Racconti Erotici > incesto > Mio figlio è un bull - 4
incesto

Mio figlio è un bull - 4


di bird2012
09.09.2014    |    52.650    |    6 9.5
"Mi preparai per il mio primo incontro extraconiugale: anche se Claudio era mio figlio ciò non toglieva che stavo per tradire mio marito, lo stavo facendo..."
MIO FIGLIO E’ UN BULL

Cap.4



Non stavo nella pelle, il tempo non passava mai.
Ripensai alle foto e ai video che avevo visto: tutte le donne avevano la fica depilata e decisi di imitarle.
Anche se Claudio aveva detto che ero eccitante con la fica pelosa, volevo cambiare il mio look intimo.
Andai in bagno e me la rasai, lasciando solo un bel ciuffetto di peli neri sul pube.
Poi presi uno specchio e allargai le cosce per ammirare il risultato del mio intervento: mi apparve una fica meravigliosa!
La mancanza di peli metteva in risalto le labbra gonfie di desiderio, la vagina rosso fuoco, il grillo duro e scappucciato che faceva capolino tra le labbra della fica!
Ero certa che il mio amore avrebbe apprezzato!

Mi feci una stupenda doccia alle essenze, mi profumai tutto il corpo, specialmente la fica e il buchino: volevo presentarmi al mio Bull nel migliore dei modi.
Anche se mio marito ormai mi scopava solo raramente, seguitavo, per abitudine, a prendere la pillola.
Meraviglioso: Claudio poteva venirmi dentro senza problemi!
Già sentivo i suoi interminabili schizzi inondarmi la vagina!
Non ce la feci a resistere: gli mandai un messaggio.

“Ti prego, dimmi verso che ora vieni!”

“Verso le tre!”

“Ti prego… sbrigati… ti aspetto a letto!”

Il tempo trascorreva troppo lento per la mia fica.
Cazzo santo, non mi riconoscevo: sembravo una adolescente al suo primo convegno amoroso, consapevole che avrebbe perduto la verginità.
Mi preparai per il mio primo incontro extraconiugale: anche se Claudio era mio figlio ciò non toglieva che stavo per tradire mio marito, lo stavo facendo cornuto, ma sinceramente non me ne fregava un cazzo: era stato il suo comportamento a spingermi tra le braccia di mio figlio!

Mi feci bella: pettinata, truccata, un baby doll che lasciava scoperto tutto il pube, senza reggiseno, con calze e reggicalze… senza mutandine!
Per coronare il tutto ritirai fuori delle scarpe con il tacco e le indossai… poi mi guardai allo specchio.
Quando vidi la mia immagine riflessa sorrisi e non feci a meno di commentare.

“Olga, sei una gran bella troia, ma mi piaci… se fossi un uomo mi faresti addrizzare il cazzo… finalmente rivedo in te una donna!”

Mi sentivo diversa, soprattutto dal punto di vista mentale: ero pronta e determinata a soddisfare ogni mia esigenza sessuale… con il valido apporto di mio figlio.
Guardai l’orologio, erano quasi le tre e stava per arrivare… il cuore accelerò i suoi battiti.
Tra poco lo avrei accolto dentro il mio corpo… avrei goduto del suo meraviglioso uccello, tutto per me, solo per me.
Come avrei definito questo perverso accoppiamento? Il bull e la signora? Oppure il toro da monta e la moglie insoddisfatta? O, ancora meglio, madre e figlio per il piacere reciproco?

Andai sul letto… in spasmodica attesa!
Sentii aprirsi la porta di casa: Dio mio… eccolo!
Con il busto appoggiato sulla spalliera del letto, allargai e piegai le gambe: mi scosciai come una troia nella classica posizione ginecologica, e presi ad accarezzarmi la fica con una mano, mentre con l’altra mi mungevo il seno.
Volevo farmi trovare da Claudio, il mio bull, nella posizione più eccitante ed oscena possibile!
Accesi la luce: volevo ammirasse bene la perversione di sua madre!

Ancora non veniva: sapeva che lo stavo aspettando a letto, perché tardava?
Poi apparve, sulla soglia della porta, completamente nudo, con l’uccello in mano che se lo stava menando… mi sentii scoppiare il cuore in petto!
Lo aveva già portato bello in tiro… me lo stavo mangiando con gli occhi!
Quando mi vide scosciata con la mano sulla fica a sgrillettarmi mi sorrise, si avvicinò al letto e, sempre segandosi il cazzo, mi diede un tenero bacio sulle labbra e poi mi sussurrò.

