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incesto

Mio padre


di LISAGARL
03.09.2014    |    53.980    |    9 9.0
"Quando sentì che stava per raggiungere l’orgasmo estrasse il cazzo dalla bocca..."


Mio padre è un bell’uomo quasi cinquantenne ben portati, il fisico ben mantenuto, difatti quando può, non perde occasione per andare a fare jogging.
Quella mattina mio padre che non doveva recarsi a lavoro, ne approfittò per fare un po’ di palestra, in una stanzetta in terrazza si è attrezzata una piccola palestra.
Poco più di un’oretta volli curiosare un pochino, andai su e non sentendo nessun rumore di pesi e cose altre come avevo ascoltato altre volte m’incuriosii.
Sentì degli strani rumori provenire dalla direzione della stanzetta, colta dalla curiosità, mi avvicinai per vedere cosa stesse facendo, restai letteralmente sbalordita.
Mio padre in ginocchio sulla panca con un dildo infilato nel culetto e con l’altra mano si segava, mio padre grande scopatore si masturba in quel modo, mi ritrassi immediatamente nella paura che potesse scoprirmi.
Ritornai a casa sconcertata, da lui proprio non me lo sarei mai aspettato, iniziai a farmi mille complessi, come dovevo comportarmi al nostro prossimo incontro, lo vedevo diversamente, un vero stallone mi ha fatto toccare orgasmi indimenticabili ora si sega infilandosi nel culo un dildo.
Mi preparai e senza annunciarci nulla usci, dovevo camminare nel parco, per smaltire la sorpresa.
Le domande si accavallavano nella mente, può un vero stallone farsi in quel modo?
Comunque trascorsero diverse ore in giro andai in un bar a prendermi una bibita, inutile raccontare i commenti sulla mia figura.
Rientrai, in casa non vi era nessuno, andai in terrazza e la porta era chiusa a chiave, segno che lui era uscito.
La giornata la trascorsi a sbrigare le faccende di casa a vedere la tv, giro su internet cercando di distrarmi e di trovare una risposta, entrai in un forum che trattava l’argomento, come mio stupore leggevo le varie domande e risposte, quindi mi feci una rassegnazione, è normale che un uomo si masturbi infilandosi nell’ano qualche oggetto, non so ma questa cosa mi tirò un po’ su di morale.
La sera, cenammo, e spesso mi capitava di fissare mio padre in un modo diverso, quella scena mi era rimasta impressa.
La mattina a colazione mia madre uscì, noi restammo in cucina a finire la colazione, a un certo punto lui mi disse:
- Questa gonna ti sta una meraviglia,
Era una mini plissettata bianca, chissà quante volte l’aveva vista.

- Anche la maglietta nera e formidabile bel decolté senza reggiseno le tue tette sono straordinarie non indossavo il reggiseno.
- Papa, solito adulatore
- Vieni qua, siediti sulle gambe di papi, è molto tempo che non stiamo insieme.
- Evidentemente tu hai altri diversivi, oltre alla mamma avrai altre contennendi.
- Sciocca che dici, tu sei la mia troietta , io scopo te e la mamma.
- Bene per te papi altrimenti te lo strappo con un morso.


I visi si avvicinarono, ci baciammo a lungo, lui mise una mano sotto la gonna e trovando un minuscolo tanga non gli restò difficile infilarmi due dita direttamente nella fica.
Poi con l’altra mano mi palpò il seno
- Hai anche due tette straordinarie
- Guarda come ti s’inturgidiscono, i capezzoli, voglio assaggiarli.
La mano s’infilò dentro la maglietta sfilandomela cominciò a palparmele per bene e a strizzare i capezzoli tra pollice indice.

