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incesto

... mamma


di geppettino2003
22.11.2014    |    83.680    |    3 8.0
"Quel suo caldo respiro alimenta il mio malessere..."
Un leggero respiro accarezza il mio petto. Ne percepisco il piacevole calore morire su di un corpo rapito dall'accattivante piacere.
Una sensazione nuova, a me sconosciuta e... particolarmente intrigante!

Storditi dal forte sole di questa estate, che si preannuncia calda ed afosa, nella penombra di persiane socchiuse, sul divano, riposiamo arrossati corpi alla leggera brezza di un brioso mare che va disperdendosi nel suo accattivante tramonto.

Una bellissima giornata. Assieme in una piccola spiaggietta sottratta alla confusione di massa e arricchita dalla presenza di più di una bella ragazza dai tonici, e ben fatti, corpi. C'era da divertirsi ad ammirare belle, e civettuole figure, ma il mio sollazzo era più per quelle provocanti femmine, un po' più in la con gli anni, i cui maliziosi atteggiamenti carpivano i miei più compiaciuti sguardi!
Sono sincero apprezzo molto la trasgressività di figure che, ammiccanti, vogliono divertirsi in quel sapiente gioco dove la seduzione si mischia alla provocazione e la matura esperienza sa come sconfiggere la giovane esuberanza.
Per quanto invitante possa essere il corpo di una bella figliola, a mio giudizio, poco può fare per competere con le provocanti movenze di una matura figura ben consapevole del suo fascino.

Una in particolare ha richiamato il mio particolare interesse. Un azzardato décolleté in un minuto reggiseno, quel piccolo triangolino e i finissimi bordini stampati sul modellato fondoschiena davano il giusto senso al mio pensiero.
Con particolare interesse seguivo, quindi, la maliziosa figura esaltare le plastiche curve contenute in piccoli pezzi di variopinto tessuto.

Sono un convinto assertore che trasgressione ed intrigo sono elementi principi che differiscono una bella donna da una provocante femmina! Solo la femmina sa, sapientemente utilizzare, quella linfa per alimentare il caldo desiderio che, travalicando un puro sentimento, sa trasformarsi in peccaminosa lussuria!

Palesi sono stati i miei concupiti sguardi, intrisi di una fantasia che lentamente cominciava a concretizzare azzardati intrecci avvolgenti focosi corpi impegnati in un turbinio di passione dove solo il peccato imperava!

Forse qualche mio sfrontato sguardo, o quel mio tentativo di sfacciato approccio, ha suscitato quella sua ritrosa reazione manifestatasi in una piccata battuta : - non vedi quanto è volgare! -
La mia immediata replica : - No! Quello è l'esempio più lampante dell'esistenza di Dio! Quello che vedi è il senso pieno della vita! In quel corpo c'è tanta esperienza che sa come materializzare il proprio ed altrui piacere - ho continuato : - Chi più di una donna esperta riesce a capire l'intenzione del bel maschio cacciatore. - Con l'aggiunta, sicuramente, inopportuna: - La tua è gelosia o forse invidia? -

Offesa dalla mia sfrontata considerazione si è chiusa in un assordante, e lungo, silenzio. Isolandosi da me e dal resto!

Nel mentre io, incurante della sua presenza, sfrontato, mi sono offerto a quegli sfacciati atteggiamenti sinonimo di peccaminose voglie. Ne ho anche alimentato il complice fare...
Basta poco in spiaggia per aprire una discussione. Una banale scusa, una battuta, e si gettano le basi di un fedifrago incontro.

Solo la sua presenza, e il dovuto rispetto ha limitato le mie avances. Ripromettendomi comunque di non perdere la piccante occasione.

Ore di particolari sensazioni divise tra quel bel femminine e l'innocente donna che mi era accanto.
In quel provocante fare mi è parso leggere un atteggiamento di sfida verso quella donna che, piuttosto risentita, mi stava accanto!

Sarà stata colpa del cocente sole, che per la prima volta, ho lasciato che la mia mente liberasse pensieri che non ho mai avuto.
Ero attratto da un corpo che invocava il peccato ed interessato ad un altro che, innocente, materializzava un puro sentimento di amore.
Quando la fantasia galoppa non ha limiti. Nulla la condiziona, non pone freni, si lascia andare incurante ed irrispettosa.
Più volte il mio sguardo ha accarezzato quel suo innocente corpo stimolando in me un diverso desiderio di amore.

