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Mio figlio è un bull - 6


di bird2012
24.09.2014    |    61.049    |    12 9.5
"Impara come si incula una donnaaaaaaa!!! Mio figlio mi ha fatto godere con il culooooo!!!” Claudio rimase ancora per un po’ con il suo uccello nel mio..."
MIO FIGLIO E’ UN BULL

Cap.6


Non stavo nella pelle: stavo per dare il culo a mio figlio!
Assunsi subito la posizione suggeritami da Claudio, che poi era anche quella che prediligevo per farmi fare il culo: in ginocchio, con le cosce larghe e il culo alzato, con le natiche tenute allargate con entrambe le mani.
Mi sentivo una gran puttana depravata e perversa: offrivo spudoratamente il buchetto del culo a mio figlio per farmelo sfondare!

Sentii il suo viso intrufolarsi tra le natiche e la lingua penetrarmi con forza il buchino: iniziò una sublime leccata del buchetto del culo per ammorbidirlo bene e riempirlo abbondantemente di saliva.
Poi passò ad un profondo lavoro di dita: prima due, poi tre e infine quattro dita messe a cuneo e spinte profondamente nello sfintere: il buchetto del culo era ormai abbastanza dilatato e pronto a ricevere il cazzone del mio bull.

“Claudio, sono pronta… il mio culetto ti sta aspettando…!”

Il mio angelo non mi fece aspettare, appuntò la cappella sopra il buchetto e dette una leggera spinta: il mio buchino si aprì dolcemente e sentii l’enorme e dura cappella entrarmi completamente nella rosellina!
Sentii un dolce brivido di piacere lungo la schiena.
Bloccai subito Claudio.

“Claudio, amore, fermati un attimo, lascia solo la cappella dentro: dimmi se ti piace questo trattamento che fa mamma tua al tuo uccello!”

Cominciai a contrarre con forza e ritmicamente il buchetto intorno alla cappella: lo stringevo e lo dilatavo… lo stringevo e lo dilatavo!
Questo dolce servizio non faceva altro che rendere la cappella sempre più gonfia e dura.
Il mio porcellino non si aspettava che sua madre sapesse far lavorare così bene il buchetto.

“Mamma, Dio santo, mi stai succhiando il cazzo con il culo! Mi stai facendo un pompino con il buchetto del culo… sei una meraviglia! Se non fossi così resistente mi avresti già fatto venire! Mi hai detto che adori particolarmente il rapporto anale, ma non immaginavo avessi raggiunto tale grado di perfezione: fai lavorare il tuo dolce buchino in una maniera fantastica! Amore, sei una meraviglia di donna! Mi dispiace dirlo, ma mio padre proprio non ti merita: un uomo degno di tale nome non può trascurare una donna come te! Tu sei nata per godere, tutti i tuoi deliziosi buchi sono desiderosi di cazzo… e se lui non è in grado di soddisfarti credo sia giusto tu lo renda cornuto! E che tu lo renda cornuto facendoti inculare da tuo figlio è ancora più eccitante!”

“Grazie, amore di mamma, non puoi immaginare quanto i tuoi complimenti mi rendano felice: ho sempre timore di non essere all’altezza delle tue molteplici amanti! Adesso, se vuoi, puoi affondare il tuo uccello… dai… dammelo tutto… voglio essere sfondata dal mio dolce figlio-bull! Dai, amore, ficcamelo nel culo… alla faccia del cornuto!””

Con il suo uccello già ben posizionato contro la rosellina Claudio non aspettava altro ed era pronto a fare il suo dovere di figlio premuroso, il dovere a cui ogni figlio dovrebbe ottemperare: soddisfare il culetto della propria mamma bisognosa di amore!
Ma il suo desiderio era ancora più perverso.

“Mamma, voglio sia tu ad incularti, voglio vederti come te lo infili nel culo… io rimango fermo, tu penetrati come più ti piace, fammi vedere quanto sei dolcemente porca! Uhm! Mamma, pensa quanto sarebbe eccitante raccontare al cornuto tutto quello che abbiamo fatto oggi pomeriggio… forse sapendo quanto ti piaccia essere troia si renderà conto cosa si perde!”

L’eccitazione e la libidine si era completamente impossessata del mio corpo.

“Oh, si!!! Claudio mio, guarda come ti faccio entrare… guarda come mamma ti accoglie nel suo culo!!”

Allargai le natiche più che potevo per mostrare bene a mio figlio l’ingresso trionfale del suo uccello nel culo della madre!
Cominciai a spingere lentamente il culo all’indietro, verso il suo ventre: sentii il suo cazzo farsi strada nello sfintere ormai completamente aperto ed accogliente.

