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Lezione di vita al fratello (scritto con Ilarysally)


di ClaudioGusson
22.05.2014    |    28.813    |    1 7.9
"Poi la placcò con il suo corpo massiccio..."
Ilaria e Sara sono due amiche di lunga data, cresciute praticamente insieme; entrambe sono molto belle ed hanno un fisico dolce e armonico grazie a lunghi anni di danza.
In particolare però tra le due spicca Ilaria per il suo seno prorompente e lo sguardo da cerbiatta indifesa, che rivelerebbe essere apparentemente la più ingenua tra le due. Non è così

Ha anche un lato che esalta la sua personalità di donna bellicosa, che spesso la porta a scontrarsi con i ragazzi che cercano di prenderla in giro allo solo scopo di portarsela a letto. Lei, intuendo le intenzioni lascive dei maschietti, li bistratta con atteggiamenti anche aggressivi.

Sara ha anche un fratello, Antonio, che ha da poco compiuto 18 anni: nonostante la sua relativa giovane età, si è già dato da fare molto col gentil sesso, complice il suo splendido fisico scolpito dai duri allenamenti della boxe e il suo viso sempre strafottente e impudente, da vera canaglia.

Siamo in pieno luglio e Sara confessa alla sua migliore amica Ilaria, di essere ormai esasperata dal comportamento del fratello: non c'è un giorno che lei non lo trovi in compagnia di qualche sua amichetta a fare sesso sfrenato e rumoroso.

Proprio l'altro giorno, Sara lo ha sorpreso nella cabina doccia mentre incitava
e riempiva di volgarità una biondina molto giovane e carina che, abbracciata alle sue possenti cosce muscolose, spompinava con difficoltà il suo enorme membro.


Sara vorrebbe quindi che suo fratello si calmasse un po' e iniziasse a rispettare le ragazze, smettendola di considerarle un sollazzo da incitare con un frasario degno di uno scaricatore di porto.
Le poche volte che ha tentato un approccio in tal senso, purtroppo non ha avuto alcun ascolto e lei non vorrebbe mettere in mezzo i genitori per evitargli ulteriori problemi oltre a quelli scolastici (è già stato bocciato due volte).

Ilaria, dispiaciuta per la sua amica, ergendosi paladina delle povere ragazze utilizzate da quel maniaco egoista e fallocratico, decide di darle una mano spiegandole che parlerà lei con suo fratello; con la scusa di dover aspettare Sara a casa sua per poi uscire insieme, ne approfitterà per fare una chiacchierata con Antonio, cercando di farlo ragionare un po'.

L'indomani, la nostra eroina formosa si presenta a casa della sua amica per compiere la sua importante missione, degna del coraggio di Giovanna d’Arco: da brava sprovveduta però, ha indossato qualcosa di poco idoneo al caso, ovvero una canotta un po' troppo aderente per il suo seno prosperoso, ed un paio di shorts un po' troppo corti. D'altronde è anche una torrida estate e di certo non si può andare in giro col cappotto.

Le apre la porta proprio il fratello di Sara, che la squadra lascivamente soffermandosi proprio sulle sue tette; Ilaria, dopo averlo guardato male, lo liquida dicendogli che deve aspettare sua sorella per un impegno.

Mormorando qualche frase sconcia sotto i denti e toccandosi ripetutamente il davanti dei suoi logori jeans, Antonio accompagna Ilaria nella stanza della sorella. Lungo il corridoio, da perfido gaglioffo qual era, gli cede il passo al solo scopo di potersi godere il lato B di Ilaria , immaginando scenari erotici con quel postribolo della cuccagna; poi ritirandosi nella sua, con una incipiente erezione, decide di contattare un sua amichetta al fine di sfogare il desiderio che gli tormentava l’inguine.
In quel momento Ilaria lo sente parlare con qualcuno al telefono: è una delle sue "amichette" con la quale intavola una volgarissima conversazione, invitandola a raggiungerlo il prima possibile a casa perché ha proprio bisogno di svuotarsi le palle.

Sfortunatamente per lui la sua "amichetta" non sembra essere disponibile per qualche ragione, e la telefonata si conclude con una serie di improperi dovuti alla sua frustrazione.

