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io e mia moglie la troia - 3


di Membro VIP di Annunci69.it calibroforte
01.05.2014    |    23.635    |    2 8.7
"Ad un tratto l’idea, vedo il suo culo bellissimo davanti ai miei occhi e bagnato da tutti gli umori che le sono colati prima dalla fica..."
Capitolo 3

Nei giorni che seguirono spesso la toccavo e lei furtivamente mi stuzzicava con qualche bacetto a willy mentre mi lavavo o ero indaffarato in qualche lavoro domestico. Poi riprese a farmi un giochino molto particolare che non credevo di gradire così tanto. Lei mi comincia a leccare il cazzo fino a farlo diventare duro, poi passa alle palle sempre con maestria che solo lei sa fare e in fine scendeva fino al mio buchino e con la lingua lo lecca velocemente. Questo solletichino a me piace da impazzire e godo come un matto. Adesso si è portata avanti e dopo aver percorso il tragitto di sopra, lecca il mio culetto e poi m’infila un dito. Io le chiedo che intenzioni ha, e lei mi risponde di solito di stare tranquillo, l’importante è che mi piaccia. Io ovviamente non mi tiro indietro perché dopo scopiamo alla grande. Ma il passo successivo lo ha fatto l’altra sera. Eravamo intenti in un 69 e io le leccavo la fica da più di dieci minuti. Sentivo la sua lingua veloce sulla mia cappella e poi le sue labbra che la avvolgevano fino in fondo al palato e poi su di nuovo, scende con la lingua lungo l’asta fino ad arrivare alle palle leccandomele e succhiandomele, mi fa letteralmente impazzire. Poi con abile maestria scende giù fino al mio culetto cominciando a leccare e infilare la lingua. Vado in estasi. Poi penetra con un dito e non contenta ne infila un altro, io lascio fare e mi diverto a leccarle la fica che nel frattempo è fradicia di umori. Ad un tratto si alza, si mette le pantofole, io le chiedo dove va, lei mi risponde con voce ferma e decisa: “Stai buono lì e non ti muovere adesso arrivo!” Io obbedisco. Sento che arriva fino in cucina, apre il frigo, apre il rubinetto del lavandino, sento l’acqua che scorre, forse ha sete o chissà. La sento ritornare in camera e la vedo spuntare con una zucchina in mano. Le chiedo cosa volesse farmi e lei mi dice, sempre con voce ferma e decisa: “fai quello che ti dico e stai buono”. Apre il cassetto del comodino e prende un preservativo, lo srotola sopra la zucchina, poi mi ordina: “Mettiti a pecorina con il culo all’insù!”, io protesto “ma Patty!”, “stai zitto e fermo”, sempre con voce arrogante. Riprende a leccarmi il culo e lo allarga prima con un dito, poi con due, le ruota dentro il mio ano. Io penso tra me e me “… è già bello così perché vuole andare avanti?” ma sto fermo. Poi lei estrae le due dita, sputa sopra il mio ano e poggia la zucchina sul mio buchetto. Sento una pressione e il dilatarsi della carne, un leggero bruciore nella parte iniziale mi attraversa il corpo, poi sento che si fa strada aprendomi. Lei lo ferma dentro, mi schiaffeggia i glutei e mi dice di rilassarmi. Poi mi chiede con tono dolce se ho provato dolore, io le rispondo di si soprattutto all’inizio ma poi non più. Ritorna l’imperativo nella sua voce. “Stai attento!” e sfila fuori la zucchina. Sento il mio culo aperto, lei lo lecca ancora, è bello e mi porta sollievo. Poi gli risputa abbondante saliva e in men che non si dica rinfila la zucchina in un solo colpo, io emetto un forte gemito ma stranamente non provo più dolore e il piacere si fa strada con la zucchina. Lei pompa per un po’ la zucchina nel mio culo, io godo, ansimo, sento uno spasmo sotto la vescica che mi provoca piacere. Poi le chiedo che cosa volesse fare ancora, lei mi risponde con assoluta fermezza: “Ti ho appena rotto il culo mio bel maschione vorresti qualche altro servizio?”. Continua a pompare la zucca dentro di me, il piacere e immenso, sono paralizzato. Il mio cazzo e piccolo e moscio ma continua a sputare enorme quantità di liquido prespermatico. Lei si mette giù, sotto di me. Con una mano tiene e muove la zucchina e con la bocca succhia e beve il mio liquido. Il mio cazzo non ne vuole sentire di risalire, ma in fin dei conti sto godendo lo stesso. Passano buoni dieci minuto di stimolazione anale, poi Patty si risolleva, mi estrae la zucca dal mio buco, io accenno ad un ma… stentato, lei mi dice “non ti è bastato per oggi? Non prenderci gusto però!”. Adesso lei vorrà la sua parte, penso io. Così mi do da fare riprendo a leccargli la figa e l’ano. E’ letteralmente fradicia che le entrano tre dita in un solo colpo. Le solletico dentro sotto l’uretra con le dita e con la lingua le lecco il clitoride. Lei trema e vibra, sento che sta per avere un orgasmo. Arriva all’improvviso un’ondata di liquido caldo e giallognolo dalla sua fica. Sento il mio cazzo riprendere forma e dimensione, mi avvicino a lei, glielo sbatto un viso, lei apre la bocca e lo succhia con avidità. Poi la giro alla pecorina e la penetro in un solo colpo nella fica. Vado avanti e indietro dentro di lei la quale geme e mi incita ad andare sempre più veloce. Ad un tratto l’idea, vedo il suo culo bellissimo davanti ai miei occhi e bagnato da tutti gli umori che le sono colati prima dalla fica. Ripenso alla zucchina, glielo poggio sul suo buchetto massaggiandole l’asola con l’oggetto. Lei mi lascia fare mentre continuino a spingere e scopare la sua fica. Poi aumento la pressione sull’ano fino a farlo entrare. Lei emette un rantolo, io continuo e la penetro nel culo con la zucchina. La scopo contemporaneamente nella fica e nel culo, lei gode e si contorce tutta, grida come un’ossessa. Sento il mio cazzo strusciare contro la sottile parete dello sfintere che ci separa dalla zucca. Sto per arrivare, mi trattengo per un minuto, non vorrei finire mai ma da lì ad un paio di colpi vengo tutto dentro la sua fica. Il piacere è immenso e reciproco, continuo per inerzia ad andare avanti e indietro dentro di lei fino a quando cadiamo sfiniti nel letto. Io le bacio il collo e la schiena, poi lei si gira e mi da un bacio appassionato con le lingue che si intrecciano. “Ti amo e ti amerò finché vivrò!” Esclamo io. Lei mi dice: “Dimmi la verità, ti è piaciuto?”, “si molto” rispondo io. Poi aggiungo: “… e a te ti e piaciuta la doppia”, “da morire sei stato veramente fantastico, lo sempre sognata sin da quand’ero ragazza”. “Solo una cosa non capisco, come mai non mi e venuto duro durante il mio rapporto anale?” le dico, “penso perché tu non sei gay e quindi provi si piacere fisico ma non mentale ed e sempre il cervello che comanda l’erezione”, “mi sembra una spiegazione molto scientifica e puntuale” aggiungo io. Le chiedo se vorrebbe provare con un cazzo vero, anche se temo il peggio, lei mi chiede che paure avessi, io le rispondo che si innamora dell’altro e mi molla. Lei sorride e mi dice “stupido io ti amo e non posso stare senza di te non solo per il sesso”. Poi un attimo di silenzio profondo, ci guardiamo negli occhi e lei ad un tratto mi dice: “Potremmo invitare un trans, cosi io non potrò mai innamorarmi di lui e tu, visto l’esperimento di oggi non ai eccessive tendenze gay”. Io sorridendo le dico “Stronza!”, lei “perché?”, sulle “eccessive …!”. “Ok, senti un po’, lo cercheremo non mercenario, molto femminile e raffinato ma con un gran cazzo tra le gambe”, “mi sembra una buona idea” aggiunge lei.