“Vedo che te la sei depilata e che la stai preparando bene per ricevermi! Brava, ti stai comportando da vera porca, proprio come piace a me! Dai, apritela tutta che voglio immortalare questi fantastici momenti!”

Non mi ero accorta che nell’altra mano aveva una fotocamera digitale: realizzai subito che mio figlio voleva fotografarmi nella oscena posizione in cui gli offrivo la mia fica.
Ripensai ai mariti che riprendevano la moglie mentre si faceva chiavare da un altro e la cosa mi eccitava enormemente.
Allargai al massimo ,le cosce e con entrambe le mani mi aprii le labbra della fica.
Lo guardai negli occhi.

“Eccomi, amore! Fotografami come più ti piace! Mi eccita farmi riprendere dal mio uomo: tuo padre, purtroppo, non ha mai sentito il desiderio di farlo!”

Me ne scattò subito una intera, poi avvicino la digitale alla fica e me ne fece un’altra in primo piano, poi inquadrò il mio viso: spinsi le labbra in fuori, nell’atteggiamento di dargli un bacio!
Lui, intanto, seguitava a segarsi il cazzo, lasciando scoperta una enorme cappella rosso fuoco, con al centro un buchino già bello aperto: lo immaginai mentre eruttava copiosi fiotti di sperma.
I miei occhi fissavano sbalorditi quella meraviglia della natura, ormai completamente in tiro.
Allungai una mano e la portai sotto i coglioni: li sentii caldi, enormi, gonfi dall’eccitazione e pieni di calda sborra.

Li accarezzai con libidine, poi li strinsi amorevolmente, mentre fissai gli occhi di Claudio.
Capì dal mio sguardo il mio enorme desiderio, tolse la mano e lasciò il suo uccello libero e svettante dal suo ventre.
Tolsi l’altra mano da sopra la fica, la portai sul cazzo e lo impugnai, stringendolo con forza: sentii un brivido percorrermi la schiena!
Avevo tra le mani la virilità di mio figlio: con la destra gli mungevo i coglioni, con la sinistra gli accarezzavo il cazzo!
Ero rimasta con le cosce completamente aperte: allungò la mano e la mise sulla fica.
Appena sentii le sue dita intrufolarsi tra le labbra spinsi il ventre contro di loro: Claudio recepì perfettamente il perverso messaggio e mi infilò due dita profondamente nella vagina!
Seguitavamo a fissarci reciprocamente: madre e figlio uniti in una reciproca carezza incestuosa!

“Claudio, ti prego… lo voglio… da quando ti ho visto ieri sera non campo più! Hai fatto risvegliare in me la puttana che ero a 20 anni! Mi piace il cazzo… amo il cazzo… voglio il cazzo… voglio il tuo cazzo! Anche io sono una moglie da soddisfare, anche se , purtroppo, non ho un marito consenziente! Vieni, amore di mamma… voglio essere tua! Tu sei il mio bull e io la tua troia!”

Mi sorrise, mentre le sue dita cominciavano a roteare dentro la vagina.

“Mamma, non correre, il sesso va goduto con calma! Abbiamo tutto il pomeriggio per noi… e se lo desideri potremmo avere anche tutta la vita per noi!”

Rabbrividii alle sue parole… tutta la nostra vita insieme!
Salì sul letto, mi fece distendere a gambe larghe e cominciò a deliziare il mio corpo come mai in vita mia: per la prima volta sentii tutto il mio corpo, dalla fronte ai piedi, baciato, leccato, accarezzato, massaggiato, penetrato, titillato e strizzato.

Mentre la sua bocca e la sua lingua mi facevano vibrare di piacere riempiendomi di baci e leccate la fronte, gli occhi, la bocca, le guance, il collo e le orecchie, le mani scorrevano lungo tutto il mio corpo, non lasciando un centimetro quadrato di pelle senza una carezza.
Mi accarezzava il viso, poi scendeva sul seno, mi mungeva delicatamente le mammelle, giocava con i miei capezzoli, ne strizzava uno, mentre ne succhiava l’altro, poi la mano scendeva lungo la pancia, sul pube per poi arrivare sulla fica… e qui iniziava il gioco delle dita.

