Prime Esperienze

Doccia solare


di Conte01
15.12.2012    |    37.086    |    2 8.3
"Ogni tanto rallentava, guardava la donna che continuava a parlare, e poi ripartiva; quella invece era attenta a vedere se veniva..."
Aveva parcheggiato la macchina alla periferia di un paesino durante la solita pausa pranzo, con la primavera già arrivata un po’ d’aria gli faceva bene.
Mentre camminava vide una villetta circondata da un grande terreno coltivato a frutteto, ad incuriosirlo fu soprattutto un enorme castagno, il muro di cinta era basso, qualche fila di blocchetti in cemento non intonacati così come la facciata della casa.
Si avvicinò e mentre curiosava venne fuori una donna di una certa età che gli si fece incontro per chiedergli se gli servisse qualcosa.
Parlarono per un’ora buona e lei alla fine gli chiese di tornare a farle visita.
Nei mesi successivi iniziò ad andare a trovarla sempre più spesso ed alla fine le visite diventarono giornaliere.
Lui era un assicuratore di ventisei anni trasferito da quelle parti per un anno lei una vedova di settantotto anni il cui unico figlio era morto d’incidente.
La vedova era una donna alla buona, semplice e molto generosa ed in qualche modo si era affezionata al giovane in ricordo del figlio.
La casa era quello che era, pochi vecchi mobili che avevano visto tempi migliori una cucina dalla quale non avrebbe preso un bicchiere d’acqua ed un bagno inutilizzabile.
La donna era però simpatica ed aveva un sacco di storie da raccontare per questo continuava a frequentarla.
In modo del tutto inatteso, con l’arrivo del caldo, le cose presero un’altra piega.
Vista l’impossibilità di usare il bagno, anche per non dare disturbo, chiese alla donna di poter installare una doccia solare nel giardino per potersi rinfrescare prima di tornare al lavoro.
La vecchia che non sapeva cosa fosse si informò poi disse che andava bene.
La sistemarono sul retro della casa, appena oltre uno stretto marciapiede in cemento, sopra una pedana in legno poggiata direttamente sul terreno.
La doccia fu collegata al rubinetto e provata, poi dato che l’acqua doveva scaldarsi fu tutto rinviato al giorno successivo.
Il giorno dopo arrivò verso la solita ora e dopo aver parlato un po’ disse che andava a farsi la doccia, aveva portato con se l’occorrente si cambiò in una stanza indossando un costume poi uscì in accappatoio e ciabatte.
Uscito vide che la donna era già li, avvicinò una vecchia sedia di plastica e ci posò sopra l’accappatoio poi aprì l’acqua.
La vecchia aspettò che si avvicinasse all’acqua e solo allora disse “ma perché tieni il costume tanto qui non ti può vedere nessuno”.
Lo disse con tanta naturalezza che al giovane sembrò scortese rifiutare ma allo stesso tempo era imbarazzatissimo.
Sentiva però di avere pochi istanti per agire perché sicuramente un tale invito non si sarebbe ripetuto ed invece la cosa l’eccitava terribilmente.
Adesso c’era un altro problema, da sempre quando si trovava davanti ad altri, per la tensione, il pene si ritirava diventando piccolissimo.
Per tale motivo non aveva mai fatto la doccia o si era spogliato davanti ad altri ma il fatto che la donna fosse così anziana l’incoraggiava.
Così prima di entrare sotto l’acqua sfilò il costume e l’appoggiò sulla sedia.
Entrò dandole le spalle, la vecchia chiese se l’acqua era calda, così mentre si insaponava continuarono a parlare.
Ad un certo punto il giovane, vedendo che la vecchia restava lì, decise di voltarsi.
La donna si comportò con la massima naturalezza e rimase lì davanti senza nessun imbarazzo sino a quando non finì.
Nei giorni seguenti la cosa continuò, la donna si faceva trovare già fuori o usciva mentre si lavava, poco alla volta il giovane ci prese gusto prolungando la doccia più che poteva.
La vecchia d’altro canto non sembrava per nulla imbarazzata anzi lo osservava a lungo e più di una volta vide che guardava anche lì.
Abituandosi alla situazione, anche il pene iniziò a dare qualche risposta, adesso mentre si insaponava lo sentiva crescere tra le mani tanto che poteva sentirlo pendere tra le gambe .
Quando la cosa sembrava ormai tranquilla successe un altro fatto.
Mentre era già sotto la doccia la vecchia uscì fuori in compagnia di un’altra donna.