Nel frattempo si alza e si dirige verso il bagno per lavarsi, poi si ferma si gira e con aria maliziosa torna verso di me, “ che hai ?” esclamo, “ ho voglia di continuare con i giochini…. Non guardare e rimani li fermo e non toccarti ”, supinamente obbedisco, chiudo gli occhi e inizio a pensare cos’altro le frullerà per la mente, confesso che questo stato d’impotenza e di sudditanza mi eccita enormemente, il sol pensiero di qualcosa estremamente trasgressivo mi fa eccitate ancor più di prima e sento il mio cazzo, mezzo moscio, velocemente indurirsi. Di li a poco, sento la sua lingua sfiorarmi le labbra e scivolare vesso il lobo dell’orecchio destro che lascivamente mordicchia e succhia mentre le sue unghie mi sfiorano il torace per giungere a titillare i capezzoli. Sussurrandomi all’orecchio mi dice “ ti posso fare di tutto? Non è che ti arrabbi o pensi male di me ? Oggi mi sento un gran troia e voglio essere più troia delle migliori puttane”; sentirla parlare in quel modo mi eccitare ancora di più di prima , i testicoli che iniziano a girarmi vorticosamente, facendo indurire il cazzo tanto da farmi male. Con voce sottile le rispondo “ si, puoi farmi quello che voi, anzi esagera, l’importante che non mi fai venire subito” , “ e chi ti ha detto che ti voglio far venire ? io ti ho solo detto ho voglia di fare la troia, se sarai bravo e ti lascerai guidare riceverai un bel premio, ti farò fare una sborrata che te la ricorderai per anni, ma solo se sarai bravo”. La mia mente non sapeva più cosa pensare, immaginavo di tutto ma non sapevo fino a che punto arrivasse la sua fantasia. Ad un certo punto sussurrandomi sempre all’orecchio mi dice “ ora stai sempre con gli occhi chiusi, perché facciamo un bel giochino, ti infilerò delle cose nel culo, altre le infilerò dentro di me e tu devi indovinare dove sono state, se dentro di me o dentro di te, se indovini la sborrata si allontana se sbagli la sborrata si avvicina”, sentirla parlare così mi faceva arrapare come non mai, nel mentre sento le sue mani scivolano sul mio torace per raggiungere e stringere la base del pene, che afferrato con delicatezza lentamente mi tira una sega. Allontanandosi dalla mia guancia, i suoi capelli accarezzano i miei fianchi facendomi intuire quale sia la meta, ed ecco che sento le sue morbide labbra abbracciare la mia cappella ed accingersi in un lento pompino affondando la bocca fino a raggiungere i peli alla base del cazzo. Un mio rantolo di godimento riempie la stanza e sentendolo indurirsi in bocca, molla velocemente la presa evitando il mio orgasmo. Soddisfatta per il rinvigorimento, si alza, e con fare malizioso si sposta alla base del letto. Mi afferra le caviglie e sollevando i piedi se li struscia sui seni, facendo si che i turgidi capezzoli si infilino in mezzo alle mie dita. Poi inizia a succhiarmeli, partendo dall’alluce per passare a tutte le altre dita. Senza che me ne accorgessi mi ritrovo entrambe le gambe sollevate ed allargate offrendoli lo sfintere a qualsiasi fantasia. La sua lingua abbandona le dita dei piedi per dirigersi più in basso, passando per la caviglia, il polpaccio, la coscia, il gluteo fino ad arrivare al quel buchetto voglioso di desiderio in attesa di essere leccato. E già leggermente dilatato dall’eccitazione, non necessita di eccessiva lubrificazione, con solo due veloci linguate, senza alcuno sforzo, mi infila il suo dito medio subito seguito dall’indice stantuffandomi per bene. Io non capisco più nulla. Sto godendo in una maniera incredibile. Ho solo voglia di venire, ma cerco con tutte le forze di rinviare l’orgasmo, sapendo che siamo solo all’inizio e non oso immaginare cos’altro ha per la mente e quanto ancora dovrò godere. Mentre peso a questo, con lo sfintere completamente dilatato bramoso di ricevere dell’altro, sento le dita sfilarsi e una voce sensuale mi sussurra, “apri la bocca, ora non devi sbagliare…… dove sono state sino ad adesso ??” nel formulare la domanda mi infila le due dita in bocca “ di che sanno ??”, non appena le assaporo vengo preso da un totale senso di depravatazione e inizio a succhiarle con avida ingordigia, “ mmhhh mi piace , si mi piace, sei una gran troia, una gran maiala, mi stai facendo impazzire, continua ti prego non ti fermare”, “si” risponde lei” ma non mia hai ancora detto dove sono state ?” , “dentro di me ovvio”, “sbagliato”replica lei” sono state dentro di me, mentre ti inculavo con la mano sinistra, la destra stantuffava me !!, quindi hai sbagliato ora paghi pegno e ti faccio venire”, “nooo, non puoi farmi questo, mi stai facendo impazzire e voi farmi venire ora ?? Non ci riuscirai mi concentrerò a tal punto che non riuscirai a farmi venire” , “ tu credi? Non hai capito che solo la migliore troia che ci sia, solo cinque minuti e ti farò sborrare con un quindicenne alla prima esperienza”. A quelle parole la mio libo aumentava in maniera incontrollata, più mi concentravo per ammosciarmi e più mi diventava duro.