Le faceva scivolare tra le labbra, lungo tutta la fessura, poi le portava sul grillo che titillava, strizzava e massaggiava e poi, finalmente, me le infilava dentro… con mio immenso godimento.
Iniziava dalla fica: prima due dita, poi tre… e poi quattro! La mia fica, aperta come non mai dall’eccitazione e enormemente bagnata, le accoglieva che era una delizia… godevo come una porca!
Poi le sue dita benedette scesero tra le natiche… non aspettavo altro!
Sollevai il bacino per facilitargli la dolce manovra: con mia enorme gioia sentii due dita entrami nel culo!
Emisi un lungo gemito di piacere e lo invitai a non toglierle.

“Claudio, ti prego… lasciale dentro… non toglierle… mi piacciono troppo!”

Durante tutto il tempo che aveva dedicato al mio corpo avevo seguitato a tenergli il cazzo stretto nella mano per gustarmi la sua straordinaria durezza, il suo calore, le sue vibrazioni… non lo avrei lasciato per nessuna cosa la mondo!

Il mio angelo del Paradiso acconsentì con piacere alla mia spudorata richiesta: mi spinse profondamente le dita nel culetto, mise il pollice sopra il grillo e cominciò a muovere la mano con estrema dolcezza.
Sentii le dita scandagliarmi il buchetto e nel contempo massaggiarmi il bottoncino… cominciai a muovere il bacino e a contrarre il buchetto del culo contro le sue dita per dimostrargli quanto gradivo quelle sensuali manipolazioni.
Si distese accanto a me, portando il suo braccio libero sotto la mia testa e, stringendomi a lui, cominciò a ricoprire il mio viso di baci… e a parlarmi.

“Non avrei mai pensato di avere una mamma così sensuale e libidinosa! Sento il tuo buchino contrarsi intorno alle mie dita… Dio santo, lo sento quanto ti piaccia sentirtele nel culo! Lo sai che questa mattina non ho fatto altro che pensarti? Non riuscivo a seguire le lezioni: il pensiero che mia madre, la mia dolcissima e desiderabilissima mamma stesse aspettandomi eccitata, con il suo corpo pronto ad unirsi con il mio per darci reciproco godimento, mi faceva impazzire!

Avevo l’immagine delle tue cosce completamente aperte in segno di offerta e la tua fica che accoglieva spudoratamente dentro di se il cazzo di tuo figlio! Vedevo i tuoi occhi brillare mentre ti penetravo completamente e l’espressione di godimento sul tuo viso da dolce puttana mentre ti chiavavo… e sentivo la tua voce incitarmi di sfondarti la fica e poi implorarmi di incularti! Dio mio, mamma, mi hai fatto passare una mattina da sogno! Spero non ti dia fastidio il mio linguaggio spinto… mi eccita dirti che sei la mia dolce puttana e che desidero sfondarti il culo! Non mi piace fare sesso in silenzio, mi piace parlare… rende tutto molto più eccitante!”

Le sue parole mi infuocavano.

“Claudio mio, eccita anche a me il linguaggio spinto… rende meglio l’idea del desiderio sessuale! Le tue parole oscene sono quelle che ho sempre desiderato sentirmi dire dal mio uomo… che ero la sua porca… la sua puttana! Adesso, sentirmele dire da mio figlio è ancora più piacevole ed eccitante! Tranquillo, amore, che anche io userò un linguaggio che ti faccia ben capire quanto ti desidero! Ma fammi capire: con tutte le stupende donne che ti scopi alla presenza dei maritini, come fai a desiderare tanto tua madre? Non mi sento affatto alla loro altezza!”

Mi strinse a lui e mi baciò in bocca: sentii la lingua cercare la mia e io ricambiai con passione il suo bacio incestuoso.
Poi si staccò e mi sorrise.

“Mamma, amore mio, tu sei ciò che loro non possono mai essere per me: sei mia madre e da questa mattina anche la mia donna… e la mia dolce puttana! Io posso farle godere, posso chiavarle per ore e farle urlare dal godimento, ma per loro sono solo il loro giocattolo sessuale: loro non mi appartengono, loro appartengono ai loro mariti.