Ilaria, infastidita dall’atteggiamento irriverente di Antonio verso l’amichetta di turno, decide che quella era l’occasione adatta al caso, quindi si reca nella stanza di Antonio per intavolare quella famosa conversazione promessa a Sara: lo troverà a torso nudo stravaccato sul letto mentre si massaggia lascivamente il vistoso rigonfiamento sui jeans.
La nostra eroina proverà a spiegare ad Antonio che le fanciulle vanno trattate con gentilezza e delicatezza:

“Posso entrare?
“Certo! In questo momento saresti la persona giusta!

Il giovane più che mai allupato la fissò avendo in testa un progetto adatta all’amica del cuore di sua sorella.

“Giusta per che cosa?
“Non sei una bambina! Sei più grande di me! E certamente più esperta!
“Che cosa vorresti insinuare?

Antonio, tutto sommato era un bel ragazzo, il lato ribelle della sua personalità lo rendeva anche un soggetto affascinante. Ilaria, in fondo ne era attratta; una donna dal carattere forte contro un ragazzo, che in sostanza non era diverso da lei; poi in quella posa rilassata sembrava un dio; fissava i muscolo del petto con sguardo lucido e rapita dalla plasticità del torso; Antonio, che a fronte di una giovane età aveva acquisito molto esperienza in fatto di donne, come un rapace, colse quel leggero sbandamento emotivo, si alzò dal letto, senza distogliere il suo sguardo, con una mossa improvvisa e repentina, sollevò la canotta, iniziando a soppesare i suoi grossi e sodi seni come fossero meloni, per poi leccarli e succhiarli con gesto famelico.

La nostra eroina, presa in contropiede dall’azione impensabile del giovane diavolo, si bloccò impotente, incapace di respingere l’azione lasciva del ragazzino.

Antonio, in mancanza di una risposta contraria di Ilaria, estese il campo d’azione verso il basso, conquistando la successiva piazzaforte: le natiche.
In pochi minuti la situazione si era ribaltata. La battagliera Ilaria si trovò completamente in balia della focosità di Antonio, che stava incalzando come un vero guerriero impavido.
La bocca di Antonio si nutriva avida dei capezzoli del seno di Ilaria, che suo malgrado si erano inturgiditi, perché si era lasciata sedurre da quell’adone ed eccitata dalle carezze delle sue mani da pugile che spaziavano in ogni dove.

Non riuscendo più ad arginare quella furia della natura, aveva lasciato il suo corpo alle mercé del ragazzo, facendolo diventare un vero e proprio gingillo del divertimento delle sue intenzioni lascive; quindi si ritrovò bloccata in una condizione quasi di stordimento mentale; rassegnata a subire senza reagire, da qui in poi, una serie di azioni devastanti del giovane che la porteranno a soddisfare le sue voglie.

“ora succhiami il cazzo! Voglio vedere quanto sei brava!

Si abbassò mutande e jeans ostentando una enorme erezione. Il cazzo si manifestò borioso davanti agli occhi di Ilaria, che pur avendolo immaginato dalle parole della sua amica del cuore, vederselo davanti era tutta un'altra storia. Faceva impressione. Il corpo gli tremò appena le sue mani si impossessarono di quel grosso palo caldo e palpitante, come se avesse un anima propria.
Antonio, senza tanti complimenti, la fece abbassare e gli presentò la grossa cappella davanti alla bocca.

“Ora succhia! Mmm così tutto in bocca mmm mmmm

Ilaria in pochi gesti si ritrovò con le gote gonfie e, con difficoltà cercava di ingollare parte di un cazzo lunghissimo e voluminoso.

“Basta. Ora voglio chiavarti! Ho le palle piene e non resistono più!

Ilaria, spinta supina sul letto si ritrovò nuda, gambe in aria, a subire una estenuante scopata. Antonio prese a muoversi in lei, facendo scivolare il grosso palo in profondità, tutto dentro, fino alla base dell’inguine, incalzando poi con rabbia:

“che cosa volevi dirmi! E? Mmm to to mmmmm mi sembravi così decisa mmmmm
“niente! Mmmm niente! Mmmmmm dai chiavami mmmmmmmm fammi godere!
“Tutto qui? Tu sai tutto di me vero? To mmmm te te te mmmmm

I movimenti del bacino erano energici e veloci. Un giovane stallone, nel pieno del vigore fisico che si stava scatenando con tutta la sua forza:


