasta il seno stringendo grossi capezzoli.
Sommessi gemiti di estasi, si diffondono su corpi eccitati.-

- Quel dito La possiede mentre l'indice la sditalina. Geme intensamente per il piacere.
Il bel culo ora è pronto. Lui raccoglie sulla cappella il suo piacere, poi la appoggia sul buco, spinge. Lei sente la lenta penetrazione. Stringe la labbra. Sono forti i gemiti. Non è dolore. È immenso piacere!-

- Anche me piacerebbe prenderlo nel culo adesso!-

- Le mani protese sul bordo del sedile posteriore offrono resistenza ad un corpo che spinge impazzito. Vuole sentire quel magnifico cazzo tutto dentro. Freme con il respiro strozzato da una sensazione di un devastante piacere.
Lui è dietro di lei, dentro di lei. Sente che è vicina ad un nuovo orgasmo. I tremori si fanno intensi, salgono i brividi, i suoi movimenti si fanno più convulsi.
Scossa dalle pulsazioni che invadono un voglioso corpo gode ancora. È stravolta mentre continua a tormentarsi i capezzoli.
È uno spettacolo. È veramente eccitante.
Pervasa dalla eccitazione gode come mai le è successo. Il corpo scosso da fremiti violenti, ripetuti incessanti mentre continua ad essere scopata. -

- Sei un porco sono tutta bagnata sto per godere. È come se mi stessi facendo vivere tutto ciò che avviene in macchina....mmmhhh!...-

- Anch'io sono eccitato. È accanto a me ho l'espressione lasciva della donna che sta godendo.
La vedo sta venendo! Dai vieni anche tu per come sto per venire anch'io. -

- Si sto sborrando!!!-

- Ssssiiiiii... sto venendo anch'io! -

-Se tua madre sapesse che stiamo godendo immaginandola fare sesso! -

- Quando capisce che anche lui è al punto di non ritorno ... si gira stravolta dalla eccitazione, offre allo splendido cazzo l'invitante seno accompagnandolo dolcemente alla sua bocca.-

- Si una bella materna spagnola con quel suo enorme seno!-

-Lo accarezza morbosa, lo stringe in mezzo alle morbide mammelle.
Lo avvolge nella sua prosperosa abbondanza. Solo la grossa cappella resta fuori dalle perverse carezze di una conturbante spagnola. Ascolta rapita il suo ansimare. Il cazzo ondula forsennato tra le sue tette enormi. La grossa cappella arriva alla bocca, la sfiora. Ne lecca avida la punta con una impazzita lingua. -

- Tua madre farsi sbattere sulle labbra da un grosso cazzo mentre con una spagnola accarezza una eccitata cappella. Tu hai davvero fantasia!!!-

- Credimi È fantastica mentre stringe tra il seno uno palpitante cazzo. Le dita continuano a torturare turgidi, e grossi, capezzoli.
Lui, estasiato, la guarda come governa il movimento del suo cazzo. Lei ascolta i suoi profondi gemiti. È pronta a riceversi l'imminente esplosione di sborra.
Oramai solo la lussuria comanda i suoi movimenti. Sente che sta per godere, lo percepisce dal tremore del maschio corpo su di lei.
È pronta lo aspetta. Stringe forte tra le mani il duro cazzo, lo indirizza sul viso e aspetta i prorompenti schizzi. Vuole essere sporcata. Con la bocca afferra il cazzo e lo fa scomparire in gola. Il movimento è lento, riesce a ingoiarlo tutto, arriva fino alla base del pene. Lo tira fuori lo infila di nuovo in bocca, succhia forte finché sente la sborra risalire impetuosa ed esplodere in violenti schizzi.
Un caldissimo seme riempie una bocca assetata, vogliosa di assaporare fino all’ultima goccia.
Schizzi impetuosi, corposi, densi, ripetuti sulle labbra, sul viso, sul seno e tra i capelli.-

- ... Che gran troia!!!

- Lui vuole sentire il calore di una famelica bocca. La scopa tra ospitali labbra.
Vede una nervosa lingua raccogliere la sua essenza che scende ai lati delle labbra.
Non vuole perdere neanche una goccia. Si spalma quel piacere sulle labbra lo lecca avida. La sborra incornicia le labbra esaltandone i contorni. Prende il cazzo in bocca, lo pulisce succhiandolo e guardandolo con malizioso sorriso.
Finito di pulire il cazzo, porca si lecca quello sulle tette. Quel sapore placa quella sua immensa sete di estremo piacere. -

- Immaginala ora lasciarsi andare sfinita, e appagata, ad occhi chiusi rivivere ogni momento di una trasgressiva passione. Farsi ammirare un corpo che lentamente riacquista il suo originale pudore. Il rosso vestito copre, con dolcezza, le provocanti nudità.
L'espressione del viso offre il volto di quella calda femmina per anni nascosta.-

- Tua madre!-

- Immagina come insieme sareste capaci di mandare in estasi il più esigente degli amanti. Tu con il tuo essere troia e lei con la ritrovata e irrefrenabile voglia di godere. Una donna che adesso sa come il sesso sia importante è come non debbano esserci privazioni.
Una magnifica troia ora ben consapevole che per godere non ci devono essere limiti alcuni. Una donna che vuole recupera il suo tempo. Ora disponibile a tutto!!!-

- Ma ti sei impazzito!!! Con tua madre -

- Non mia madre ma quella fantastica femmina!-

A C'è la vedi tua madre alla ricerca di avventure, vogliosa di fare nuove esperienze, disponibile a condividere l'ebbrezza di un sesso spinto e sporco, magari con un'altra donna.-

-Immagina!-

- ....Lascia che mi riprenda un po' e fra un po' la chiamo. Le voglio parlare. Voglio capire se le tue fantasie possono trovare conferma. -


-Oh Santa madre del cielo che mi hai fatto fare?-

Con un dito libero il volto di mia madre dai lunghi capelli sporchi di piacere. Spalmo sulle sue invitanti labbra le corpose gocce di sborra, che raccolgo dalle sue guance. Seguo il suo lento schiudere sensuale la bocca e risucchiare il mio seme. La lingua plastica gioca sul mio dito.

- Ti piace giocare di fantasia. Sei stato fantastico, ma come ti è venuto in mente di coinvolgere tua moglie. Raccontandogli tutto!-

-Mamma sai che ti voglio bene, ma ho sempre pensato che sei un gran bel troione! Cosa pensavi la mattina quando per anni mi sono presentato a te con l'uccello in tensione. La tua non era vergogna erano sguardi di ammirazione su di un cazzo che ti mancava.
Oggi, per come ti ho visto, ho immaginato che il tuo fare nascondeva una gran voglia di cazzo!!!-

- Sai ho indossato quel vestito per te. Ho rivisto lo stesso sguardo che hai rivolto quella sera a tua moglie prima di incularla. L'ho sentita gemere forsennata mentre godeva sotto i colpi della tua verga.
Vi ho visti e mi avete fatto impazzire di voglia.
Mi sono sentita desiderata, ed ho immaginato il tuo bellissimo cazzo che scoppiava dentro me!
Riuscirò mai a recuperare tutto sto tempo perso! Tuo padre è stato veramente stronzo. Ora voglio fargliela pagare.
Veramente pensi che sono brava come tua moglie è che insieme saremmo capace di fare faville!-

- Mamma credimi assieme non avreste limiti. Immagina!!!-

- Dai ora andiamo a casa... lascia fare a me...e -
...mentre una mano, maliziosa, gioca delicatamente sul cazzo...- Immagina... -
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