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incesto

Nottata insonne


di LISAGARL
09.08.2013    |    24.097    |    1 5.0
"Alle 13, 10 ero al cancelletto, lei già stava ad aspettarmi, ci salutammo e ci dirigemmo verso casa sua..."
E’ trascorsa una settimana circa, durante la notte, mi capita spesso di pensare all’avventura avuta con Letizia, non ci dormo, non so, quell’incontro ma segnato dentro, forse perché è successo tutto all’improvviso, sta di fatto che di rapporti lesbici ne ho avuti diversi, ma questo è stato davvero sconvolgente.
Forse nella mente è scattato quel meccanismo perverso, è avvenuto tutto all’improvviso, sta di fatto che nonostante quel giorno sono stata scopata per bene da papi, non riesco a togliermela dalla mente, con lei ho goduto in un modo diverso da quando ma fatto godere papi non riesco a capacitarmi, pensando al nostro incontro mi sono anche toccata.
Sono le tre di notte, un po’ il caldo, un po’ l’eccitazione mi alzo e vado in cucina a bere, stavo rimettendo il bicchiere nella lavastoviglie quando mi sono sentita prendere da dietro e stringermi i seni, ha iniziato a leccarmi l’orecchio e poi spostandosi sulla schiena nuda, difatti non indossavo che un minuscolo slip.
ho iniziato a bagnarmi ancora di più, la piccola strisciolina di stoffa era zuppa di umori.
Così com'ero leggermente chinata in avanti ha preso la mia mano e se la portata dentro il boxer, a quel punto ho stretto il cazzo, subito riconosciuto, il mio adorato cazzone paterno.
Trovato già duro e pronto, dopo qualche minuto in quella posizione, mi sono voltata e gli ho fatto scivolare a terra il boxer liberandogli il cazzone.
Mi sono chinata iniziando una pompa. Passando la lingua sulla cappella, poi ho iniziato a succhiare e ingoiarlo facendo scorrere la lingua lungo il cazzo ormai diventato duro.
Poco dopo tenendomi ferma la testa ha iniziato a scoparmi per bene, a volte sentivo il cazzo toccarmi il condotto orale.
La sorpresa è stata favolosa, mi porta le mani sotto le ascelle facendomi poggiare sul tavolo mettendomi a novanta gradi, mostrandogli tutto il didietro.
Ha iniziato a leccarmi tutta, c’è mancato poco che urlassi per il piacere che mi stava donando, l’implorato che m’infilasse il cazzone, morivo dalla voglia, di prenderlo dentro.
Mi sono sentita trapassare da quel mega cazzo, la fica l’ha accolto con immenso piacere, mi è scivolato dentro, una volta entrato ha iniziato a scoparmi poi sempre più velocemente.
A pensarci dopo, siamo stati dei veri pazzi, se si svegliava mia madre, succedeva un casino, ma in quei momenti si pensa solo a godere.
Stavo godendo come una porca, ero indecisa se prenderlo anche dietro, entrambi lo volgevamo, ci piace lo adoriamo farlo li, ma la situazione non era molto piacevole, Un attimo di esitazione da parte di entrambi, ma poi si è abbassato allargandomi le chiappe ha iniziato a leccarmi il buco e poi ha infilato un dito e poi due. Mettendoci molta saliva m’inculava, sul top della cucina vi era il contenitore dell’olio, ha avuto una bella idea, facendomi colare alcune gocce sull’apertura e subito dopo ma fatto assaggiare il cazzo.
Lentamente ha iniziato a farlo andare avanti e indietro, a un certo punto l’incitato a sbattermi per bene la figa ha iniziato a squirtare, ogni colpo era una spruzzatina di umori.
Non so spiegarmi ma quando lo prendo dietro, non capisco più niente. Pareva che stessimo rubando la marmellata, sempre ansiosi di essere scoperti questa paura ci ha fatto desistere nel lasciarci andare come piace a noi, ho goduto diverse volte, per terra avevo fatto una bella pozza di umori, lui era sul punto di venire.
Sfilato il cazzo e velocemente mi sono girata, mettendomi inginocchiata ricevendo una bella spruzzata del suo sperma in faccia e in bocca, ripulendolo come piace a me e di soppiatto come prima e ritornato incamera sua, incredula mi sono gustato le ultime gocce di sperma che ho raccolto con le dita e portate alla bocca. Prediligo il cazzo di papi a tutti gli altri. Lo venero.
Asciugai il pavimento, togliendo ogni prova del nostro incontro e corsi in bagno per ovvi motivi, feci una veloce doccia e tornai a dormire. La mattina al negozio stavo ravanando nella mente l’accaduto, ultimamente mi succedono cose impreviste, che non fanno altro che lasciarmi soddisfatta e nello stesso tempo incredula.
Pensando all’accaduto, sommando il rapporto con Letizia quello con mio padre non faccio altro che aumentare le mie perplessità, come dice il proverbio, parla del diavolo e gli spuntano le corna, difatti dando uno sguardo verso l’esterno del negozio ecco avvicinarsi proprio lei, Letizia, cavolo indossava un vestitino estivo davvero niente male, molto provocante.
Quando apparve sulla porta, ero come ipnotizzata, non riuscivo a capacitarmi l’emozione che mi trasmetteva quella persona, eppure devo dire che ho avute tante di quegli incontri ma ripeto forse perché con lei è successo all’improvviso senza pianificare e poi per una volta non ero io a condurre il gioco.
Mi saluta e dando uno sguardo all’interno per vedere se vi erano clienti, mi si avvicina dandomi un bacio sulla guancia, nel ricambiare, sfiora le mie labbra.
Notò il mio turbamento, sembrava che tremassi, mi disse se on mi sentivo bene, la tranquillizzai raccontandogli il mio scompiglio.
Ci accomodammo nell’ufficio, parlai a lungo delle sensazioni che avevo provato quel giorno, mentre raccontavo quel meraviglioso rapporto, sentivo che mi stavo eccitando, al solo pensiero di essere leccata nuovamente da lei.
Non potevo farne diversamente, era più forte di me.
Il pensiero della sua lingua che silurava la mia passera mi mandava letteralmente in estasi.
Letizia da gran sorniona si accorse del mio turbamento.
Dopo un po’ mi disse che era del tutto normale, anche a lei era piaciuto molto e non mi aveva per niente dimenticata, non dovevo preoccuparmi.
Mentre parlava, cominciò ad accarezzarmi dolcemente la testa per farmi sentire a mio agio, pensai, io sono una vera troia, mi scopo mio padre, mio zio, Samir, Enzo, il fatto con il mio l’ex mio suocero, per non parlare di tutte le volte che ho condiviso con Claudia e altri ancora, e questa qui mi sta turbando in questo modo.
Letizia continuò ad accarezzarmi per diverso tempo, mi piacevano le sue coccole e mi sentivo completamente a mio agio in sua compagnia.

