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La scommessa di zia Sara I


di Claros2010
10.01.2015    |    127.135    |    4 9.5
"Presi la zia di forza e la feci appoggiare mani al muro a 90 gradi e la penetrai con un colpo secco..."
Sono Roberto un ragazzo di 30 anni, altezza media, capelli biondi, occhi verde chiaro e modestamente ben dotato. La storia che vi voglio raccontare è avvenuta all'età di 23 anni, ma la fantasia è maturata nell'adolescenza.
Fin dall'età di 8/9 anni, ma forse anche meno, una mia nonna mi faceva giocare con i suoi piedi e con il passare del tempo mi interessavo sempre di più ai piedi. Mi piacciono i piedi piccoli e ben curati. All'età di 12 anni venne in Italia per le vacanze estive una mia zia che viveva in Svizzera. Zia Sara
Una donna incredibile che a 38 anni aveva un corpo da 24enne. Alta circa 1.65, capelli castani, occhi castani e seno piccolo(una seconda penso). Ma i suoi punti di forza erano il culo e i piedi. Il culo era bello tondo e abbondante rispetto al corpo un pò esile e i suoi piedi, un pò grandi per i miei gusti ma sempre curati e con le unghie sempre smaltate.
Dal primo momento che vidi quei piedi me ne innamorai. Lei era arrivata da poco e chiese subito alla nonna un paio di ciabatte, ma la nonna non ne aveva. Così la zia rimase scalza. La vedevo camminare con quei piedi nudi per tutta la casa mentre sistemava i vestiti e tutto quello che aveva in valigia. Erano dei piedi ben curati e sembravano quasi di una 20enne. Dopo mangiato andò a dormire sul divano situato nel soggiorno e così, ho avuto la possibilità di apprezzare quei piedi in tutta la loro bellezza. Erano veramente bellissimi ma mi limitai a guardare. Provai a darmi "piacere" anche se ancora non ero "pronto" per godere vista l'età. Ricordo però che annusai le sue scarpe col tacco,ma erano ancora nuove e profumavano solo di cuoio. La zia andò via e non mi rimase che sognare quei piedi fino all'età di 18 anni.
La zia era venuta di nuovo in ferie ed era sempre la stessa anzi adesso, per me, era una gran bella donna con un gran bel culo e dei piedi da urlo. Il giorno del suo arrivo si presentò con una gonna che lasciava scoperta un pò la coscia una maglietta bianca che faceva intravedere il reggiseno e delle zeppe bianche di cuoio con due grandi fasce a tenere il "dorso" del piede. Troppo eccitante... Decisi che avrei dovuto possedere almeno le scarpe. Così, un pomeriggio, approfittando del fatto che la zia era uscita, andai nella sua stanza e cercai subito quelle scarpe. Le trovai sotto il letto assieme ad altre scarpe con il tacco e infradito. Le presi un pò tutte e le odorai. Avevano un buon odore. Poi leccai pure un infradito. Ma non resistevo più. Presi entrambe le zeppe bianche ed andai in bagno. Mi abbassai i pantaloni e me ne infilai una sul cazzo. Mi masturbai un pò, facendo su e giù con la scarpa. Poi sfilai la scarpa dal cazzo e avvolsi il mio cazzo con entrambe le sue delle scarpe e continuai a darmi piacere. Lo feci ancora un pò fino a quando non sentivo che stavo per venire. Presi entrambe le scarpe, le poggiai su uno sgabello e continuai a masturbarmi fino a godere su quelle scarpe. Ripulii e posai le scarpe dove le avevo trovate. Appena tornata a casa, la zia si fermò a parlare con me che, nel frattempo mi ero messo sul divano a guardare la tv.