Non fece in tempo a coprirsi che le due, passandogli davanti, si diressero all’orto.
L’altra era una vecchia magrissima, insieme alla padrona di casa si misero a raccoglier pomodori pochi metri più in là.
Imbarazzato e confuso non sapeva cosa fare preso tempo voltandosi di spalle.
Dopo un po, visto che restavano la, decise di voltarsi, le due donne, sollevate, lo guardavano, decise allora di continuare normalmente a lavarsi.
Rimase sotto l’acqua più del necessario, insaponandosi più volte e passando e ripassando sul pube spostando e muovendo l’uccello in tutte le direzioni.
Le due rimasero fino a quando finì, quando rivestitosi entrò in cucina trovò anche l’altra donna e ripresero a conversare come nulla fosse.
Nei giorni seguenti la cosa si ripete con quella e con almeno altre quattro donne, una soprattutto gli rimase impressa.
Era un donnone sulla settantina con un seno enorme che a differenza delle altre si era avvicinata sfacciatamente a lui mentre si lavava tanto che sembrava quasi volesse aiutarlo a lavarsi.
La cosa diventò un’abitudine tanto che ogni giorno ne trovava una o due presenti in casa e sempre al momento della doccia si spostavano fuori.
Quello però che cambiò decisamente le cose avvenne verso agosto.
Dopo la doccia il giovane si rivestiva e passavano un’alta mezzora a chiacchierare sul divano.
Un giorno che si trovavano da soli la vecchia all’improvviso gli disse:
“ma tu non ti tocchi mai, mio marito quando stavamo sul divano lo tirava fuori e si toccava”.
Il giovane rimase di sasso, anche qui aveva solo una frazione di secondo per decidere.
Piuttosto che verificare di aver capito bene decise di abbassare pantaloni e mutande.
La vecchia si alzò di scatto e lasciò la stanza per ritornare dopo pochi istanti con un asciugamano.
“metti sotto questo”, era un chiaro indizio il marito non solo si toccava ma concludeva anche.
Quel giorno però si tocco solo senza venire e così anche i successivi.
Quando finiva la doccia trovava sul divano l’asciugamano, era un chiaro invito tanto che adesso arrivava in accappatoio e poi mentre conversavano si accarezzava.
Quando però un giorno la vecchia gli disse “ma hai qualcosa che non va non vieni mai” capì che doveva comportarsi diversamente.
Mentre continuavano a chiacchierare prese a masturbarsi con più convinzione, dopo un po’ l’uccello diventò duro, la vecchia se ne accorse e pur guardandolo con attenzione fece finta di niente, adesso il giovane si toccava velocemente, la mano impugnava saldamente il pene andando su e giù.
Ogni tanto rallentava, guardava la donna che continuava a parlare, e poi ripartiva; quella invece era attenta a vedere se veniva.
In quelle condizioni però era evidente che non ci sarebbe mai riuscito ed anche la vecchia si era accorta che quella cappella paonazza sarebbe esplosa se non si fosse svuotato.
Così disse “aspetta faccio io” ed alzatasi prese una boccetta d’olio e se lo versò sulle mani iniziando a massaggiargli le palle gonfie per poi impugnare l’uccello, quella volta, le furono sufficienti pochi decisi movimenti per farlo venire.
Nei giorni successivi il giovane iniziava a toccarsi poi alcune volte finiva lui altre finiva la vecchia.
Terminata la bella stagione finirono le docce ma non l’abitudine del divano.
Un giorno mentre si toccava la signora uscì e rientrò con una delle amiche, quelle che doveva fare era ormai chiaro continuò come se nulla fosse ma non sapeva se era conveniente venire.
Fu la donna a trarlo d’impiccio iniziando a toccarlo così che lo fece venire abbondantemente davanti all’altra donna.
Da quel momento le visite delle amiche nel pomeriggio diventarono più frequenti tanto che alla fine, a turno, tutte si prestarono a quell’operazione e quando non era una erano anche due le godute, per accontentare tutte, ma tanto di seme arretrato ce n’era in abbondanza.
Nota dell’autore: questo piccolo e modesto racconto è solo un pretesto per invitare gli altri autori a cimentarsi su questo argomento e più in generale sul Tema: “Vecchie contadine+campagna+aperto+giovani(ragazzi e ragazze)+masturbazione.
In passato ho provato a scrivere qualcosa ma con pochi riscontri, spero adesso di trovare maggior interesse. Conte
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Doccia solare:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni