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cap. 2 – La suocera invade casa


di Membro VIP di Annunci69.it pierpatty6151
15.06.2014    |    60.372    |    5 9.7
"WOW, prevedo un suo nuovo progetto scopereccio..."
Lo scosciare della doccia mi rilassa; a occhi chiusi rivivo la notte “brava”. Ho scopato con mia suocera. O forse, Lei mi ha violentato. Non importa. La sua calda patata si è trastullata e consolata prendendo dentro tutto il mio Giacomino. Da una decina di anni la conosco e mai l’ho vista come una donna scopabile. L’ho sempre considerata una buona massaia, un’ottima cuoca, una splendida mamma e amorevole nonna. Stanotte mi ha sconvolto diventando una donna vogliosa di cazzo. Che rivelazione.

Lucia, arrotolata in un grande asciugamano rosa, rientra dalla doccia. Mi piace la mia sposa esprime sessualità in ogni suo gesto. Un veloce strofinamento e il telo vola sulla sedia, lasciandola nuda. Che splendore il suo corpo umido, alto, con curve al posto giusto, gambe affusolate che sostengono un culino biancastro. La schiena semi abbronzata, muscolosa. Da sempre mi fa impazzire questo suo corpo erotico e voglioso di giochini sessuali.

-Alzati pigrone, devi andare a lavorare-

Purtroppo ha ragione. Svogliatamente mi alzo e nudo la raggiungo davanti allo specchio. L’abbraccio e le avvolgo i seni piccolotti e sodi, con capezzoli che spuntano tra le dita delle mie manone. La bacio sul collo, mentre il mio Barzotto s’intrufola tra le sue calde chiappe.

-Smettila amore, sono stanca e poi devi andare in ufficio! Ci rifaremo questa sera.-
-Uffa, però non è giusto. Ok vado.-

A malincuore lascio la dolce presa e mi avvio in bagno.

-GIUGLIANO!!!... Dove vai? Sei nudo…. C’è mia madre!!-

Capperi. Mi ero dimenticato di mia suocera. Raccolgo l’asciugamano rosa. Non resisto e allungo un veloce bacio al suo culino. E via di corsa, per scansare il suo simpatico scapaccione.

Aprendo la porta del bagno, scopro la suocera nuda. Non si agita anzi mi guarda e sorride sicuramente ricordandosi della nostra notturna scopata.
-Scusa non sapevo!- Richiudo e imbarazzato e svicolo in cucina a preparare il caffè, sperando che Anna liberi velocemente il bagno, ho dei problemini fisiologici da risolvere.

Il profumo del caffè mattutino mi mette di buon umore. Soddisfatto, mi verso una tazza quando:

-Buongiorno Giuliano! E per me niente caffè!-
Girandomi mi ritrovo davanti Anna con l’accappatoio aperto. Le su grosse tette svettano sormontate dai turgidi capezzoli. Sorride e sfrontatamente si offre alla mia vista.

-Cazzo che fai c’è Lucia di là-
-Non ti preoccupare dolce genero mio, Lei dorme-
-Copriti comunque! Vuoi far scoppiare un casino-
-No di certo, voglio essere ancora scopata come stanotte, non ti creerò problemi-
-Ok…prendi il caffè che ho poco tempo……poi ne parleremo-

Irritato abbandono il mio caffè e cerco di raggiungere il bagno, purtroppo devo passare vicino a lei. Uno scatto rapido e la sua mano arpiona il mio cazzo, protetto solo dall’asciugamano. Guardandomi seria mi dice:
-Mi devi dare ancora sto gran cazzo ne ho bisogno, la mia figa non ha mai goduto tanto quanto stanotte-
Lascia la presa ed io scivolo veloce a veder se Lucia dorme. Fortunatamente si!

Finalmente in bagno: Operazioni fisiologiche mattutine, bidet, barba. Avvolto nell’asciugamano, corro a vestirmi in camera. Lucia, di traverso nel letto, abbracciando il mio cuscino, continua a dormire. È tutta nuda con il culino in fuori uno spettacolo che ho già fotografato e costudisco nel mio telefonino.

Vestito, corro a prendere il caffè è quasi freddo peccato. Anna non è in cucina. Per un educato saluto la ritrovo nella cameretta sdraiata tutta nuda, che si sta accarezzando la pelosa patata. Mi saluta con gioia senza minimamente fermare l’accarezzamento.

Sul metrò, sempre affollato, ripenso alle due donne nude che sono a casa. Da una parte non male, ma la gestione sarà un gran casino. Se Lucia subodora un qualcosa, sono un uomo finito. Oltre ad amarla è una gran maiala a letto: fa delle pompe regali e quando se lo prende nel culo non lo molla più finche non la riempio di sborra. Poi dei nostri giochini maiali che imitano i filmini porno, non li voglio perdere. Non posso abbandonare tutto sto godimento per una suocera infoiata. Deciso! Stasera o quanto prima parlo chiaro ad Anna e la rimando da Mario. Mi spiace che lui la cornificata, facendosi stupidamente scoprire, ma sono cazzi loro.

In ufficio la giornata passa come il solito: segretarie con gonne troppo strette per attirare gli sguardi sui loro bei sederi. Discorsi pruriginosi con i colleghi. Della serie tutti scopano alla grande, ma molti sono sempre infoiati. Non mi quadra la cosa, ma va bene così. Mi adeguo all’ambiente maschile.

Dopo mensa caffè e sigaretta. Tra i vari accordi di coppie semisegrete. Tra le sparizioni di colleghi per le sveltine di mezzo dì. La vicina pensione a ore ringrazia e fa affari d’oro. Comunque tutto questo “remescio” fa bene all’umore generale dell’azienda.

Nel primo pomeriggio un sms di Lucia mi da appuntamento nel solito centro commerciale, davanti ad una nota boutique di biancheria intima femminile. WOW, prevedo un suo nuovo progetto scopereccio. Mia risposta “ok arrivo alle 17,20”.

M’infilo nel metrò, sempre troppo affollato, sempre troppo caldo. È l’ora di punta che pretendo: una carrozza tutta per me con champagne fresco. Solo posto in piedi. Nelle scatole le sardine sono più comode. L’unica consolazione: a volte ti ritrovi dietro una signora con vestitino leggero che appoggia il suo caldo sedere a te e gioca con il tuo cazzo, intrufolato che s’intrufolato nelle sue chiappe. Senza mai voltarsi lei e tu giochi alle sardine in scatole. Tutto inizia e finisce in poche fermate e poi mai più ci s’incontra.
Questo scambio di effusioni nascoste è unico, pericoloso, maiale ma esiste. Anche se non è facile capire chi lo cerca o chi ne è inorridito. Comunque sia fa parte dei viaggi sui mezzi pubblici.
Il centro commerciale è grande e affollato. Per il fresco o per comprare o per “vascheggiare”?

L’appuntamento sarebbe dentro una famosa boutique di biancheria intima femminile. E no! Io l’aspetto fuori. Facendo l’indifferente gironzolo lì davanti. Pensando che potremmo organizzare una pizzata.

Capperi ma Lucia non è sola. È con sua madre, che porta una grossa busta con insegne della boutique. Che avranno comprato. Lucia non ha busta. Hanno comprato solo per Anna?
-Ciao amore, non abbiamo ancora finito. Vieni con noi-

Si dirigono verso la scala mobile e salendo mi ritrovo i loro due culi ad altezza occhi. Quello di Lucia, avvolto in stretti e leggeri jeans, è tutto da mangiare, me ne devo ricordare stasera. In contrasto, quello della suocera è coperto dalla gonna larga che lo rende indifferente. Della serie “scusate c’è ma non è la mia bandiera”

Altro negozio di abbigliamento femminile. Giri e giri nel labirinto degli attaccapanni. Io più che ai vestiti mi concentro sulle commesse. Tutte carine, fasciate nei loro mini vestitini accattivanti. Sarà professionale ma sono intriganti e fanno sognare futuri incontri sexy.

Finalmente le mie signore hanno trovato e raccolto alcune gonne e vestiti, per provarli si dirigono verso i camerini. Io "cagnolinamente" seguo annoiandomi. La suocera sparisce dietro la tenda e dopo poco spunta con una gonna grigia troppo stretta per lei. Rientra sconsolata mentre Lucia va a prenderne un’altra con taglia più grande. La tenda non si chiude bene e la suocera pur accorgendosene si toglie la gonna. Rimanendo a guardarmi con faccia provocante. Capperi, non ha più i mutandoni coloniali. Sono stati sostituiti da una mutandina in pizzo nero troppo stretta per lei. Mi sa che c’è lo zampino di mia moglie. Lei si gira, si piega e le mutandine scoprono le chiappe grosse ma tutta da leccare.

Arriva Lucia tutto finisce. Scosta ulteriormente la tenda e senza paure la suocera si riveste.
Sarà strano ma la situazione mi sta eccitando.
Finalmente dopo varie misurazioni, scelgono e ci dirigiamo alla cassa, con diversi capi di abbigliamento. E guarda chi paga? La mia carta di credito.

Altro viaggio in metrò e finalmente siamo a casa.

Organizzazione doccia, la suocera per prima, ha deciso che cucina lei. Io approfitto per giochicchiare con Lucia. La “sbatto” sul letto. Lei protesta mentre le sfilo parzialmente i jeans, e spostato il tanga m’infilo a leccarle la depilata patatina. Lei sotto voce protesta dicendo che c’è sua madre, che può arrivare e vederci, ma allarga ancor più le gambe. Io continuo a leccare e le infilo la lingua dentro le labbra. Mi piace un casino leccarla prima del bidet ha un sapore vero. Sta per godere quando la porta del bagno si apre, velocemente abbandono il lauto pranzo.

Doccia per tutti.

Durante la cena Lucia m’informa che sua madre ha avuto dei “dissapori” con suo padre e se non ho problemi, pensa di rimanere nostra ospite per un po’ di tempo. Aspettando che le acque si calmino. Hanno deciso tutto loro e va già bene che mi hanno informato.
Il mio mondo è stato stravolto dalla suocera che per consolarsi dalle corna del marito si è fatta chiavare dal genero. Carina la situazione. Il solo pensiero che Lucia possa sapere della mia chiavata con sua madre m’inorridisce.

Serata davanti alla TV, tutti sul divano, io mi sento a disagio nel mezzo delle due donne, comunque sia il film finalmente finisce. Con gentile concessione delle signore sono il primo ad andare in bagno. All’uscita vedo le due donne che parlottando sottovoce. Soliti segreti tra madre e figlia! Meglio non intromettersi. Preferisco lanciarle un: “buona notte, belle signore” e sparire nei freschi lenzuoli.

Mi devo essere addormentato. Calde labbra mi baciano, una morbida lingua s’intrufola a cercar la mia. Lucia, profumata di doccia e accoccolata vicino a me, sta dolcemente tentando di risvegliarmi. Accetto l’intrusa che s’intreccia danzando con la mia lingua. E’ calda, sinuosa, morbida, birichina trasmettere fremiti che s’irraggiano per tutto il corpo richiamandolo alla vita. Nel totale silenzio il lenzuolo vola via. Lucia abbandona la bocca per scendere con una collana di bacini lenti, sapienti, caldi. Con un tempo, infinito, infiorito dai miei e suoi fremiti, raggiunge il mio capezzolo. Li mordicchi. Li tormenta. Li succhia. Li lecca. Capperi madre e figlia sono della stessa università. Volentieri mi abbandono alle sue dolci sevizie. Soddisfatta della sua preda, si alza e vedo il suo viso felicemente sereno di quello che sta donandomi. Un appassionato bacio e ripercorre il sentiero dei bacini, si ferma a salutare entrambi i capezzoli e riprende a scendere, ancor più lentamente, giù sempre più giù.