“Si! Haaaaaaaaa Mmmmm mmmm non abbastanza! Adesso si! Mmm sei una animale…. Meraviglioso mmmmmm hhhhhhhhhhhh godo oooooooo godo ooooo
“So riconoscere le troie! Mmmmm quando le vedo mmm sei venuta con una scusa del cazzo! solo per farti scopare da me vero?
“si si si si mmmmm si ci speravo mmmmm
“troia! Lo sai che sei una troia! Mmmm
“Ti piacciono le troie? mmmmm lo so mmmm si mmmmmm non mi importa di come mi tratti! Sono una troia? Si! Sono una puttana! se ti fa piacere! Insultami! Mmm ora chiavami mmmm e chiavami forte mmmmmmmmmmmm bastardo figlio di puttana! Voglio godere mmmm godere eeeeeee
“ahahahahha con vero piacere! Troia aaaaaaaaa ahahahah lo so che voi donne siete tutte puttane! E vi piace il bastardo figlio di puttana come me! Che sa trattarvi come meritate! Da zoccole! Ahahahah
“Si mmmm si… sei un bastardo mmmmmmmm e mi fai morire mmmmmm godo mmm cazzo sto godendo mmmmmmmm

Gli orgasmi si ripetevano con una frequenza impressionante. Il giovane capì che dipendevano dal suo comportamento arrogante e dagli insulti, così continuò ad infierire con i peggiori impropri, che alla amica della sorella piacevano. Per Antonio, un metodo efficace, appreso sul campo di battaglia ed era diventato il suo stile di vita; Ilaria venne scopata con violenza in tutte le posizioni possibili ed immaginabili; Antonio, in quel marasma dei sensi, dopo avergli lavorato il buco del culo, dilatandolo in modo osceno; prima di arrivare al capolinea di quel tormentone sessuale; passò al condotto anale, sconquassandolo con impeto e deformandolo in modo sconcio a causa dalle enormi dimensioni del suo cazzo; era il suggello della sua impresa, la firma d’autore di quel focoso giovane ribelle.

Sara, nello stesso istante, stava degustando una calda cioccolata, al bar, di sotto.
Il gusto dolce del cacao si conciliava perfettamente con quanto stava immaginando, gli sembrava di vedere la sua amica Ilaria, maschiaccio combattente, che sapeva mettere a posto i ragazzi prepotenti come Antonio, in quel momento impegnata come un’eroina d’altri tempi ad impartire una sonora lezione di vita a quel maniaco.

Si sentiva in ogni caso seccata che fosse Ilaria a mettere a posto la focosità irrazionale del fratello, quando doveva esser lei a mettere le cose in chiaro.
Affronto che ha sempre rinviato a “sine die”, a causa del suo carattere schivo, che gli impediva di reagire: relegandola in una silente mortificazione e rassegnazione a condividere con quel mostro esecrabile lo stesso tetto.

Per lei era una situazione avvilente, perché stonava con la sua personalità perbene, avendo fatto del rispetto della persona la regola di vita. Ora ci pensava la sua amica a sistemare le cose.

Bevve l’ultimo sorso di cioccolata, si leccò le labbra carnose; dopo avere pagato il conto, si avviò verso casa.

Aprì la porta titubante. In cuor suo temeva il peggio per la sua amica. Conosceva il carattere del fratello, arrogante e irrispettoso verso tutti, soprattutto le donne.

Sara, appena entrata in casa, fu aggredita da urli disumani; provenivano dalla stanza del fratello. Pensò: “cazzo la sta picchiando!
Si disperò per la sorte dell’amica del cuore. Con il fiato bloccato in gola corse lungo il corridoio fino alla porta d’ingresso della stanza da letto del fratello; le urla di Ilaria si sentivano perfettamente, ma anche gli impropri del fratello.

“Tè zoccola! Credevi di essere più furba delle altre puttane che mi sono scopato! To ti spacco il culo! Dai dimmi che ti piace prenderlo nel culo! To to sei una troia come tutte le altre che non aspettava altro di prenderlo nel culo to!
“hahhahahaha aahahahhah

Sara rimase allibita da quel frasario delirante e sconcio; ma ciò che sconvolse la sua mente era lo scenario che immaginava: “il fratello stava violentando la sua amica Ilaria!