Persone al di fuori di questo mondo particolare non potranno mai capire: queste sono coppie innamoratissime uno dell’altra e prendono il sesso come un magnifico gioco. Il loro massimo piacere è quello di fare sesso con altre persone davanti al proprio coniuge e coinvolgerlo nel godimento: è proprio il grande amore che hanno uno per l’altra!
Dopo che ho procurato loro il piacere che desiderano, dovresti vedere con quanto amore e quanta passione si abbracciano e si baciano per manifestare l’amore che ognuno ha per l’altro…

La donna, dopo essersi goduto il mio uccello, ritorna tra le braccia del marito, come è giusto che sia. Il marito ama alla follia la propria moglie e vuole farle provare tutti i piaceri del sesso e gode nel vederla godere. Ugualmente la moglie gode cento volte di più quando si fa possedere davanti al marito… e il loro amore aumenta sempre di più… io sono solo il mezzo per far raggiungere loro il piacere. ”

Lo interruppi un attimo.

“Claudio, a me piace molto il sesso e ti ho accennato che da giovane, prima di sposarmi, sono stata una gran troia.
Sinceramente mi sarebbe piaciuto avere un marito che mi avesse amato così tanto da condividere insieme i piaceri sessuali. Ho visto nei tuoi video il piacere dei mariti nel vedere le proprie mogli godere e devo confessarti che ho invidiato quelle mogli! Si, Claudio mio, vedendo i tuoi video ho capito quanto sarebbe piaciuto anche a me fare la troia per il piacere mio e di mio marito, sentire i suoi osceni incitamenti e vedere i suoi occhi brillare mentre mi facevo sborrare in bocca e ingoiavo lo sperma del mio amante di turno! Purtroppo non è stato così!”

Mi baciò teneramente sulle labbra e mi disse:

“Se non hai potuto condividere questi piaceri con tuo marito adesso, se vuoi, puoi condividerli con tuo figlio!”

Avvicinò le labbra al mio orecchio e mi sussurrò con un tono altamente sensuale.

“Sarebbe meraviglioso sentirti urlare mentre io e un altro uomo ti facciamo godere… tutti e due insieme… ci pensi… sarei io, tuo figlio, ad incitarti a godere e a fare la porca!!!”

Sentii un brivido percorrermi la schiena.

“Dio mio, Claudio, cosa intendi?”

“Questa mattina mi hai chiesto di sostituire mio padre tra le tue cosce! Non puoi renderti conto le sensazioni che mi ha procurato questa tua richiesta: dal punto di vista sessuale potrei considerarti mia moglie… e mi comporterei con te come mi comporterei con la mia futura moglie! Vedi, mamma, ormai ho acquisito la mentalità delle coppie di coniugi che frequento: tanto reciproco amore tra me e mia moglie… ma anche tanto reciproco piacere sessuale. Mi sposerò solo se troverò una donna con le mie stesse idee sul sesso: voglio vederla godere, godere… !

Dio mio, sentirmi la moglie di mio figlio! Sentivo i brividi lungo la schiena. Lo abbracciai forte… forte!

“Claudio, vuoi dirmi che finché non ti sposerai posso considerarmi tua moglie? E come tua moglie vorrai farmi provare il piacere di farmi scopare da altri? Dio mio, amore, dimmelo: davvero ti eccita l’idea di farmi chiavare da un altro? Vedere il suo cazzo che mi entra nella fica, sentire le mie urla di piacere quando mi sborra dentro? Amore di mamma… dimmelo, ti prego… dimmelo!”

“Si, mamma, mi eccita da morire e sarei felice poiché vedrei il tuo piacere! Ma io non mi limiterei a guardare, parteciperei attivamente al tuo godimento, dovrai avere sempre il mio cazzo a tua disposizione! Ma tutto questo solo se avrai desiderio di farlo, liberamente!
A me piace vedere la mia donna godere anche tra le braccia di altre persone, ma solo se anche a lei piace farsi vedere da me mentre gode con altri. Dovrà legarci un duplice piacere. Le mie prestazioni da Bull mi hanno permesso di conoscere moltissime persone con i più svariati gusti sessuali, per cui se vuoi posso farti provare piaceri del sesso che neanche immagini: vuoi provare il piacere di un rapporto lesbico? Sentire il gusto di leccare una fica e di fartela leccare da un’altra donna? Vuoi giocare con due o tre uomini, sentire i loro corpi contro il tuo mentre ti penetrano contemporaneamente? Ma dovrai essere tu a chiedermelo, per dimostrarmi il tuo desiderio!”

Ero avvinghiata al suo corpo… l’eccitazione era incontenibile… cominciai a tremare!
Claudio se ne accorse.

“Mamma, amore, Perché tremi?”

Lo baciai in bocca, cercai la sua lingua… ci slinguammo per un po’.

“Ho visto un video in cui tu e Franco, il tuo amico, vi siete scopati insieme una mogliettina… le avete infilato tutti e due i cazzi nella fica! Mi faresti scopare anche da lui? Non ti sentiresti in imbarazzo far scopare tua madre dal tuo amico che mi conosce?”

Claudio sorrise.

“Vuoi scherzare? Sentirmi in imbarazzo con Franco? Io e lui siamo come due fratelli e sarebbe veramente un gran piacere vederti chiavare da lui, il quale, peraltro, più di una volta mi ha fatto capire che ti trova molto desiderabile: pensa che una volta quasi scherzando, ma sinceramente non so fino a che punto, mi aveva chiesto se potevo mettere una buona parola… si, in poche parole aveva una gran voglia di scoparti!
Essendo all’oscuro delle tue voglie insoddisfatte gli tolsi ogni illusione: seppure a malincuore, in quanto avrei trovato molto intrigante sapere che mia madre dava la fica al mio migliore amico, gli dissi che non eri una porca come quelle che piacevano a noi e quindi avrebbe perso solo tempo.”

Le parole di Claudio non facevano altro che infiammarmi sempre di più: cazzo santo, quante belle scopate mi ero persa!

“Claudio, amore mio, i tuoi discorsi hanno risvegliato in me la porca che ho sempre desiderato essere! Il pensiero di potermi godere tanti stupendi cazzi, insieme a te, il mio figlio-marito, il mio bull, mi manda fuori di testa! Amore, sono io a chiedertelo: voglio godere! Voglio provare di tutto… pensaci tu, io sono pronta! Voglio essere la moglie che desideri avere… una porca… una puttana… una troia… per il mio e il tuo piacere!”

Questa volta fu lui a baciarmi con passione!

“Amore, ti amo! Ti farò conoscere tante belle persone che ti faranno godere… ma nell’attesa comincia a giocare con il mio cazzo… lo sai come si dice? “Fai di me ciò che vuoi”! Comincia tu… poi ti finirò io!”

Posai le mani sopra le sue cosce per tenerle belle larghe, tirai fuori la lingua, mi avventai sopra il suo cazzo e cominciai a leccare tutto come una invasata! Prima ci sputavo sopra, poi leccavo, ricoprendo la parte bene di saliva, poi ci strofinavo il viso sopra: sopra le palle, sopra l’asta, sulla cappella!
Sputavo, leccavo e ci strofinavo il viso… sputavo, leccavo e ci strofinavo il viso… mentre fissavo spudoratamente mio figlio!
Poi impugnai il cazzo alla base dell’asta, appena sopra i coglioni: cominciai a sputare sulla cappella per riempirla di saliva, per poi strofinarla sopra il viso.
Sputavo sulla cappella… e poi la strofinavo sulle guance!
Sputavo sulla cappella… e poi la strofinavo sulle labbra!
Sputavo sulla cappella… e poi la strofinavo sugli occhi!
Con la cappella del mio adorato cazzo mi spalmai sopra tutto il viso una marea di saliva… mi sentivo porca come mai in vita mia… e la cosa mi eccitava da morire!

“Claudio, dolce amore di mamma, che meraviglia sentirmi questo stupendo cazzo contro il viso! Angelo mio, mi stai ridando la vita!”

Poi racchiusi l’asta tra le palme delle mani, cominciai un lento su e giù, mentre con la lingua presi a leccare la cappella: sulla punta, sul frenulo e poi tutta intorno, prima con colpetti con la punta della lingua, poi con la punta piatta, a spatola… ad ogni colpo sentivo l’uccello vibrarmi tra le mani!
Sempre con il cazzo stretto tra le mani giunte, misi i pollici sulla punta della cappella, ai lati del meato urinario, e lo allargai più che potevo: apparve un magnifico buchino, bello aperto, da cui già immaginavo una stupenda e inarrestabile spruzzata di sborra!
Mentre tenevo il buchetto aperto con entrambi i pollici, cominciai a stuzzicarlo e a leccarlo con la punta della lingua… Claudio cominciò ad ansimare e a gemere.

“Dio santo… come sei brava a leccare il cazzo! Questa tua linguetta mi sta mandando in estasi! Non hai niente da imparare dalle donne che mi scopo, ma fa attenzione: sono resistentissimo a venire e potrei stare ore a cazzo duro senza sborrare! Ma se seguiti a stuzzicarmi l’uretra non riuscirei a trattenermi: a meno che non vuoi sentire tra le tue mani il mio uccello vibrare mentre fa pipì!”

Sentii un brivido lungo la schiena: Dio mio, sentire le contrazioni del suo cazzo mentre piscia!
Non avevo il coraggio di dire niente: lo fissavo negli occhi, mentre seguitavo a leccare l’adorabile buchino!
Allungò la mano e mi accarezzò la testa.

“Ti piacerebbe vederlo pisciare? Il pissing è un gioco erotico molto eccitante: vedere il cazzo del tuo uomo che ti spruzza addosso il biondo liquido, sentire il getto bollente colpire il tuo corpo nudo, sulla fica, sul seno, sul viso… e poi ricambiare il piacere! A gambe larghe sopra di lui, aprirti le labbra della fica e spruzzarlo tutto… mentre lui, da sotto, vede la tua fica schizzargli addosso la tua pioggia dorata!”

La testa mi girava… non capivo più niente…
Tolsi la lingua… seguitavo a fissarlo…

“Tu lo hai mai fatto?”

“Si! Conosco una coppia a cui piace molto, specialmente alla lei! Alla fine della serata, dopo varie venute, andiamo in bagno: prima io e il marito, insieme, la facciamo addosso a lei… le innaffiamo tutto il corpo! Dovresti vederla come si contorce sotto i nostri getti violenti e caldi e sentirla come geme di piacere! Poi lei ci fa sdraiare vicini, io e il marito, con i visi a contatto: si accoscia sopra i nostri visi, si apre le labbra della fica e ci spruzza addosso quel caldo liquido! E’ una gran porca e le piace urlare il suo piacere: “Guardate la mia fica come piscia… guardatela! Sta pisciando per voi… porci… sta pisciando per voi!” Vedere quello zampillo fuoriuscire dalle labbra della fica per colpirci il viso è una immagine di una eccitazione indescrivibile!
Alla fine, tutti e tre abbracciati, ci facciamo una meravigliosa doccia ristoratrice!”

Mentre parlava sentivo il suo uccello vibrarmi in mano: il pensiero della pisciata lo stava eccitando… e stava eccitando anche me! L’eccitazione mi stava dando alla testa… e ancora dovevamo iniziare a godere!
Strinsi il suo cazzo tra le mie mani: volevo sentire la sua reazione alla mia domanda.
Fissai Claudio intensamente.

“Ti piacerebbe se te la facessi addosso?”

Sentii il cazzo sobbalzare… penso proprio gli sarebbe piaciuto!
La sua risposta fu la conferma della reazione del suo uccello.

“Mamma, amore, mi piacerebbe da morire… e dopo vorrei leccarti la fica per gustarne il dolce sapore!”

Mio figlio non era solo un bull con un cazzo megagalattico, ma era anche un super porco… e mi accorsi che stava infondendo dentro di me la sua porcaggine…

“Claudio, non voglio essere da meno delle tue puttane… la mia fica sarà ben felice di ricambiare la tua sborrata sul mio corpo!”

Vidi i suoi occhi brillare.

“Dio mio… il pensiero che mia madre mi spruzzi addosso mi fa impazzire!”

Dire che il suo cazzo, dopo le mie leccate e i discorsi sul pissing, fosse duro è un puro eufemismo… era un paletto di marmo bollente.
Me lo volevo infilare tutto in bocca: la natura mi aveva donato una gola larga e profonda ed ogni uccello che da giovane avevo deliziato con la mia bocca lo avevo sempre imboccato completamente, ma mi rendevo conto che quello di mio figlio era di tutt’altra stazza!
Anche se ero fuori allenamento volevo provarci!

“Claudio, pensi sia possibile imboccare tutto il tuo cazzo, completamente, fino alle palle?”

Mi guardò esterrefatto.

“Mamma, sei pazza? Spero tu stia scherzando! Mai nessuna c’è riuscita, anche se molte ci hanno provato: sono 23 centimetri, non credo sia possibile ingoiarlo tutto!”