Lui si è risvegliato e svetta nella sua durezza, con la cappella completamente libera, turgida, violacea. Vuole essere il protagonista della situazione ma Lucia lo ignora e scende a giocherellare con le gonfie palline. Dolcemente le lecca, le aspira nella calda bocca, le mordicchia. Un frammisto di dolore e piacere m’invade.
Vorrei leccarle la patata. Provo ad alzarmi ma lei non vuole.
-No amor mio stasera sei solo mio. Ti devi accontentare e subire-

Dicendo cosi mi spinge e ricado sulla schiena. Lei ne approfitta e si accomoda in mezzo alle mie gambe, con la faccia a pochi cm dal mio cazzo. Ricomincia a leccare partendo da sotto le palle, vicino vicino al mio buchino, e risale per tutta l’asta fino a giocherellare con la sensibile cappella che subisce violenti scossoni.
Vedo il suo culino riflesso nello specchio dell’armadio. Che bello sentirsi leccare e vedere il suo culino semi aperto. Era in quella posizione quando settimane fa scopava con un amico ed io leccavo la figa della sua signora. Cazzo che favolosa serata.

Nel culmine della goduria Lei abbandona la Preda e risalendo il mio corpo a mo’ di pantera, si apposta vicino al mio orecchio e sussurra:
-Amor mio. Dimmi faresti sesso con mia Madre-

Cazzo che domanda. Che le dico? Sa della scopata di ieri sera? La madre se confidata con lei? Che faccio? Intanto il mio Lui si ammorbidisce.

-Amore ma che dici? Sei impazzita? Non mi sembra opportuno!-
-Non fare lo stupido. Mia madre è sempre una donna, un po’ in là con gli anni, ma ancora piacente. Ora ti spiego……..- E inizia a raccontarmi che la madre è da mesi in astinenza ( che bugiarda), che non sente più desiderio di suo marito, e che ha desiderio di un altro uomo. Non vuole andare a cercare uno qualsiasi, desidera che tutto rimanga tra le mura di casa.

Che bugiardissssima madre hai Lucia. (Naturalmente non glielo dico).

Mentre parla Lucia giocherella con il mio Molliccio. Mi guarda e aspetta la risposta alla sua indecente proposta.

-Ok…..mi hai convinto a questo tuo nuovo giochino…….ma a una condizione Tu sarai presente e partecipe…….-

Non risponde. Un sorriso splendido illumina il suo viso. Velocemente si rovescia e prende in bocca il mio Barzotto. Lo riscalda e risucchia. Lui non capendo nulla ritorna velocemente attivo.

Mi attira un lieve movimento della porta. Un’ombra bassetta grassottella immobile si staglia nello spiraglio. La vedo le sorrido. Lucia succhia. L’ombra rimane immobile. Lucia ha raggiunto lo scopo: è durissimo. Si posizione a cavalluccio su di me e senza difficoltà s’infila il cazzo nella morbida, calda, bagnata e desiderosa figa. Sale e scende lentamente per non venire subito. Duro poco con un rantolo sommesso riempio la sua caverna con una lunga e vogliosa sborrata. Lei non si ferma continua e vibra tutta, e finalmente si libera della voglia di godere con un urlo rauco e gioioso. Si abbandona su di me.

L’ombra è sempre nello spiraglio della porta. Non capisco che fa ma penso che sia difficile che rimanga ferma. Sicuramente un po’ di carezze alla pelosa patata le sta dando.
Una mano dell'ombra mi saluta e sparisce nel buio del corridoio.

Lucia scende da me e stringendomi forte:
-Grazie amore. Sei grande. Ti amo.-

Abbracciato al suo rilassato corpo, mi lasci andare e senza pensieri mi addormento aspettando il domani.
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