“Scendi dal letto e sdraiati per terra” con voce calda ed autoritaria Patty mi ordinava una nuova diavoleria sessuale, “ Hai detto che non vuoi venire, vero ? che non riesco a farti sborrare ? Ora vediamo quanto sei bravo….., io dico che non ce la farai a resistermi ”, con il cazzo in tiro mi sdraio sul parquet in attesa degli eventi “ Non, non così, devi appoggiare i reni sul bordo del letto tenendo le gambe per aria e la testa a terra, si bravo così va bene”, rimanendo in quella posizione, Patty si avvicina accovacciandosi sulla mia faccia formando un sessantanove verticale, cerco di leccarle la splendida figa dalle generose labbra completamente rasata, ma lei mi blocca sollevandosi leggermente e mi dice “ chi ti ha detto che me la puoi leccare, ti ho detto di farlo ? devi solo vedere, ti dirò io quando e se lo potrai farlo ” così dicendo riacquisì la sua posizione accovacciandosi nuovamente sulla mia faccia, rimanendo a poco più di dieci centimetri dalla mia bocca. Da gran troia, sapeva benissimo che accovacciandosi anziché inginocchiarsi, la sua splendida figa si sarebbe dilatata offrendomi uno spettacolo sublime. In quella posizione, inerme ed obbligato a non fare nulla, sentivo la sua lingua che mi leccava avidamente la cappella ormai violacea per l’afflusso di sangue dovuto dall’eccitazione, andando giù per l’asta di carne soffermandosi ora sul prepuzio ora sui testicoli proseguendo con fare sensuale sino allo sfintere, “ stai fermo qui e non ti muovere” mi dice ad un tratto e di scatto si alza per sparire nella stanza accanto, non sento rumori particolari, anzi non sento nulla. Dopo qualche minuto riappare riconquistando la stessa posizione, si riaccovaccia sulla mia faccia riprendendomi a spompinare per bene. “bravo, vedo che hai il cazzo ancora duro, come premio ora puoi leccami il buchetto del culo” mi dice mentre mi manovra delicatamente la verga “con calma, senza fretta……. E non ti azzardare a leccarmi la figa” non speravo in tanto, immediatamente la mia lingua raggiunse la rosetta e con dovizia inizio a leccargliela spingendo la punta della mia lingua all’interno di essa. Mi piace leccale il buco del culo, ha un buon sapore, ma soprattutto mi fa impazzire la situazione di sudditanza/umiliazione, più si esagera e più mi eccito. Trascorsi una manciata di secondi, sento i suoi muscoli rettali di Patty sforzarsi come se volesse defecare, per un attimo rimango interdetto e disorientato non capendo le sue intenzioni, lei sa quanto mi piace essere umiliato, ma defecarmi in bocca non è una cosa che gradirei, quando dal buchetto vedo spuntare una oggetto color carne, grossa quanto un pollice che velocemente mi s’infila in gola “ non lo magiare, succhialo per bene e rinfilamelo dentro, nel culo. Solo con la bocca e spingilo dentro con la lingua” Realizzo che la troia si era infilata un wuster, la situazione e le parole pronunciate mi fanno quasi venire costringendomi ad uno scatto di reni, sfilando il cazzo dalle sue labbra per evitare di venirle in bocca, “ Stavi venendo eh…… a quanto pare ti piacciono questi giochino, su infilamelo che mica hai finito” così facendo dopo aver avidamente succhiato il wuster che si era infilata poco prima, glielo rinfilo e mi diverto a spingerlo tutto dentro con la lingua fino a farlo scomparire in attesa che mi venisse restituito intriso dei suoi umori. “Ok, ora basta così” la sua mano