“Amore, ne ho ingoiati tanti di uccelli e non vorrei rinunciare proprio al tuo: voglio provare e sono certa che con il tuo aiuto potrei farcela… sarebbe meraviglioso farti una cosa che nessun’altra donna ti ha fatto!
Non mi hai detto che ormai sono tua moglie e vuoi farmi scopare dai tuoi amici? Allora giochiamo e fantastichiamo: immagina che io stia spompinando un tuo amico e tu, da dolce maritino, mi inciti a imboccare tutto il suo cazzo… dai, amore… la tua mogliettina puttana vuole godere!”

Presi le sue mani e incrociai le mie dita con le sue… le nostre mani allacciate dovevano trasmetterci reciprocamente le dolci sensazioni che provavamo!
Feci qualche respiro profondo, aprii completamente la bocca, mi posizionai sopra il cazzo e cominciai ad abbassare lentamente la testa… e il cazzo cominciò a penetrarmi dolcemente tra le labbra!
Avevo i brividi… stavo ingoiando il cazzone di mio figlio, del mio adorato figlio!
Sentii la cappella avanzare dolcemente, sempre più dentro la bocca… Dio santo che stupenda sensazione… ma il difficile doveva ancora arrivare!
Sentii la cappella arrivare in gola… strinsi le dita di Claudio… e sentii la sua voce.

“Brava… brava… fa vedere al mio amico che sei la migliore di tutte! Vai giù… ancora… ingoialo tutto… fallo godere… più giù… ancora… ancora… più giù… dai, ingoialo tutto… tutto in gola!!! Brava… amore… sei una moglie adorabile!!!”

I suoi incitamenti mi spronavano… e chiusi gli occhi per concentrarmi!
Ho sempre pensato che farsi entrare tutto il cazzo nella gola era come farsi inculare: bastava far entrare la cappella nel buchino, lui si sarebbe allargato e il cazzo sarebbe entrato trionfale nel culetto della fortunata!
Dovevo far passare la cappella attraverso la gola… poi sarebbe passato tutto il resto!
Mi fermai un attimo, cominciai a respirare con il naso… e scesi ancora lentamente con la testa!
Sentii la cappella farsi largo nella gola… si… si… potevo farcela… e scesi ancora con la testa!
Sentii il cazzo scivolare tra le pareti della gola… strinsi forte le dita di Claudio… e lo sentii urlare!

“Amore… ci sei… ci sei… ancora qualche centimetro… dai… cazzooooo!!! Lo hai ingoiato tuttooo!!! Amore mio… sei la miglioreeee!!!”

Sentii le labbra toccare il pube di Claudio… il cuore mi scoppiava nel petto… tutto… tutto in gola… ero riuscita a prenderlo tutto… 23 centimetri di cazzo completamente dentro la mia bocca!!!
Rimasi ferma: volevo gustare completamente la sensazione di avere tutto in bocca il cazzone di mio figlio!
Poi, piano piano, cominciai a sollevare la testa… e lentamente sfilai completamente il cazzo dalla bocca!
Lo fissai incredula: Dio mio, ero riuscita a infilami in bocca tutta quella bestia? Ero stata veramente brava, ma la cosa che mi faceva impazzire era che nessuna delle puttane che si chiavava mio figlio era riuscita nell’impresa!
Claudio seguitava a gemere di piacere.

“Mamma, amore, saresti veramente la moglie che desidero! Sei la migliore di tutte… !”

I suoi complimenti mi elettrizzavano, ma non avevo terminato la mia opera: gli feci alzare le gambe, aperte e con le ginocchia al petto.
Il culetto, nella posizione assunta, mostrava un buchino molto allettante, tutto contornato da eccitanti peletti neri: un buchetto del culo tutto da leccare!
Con entrambe le mani gli allargai completamente le natiche: il buchetto, bello dilatato, sembrava farmi l’occhiolino!
Ci incollai le labbra sopra a ventosa e cominciai a succhiarlo con forza: Claudio sembrava impazzito!
Spingeva il culo contro la mia bocca e gemeva come un maiale.

“Si… si… così… così! Cazzo… cazzo! Leccami il culo che mi fa impazzire! Uhmmm!!! Dai, amore mio… mi piace da morire farmi leccare il buchetto del culo! Amore mio, sei una porca fantastica! Non ti fermare… ti prego… è troppo bello!”