Ora a casa, accoccolati sul divano, il mio tentativo di giustificare quella mia riflessione in un amabile chiacchiericcio : - Anche tu sapresti come calamitare sguardi interessati se solo abbandonassi gli sciocchi retaggi delle tue convinzioni.-
Con inusuale franchezza manifesto il mio pensiero: - Se quel tuo bel corpo oggi avesse abbandonato quell'anonimo costume e si fosse fatto apprezzare da un bel due pezzi, magari leggermente seducente, i miei pensieri troverebbero più aderenti conferme... e probabilmente ora staremmo a discutere... di altro. -

Le mie parole sciolgono la sua rabbia. Nel suo sguardo leggo la sorpresa alla mia riflessione. Un malizioso sorriso, dettato dal pudore della sua maturità e, forse, da quel suo più congeniale ruolo, accompagna un suo garbato rifiuto alla mia proposta.
Continuo : - È vero! Non ci si può opporre al tempo che inesorabilmente trascorre ma non conta l'età, è come si sfida quel lento trascorrere!
Basta poco per sentirsi vivi e, ancora meno, per compiacersi della indubbia piacevole sensazione nel sentirsi desiderata! -
E guardandola mi convinco che anche lei potrebbe farlo ... solo volesse!

Ho stupidamente sperato che quel suo sorriso celasse una diversa reazione. Ma la sensazione di un suo lusingato orgoglio mi è apparsa netta, come se le mie parole avessero risvegliato, scalfendoli, anni di radicati convincimenti.

Si accuccia a me, dopo che un innocente bacio, con delicate labbra, ha sfiorato le mie. C'è tanto amore nel suo fare. Ed io voglio farmi perdonare!

In poco chiude gli occhi abbandonandosi ad un esigente riposo. Anch'io tento di chiudere gli occhi ma la sua presenza a me così vicino, in poco fa si che riprendano quegli infidi pensieri che non dovrei avere e che, invece subdoli, stuzzicano proibite fantasie dall'erotico contenuto...
Neanche una doccia fredda è riuscita ad acquietare la mia mente e ... le mie membra.

I suoi lunghi capelli color oro, ancora umidi, sparsi sul mio petto riscaldano il mio corpo. Sempre più delicato quel respiro accarezza la mia pelle. L'intrigante calore alimenta la mia fantasia!
Comincio a vergognarmi ma è più forte di me.

Il suo sonno è diventato pieno. L'espressione di un viso sereno mi restituisce il piacere di una bella donna. Chissà se quelle mie innocenti riflessioni adesso condizionano il suo riposo.
La sua delicata mano, appoggiata sul mio petto, sembra voglia accompagnare quel suo respiro in un onirico contatto.
Il mio dormiveglia è sempre più condizionato da continue riflessioni che intendono solo restituirle quei meriti che mi sto convincendo, se solo volesse, saprei come farle apprezzare!

Ammiro i contorni di una figura accattivante, le lunghe gambe leggermente raccolte disegnano il corpo di una bellissima cinquantenne.
Il morbido accappatoio, accompagnato da respiri che piano piano si sono fatti lunghi, lascia involontariamente trasparire una figura che merita di essere amato. È netto il contrasto di un corpo arrossato e il candore di una delicata pelle. Il plastico seno appoggiato sul mio braccio conferma la vellutata pelle. Il profumo della sua pelle mi inebria.
Il raggio di un pallido sole dalla persiana esalta un morbido capezzolo che si lascia ammirare nel suo roseo contorno.

Perché la donna che mi è accanto deve inibire ogni mia fantasia.

Minuti di delicati contatti stanno trasformando un innocente rapporto in un turbinio di morbose fantasie!
La mia mano timorosa sfiora il suo viso, ne segue i delicati tratti, colpevole scivola sul seno, a fil di pelle percorre il plastico contorno di quel morbido capezzolo.
Percepisco, immediato, un suo leggero sussulto. Reagisce al delicato contatto con un respiro lungo e profondo.
Spaventato richiamo la mia mano! Ma niente frena la mia mente.
Mi assale una convinzione: - e se quel corpo desiderasse essere risvegliato da un lungo torpore?

Non fossi io, ora mi piacerebbe abbracciarla, percorrere con le mie umide labbra il suo corpo, con timide mani percepire i suoi tremori, scuotere i suoi sensi e, nel liberare la sua fantasia, abbandonarmi complice alla sua arte.
Chissà cosa sarebbe capace di fare e di darmi!
So per certo che una donna che ama non si pone limiti nel dare gioia ma lei lo farebbe?
Saprebbe come sconfiggere ciò che non può essere!