- Sei una ragazza molto carina, molto attraente
- Dai, non giocare con i sentimenti
- Dico sul serio

- ricordati sempre una cosa, una donna sa osare molto meglio di un uomo, ricordalo sempre
- Ora vado, sono passata solo per invitarti questa sera a casa mia.
- Perdonami ma come faccio, i miei mi aspettano per l’ora di cena.
- Allora vediamo dopo la chiusura pomeridiana.
- Ok, ci vediamo fuori vicino al cancelletto chi fa prima aspetta li.
Mancava poco più di un’ora, sembrava interminabile, chiusi il negozio un po’ prima del solito, mi recai in bagno e mi feci una bella e ricca doccia profumata.
Alle 13,10 ero al cancelletto, lei già stava ad aspettarmi, ci salutammo e ci dirigemmo verso casa sua.
Arrivati, mi sorpresi, abitava poco distante dal campeggio, entrammo e una volta parcheggiata nel box, lei mi si avvicina e mi bacia in bocca, mi sorprese e volutamente mi sentii le labbra scostarsi per farmi entrare in bocca la lingua.
Cavolo che casa, ben arredata, pulita e tutto in ordine, mi afferrò per mano e mi condusse in una camera con un letto enorme.
In un baleno ero nuda, lei teneva ancora il perizoma.
- Ti sento tesa, rilassati, ti faccio un bel massaggio.
Me lo feci ripetere due volte, mi sdraiai sul letto, e iniziò a massaggiarmi.
Comincia cosi a massaggiarmi la schiena con una crema dal profumo molto dolce incomincio a rilassarmi completamente. Il massaggio prosegue verso le gambe mentre mi passa sull’interna coscia con i mignoli, non fanno altro che solleticarmi la fica, a un certo punto ho allargato di più le gambe, si è fatta più operosa, toccandomi ancora di più massaggiandomi le natiche.
Una sensazione meravigliosa diventava sempre più audace fino a infilarmi entrambi i pollici nella fichetta ormai diventata una latrina.
Iniziato a fare un avanti indietro meraviglioso, spesso il dito medio mi sfiorava e dopo averci cosparso un po’ di crema, mi sono sentita sodomizzare.
Troppo bello, meraviglioso in quel modo mi scopava con il pollice m’inculava con i medi, poco più di una ventina di secondi questo trattamento sono trapassata da un orgasmo violento e molto intenso.
A quel punto ogni barriera era caduta, sfilando le mani, ha cominciato a leccarmi tutta la schiena non trascurando le gambe e la pianta dei piedi, poi fermarsi a lungo sul culetto invadendomi il buchetto dandomi delle emozioni fortissime, solo una persona esperta sa dare.
Poco dopo ma messo un cuscino sotto la pancia per farsi si che il culetto fosse sollevato ha immerso la sua lingua e le dita dentro i miei pertugi, facendomi venire da nuovo, un secondo orgasmo mi ha letteralmente scompigliato tutto il corpo.
Ripresami, mi sono girata le nostre bocche si sono avvicinate e ci siamo baciate, ho assaporato i miei inconfondibili umori.
Ho incominciato a toccare le sue tette dure come il marmo, allungando una mano tra le sue gambe raggiungendo la ficcalo sentita bagnata, anche lei era in piena eccitazione, sentendola in quello stato mi sono eccitata ulteriormente, mi ha proposto un bellissimo 69. entrambe abbiamo avuto un’infinità di orgasmi, poco dopo mi sono alzata e ho raggiunto la sua bocca baciandoci ancora, la lingua non stavano ferme, si toccavano strusciavano tra di loro, ci siamo scambiati i nostri umori.
Dando uno sguardo all’orologio si era fatto tardi, se non fosse per il negozio, sarei rimasta a baciarla fino all'infinito.
Mi ha afferrato per mano e ma portato nel bagno, una bella vasca idromassaggio siamo state lì dentro ancora una ventina di minuti, poi ci siamo ricomposte continuando a baciarci.
Mentre mi vestivo ma preso da dietro abbracciandomi e stringendomi a se, e sussurrandomi all’orecchio ma detto che ero bellissima non dovevamo perderci, gli ho risposto che per nulla al mondo lo farei.
Ancora una volta mi aveva sconvolto la vita.
Nel ritorno mi chiese cosa avessi, gli risposi baciandola in bocca, a momenti sbandava con l’auto.
Ci lasciammo con la convinzione di rivederci però trascorrendo un’intera giornata, tutta per noi.
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