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In albergo con Claudia


di lisagarl
20.11.2007    |    42.268    |    1 7.9
"Ritorniamo in camera e rimessami a pecorina in ginocchio sul letto, lei da dietro restando in piedi ritorna ad incularmi, poco dopo, mi dice aspetta ho..."
Il telefonino squilla, dandoci la sveglia, Claudia per prima si alza, va in bagno per espletare i bisognini mattutini, io mi giro dall’altro lato e riprendo a dormire, passano 20 minuti circa, uscendo dal bagno vede che dormo di nuovo, d’dapprima mi lascia stare, dopo poco mi lancia una ciabatta, niente dormo sempre, ancora lei mi urla e subito inizia a pizzicarmi tutto il corpo, capezzoli compresi, Lisa, svegliati dobbiamo prepararci, ci aspetta la colazione, di colpo mi giro verso di lei e le stampo un bacio in bocca, lei non può fare al meno di ricambiare, poi aggiunge, lo sai che starei con te tutta il giorno a fare le nostre belle porcherie, ma dobbiamo recarci al meeting.
A malincuore mi siedo sul letto e stropicciandomi gli occhi gli dico, sarebbe bello svegliarmi mentre ti prendo cura del mio corpo magari scopandomi mentre dormo, e di nuovo gli do un bacio.
Mi reco in bagno, indossando come sempre quando dormo solo la mutandina, lei seduta davanti allo specchio truccandosi mi vede sfilare e mi dice, certo che sei proprio bona che bel culo che hai, gli mostro la lingua passandomela sulla lebbra ed entro in bagno.
Ci rechiamo al meeting, molto interessante, ci sono diverse modelle, che si prestano al trucco, Claudia mi fa notare una mora con capelli lunghi con due tette da sballo, stando in costume, non possiamo fare al meno di notare come stanno su benissimo, mi sussurra nell’orecchio, chissà come sarebbe bello coinvolgerla nei nostri giochi, e mi infila la lingua nell’orecchio, rispondo dicendo fermati altrimenti ti violento qui in mezzo a tutta sta gente, lo sai che da stamattina che ho una voglia pazzesca, stringo le gambe, tentando di distrarmi.
Il resto della giornata, la passai tentando di non pensare al sesso, anche se in certe occasioni mi veniva la tentazione di toccarmi, infilandomi la mano sotto la mini,Claudia accorgendosi mi rassicurava dicendomi resisti questa notte sarà indimenticabile puoi giurarci, verso le 16,30 dovetti recarmi in bagno, aprendo al borsetta, mi trovai la bottiglietta di profumo , iniziai a leccarla mentre facevo pipi, senza asciugarmi puntai la bottiglietta all’ingresso della patatina e subito la spinsi verso dentro, in un baleno venni, la sfilai dalla fica, ritornai a leccarla e subito dopo il mio forellino posteriore recriminava la sua parte, senza attendere altro me la infilai tutta nel culetto,con una mano mi sditalinavo e con l’altra guidavo la bottiglietta nel mio didietro, venni ancora, nonostante avevo avuto diversi orgasmi non mi sentivo appagata, malgrado ciò dovetti desistere, per diversi motivi, rimisi apposto il minuscolo abito, ed uscii, trovai un ragazzo imbambolato proprio davanti alla porta del bagno,teneva la mano dentro i pantaloni.
Sicuramente mi aveva spiato e si stava facendo una sega, entrambi imbarazzati ci guardavamo negli occhi, mi faceva tenerezza, in quel momento non stetti a pensare chi era ancora minorenne, allungai la mano e lo tastai da sopra i pantaloni, sentii un bel cazzo duro, in un baleno lui lo tirò fuori, non mi sbagliavo, era abbastanza grosso per gli anni che sicuramente dimostrava, lo strinsi nemmeno un paio di menate esplose tutto lo sperma sulla porta e naturalmente sul pavimento, il resto iniziò a colarmi sulla mano, lui non smetteva di ringhiare, finito, portai la mano alla bocca tirando fuori la lingua, iniziai a leccare il resto dello sperma che era rimasto sulla mano, lui in tutta fretta rimise dentro il cazzo e scappò via.
Mi avvicinai al lavandino, lavandomi le mani, risistemai il trucco e tornai in sala, Claudia mi accolse leggermente innervosita, mi disse, sono sicura che sei andata a farti vero?.
Senza rispondere le diedi un bacio in bocca alzando la cartellina facendo in modo che non fossimo viste, lei non poté fare almeno di assaporare le mie labbra, sentendo il gusto dello sperma sei una stronza mi disse nell’orecchio, sapevo che il tuo ritardo era dovuto al fatto che in bagno sicuramente si stavi facendo sbattere da qualcuno, almeno potrei sapere chi è, gli dissi sei fuori strada, vedi ora non posso raccontarti ma guarda quel ragazzo seduto li, lo sperma è suo, ancora sussurrandomi nel’orecchi mi disse ma sei impazzita, quello non avrà nemmeno 15 anni, senti gli ho dato semplicemente una mano a farlo esplodere niente di più.
Dopo aver cenato, prima di rientrare in camera ci attardammo a chiacchierare con altre persone, notai la modella che per tutta la giornata ci aveva deliziato del suo corpo, me la farei davvero altro che pensai dentro di me, la prenderei facendole sentire quel bel cazzone che teniamo in camera, una spinta di Claudia, mi face tornare ,alla realtà, cocca dormi all’in piedi mi disse, dai rientriamo, ci congedammo dal resto del gruppo.
In camera, entrambe nemmeno il tempo di chiudere la porta che ci trovammo nude, lei aveva impellente bisogno di fare una doccia e tanto meno io, passandomi la lingua sulle labbra assaporai ancora il gusto dello sperma di quel ragazzo, ci infilammo sotto la doccia insieme, e iniziò a tempestarmi di domande, volle sapere perche avessi segato quel ragazzino, raccontato il tutto mi disse, secondo me devi farti vedere da un sessuologo, tu non ci stai con la testa, non pensi ad altro che al sesso, a te non dispiaccia vero, e gli diedi un bacio.
Sotto la doccia iniziammo a toccarci, lei passava la mano intrinseca di bagnoschiuma sul mio corpo, lo stesso facevo io, poco dopo sentivo la sua mano insistere nel solco delle chiappe, subito dopo mi trovai 2 dita conficcate nel culetto, tentai di ricambiare il gesto ma la posizione che avevo non mi permetteva di raggiungere il buchetto, mi disse ora torniamo in camera, non resisto al tuo profumo, sei una droga per me lo sai, gli risposi, secondo me dobbiamo andarci insieme da un sessuologo e meglio da uno psicologo, ridendo ci asciugammo alla meglio peggio, ci buttammo sul letto, baciandoci e toccandoci come nostro solito, purtroppo una telefonata dalla portineria interrompe la nostra effusione, Claudia deve recarsi lì per espletare alcune formalità riguardanti il nostro soggiorno, rimango da sola, facendo promettere che sarebbe ritornata nel più breve tempo possibile, accendo la tv in attesa del ritorno di lei, faccio zapping, mi imbatto in vari canali hard, o meglio spogliarelli, poco dopo vedere queste cose mi eccito, sin dall’adolescenza ho visto diversi film porno, ma guardare una donna spogliarsi e parlare al telefono mi faceva un certo effetto.
Mentre ho la mano tra le gambe squilla il telefonino, è mio padre, mi chiede come sto, se mi piace il soggiorno, e altro, dopo aver risposto a tute le sue domande, gli dico, papi ti vorrei qui ho una voglia pazza del tuo bel cazzone, mi sto immaginando che me lo metti nel culetto come piace a te, lui risponde se continui cosi mi fai eccitare, poi devo prendere provvedimenti, poco dopo ho una brillante idea, avendo entrambi la video chiamata, perché non ci masturbiamo guardandoci, l’idea le piace, e subito sfila il pantalone del pigiama, quando mi vede già nuda mi chiede il perché, gli rispondo che avevo voglia di lui e quindi mi stavo toccando, vedo quel bellissimo cazzo mi eccito, lui inizia a segarsi, la sua mano va su e giù per tutta la lunghezza del cazzo, io mi infilo 2 dita nella fica, mi scopo in quel modo, poco dopo aggiungo un terzo dito e in quel momento raggiungo l'orgasmo, formidabile, quasi svengo per il forte eccitamento e goduta.