Questi miei pensieri, ed il suo sonno, alimentano la mia perversa fantasia.
Perché non approfittare subdolo del suo stato di inerme abbandono e lasciare che le mie dita giochino con il suo disponibile corpo.

Intanto il mio piccolo asciugamano non riesce a contenere la reazione al mio fare. La mia fantasia si è materializzata in una corposità quasi oscena.
Non riesco a mascherarne gli effetti. Un mio movimento potrebbe scuoterla, e nel risvegliarla privarmi di questo bel momento rendendole palese il mio stato di indecente emozione!

Quale sarebbe la sua reazione allo sfrontato ostentare un perverso desiderio?
Sorpresa dal momento, spaventata dalla situazione mi griderebbe offesa la sua rabbia contestandomi il mio essere sfacciato.
Non avrei scusanti! Solo il suo grande amore verso me potrebbe, forse accogliere le mie ragioni senza poterle giustificare!

E se invece, lusingata dagli effetti del suo essere lì accanto a me, si compiacesse di suscitare nel giovane puledro quelle emozioni che sa dare un corpo che sa essere intrigante anche in innocenti atteggiamenti.
E se fosse disponibile ad offrire quel suo amabile corpo e approfittare dell'opportunità di avere accanto un focoso amante.
Ho il dubbio di travalicare il limite della decenza incidendo sull'esistente barriera che separa il lecito e possibile dell'assurdo è impossibile.
Giuste riflessioni che, però non condizionano la mia mente!

Ora è il mio respiro, che fattosi intenso, agevola quella dormiente mano dal mio petto scivolare lentamente arrivando a sfiorare un qualcosa che so la morale condanna ma che una piacevole sensazione desidera accada!
Sono lunghi i minuti della mia strategia, ed i lenti secondi che trascorrono accentuano il mio stato di particolare emozione.

Quel sottile gioco di amorevoli moine acuiscono il mio desiderio

Cerco con il mio di respiro, fattosi profondo e lungo di agevolare il morboso contatto anche solo per un attimo.
Agevolato dal mio fare quella mano scivola sul mio corpo. Innocenti dita sfiorano incolpevoli ciò che ho voluto accadesse.
Reagisco ad un delicato contatto. Governo il mio corpo lasciando che sia esso a farsi accarezzare.
Una sensazione bellissima!

Ho il cuore in gola ed i miei battiti, ripetuti e forti, non possono non essere ascoltati
Solo per un attimo apre gli occhi. L'amorevole suo sguardo incrocia il mio.
- non riesci a riposare...
- mi piace starti accanto...
Le sue mani sul volto tra le dita i lunghi capelli raccolti sulla nuca. Un movimento lento che scopre involontariamente il suo seno offrendomi l'opportunità di gioirne e,
contemporaneamente, far nascere spontaneo l'irrefrenabile impulso di surgere amore da capezzoli che mi appaiono gonfi nel conturbante disegno.
- ...sai oggi mi hai offesa...
- scusa ...non volevo...

Si accorge della sua parziale nudità, e con un diffuso rossore che colora le gote, mi priva di una soave immagine. Un un movimento lento che mi appare volutamente sensuale.
Nel suo fare non si accorge che sto spingendo, stringendolo tra le gambe, ciò che i miei sporchi pensieri hanno materializzato. Le nascondo ciò di cui madre natura mi ha dotato e che la sua presenza accanto a me esalta nel suo essere malvagio!
Vergogna paura e pudore mi impongono dire privarla di una vista che mi spaventa.
- vuoi che mi sposti?
- NO! ti prego resta!
Quasi una implorazione

Quell'attimo rapidamente trascorso la riporta tra le braccia di Morfeo e...tra le mie.

Lascio trascorrere lento il tempo che nel suo breve scandire mi sembra una eternità!
So che non dovrei ma è più forte di me. So che sono condannare ma non riesco a sopprimere un maledetto desiderio di ammirare la parte del suo corpo a me sconosciuta.
Una mano sosta sul suo fianco, con delicato fare raccolgo tra le dita l'accappatoio che, lentamente, abbandona parte del suo corpo.
Affascinato mi approprio della sua parziale nudità. Intrigante è il nero contrasto di delicati riccioli sulla candida pelle racchiuso tra gambe raccolte. Bellissimo il suo seno che continua ritmico a seguire l'intenso suo respiro gonfiandosi.
Quel roseo capezzolo sembra bramare dal desiderio di essere sfiorato da delicate labbra.
Chiudo gli occhi ed è solo suo respiro che ascolto, lo percepisco avvolgermi intimamente, restituirmi il calore di vogliosi aneliti, condividerne gli intensi tremori.
Ormai la ragione è sconfitta dal desiderio!
È tanto immensa quanto assurda la mia voglia ed il mio corpo reagisce scosso da intensi tremori.
Combattuto tra il rispetto dovutole ed il desiderio di peccare mi abbandono a me stesso. Volutamente nudo condanno quel mio stato di esaltazione ma lascio che il corpo reagisca libero dai costringimenti della mente.