Abbracciandoci, non potei far mano di sentire la sua bella erezione mentre continuava a giocare con le tette, una mano prese a sfregare per bene il mio didietro, infilandola nel solco e cercando di arrivare al bersaglio.
- Spogliati lisa, non ti resisto, ti voglio nuda.
In un baleno ero nuda, indossavo così pochi capi.
- Perfetto, sei stupenda
Ritornò a leccarmi e succhiare le tette, mordendo leggermente i capezzoli.
Con una mano prese a passarmela sulla fica.
- Senti come sei bagnata, ti piace vero troietta?
- Secondo te, lo sai che non ti resiste porco di un padre.
Mentre mi masturbava, ritornammo a baciarci, le lingue si cercarono, si sbattevano, poi una mano ritornò al culetto.
- Hai un culetto unico al mondo credimi, stupendo un buchetto invitante, girati, voglio giocarci un pochino, lascia fare a papi.
Avvicinò il viso e iniziò a leccarmi proprio il centro, cercando di inumidirlo il meglio possibile, ogni tanto con la lingua lo penetrava per quanto possibile all’interno iniziai ad ansimare, la cosa non mi dispiaceva.
- Ti piace porcellina
- Un mondo papi, troppo bello
Alternava la leccata del buchetto posteriore a quello della fighetta che nel frattempo era diventata un lago, all’improvviso un forte calore mi scosse tutto il corpo, ebbi un primo orgasmo
continuò imperterrito il suo lavoro, per diverso tempo.
Poi mi disse,
- Adesso tocca a te farmi divertire porcellina.
- Non avevo dubbi,
M’inginocchiai e liberai il cazzo tirandolo fuori, lo infilai tutto in bocca e presi a leccarlo in tutta la sua lunghezza.
- Brava così fammi sentire per bene la lingua.
Ebbi una sensazione strana pareva la prima volta che stavo leccando quel palo, meraviglio, con la testa andavo su giù ero eccitata, poco dopo mi tenne ferma la testa quasi a impormi lui il ritmo, mi stava scopando letteralmente in bocca, pensai vuoi vedere che stamattina ha voglia di riempirmi la bocca?
Infatti, all’improvviso il ritmo accelerò finché una lunga spruzzata di sperma mi riempì la bocca con l’esperienza, riuscii a ingoiare buona parte di quello che aveva in bocca.
Con il suo dito prese lo sperma che mi stava colando fuori dalle labbra riportandolo dentro la bocca, non andò perso neanche una goccia, ingoiai tutto.

Come piace a me presi succhiare ancora il cazzo ripulendo per bene.
- Brava sei diventata una bravissima pompinara.
- Ti sono piaciuti papi ?
- Una meraviglia però non è finita qui
- Difatti per un momento ho pensato che volessi solo farm ibere stamattina.
- Non è da me lo sai