-"Allora Roberto cosa mi racconti?" mi domandò
-"Niente di che zia, sempre la solita vita"
-"A scuola? Tutto bene?"
-"Non proprio"
-"Ti hanno bocciato?"
-"No, solo 2 materie da recuperare"
-"E dimmi: ce l'hai la fidanzata?"
-"No zia!"
-"Come, ancora niente? Non ci credo un bel ragazzo come te?! È impossibile!"
-"Invece è possibile!"
-"Ma c'è qualche ragazza che ti piace?"
-"Certo zia ma..."
-"Ma cosa?! Sei stato mai fidanzato?"
-"Si zia!"
-"E come è andata?"
-"Mi ha lasciato"
-"Perché? Cosa è successo?"
-"Zia è una storia lunga"
In quel momento suonano il campanello ed io dico: "Vado a rispondere". Era un'amica della zia sui 40 anni bellissima. Si chiamava Valentina, capelli lunghi fino a metà schiena e biondi, alta quanto zia ma con un corpo migliore della zia. Una milf praticamente, con una quarta abbondante e un culo bello sporgente e tondo. Quel giorno indossava un vestito verde attillatissimo e delle scarpe simili a quelle della zia, sulle quali avevo riversato precedentemente il mio sperma, però di colore verde con sfumature bianche.
-"Ciao, tu dovresti essere Roberto il nipote di Sara?
-"Si, sono io"
-"Quanto sei cresciuto... la zia è in casa?"
-"Si, prego si accomodi"
La faccio accomodare dove era la zia e dopo essersi salutate iniziano a parlare. La signora accavalla le gambe e inizia a giocare con le scarpe facendole dondolare. Io guardavo la signora e mi stavo eccitando nuovamente. Dopo un pò la zia nota le scarpe dell'amica e dice:
-"Valentina posso provare le tue scarpe?"
-"Ma certo, a patto che io posso provare le tue"
Io ricevo una telefonata e vado in un'altra stanza a rispondere mentre le due donne si scambiano le scarpe. Finisco la chiamata e sento la signora dire:
-"Belle ma perché la suola è appiccicosa?"
-"Appiccicosa? "
-"Si, appiccicosa"
-"Fammi vedere"
La zia guarda la scarpa e poi:
-"Ma cosa c'è qua?! Sembra... guarda anche tu"
-"Si, hai ragione sembra proprio che sia.."
Con la fretta avevo dimenticato di pulire bene la scarpa e un pò di sperma era rimasto ed ero stato scoperto e mi nascosi per origliare.
-"Sara passa la scarpa!"
-"Ma che fai?! Sei pazza?!"
-"Hhmmm! Si è proprio quello ed è buonissimo"
-"Valentina ma che dici?!"
-"Prova!"
-"Non so neanche di chi è?"
-"Ma scusa di chi vuoi che sia... è di Roberto"
-"Roberto?! Ma che dici non farebbe mai certe cose"
-"Ma hai visto come ci guardava?"
-"Come?"
-"Come uno che si scoperebbe tutte e due nello stesso momento"
-"Ma che dici... E solo un ragazzino"
-"Un ragazzino a cui piacciono i piedi delle donne"
-"I piedi ?"
-"Si i piedi! È un feticista sicuramente"
-"Ma che dici?!"
-"Dico dico. Altrimenti non avrebbe usato le tue scarpe per venirci sopra"
-"Non può essere stato lui"
-"Invece si, hai visto come era eccitato quando si è alzato?"
-"Non credo. Come potrebbe eccitarsi per due come noi?"
-"Facciamo una scommessa ok?"
Iniziarono a bisbigliare e non riuscivo più ascoltare e la mia testa inizio a pensare che cosa stavano scommettendo.
Dopo un pò la signora andò via dicendo:
-"Ciao Roberto, ci vediamo presto"
-"Arrivederci signora Valentina"
La zia mi guardava con un sorrisetto un pò imbarazzato. Per tutta la settimana successiva non accadde granché e mi facevo delle seghe pensando alla zia e soprattutto ai suoi piedi.
Ma passata quella settimana cambio tutto. Mi chiama la zia al telefono e mi dice:
-"Roberto ciao, Valentina mi ha invitata ad andare a prendere un pò di sole in piscina a casa sua. Mi ha detto di portarti con me se vuoi"