Quando sentii il mio sfintere allargarsi e la sua verga entrarmi piano piano dentro provai una sensazione indescrivibile: un gemito uscì spontaneo e forte dalla mia bocca, mentre le mani, lasciate le natiche, strinsero forte il lenzuolo.

“Si… si… tutto… me lo infilo tutto… amore adorato di mamma… tutto in culo… tutto in culo… ti voglio tutto dentro!!!”

Esaudii all’istante il mio perverso e incestuoso desiderio: spinsi con forza indietro il mio bacino contro il suo ventre e affondai il suo meraviglioso uccello completamente dentro il mio intestino!
Lo avevo preso tutto, il mio delizioso buchino si era comportato come meglio non avrebbe potuto: aveva inglobato completamente quel superbo cazzone di mio figlio!
Urlai il mio piacere.

“Siiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!! Cosììììììììì!!! Claudio… amore di mamma, me lo sono infilato tutto!!! Pensi che per un figlio possa esserci qualcosa di più bello nella vita che sfondare il culetto della propria madre, ancora di più che scoparla? Ed anche per una madre è la stessa cosa: farsi chiavare dal proprio figlio è meraviglioso, ma non c’è niente di più eccitante, perverso, appagante che farsi fare il culo! Claudio mio, con il tuo uccello nel culo mi sento morire!!! Tienilo spinto bene dentro che mi voglio sfondare per bene!”

Mi sentivo piena come non mai: solo essere inculata mi dava quella splendida sensazione di pienezza!
Con l’uccello piantato nel culetto fino alle palle mi sentivo posseduta completamente dal mio uomo… mi sentivo totalmente sottomessa al mio maschio… al mio bull… a mio figlio!

Cominciai a sculettare freneticamente come una puttana, alternando i movimenti del culo: prima a destra e a sinistra, poi in alto e in basso, poi in senso rotatorio… tutti questi movimenti, con l’uccello ben piantato dentro l’intestino, non fecero altro che allargarmi in maniera deliziosa il buchetto del culo!
Ormai era pronto ad essere definitivamente sfondato!
Incitai Claudio.

“Amore, dai… adesso tocca a te… sfonda il culo di mamma tua! Dai… fammi morire!!!”

Il mio angelo cominciò a deliziarmi il culo con affondi frenetici: 23 centimetri di cazzo duro e bollente che entravano e uscivano dal mio sfintere senza soluzione di continuità!
Non dava tregua al mio culo: un dentro e fuori entusiasmante che mi stava mandando in estasi!
Ogni affondo mi toglieva il fiato, ad ogni colpo sentivo i due grossi coglioni sbattermi contro le natiche… ero fuori di testa.
Urlavo il mio godimento senza pudore… mi sentivo una puttana completamente realizzata… mi stavo facendo rompere il culo da mio figlio!!!

“Come mi inculi!!! Claudio mio… che inculata!!! Ne ho presi di uccelli nel culo, ma solo con te sto provando la dolce sensazione di cosa significhi farsi rompere il culo!!! Dai, montami il culo… dai, che sto godendo!”

Mi aveva afferrato per i fianchi e, rimanendo fermo con il suo bacino, muoveva con dolce violenza il mio culo avanti e indietro contro il suo delizioso cazzo… mi sbatteva come ogni donna dovrebbe essere sbattuta!
Tenevo il culo così ben alzato che ad ogni affondo del suo uccello dentro il mio intestino sentivo i suoi enormi coglioni colpirmi deliziosamente la fica… godimento su godimento!

Sentivo il suo cazzo gonfio, duro, bollente scandagliarmi le viscere senza vergogna: ci donavamo l’un l’altra senza più alcun pudore… io gli davo il culo con tutta me stessa e lui ricambiava amorevolmente donandomi il suo dolce e superbo cazzo!
Anche lui stava godendo e apprezzava il mio culetto.

“Mamma, amore, hai un culo da sballo! Hai un buchetto bollente, umido di piacere, sento le sue pareti abbracciare sensualmente il mio cazzo… Ohhhh!!! Si, mamma… si… le sue contrazioni sono meravigliose… mi stai accarezzando il cazzo con il tuo dolce buco del culo! Sei unica… amore di tuo figlio!!! Adesso allungati, mettiti a pancia sotto che voglio venirti sopra!”