Una mano tra i suoi lunghi capelli raccolti avvicina, lento e morboso, il suo respiro al mio desiderio.
È poca la distanza che separa entrambi!
Dovrei alzarmi scuotermi ritornare a quella realtà che deve inibire ogni sporco pensiero.
Il suo sonno la priva della reazione il capo, delicatamente, segue il mio delicato sospingerlo.
Sento più caldo quel suo cadenzato soffio. In poco si trasforma in oniriche carezze. Le percepisco intriganti restituirmi il supplizio di una cresciuta eccitazione.
Abbandono completamente il mio corpo al piacere. Lo sento pulsare frenetico. Lo vedo ergersi nervoso, irriguardoso verso colei che gli sta dando vita!
Con la mente invoco il piacere.
No so cosa potrà poi accadere ne come saprò giustificarmi. Un inutile tentativo per ritornare a quella realtà dove il più giusto sentimento di rispetto dovrebbe imperare!
Ma ho raggiunto inconsapevolmente il punto di non ritorno!
Attimi ed il corpo soccombe!
Non controllo me stesso. Non resisto a me stesso.
Quel suo caldo respiro alimenta il mio malessere. In un intenso fremito il corpo esplode in un devastante piacere.
Il mio corpo è scosso, trema!

Gocce, intrise di colpevole lussuria, si susseguono ripetute accompagnate da
gemiti strozzati.
Il caldo seme, corposo, fonde la mia eccitazione al suo viso. Lo sporca spargendosi su di esso.
Inevitabile è l'immediato suo risveglio. Inerme, come fosse paralizzata torna ad un perversa realtà. Segue il mio fremere impacciato con una parte del mio corpo che le restituisce, frenetico, l'immenso piacere di cui è responsabile ma non colpevole!
Non si scosta, non reagisce. Il suo sguardo incrocia il mio.
Attimi dove il silenzio è assordante, rotto solo da reciproci intensi respiri.
Il mio scandito da una morbosa eccitazione che continua a manifestarsi in schizzi pieni di una meravigliosa lussuria.
Il suo corto, spezzato da una realtà assurda e perversa.
Attendo una reazione che tarda a manifestarsi! Il suo viso è stravolto, ma non leggo rabbia.
Non riesco a dire nulla!
I miei schizzi continuano a frustare un corpo che desidero fare peccare.
Lei si lascia sporcare come se lo volesse punire autoflagellandolo reo del mio peccato.
I suoi occhi hanno perso il coraggio di restare aperti.
mentre quel caldo seme percorre le sue guance, sfiora il contorno di carnose labbra. Accarezza il solco di un provocante seno, scivola verso il punto più alto del piacere.
Non fosse lei saprei come trasformare questo momento in un caldo abbraccio di corpi vogliosi!
Mi guarda ancora.
Sembra combattuta. I suoi occhi spaziano sul mio corpo. Lunghissimi secondi dove il suo viso si trasforma in una espressione di cui non conosco i contorni.
Una lasciva perdizione lo pervade esaltandone i tratti.
Seguo il lento schiudere la bocca, un profondo sospiro accompagna la timida lingua a soddisfare il desiderio di assaporare l'impossibile piacere.
Lenta si priva dell'accappatoio, mi offre la splendida nudità di un conturbante corpo. Una languida espressione accompagna il lento avvicinare una avida bocca al contatto di un morboso piacere.
Gemo! Offro il mio corpo ad una giusta punizione. Con le mie mani governo il suo capo e le sue, con passione, si esaltano al mio turgido vigore. Lo stringe forte, si accarezza le labbra, spargendo su di esse il seme di un nuovo amore. Ascolto, da un corpo scosso dalla lussuria, gemiti profondi. È intenso il suo piacere per quanto immenso è il mio!
Il calore della sua bocca mi esalta, le carezze di carnose labbra incitano il mio essere, la forza di una plastica lingua scuote il mio corpo!
- amore mio...
- mamma.........


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