Mentre parlavamo presi a massaggiarsi il clitoride e a far penetrare il medio all’interno.
Così ripresi a masturbarmi mentre lui mi fissava.
- Sei una porcellina in calore, ora ci pensa il tuo papi a soddisfarti.
Mentre stavo giocando da sola, mi passo una mano dietro al collo e attirandomi a se m’infilò la lingua in bocca….
- Sei una troietta impertinente adesso sarai soddisfatta come piace a te.
Andammo in camera mia, appena entrati con uno strattone, mi buttò sul letto, tuffandosi tra le cosce e iniziando a succhiarmi la fighetta.
Talmente era l’eccitazione che presi la testa tra le mani e ma la spinsi verso il pube, sembrava quasi che volessi farmela entrare, sentivo la lingua percorrermi tutta la fica, succhiava il clitoride, a un nuovo orgasmo fece capolino, venni squassandomi tutto il corpo, lui bevve tutti miei umori.
- Oh siii che bello, vengoooooooooo. Papi scopami non resisto più
- Bene prendimelo in bocca fammelo tornare bello duro.
- Sdraiati papi, ci penso io,
Presi in bocca il cazzo molle, iniziai a succhiare, mi stavo già gustando l’erezione dentro la bocca, ne vado matta, quando inizia a ingrossarsi in gola, aimè dopo diversi minuti mi accorsi che non dava segni di ripresa.
Un po’ incredula abbi un attimo di sconforto, ma una cosa mi passò per la mente, ritornai succhiare e con mano la portai al culetto, mentre pompavo presi giocare con la rosellina, poco dopo umidii il dito e iniziai a premere sul buchetto, lui non disse nulla, ma da lì a poco il mio medio era dentro il culo, e con mio grande sgomento, il cazzo stava riprendendo vigore.
- Lisa continua con il dito, mi piacciono sai.
- Papi se vuoi possono metterne un secondo
- Sei libera di fare tutto ciò che vuoi, lo sai papi adora i tuoi giochi.
In poche parole in dieci minuti le misi dentro tre dita, il cazzo era diventato di ferro, mi passo per la mente di prendere qualche mio giocattolo, ma alla fine ci rinunciai.
Ora era pronto, sali sul letto e prendendolo in mano me lo portai alla fica.
- Papi come grosso il tuo cazzo,
Poi appoggiai la cappella all’entrata della fica e mi lasciai cadere di colpo, infilandomi tutto il cazzone, stetti ferma diversi secondi, volevo sentire quel bellissimo cazzo tutto dentro.
Cominciai a cavalcare con una foga tremenda, facevo uscire completamente il cazzo fuori dalla fighetta per poi sprofondarci di nuovo sopra, stavo godendo, ma la voglia non potevo soddisfarla solo in quel modo, difatti come per sincronia, sentii un dito giocare con il mio culetto.
- Lo vuoi vero papi?
- Si amore se ti va voglio entrarci, è da molto che non lo uso.
- Papi, quando ho giocato con il tuo, godevano vero?
- Si piccola mi piace il tuo gioco,
- Appai devo confessarti una cosa
- Dimmi amore
- L’altro giorno, quando stasi su in terrazza, nella tua palestra ti ho spiato, insomma mentre ti stavi masturbando con il dildo.
- Davvero mi hai visto?
- Si papi, però sono corsa via
- Dichiarami la verità cosa hai pensato
- Mille cose papi ma ora non pensiamo a nulla solo al nostro piacere.
- Ascolta non sono omosessuale voglio chiarire subito e neanche cerco incontri omosessuali, io sono etero e tale resto, solo che da diverso tempo mi piace giocare così ma lungi da me di provarne uno vero.
- Papi ti amo dai inculami fammi urlare di piacere come solo tu sai fare.
Ci mettemmo a sessantanove, lui sotto di me sopra, lui mi leccava il culetto e la fica, io giocavo con il cazzone.
Quando ormai era diventato di marmo, lui mi disse.
- Preparati, voglio il tuo culetto
- Non aspetto altro papi,
Si pose dietro, allargò le chiappe e si tuffò con il viso prendendo a leccare e insalivare per bene quel buchetto. Al contatto della lingua con il buchetto, un brivido mi percorse la schiena, mi stava penetrando sempre più in profondità.
- Si così, mi piace dal porco leccami il culetto, sto impazzendo.
Continuò ancora per un po’ insalivandolo per bene poi alzandosi prese il cazzo in mano e iniziò a strusciarlo nel solco delle chiappe.
Allungai la mano aprendo il cassetto e presi un flacone di gel, porgendolo a lui, capì il gesto e aprendolo se lo spalmo sul cazzo e un po’ lo fece colare proprio all’ingresso del forellino.
Puntò la cappella sul tenero buchetto e iniziò a fare una leggera pressione, con un colpo di reni me lo infilò tutto.
- Lo senti, l’hai tutto dentro questo splendido culetto.
- Siiiiiiiiiiiiiii troppo bello sentirti dentro lì.
Tenendomi per i fianchi, iniziò a muoversi dentro di me, colpi precisi, iniziai a gustarmi quel palo.
Mentre m’inculava prese a giocare con il clito, stavo godendo come una matta, gemevo, urlavo, non capivo più nulla a un certo punto gli dissi.
- Papi spaccami tutta non resisto fammi sentire questo meraviglio cazzo tutto in culo daiiiiiiiii.
Raggiunsi un nuovo orgasmo con un urlo straziante ogni contatto con il mio fondo schiena era un brivido ero all’apice del piacere, anche lui era prossimo all’orgasmo, gli dissi di resistere ancora un po’, stavo raggiungendo proprio la punta del piacere immenso. Dette ancora qualche spinta, poi fuoriuscì dal culo e come da copione mi tuffai con la bocca sul cazzo, lui se lo menava tenendomi a distanza.
Presi a leccarlo e a succhiarlo con una foga incredibile. Quando sentì che stava per raggiungere l’orgasmo estrasse il cazzo dalla bocca.
Tira fuori la lingua e masturbandolo le feci sborrare sopra la lingua non appena i primi fiotti di sperma mi arrivarono sulla lingua, aprì ancora di più la bocca in modo da non perdere neppure una goccia di quel nettare qualche spruzzo, mi arrivò in gola, poi tirando in dentro la lingua ingoiai tutto il resto.
Eravamo entrambi appagati, soddisfatti, un po’ indolenzita mi avvicinò a lui baciandolo, un bacio profondo dove non poté fare almeno di assaporare il suo steso gusto.


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