Le sue parole mi mandavano in estasi!
Mi allungai completamente distesa, facendo attenzione a non far uscire l’uccello dal suo caldo nido.
Claudio si mise a cavallo del mio culo, con il busto eretto, il cazzo completamente infilato dentro: cominciò ad ondeggiare freneticamente il bacino avanti e indietro, sentivo quel benedetto paletto di carne scavarmi il buco del culo in maniera fantastica, sentivo il buco allargarsi sempre di più!
Dio santo, che delizia… me lo stava sfondando, ma ero in preda al parossismo sessuale: volevo di più… ancora di più!
Urlai il mio godimento, incitando oscenamente il mio bull: ormai mi ero resa perfettamente conto di come il turpiloquio accentuasse enormemente la mia eccitazione.

“Dai Claudio, amore di mamma… dai, rompimi il culo… sfondamelo… spaccamelo… voglio urlare al mondo intero che mio figlio mi ha rotto il culo! Inculami forte… a fondo… cazzo santo… ti prego… fammi venire con il tuo cazzo in culo… sei il mio bull, fammi avere un orgasmo anale… ti prego, sarebbe il primo orgasmo anale della mia vita… raggiungere l’orgasmo senza toccarmi la fica! Ti prego Claudio, amore di mamma… fammi godere con il culo… fammi godere con il culooo!!!”

Sentii il suo corpo distendersi sopra il mio con l’uccello infilato a fondo nel mio intestino.
Le sue braccia circondarono il mio torace e mi strinse forte a lui, mentre portò la sua bocca vicino al mio viso.
Il suo corpo nudo e bollente a contatto del mio mi mandava in estasi! Sentire il peso del suo corpo sopra di me mi faceva impazzire!
Iniziò a leccarmi e a baciarmi il viso, il collo, l’orecchio dandomi brividi incontrollati, mentre cominciò nel contempo ad alzare e abbassare il suo bacino contro il mio culo: tenendomi avvinghiata a lui prese ad incularmi con colpi potenti, con micidiali affondi di cazzo, il tutto condito con frasi oscene che mi mandavano ai pazzi!

Gemevo come una maiala… a voce alta… ormai non connettevo più, ero fuori di testa!
Pensai al cornuto di mio marito, immaginai fosse presente a godersi lo spettacolo… ed io che lo insultavo spudoratamente!

“Cornuto, guarda come mi incula tuo figlio… come tu non mi hai mai inculato in vita mia! Sto godendo tra le sue braccia… e con il suo meraviglioso cazzo che mi fotte il culo! Si… si… te lo voglio urlare in faccia… il suo cazzo mi fa godere come non mi ha mai fatto godere il tuo! Voglio che tu lo sappia e lo urlo con tutto il fiato: mi piace farmi sfondare il culo da mio figlio… si… mi piace… mi piace… e mi farà anche sborrare… si… lo sento… mi farà sborrare!!! Sappilo, cornuto, che da oggi mio figlio sarà il mio amante… e tu solo un cornuto!”

Claudio aveva sentito tutto.

“Mamma, amore di tuo figlio, sei la più dolce puttana io abbia mai inculato! Lo sento come vibri mentre ti impalo! Dimmelo ancora che ti piace farti sfondare il culo da tuo figlio… uhmmmm… mi piace sentirtelo dire… dai… dai porca… dai, voglio sentire il tuo orgasmo mentre ti inculo… dai, sborra! Urlalo al cornuto mentre ti faccio venire nel culo! Dio santo!!! Già immagino cosa penseranno i miei amici quando dirò loro che mia madre se ne viene mentre si fa inculare!!! Quei porci mi invidieranno… si, mi invidieranno… avere una dolce e spudorata madre come te!!!”

Le sue parole furono la goccia: il pensiero che i suoi amici sapessero che lui facesse sesso con sua madre e che, inoltre, lei raggiungesse l’orgasmo mentre lui la inculava mi procurò una sborrata bestiale… fu un orgasmo diverso da quello vaginale, ma di una intensità indescrivibile!
Mi sono chiesta più volte se non godessi più con il culo che con la fica… ma ora che ero anche riuscita a raggiungere l’orgasmo anale non avevo più dubbi: nel culo raggiungevo il massimo del piacere sessuale!

Urlai il mio godimento per farne partecipe l’angelo del mio piacere!

“Vengoooo… Claudio, sto sborrandooo… angelo mio, mi hai fatto venire con il culooo! Che meraviglia di maschio! Sei mio, amore di mamma… sei mio! Sei il mio toro da monta… anzi, no… sei il mio figlio da monta… il mio bull… il mio amore!!! Cornutoooooooo…. impara come si incula una donnaaaaaaa!!! Mio figlio mi ha fatto godere con il culooooo!!!”