Anche lui viene spruzzandomi tutto lo sperma su una mia foto nuda, te la conservo per il tuo rientro amore mi dice, ci salutiamo, mi dirigo in bagno, sedendomi sul bidè per lavarmi la cosina, passandomi la mano sul forellino posteriore, infilo un dito, mi sparo un ditalino nel culetto, poco dopo frugo nel body di Claudia e trovo un bel cazzo nero, subito accovacciandomi sulle ginocchia, me lo infilo lentamente nel culetto, brucia un pochino ma subito dopo inizio ad eccitarmi, troppo bello prenderlo dietro, proprio mentre sto venendo ecco che Claudia fa rientro, in un primo momento non mi resi conto del rientro, talmente coinvolta nel godermi quel bel cazzone nero nel culetto, lei si avvicina e mi sussurra, vedo che non ti sei annoiata, mi bacia e facendomi mettere a pecorina, prende in mano quel bel cazzo e iniziai a scoparmi alternando fica e culo.
Ritorniamo in camera e rimessami a pecorina in ginocchio sul letto, lei da dietro restando in piedi ritorna ad incularmi, poco dopo, mi dice aspetta ho voglia di farti provare il bel cazzone, si infila la mutandina, sistemandosi il cazzetto nel culetto, poi porgendo il cazzo in bocca mi dice, dai troia, lo so che hai voglia matta di succhiarmelo, non si sbagliava, mi butto a capofitto sul quel cazzo, me lo pappo per bene nonostante sentissi il sapore del lattice mi piaceva succhiarlo, lo insalivai per bene, e poco dopo lei mi dice ora te lo faccio provare, si mise dietro di me, strusciandomelo sulla fica mi masturbava, nel momento che veniva a contatto con il clito pareva di toccar cielo, senza dirmi nulla in un colpo secco me lo infilò tutta dentro, facendomi un pochetto male, si fermò un attimo,era completamente dentro, sentivo la fica aderire al quel cazzo, ritorno a muoversi, avanti e indietro, poco dopo aumentò il ritmo, le sensazioni erano infinite, ogni colpo era un godimento, cambiammo posizione, assumemmo la classica del missionario, lei tenendo sempre il cazzetto infilato nel culo, si stava eccitando da morire, le stringevo i capezzoli, massaggiandoci il bel seno, dopo l’ennesimo orgasmo, gli chiesi di provarlo dietro, ritornai a pecorina, lei mi spalmò un po’ di crema lubrificante, poggiai la testa sul letto e con le mani mi allargai le chiappe, per facilitarle il compito, poggio il cazzo all’ingresso, e con un colpo secco me lo infilò almeno alla metà, lanciai un urlo dicendogli ma che ti prende, matta, mi hai fatto un male boia, senza dare ascolto alle mie parole un’altra spinta infilandomelo completamente, uscirono delle lacrime, sentivo dolore, ma lei non volle stare a sentire mi disse se te lo sfilo ora non lo vorrai provare più, restammo immobile per dei buoni cinque minuti, accennai un leggero movimento, lei mi chiese se poteva dare inizio alle danze annuii con la testa e subito dopo iniziò un lento entra ed esci, la cosa iniziai a darmi piacere nonostante accusassi ancora un bruciore, ormai era fatta, ero riuscita a infilarmi nel culetto quel bestione, prendemmo ritmo insieme, e in un baleno raggiungemmo di nuovo l’orgasmo, lasciandoci completamente scombussolate, lei si sfilò la mutandina contenente i cazzi, sfinite, sfiancate ci abbracciammo addormentandoci.

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