s’interpose fra la mia bocca e l’ano e lasciò che il wuster le cadesse nel palmo, ma con soluzione di continuità, prima me lo ripropone per un’ultima succhiatina, poi lo introduce nella vagina facendolo andare su e giù per qualche secondo. Convinto di riceverlo in bocca alla fine della penetrazione vaginale, mi preparo mentalmente a riceverlo, ma rimango deluso nel non averlo. Delusione spazzata quando i miei occhi si soffermano nel vedere qualcosa d’insperato, dalla figa intravedo colare un liquido perlaceo, leggermente denso, che lentamente le cola dal solco ……. Cazzo è vero (penso), non si è andata a lavare, in figa ha tutta la sborrata di prima che ora sta colando aiutato dallo stantuffamento del wuster. I miei sensi si acutizzano e la cosa che più voglio in quel momento e leccarle la figa grondante di sborra, è una cosa che ho sempre desiderato ma non mi ha mai dato l’occasione di farlo, ora è li tutta per me.
“ Allora, ti va di farmi il bidet? Ho tutta la tua roba di prima” non le lascio finire la frase che inizio a slinguarla e succhiarmi tutto quel nettare, il sapore è forte, indescrivibile sento il dolce del suo umore vaginale unito al pizzicorio dello sperma, ma l’eccitazione e tale che in quel momento leccherei di tutto. “ Sei un vero porco, ti piace leccarti la sborra che mi cola dalla figa , vero?” “ da matti” le rispondo” Allora sono brava, non sono un’incapace “, “sei la migliore troia che esiste, nessuno è in grado di farmi godere come te “, “Ora però o bisogno di lavarmi e non ho pipì, tu celai?” “credo di sì , in questa posizione non capisco più nulla” le rispondo “ allora se celai inizia a farla, al resto penso io” .
Avevo il cazzo troppo duro per pisciare, e la cosa mi eccitava da matti, sinceramente non speravo in tanto, cercai di concentrarmi e di rilassare i muscoli per liberare il liquido d’oro. La verga era mantenuta morbidamente tra le mani di Patty, la quale sapendo di dovermi rilassare non faceva nulla in attesa degli eventi. Finalmente iniziavo a sentire l’urina guadagnarsi l’uscita. Un getto caldo fuoriuscì dal prepuzio inondando i seni di mia moglie, la quale tenendo con la mano il pene, lo dirigeva dove più le piaceva, come se fosse il tubo per innaffiare. Tutto il liquido scendeva per il corpo convogliandosi sul suo pube che come un imbuto lo faceva defluire nella mia bocca avida di piacere. “Bravo, vedo che ti piace, te la stai bevendo tutta, ma ora devi assaggiare anche la mia e poi mi dici qual è la più buona” così dicendo anche Patty inizio ad urinare nella mia bocca, dal solco dilatato vidi uno zampillo dorato fuoriuscire e dirigersi sulla mia faccia, durò solo qualche secondo, ma fu più che sufficiente a portarmi al culmine dell’eccitazione provocandomi un’enorme sborrata che generò quattro, cinque copiosi fiotti di sperma sul suo seno, la quale lo raccolse con le dita e lo porto sulle mie labbra a coronamento della più bella ed incredibile sborrata della mia vita.
“Allora ti è piaciuto”mi chiese “non ho mai provato nulla di simile, ma ora dovrò renderti la pariglia” risposi, “Non ti preoccupare ho pensato anche a quello, ora sei spompato ma abbiamo tutto il giorno e farò in modo che ti tornerà più duro di prima. Ma vale sempre che comando io e decido io, tu devi solo assecondarmi” dicendo questo ci alzammo per dirigerci in bagno a lavarci.
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