Claudio rimase ancora per un po’ con il suo uccello nel mio intestino, poi lentamente lo tirò fuori: sentii subito un senso di vuoto… capii immediatamente che al mio voglioso culetto veniva a mancare qualcosa di cui non avrebbe più potuto fare a meno!!!
Claudio mi fece girare, mi accarezzò tutto il corpo e mi sussurrò:

“Amore, adesso ti sprizzo addosso tutta la sborra come è nei tuoi desideri! Mi dispiace solo che non tu non possa berla tutta… mai nessuna ci è riuscita… dicono sia troppa da ingoiare! Sarebbe meraviglioso se tu, mia madre, riuscissi a berla tutta!”

Ripensai al video che avevo visto: in effetti non solo la sua eiaculazione era di una abbondanza mostruosa, ma i suoi schizzi erano anche così veloci che non davano tempo per poter ingoiare.
Ma all’improvviso mi si accese una luce: possibile che nessuna ci aveva pensato? Eppure le mogliettine che avevo visto erano tutte molto troie e non si sarebbero certamente tirate indietro a fare ciò di cui avevo in mente.
Mi sollevai e guardai mio figlio negli occhi.

“Oggi pomeriggio hai risvegliato in me il mio essere troia e mi hai confessato di essere orgoglioso io sia così porca… la tua porca… la tua puttana!
Mi sembra di aver capito che saresti particolarmente felice se fossi in grado di bere tutta la tua sborrata!
Allora voglio farti felice: spero di non scandalizzarti, ma mi hai detto che da oggi sono la tua moglie puttana… e come moglie voglio far sempre felice il mio uomo! Aspetta che torno tra qualche minuto… ma tieni il cazzo in tiro che voglio una sborrata megagalattica!”

Mi alzai dal letto e mi diressi in salone: sentii la fica fradicia che seguitava a colarmi tra le cosce… molto bene, anche lei era pronta!
Dalla vetrina dei bicchieri presi due calici… io e il mio amato bull dovevamo brindare!
Tornai in camera da letto con i due calici in mano.
Claudio era disteso con le gambe aperte e piegate e si stava segando il cazzo: era enorme, segno che l’inculata lo aveva ben preparato, e i due coglioni erano gonfi da paura… certamente pieni di deliziosa sborra!
Mi guardò con espressione interrogativa… poi realizzò… e mi sorrise!

“Dio santo! Non ci posso credere! Tu si che sei una vera porca!!!”

Ricambiai il suo sorriso.

“Amore, voglio essere alla tua altezza!

Ero in piedi, allargai le gambe, mi accosciai leggermente e passai il primo calice lungo le cosce e sopra la fica per raccogliere tutti i miei umori vaginali: contrassi bene i muscoli pelvici per strizzare bene la fica e svuotarla per bene dentro il calice!
Riuscii a riempirlo fino a due dita abbondanti!
Lo porsi a Claudio.

“Tieni, amore di mamma… dopo brindiamo insieme! Vieni, alzati in piedi… che adesso riempio il secondo calice con il tuo amore!”

Prese il suo calice e si alzò in piedi: mi misi in ginocchio davanti al suo splendido cazzo e gli porsi il secondo calice.

“Per favore reggilo mentre faccio godere il tuo uccello: per svuotarlo per bene mi servono tutte e due le mani libere… quando senti che stai per venire ridammelo! Ormai hai capito il regalino che voglio farti: riempirò il calice della tua sborra, ti strizzerò l’uccello fino all’ultima goccia che hai dentro i tuoi deliziosi coglioni… e poi brinderemo insieme al nostro amore!
Tu gusterai il nettare della mia fica e io ingoierò con infinito amore tutta la tua sborrata… come mai nessuna è riuscita!”

Mi avventai sopra il suo cazzo e cominciai a segarlo, leccarlo, succhiarlo.
Lo afferravo con entrambe le mani e succhiavo forte la cappella e stuzzicavo il buchino con la punta della lingua… era bello dilatato, pronto a schizzare tutto il nettare divino!
Poi infilai la testa tra le sue cosce e presi a succhiare voracemente i coglioni: erano gonfi da paura.
Poi ripresi a spompinare golosamente il cazzo, mentre con la mano destra lo segavo e con la sinistra mi ero intrufolata tra le sue natiche e avevo preso ad accarezzarlo lungo tutto lo spacco del culo.
Il porco cominciò a grugnire come un maiale!