-"Ma certo zia, volentieri"
Ma ero consapevole che dovevo controllare l'eccitazione che sicuramente avrei avuto alla vista delle due bellissime donne.
-"C'è anche Mirco il figlio di Valentina. Lo conosci?"
-"No, ma potremmo fare amicizia"
-"Perfetto, vieni dalla nonna alle 16.30 che passa Valentina a prenderci."
-"Ok zia sarò puntuale"
Con un pò di anticipo arrivo a casa della nonna. Mi apre la nonna.
-"Ciao nonna"
-"Ciao bello come va?"
-"Bene la zia?"
-"Si sta preparando"
Aspetto un pò. La zia finisce e dice:"ah sei qua.. scendiamo fra poco arriva Valentina"
Il tempo di scendere e la signora Valentina era già arrivata. Saliamo e partiamo. Il figlio non c'era.
-"Signora Valentina, suo figlio non c'è?"
chiedo io
-"No, è andato da un amico per preparare un esame. Mi dispiace dovrai annoiarti con queste due vecchie"
Io sorrido solamente.
Arriviamo a casa della signora Valentina. Una bella villetta con piscina.
Io mi butto subito in acqua mentre le donne si vanno a cambiare. Escono e mi si drizza subito ma per fortuna sono in acqua. La signora Valentina indossa un costume due pezzi nero con il reggiseno che contiene a stento le sue rette e perizoma e un paio di zeppe color cuoio. Zia Sara indossava un costume due pezzi rosso con tanga e le zeppe che avevo sborrato. Si sfilarono le scarpe con molta sensualità e il mio cazzo diventò ancora più grande. Sicuramente loro sapevano cosa mi avevano procurato e così la signora Valentina mi dice:"Forza Roberto esci fuori dall'acqua e aiutaci a spalmare la crema"
Io cercavo di calmare i miei bollenti spiriti e provai a prendere tempo:
-"Nuoto un altro pò ed esco"
-"No subito altrimenti ci bruciamo. Forza fai il gentiluomo"
Avrei dovuto pensare chissà a quali cose brutte per non eccitarmi però obbedii. Si sdraiarono vicine a pancia in giù. E alla vista di quei due culi meravigliosi fu difficile controllarmi e subito se ne resero conto e ridendo mi diedero il tubo di crema non sapevo più come resistere ad un tratto signora Valentina disse:
-"A tua zia anche sui piedi non voglio che si bruci"
A quelle parole presi il piede destro della zia e al solo contatto il mio cazzo si ingrossò. La zia mi guardò la patta e la signora Valentina disse:
-"Ecco chi gioca con le scarpe di zia. Ti piacciono i suoi piedi?".
A quelle parole io lasciai il piede di zia che prese le sue cose e stava andando via dicendo:
-"Basta io torno a casa"
E io subito la presi per un braccio e dissi:
-"Scusarmi zia. Ma hai dei piedi be..."
-"No, non l'ho dire" gridò la zia tappandomi la bocca con la mano
-"Hey Sara, così non vale..."
-"Ti prego no"
-"Ormai devi farlo”
-”Ma solo se questa storia finisce oggi"
-Ok, solo oggi"
Poi la zia si avvicina mi fa sedere su una sedia e mi lega con del nastro adesivo di carta.
-"Zia cosa fai?"
-"Stai zitto porco"
Si girò e inizia a muovere il suo bellissimo corpo come una troia. E il mio cazzo si impenna subito. Allora lei mi tira i pantaloncini e dice:
-"Oh mio Dio, Valentina"
_"Sara non perdere altro tempo"
La zia si gira e si siede con il suo culo sul mio cazzo ancora non del tutto in erezione. E si struscia un pò. Non ci credevo ancora. Era un sogno. Poi continuò a strusciarsi sul mio cazzo. Era eccitante sentire il taglio della figa a contatto con il mio cazzo che diventava sempre più grosso e duro. Dopo un pò si alzò, si girò e prese a masturbarmi velocemente.

