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Sorpresa trans nazionale piccola magra ma con dotazione mondiale


di pasticcino69
02.01.2015    |    30.070    |    15 9.6
"Non riesco a vedere la patatina ma il pancino tirato e la sua schiena curva..."
Premetto che adoro le situazioni intriganti più che le descrizioni minuziose di amplessi faraonici, così come a letto mi godo i preliminari perchè il resto sarà di conseguenza.

Sono sposato da poco e abbiamo deciso di abitare assieme ai miei genitori, la loro casa è grande su tre piani e la prossima estate faremo i lavori per dividerla.
Durante le vacanze di Natale ci vengono a trovare per qualche giorno dei parenti dal Brasile: un cugino di mio padre, la moglie e la figlia Mariana, appena 18 anni, ricciola, piccolina.
La cuginetta sembra abbastanza timida, parla solo inglese ma con quell'accento portoghese che mi fa impazzire.
La sera stessa andiamo ad un concerto e lei, scarpe da ginnastica col rialzo e tuta leggera, è uno schianto.
Siamo in mezzo alla folla e mi mette una mano sulla spalla e nell'orecchio si lamenta che dietro a me non vede, io la faccio passare avanti.
Tra una spinta e una botta mi trovo con il cazzo già barzotto che punta sul suo culo.
E' davvero sodo, riesco a sentire perfettamente le due chiappe.
Lei non perde occasione di alzare le braccia e saltellare dalla gioia, battendo le mani.
Così facendo mi smuove le palle e mi massaggia la cappella, e mi fa salire ancora di più l'eccitazione.

A questo punto io ho la vista annebbiata e nell'orecchio le sussurro "andiamo avanti, si vede meglio", la afferro per i fianchi e mentre la guido tra la folla spingendola, le strofino il cazzo destra e sinistra sul culo senza ritegno.

Da dietro le chiedo in inglese se si diverte, così posso affondare il naso nei suoi capelli profumati di doccia e sentire la pelle del collo sotto le labbra. Lei di contro mi sfiora dietro l'orecchio per avvicinarmi e sentire meglio.
Si gira per rispondermi e le bocche si sfiorano.
L'atmosfera è diventata elettrica.

Due amici ci vedono e si avvicinano, io con il pacco gonfio devo trovare il modo di gestire la situazione: se strofino ancora vengo ma se mi stacco mi beccano.
Insomma, cerchiamo di parlare nel frastuono ma ormai cantano l'ultimo pezzo e tutti a casa.

Il giorno dopo io sto all'ultimo piano al computer mentre rispondo ai lessaggi di A69 e cerco di organizzare uno dei miei rari ma sempre splendidi incontri. Sono eccitato solo all'idea di scambiarmi del pieno godimento senza implicazioni con qualcuna delle mie amiche ancora virtuali.
Sento salire su la cuginetta con in mano un silkepil e mi fa in inglese "Impiego almeno mezz'ora, se ti serve il bagno vai prima tu".
Io sorridendo: "Non ti preoccupare, quasi sempre so trattenermi un po'"
"Allora resisti e non guardarmi dalla serratura, so che gli italiani sono porcellini".
Ed entra in bagno.
Sento che accende il silkepil e io non faccio passare neanche un minuto che sono con l'occhio sul buco della serratura. Lei è lì anche se non la vedo per intero.
E' uno spettacolo ancor meglio di quanto immaginavo!
Ha messo i pantaloni in un angolo e indossa solo le mutandine, da adolescente come piacciono a me, cotone leggero, fiorellini e bordo ricamato.
Ha un piede appoggiato alla vasca e sta passando su e giù la coscia. E' tornita il giusto, la caviglia è sottile e il piede sarà un 35 al massimo.
Già solo come si tiene delicatamente con l'altra mano mi eccita.
Penso "peccato abbia le tette piccoline ma non si può avere tutto!"

Ora si siede sul bordo e inizia a dedicarsi all'interno coscia. Non riesco a vedere la patatina ma il pancino tirato e la sua schiena curva.
Non resisto e mi abbasso la tuta, inizio a segarmi lentamente.
Forse ho fatto qualche rumore ma penso "lei ha quasi sempre il silkepil acceso..."

Passano due minuti e poggia il silkepil, si gira verso la porta e scosta la mutandina.
Salta fuori una sberla di uccello color caffelatte e, mentre lei inizia a massaggiarselo, cresce e si indurisce.
La cugina è molto ben dotata ma finora era riuscito a nasconderlo a noi tutti, e anche i suoi la trattavano da femmina!
Non avrei mai immaginato tanta grazia tutta assieme.

Con il dito mi fa segno di entrare, io apro la porta e mi avvicino a cazzo duro come il marmo.
"Cuginetto porcellino, sai che ho proprio voglia di te".
Un pompino così dolce... solo lei poteva farlo e mentre le accarezzavo la chioma riccia lei mi faceva affondare tutto in gola.
Io sono attivo ma con una gnocca del genere mi lascio trascinare e faccio volentieri qualcosa oltre:
"Fatti succhiare anche tu" le dico.

Lei obbediente si mette in piedi sulla vasca, ho quella bestia davanti e ne riesco a prendere solo la cappella, mentre la stringo con una mano e la sego e pompo a ritmo.
Pulsa e freme.
La faccio girare e le lecco per bene il buchetto tra quelle due chiappe sode, ci infilo un dito, è strettissimo, poi due e con tanta saliva mi faccio strada lentamente mentre la tengo saldamente dall'uccello con l'altra mano.

Le cospargo il culetto con olio johnson e ora indice e medio entrano facile.
Scende dalla vasca e me lo riprende in bocca, succhia forte adesso, sento l'effetto sottovuoto.
Si tira su e a gambe tese e mani sul bordo della vasca mi porge il culo "Me fode, gostoso!"

Lo appoggio sul buchino e spingo piano piano, che bello sentire ogni centimetro della sua pelle calda che accoglie il mio cazzo, i muscoletti che sono tesi e si fanno allargare dolcemente.
Vorrei averlo lungo 30cm per godere ancora di più del primo affondo, ma sono arrivato alle palle e torno indietro, sembra che non voglia lasciarlo andare ma io esco e rientro.
E' un paradiso, le sue frasi in portoghese, i dolci lamenti e varie posizioni.

E' leggera e riesco anche a chiavarla tenendola da dietro, di fronte allo specchio con i piedi a muro.
Lei ha ancora una forte erezione e mentre è seduta sul lavandino inizio a segarla ancora mentre la stantuffo.

Sto per venire,
Lei se ne accorge,
il respiro si fa affannoso,
il cazzo sembra che le stia scoppiando.
Mentre parte il suo primo schizzo cremoso verso l'alto,
io esplodo dentro il suo culo.
Non sto capendo niente più,
sento di averla riempita e svuotata,
cola sulla mia mano il suo nettare
mentre io continuo a pomparla dolcemente, più per non staccarmi da lei che per altro,
comunque mi è restato mezzo duro, esco e cola anche lei tutto il mio succo.

Mi guarda da cerbiatta
"domani ancora".
Io "stanotte no?"

Se il detto "trombarsi la cugina..." è vero, una cugina trans è ancora meglio!

Ho appena pubblicato un nuovo racconto (di fantasia ovviamente :-)

https://www.annunci69.it/racconti-erotici/prime/Tutta-colpa-della-medusaaaaahhh-La-giovane-amichetta-di-mio-cugino-passa-dal-gioco-al-sesso-in-pubblico-senza-farsi-scoprire_78927.html



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