“Si… mamma, amore, si… così… toccami il culo… si… mi piace… dai! Ti prego… il buco del culo…”

Non mi feci pregare, anzi: gli appuntai il pollice e glielo spinsi tutto nel culo… emise un lungo gemito di piacere.

“Ohhhhh!!! Si… così… così…”

Tolsi un attimo l’uccello dalla bocca.

“Sei un porco, ti piace prenderlo nel culo! Pensa se adesso ci fosse un tuo amico che da dietro ti incula mentre io ti succhio il cazzo… non ti piacerebbe?”

“Si… si… farmi inculare mentre mia madre mi succhia!!! Dio… sto per venire… amore, sto per venireeee!!!”

Dio mio, il dolce momento stava per arrivare.

“Svelto, dammi il calice e prenditi il cazzo in mano… dai, amore di mamma tua… segati e sborra nel calice… dai… dai…”

Mi passò il calice, che posizionai proprio davanti alla cappella, e impugnò l’uccello e comincio a menarlo con forza!
Io cominciai a muovergli il dito nel culo, mentre fissavo la cappella in attesa di vedere le schizzate.
Non dovetti attendere molto: un urlo che poco aveva di umano fu la dimostrazione di quanto stesse godendo il mio amore.

“Siiiiiii!!!! Vengooooo!!!! Mamma, amore, inculami che sborro!!! Dai in culo… dai… affonda in culo che schizzooo!!!”

Gli affondai il pollice nel culo più che potevo, sentii il suo buchino contrarsi spasmodicamente intorno al dito, mentre mi apprestavo ad ammirare una scena da sogno: vidi il cazzo gonfiarsi in maniera incredibile e il buchino dilatarsi… poi la dolce e interminabile eruzione!
Vidi il cazzo di mio figlio sborrare come avevo sognato, ma mai immaginato: un conto vederlo in video e un conto vederlo nella realtà, a pochi centimetri dal mio viso!
Schizzi su schizzi, interminabili, cominciarono a riempire il calice!
Claudio mi incitava a seguitare ad incularlo, a non smettere che stava godendo ed io ce la mettevo tutta per soddisfarlo al massimo, anche per ricambiare l’enorme piacere chi mi aveva dato durante il pomeriggio.

Accompagnavo ogni schizzata con una profonda spinta del dito nel culo, poi lo giravo dentro per allargargli più che potevo il buchino, mentre fissavo sbalordita il calice riempirsi sempre di più.
Cominciai a temere che il calice non fosse grande abbastanza per contenere tutto lo sperma che aveva nelle palle mio figlio, ma non volevo che traboccasse: pensai subito che in fin dei conti l’importante era bere tutta la sborrata, anche se ciò avesse comportato due tempi.

Calcolai bene il tempo tra uno schizzo e l’altro, tolsi il calice e imboccai la cappella: Dio che meraviglia!
Sentii lo sperma caldo riversarsi sopra la lingua: una sensazione stupenda!
Lo ingoiai subito, in attesa degli altri schizzi… erano gli ultimi e mi permisero di ingoiare tutto lo sperma rimasto e gustarne il suo dolce sapore!
Fu meraviglioso ingoiare lo sperma di Claudio mentre schizzava direttamente dal cazzo: mi ripromisi che quella era la prima e ultima volta che avrei bevuto lo sperma dal bicchiere… doveva essere solo una prova d’amore per il mio amato figlio, ma poi solo ingoi direttamente dal suo adorabile uccello!

Alla fine della sborrata mi alzai e ci abbracciammo stretti e ci baciammo con passione… ognuno con il calice pieno dell’amore dell’altro.
Lo fissai, sentii il cuore scoppiarmi nel petto… avvicinammo i calici e li mettemmo a contato.
Sentii inumidirsi i miei occhi.

“Auguri, amore di mamma tua… al nostro amore… e al nostro futuro!”

“Auguri, amore… ma ormai il nostro futuro è già iniziato… da oggi sei mia moglie!”

Portammo i calici alle nostre labbra e svuotammo il dolce contenuto… il sapore dello sperma era stupendo… ma dal cazzo era tutta un’altra cosa!
Dopo aver svuotato i calici ci guardammo di nuovo e scoppiammo in una risata e quasi all’unisono esclamammo.

“Però, siamo proprio due porcelloni!”

Era stato un pomeriggio meraviglioso, avevo goduto come non mai e non volevo certo fermarmi: eravamo una coppia perfetta… mio figlio-marito voleva vedermi godere e io volevo godere… quindi…

“Claudio, ricordati che hai promesso a tua moglie di farle conoscere i tuoi amici… e le promesse si mantengono!”


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