-"Piano lo farai venire subito" disse la signora Valentina
-"Prima viene meglio è. Così finisce qui e non si va avanti"
-"Vuoi dirmi che non vuoi scoparti quel cazzone da urlo? "
-"Esattamente"
-”Ma come non ti piace?”
-”No, e dovrà accontentarsi solo della mia mano”
-”Non penso proprio, vuoi che faccia vedere quelle foto a tuo marito e ai tuoi figli?”
-”No, tu sei pazza!”
-”Se non vuoi che lo faccia fai quello che dico io”
-”Va bene, brutta troia”

Io non sapevo di che foto parlasse, ma sicuramente, per come ne parlavano, avrebbero compromesso la relazione tra mia zia e il marito e i figli. Io però ero al settimo cielo perché ero sicuro che avrei potuto godere con zia e non solo con una sega.
La signora Valentina ordinò alla zia di prenderlo in bocca, e lei con un pò di incertezza e vergogna lo prese in bocca. Aveva una bocca caldissimi e umida.

-”Brava Sara, continua così. Guarda come gode tuo nipote”

La zia alzò lo sguardo ma era seria e continuava a fare il suo lavoretto con la bocca. Dopo circa 10 minuti di leccate e succhiate, la signora Valentina si spogliò e disse:

-”Non resisto più, spostati Sara voglio prenderlo anche io in bocca quel bel cazzo”

La zia subito si spostò e lasciò posto alla signora Valentina. Probabilmente la signora Valentina era più pratica di zia a fare pompini e lo prese tutto fino alla base. Poi la signora Valentina ordinò alla zia di leccarmi le palle. Era una sensazione incredibile. Continuarono per qualche, poi la signora Valentina volle che mia zia me lo prendesse fino alla base. La zia lo prese in bocca e arrivata a metà iniziò a lamentarsi:

-”Valentina, è troppo lungo non ce la faccio”
-”Io ci riesco, perché tu non ci riesci?”
-”E’ troppo per me”
-”Ci devi riuscire”

La zia ci provò ancora un pò, ma senza risultati e si sfilò il cazzo di bocca. La signora Valentina prese la testa di zia con la mano sinistra e con la destra il mio cazzo fece 2-3 volte su e giù davanti la bocca di zia, che capì che doveva aprirla. La signora Valentina accompagna il mio cazzo in quel buco di piacere e lo lascia andare. Prende la testa della zia con entrambe le mani e spinge poco per volta fino a quando il mio cazzo non tocca la gola di zia e continua a spingere per un pò, lasciando il mio cazzo piantato nella gola di zia.
La zia iniziava a diventare rossa e la signora Valentina lascia andare la presa e dice:

-”Forza è pronto, datti da fare”

La zia lanciò uno sguardo pieno di odio all’amica e si spogliò. Il mio sogno finalmente si realizzava. Potevo vedere la zia completamente nuda. Prima si tolse il reggiseno ma non mi eccitai più di tanto, visto le piccole dimensioni delle tette di zia. Ma quando si abbassò il tanga il cazzo ebbe come un sussulto e si ingrossò. Un culo incredibile. Bello grande e tondo. Per non parlare della figa, piccola e stretta nonostante avesse partorito due figli. Inoltre era anche depilata quindi riuscivo a vedere in tutta la sua bellezza la sua figa.
Io continuavo a guardare ogni centimetro del suo splendido corpo quando lei, girandosi verso di me, dà altri due colpi con la mano al mio cazzo e se lo fa scivolare su per la figa. Lo faceva entrare poco alla volta e molto lentamente quasi come se fosse vergine, ma io avrei voluto che se lo sarebbe piantato tutto in un colpo nella sua figa.
Ma mi andava bene così, poco alla volta. Vedevo entrare il mio cazzo nella sua figa. Incredibile.
Quando il cazzo fu tutto dentro di lei inizio a muoversi su e giù. Dopo un pò si alzò e lo prese nuovamente in bocca. La signora Valentina che era rimasta ad osservare disse:

-”Hai visto che alla fine ti piace?!”
-”Non dire così lo faccio solo per la mia famiglia”
-”Ma perché non lo seghi un pò con i piedi, visto che gli piacciono così tanto e poi sono i tuoi ancora meglio”

La zia prese il mio cazzo, lo sistemò tra i piedi e inizio a masturbarmi. Avevo da sempre sognato un footjob da due bellissimi piedi come quelli di zia. La signora Valentina, stanca di assistere solamente, si avvicino e mi prese a spompinare mentre la zia continuava a segarmi con i piedi. Una goduria immensa. La signora Valentina disse:

-”Adesso basta lo voglio dentro anche io”

E subito si spogliò e si mise il cazzo dentro in un solo colpo e iniziò a scoparmi. Dopo si giro dandomi alla vista il culo ma senza tirar fuori il cazzo dalla figa e riprese. Continuò per 10 minuti dopo cedette il posto alla zia dicendo:

-”Non voglio sciupartelo”

La zia lo infilo di nuovo in figa e dandomi anche lei le spalle mi scopò. Io non ne potevo più di essere dominato, così cercai di liberarmi e ci riuscii. Presi la zia di forza e la feci appoggiare mani al muro a 90 gradi e la penetrai con un colpo secco. La zia senti un pò di dolore e gridò:

-”Piano non ho mai preso un cazzo così grosso”

E la signora Valentina:

-”E’ troppo eccitato, ora ti sfonda tutta”

Ed io:

-”Lei stia zitta, ce n’è anche per lei”

La zia sorrise per un attimo e poi torno ad ansimare a causa dei miei colpi. Scopai per altri due minuti la zia in quella posizione con tutta la forza che avevo e poi feci cambio con la signora Valentina. Stessa posizione e stessa forza con l’unica differenza che a lei potevo stringerle le sue belle tettone. Dopo aver finito di scoparla, presi le sue tette e mi feci fare una bella spagnola. Ripassai alla zia, perché volevo scoparle ancora un pò la figa. Stesi una coperta per terra e la feci girare sul lato destro a gambe strette e le scopai la figa un bel pò di tempo. La scopai in altre posizioni e poi la signora Valentina disse:

-”Adesso è arrivato il momento Sara”
-”Non possiamo cambiare “pena?”
-”No, non si può”
-”Che pena?” dissi io
-”Tua zia ha perso una scommessa con me, e adesso tu gli devi scopare il culo”
-”Il culo?”

Non credevo a quello che avevo sentito.

-”Si il culo”
-”No dai Valentina, il culo no”
-”E invece si. Vai a prendere il lubrificante che ci penso io”

La zia obbedì e prese il tubetto di lubrificante la signora si occupò prima della zia, dedicandosi al suo culone. Prima un dito, poi due e così via. La zia ansimava e accusava un pò di dolore ma la signora Valentina era determinata. Fini con la zia e si dedico un pò a me spompinandomi. Quando il cazzo fu in tiro disse:

-”Avanti iniziate”

La zia era coricata pancia a terra, la signora Valentina la sollevò a 90 gradi, in ginocchio. Mi fermai un attimo a guardare il culo di zia finalmente sarebbe stato mio. Le baciai il culo e poi iniziai ad entrarle dentro. Era strettissimo.

-”Zia rilassati” dissi io

E poi continuai a premere piano. Entro tutto tra i lamenti di dolore di zia. Quando fui tutto dentro mi fermai ed esclamai:

-”Hai un culo fantastico zia, sembra quasi vergine”

A quel punto la zia fece una smorfia e la signora Valentina sorridendo disse:

-”E’ vergine. Questa è la prima volta per lei”

A quelle parole il cazzo mi si ingrossò dentro il ventre di zia e iniziai a scoparla forte senza pensare al suo dolore. La prendevo per i fianchi, poi l’abbracciavo e le baciavo il viso ma continuavo a scoparle il culo fino a quando non sborrai dentro il suo culo. Fu la più bella sborrata della mia vita. Quando finii, mi lasciai andare su di lei che cadde pancia in giù sul pavimento ed io sopra di lei con il cazzo ancora dentro il suo culo. Restai dentro di lei fin quando il cazzo non si ammosciò. Dopodicchè mi avvicinai a lei e le dissi:

-”Zia è stato fantastico”
-”Sei un porco e tu Valentina sei una troia. Però se devo essere sincera ho goduto anch’io”
-”Allora Sara, ti è piaciuto?”
-”Si, Valentina anche se ho il culo tutto rotto e mi fa un male cane”
-”Tranquilla fra qualche giorno passa. Hai visto che bel stallone hai per nipote”
-”Si, ho visto”
-”Ma Roberto sei ancora sporco!”

La signora Valentina si avvicinò mi prese il cazzo in bocca e ripulì.

Poi mi racconto della scommessa. Se io avrei detto che i piedi della zia mi piacevano, la zia avrebbe dovuto farsi scopare il culo nonostante fosse ancora vergine.

-”E adesso rilassiamoci” disse appena finì di raccontare. E io ripensando ad entrambe le donne dissi:

-”Signora Valentina, non sono riuscito a resistere alla voglia di venire dentro la zia altrimenti avrei scopato anche il suo di culo”
-”In effetti sono rimasta un pò delusa per questo, ma c’è sempre tempo”

A quelle parole immaginavo e non vedevo l’ ora che sarebbe accaduto.


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