Sconvolta da quella idea spalancò la porta ed irruppe dentro; nello stesso istante la sua amica Ilaria:

“Si si si mmmmmm trattami da puttana! Ho desiderato da tempo farmi chiavare da te! Mmm si mi piace prenderlo nel culo! Quella smorfiosa di tua sorella, con i suoi racconti su di te, sulle dimensioni mostruose del tuo cazzo! Dio! Immaginarlo mi faceva impazzire dal desiderio! Invidiavo le stronzette che ti scopavi! Si si mmm godo mmmmm sto godendo come una vacca! la tua vacca si si mmmmm
“ahahahha La cara sorellina! Mi ha aiutato con la pubblicità subliminale ahahaha to Ilaria hai culo rotondo e sodo prendi! voglio fartelo rosso mmmmmm prendi! Ti fa male! Ahah
“si si picchiami! Fammi la bua! Mmmm godo mmmm

Antonio si stava accanendo con sonori schiaffi che impattavano con violenza sulla pelle delicata delle natiche di Ilaria, arrossandola.

“skiaf skiaf skiaf…

Il rumore secco delle sberle aleggiava nella stanza, coperto solo dai singulti di



Ilaria, acuti lirici degni dei grandi teatri, che segnalavano un godimento intenso, dovuto all’effetto sinergico degli schiaffi e del cazzo che martellava nel culo.


Sara, sbigottita da quella scena inaudita ed incomprensibile, lanciò un urlo isterico che attirò l’attenzione del fratello e della amica del cuore.

“aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah

Ilaria si girò verso l’amica: “Cazzo Sara!

Si divincolò con l’agilità di un gatto, spezzando il rapporto passionale; imbarazzata dalla presenza dell’amica del cuore che urlava dalla rabbia si liberò dalla presa di Antonio, afferrò i pantaloncini in jeans e la canotta fuggendo via come un coniglio braccato dai segugi.

Antonio, in silenzio, rimase inginocchiato sul letto come un baccalà, con un’appariscente e possente erezione, che spuntava dal suo grembo come un grosso ramo.

Braccia incrociate, espressione furente e incazzato, fissò sua sorella.

“Testa di cazzo che non sei altro! La finisci di farti i cazzi miei! Non ti piaccio come fratello? allora togliti dai coglioni! Vai via! Le devi smettere di ficcare il tuo lurido naso nei miei affari! Sei una cretina!

Sara, spaventata dall’ira del fratello, indietreggiò verso la porta, nel tentativo di fuggire da quella stanza.
Antonio esasperato dall’ennesima intromissione della sorella, che tra l’altro aveva interrotto una inculata galattica con la sua amica; saltò dal letto come un leone feroce, agguantò il collo di Sara e la sollevò in aria e la spinse con forza contro la porta.

Poi la placcò con il suo corpo massiccio.

La presa di Antonio era energica e Sara non riusciva a muoversi.
Antonio si avvicinò con il viso a quello di Sara.

“Tu.. tu, stronza… devi finirla.. non sarai tu a cambiare le mie abitudini! Le tue amichette me le sbatto tutte! Co sto cazzo! lo vedi!

Quando Antonio abbassò lo sguardo, quello che scorse gli fulminò la mente, era una scena incredibilmente eccitante.
Nel parapiglia, aveva attaccato la sorella alla porta, sollevandola dal pavimento; Sara, agitando le gambe, aveva spostato la gonna in jeans oltre i fianchi, restando in mutande dal busto in giù; inoltre aveva allargato le cosce permettendo al cazzo del fratello di incunearsi nel cavallo della fica.

Quando Antonio vide il suo cazzo infilato in mezzo alle cosce della sorella, rimase folgorato e un idea folle si fece strada nella sua testa bacata.

“Cazzo! Adesso tutto mi è chiaro! Tu… tu stronzetta sei gelosa delle mie amichette! Non sei diversa da Ilaria! Amiche per la pelle! Tutte e due troie

frustrate! Il tuo inconscio è marcio e tu lo rimuovi aggredendomi! Tu… sono sicuro… vorresti essere al posto delle puttanelle che mi chiavo vero? Dimmi che non sogni altro?


Sara stava strabuzzando gli occhi, gli mancava il respiro; sentiva il fratello delirare con quelle insinuazioni assurde per lei; ma era incapace di rispondere.

Antonio, eccitato come un satiro, afferrò gli orli delle mutandine e le strappò via; lasciando la sorella nuda dalla cintola in giù.

Il suo cazzo ora si trovò a diretto contatto con la figa della sorella; lo vide dentro lo scoscio, interrotto a meta dalla crine nera del pelo pubico; una scena da infarto, che mostrava un posto dove poter sollazzarsi strofinando il grosso palo rimasto all'asciutto.

... continua qui:

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così va la vita!

Guzzon59 & Ilarysally
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