Come non accontentare il mio meraviglioso bull!
Cominciai a fare un servizio con i fiocchi al suo eccitantissimo buchetto del culo: lo succhiavo, poi lo leccavo e poi gli spingevo la lingua dentro per incularlo!
Gli allargavo sempre di più il culo, per fargli gustare bene il lavoro di bocca: succhiata, leccata e inculata… succhiata, leccata e inculata… e lui si contorceva come un serpe!

Dopo un po’ di questo servizio decisi di accentuare il suo godimento: i suoi due superbi coglioni erano li che imploravano piacere!
Cominciai a leccarli con ingordigia, poi ne presi uno in bocca e presi a succhiarlo delicatamente: il piacere che stavo dando alle sue palle lo distolsero dal buchetto e non si accorse che ci avevo appuntato due dita!
Fu un attimo: mentre succhiavo golosamente la sua palla tra le mie labbra gli spinsi le dita profondamente nel culo… il buchino, ben dilatato e lubrificato dalle mie leccate, le accolse con enorme piacere.
Claudio cominciò ad esternare oscenamente il suo godimento.

“Porca… porca… siiiii!!! Inculami… forte… fammele sentire… mi piace… dai, che mi piace! Mamma, amore mio… mi fai morire… inculami che mi fai morire!”

Decisi di completare l’opera: impugnai il cazzo con la mano libera e cominciai a segarlo!
Gli stavo dando il massimo del piacere: con una mano lo segavo, con la bocca gli succhiavo le palle e con l’altra mano lo inculavo!
Dopo un po’ tolsi la bocca, mentre seguitavo a segarlo e incularlo.

“Claudio, te lo sei mai fatto mettere nel culo? Ho visto e mi hai confessato che oltre le mogli ti piace far godere anche i mariti… ho visto con che piacere te li inculi! Ho l’impressione che non ti dispiaccia molto ricambiare il favore… o sbaglio?”

Mentre gli muovevo le dita dentro, sentivo il buchino contrarsi oscenamente intorno alle mie dita… si, non mi sbagliavo… al mio adorabile porcellino piaceva molto farsi lavorare il culetto!
Le sue parole confermarono i miei sospetti.

“Si, mamma, non ti sbagli! Sono un fantastico bull per mogli e mariti, faccio provare loro piaceri senza limite, sfondo loro la fica e il culo e li ricopro di sperma, ma mi piace anche giocare con un bel cazzo! Sono completamente bisex e per me il sesso non ha limiti! Rammenti cosa dicevano di Cesare? Il marito di tutte le mogli e la moglie di tutti i mariti! Ovviamente non voglio paragonarmi al grande condottiero romano, ma il significato è lo stesso: do il cazzo alla moglie e, se gradito, prendo quello del marito! Spero che questa mia confessione non ti deluda! ”

Gli spinsi con forza le dita nel culo… emise un lungo sospiro di piacere.

“No, Claudio, non mi deludi affatto, anzi! La cosa mi eccita moltissimo e non vedo l’ora di vedere il tuo culetto ricevere un bel cazzo… mentre io succhio il tuo! Non è che anche con Franco vi scambiate piaceri omosessuali? Dillo a mamma tua: vi succhiate i cazzi? Vi venite anche in bocca?”

Claudio era fuori di se… tremava come una foglia…

“Si… cazzo, si! E’ stato lui a iniziarmi… facciamo tutto… con la bocca e con i nostri culetti! Io inculo a lui e lui incula me! Oh, mamma, amore mio, sarebbe stupendo sentire la tua bocca intorno al mio cazzo mentre lui mi fa il culo! Se lo desideri il nostro primo incontro a tre potremmo farlo con lui!”

“Certo amore, non chiedo di meglio: dopo aver goduto con i vostri splendidi cazzi, se lo desiderate posso coadiuvare il vostro piacere mentre vi amate!

“Dio santo, mamma, sei la donna che tutti gli uomini vorrebbero per moglie!”

“Si… tutti gli uomini meno mio marito!” gli risposi tristemente.

“Tranquilla, adesso ci sono io! Dai, fammi vedere come ti chiavi! Vienimi sopra, montami a cavallo, dai… galoppa sul mio cazzo… dai… dai… galoppa sul cazzo di tuo figlio!”

Sentii un brivido lungo la schiena… finalmente stavo per chiavarmi mio figlio!



Come sempre sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mio figlio è un bull - 4:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni