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L'INASPETTATA PRIMA VOLTA


di Membro VIP di Annunci69.it fedef1971
25.09.2014    |    33.377    |    3 7.8
"In realtà non è che ne avessi troppa voglia..."
Avevo quattordici anni l'ultima volta che con i miei andai a trovare i miei cugini di Maerne.
Un piccolo paesino di pochi abitanti in quel di Venezia.
Ero di qualche anno più più piccolo e a quell'età anche pochi mesi fanno la differenza.
Non feci in tempo ad arrivare che mia cugina mi disse che il fratello era ad una festa e che lo avremmo raggiunto a breve.
In realtà non è che ne avessi troppa voglia.
Più piccolo, timido, senza conoscere nessuno.. Insomma non mi sentivo proprio a mio agio.
Non facemmo in tempo ad entrare in casa della sua amica Francesca che subito mi presentò come il suo cugino di Roma.
"Piacere", mi disse, "io sono Chicca" e rivolgendosi a mia cugina, "carino il ragazzo, ti spiace se ci faccio un giro?!"
Il mio stupore si trasformò in un sorriso velato che spezzò il muro della timidezza. Mi sentii subito a mio agio.
Man mano che arrivavano gli altri invitati "la Francesca" faceva gli onori di casa e sempre più spesso mi rivolgeva sguardi e sorrisi che lasciavano presagire uno sviluppo interessante della serata.
Io però non mi sentivo pronto, non ero li per questo e cercavo in ogni modo un sistema per poter abbandonare la festa. All'improvviso mi accorsi che intorno a me la situazione era degenerata e che un pò ovunque vi erano coppie che si scambiavano non proprio semplici effusioni.
Anche mia cugina, una volta lanciatomi nella mischia, si era data al divertimento più sfrenato.
La vidi adagiata su un bel ragazzo e mentre lo baciava le strofinava il palmo della mano sull'enorme pacco gonfio che cercava di far uscire dalla patta dei pantaloni come se intorno non ci fosse nessuno.
Sentii la Chicca dire ad una sua amica "fai tu gli onori dicasa io adesso ho da fare...."
Senza esitazione alcuna si avvicinò a me che ero sdraiato sul divano, si mise cavalcioni, si piegò verso di me inarcando la schiena, ed afferrandomi per la nuca portò il mio viso in mezzo al suo seno, mi fece strofinare ed annusare il suo buon profumo poi mi spinse con forza verso lo schienale e cominciò a letteralmente a violentarmi la bocca.
Impazzii di piacere ed iniziai a perdere ogni inibizione cercando di toccarla ovunque potessi provando a possederla con ogni parte del mio corpo che non fosse il pene.
Riuscii a penetrarla da sotto il vestito in ogni suo pertugio riuscendo ad infilarle dentro tutto ciò che non era il mio sesso.
Continuava a secernere liquido bianco e denso che, nonostante il sapore acre ed un odore animalesco, non riuscivo a non portarmi alla bocca. Era come se fossi un tossico in astinenza.
Il mio pene era duro ed immenso, gonfio come non mai!
Neanche quando mi masturbavo davanti ai film porno, unica vera fonte di sfogo fino a quel momento, aspettando la scena successiva, sperando fosse migliore di quella di già vista per poter godere di più, l'avevo avuto così tosto.
Quasi non credevo ai miei occhi!
Dopo avermi sbottonato i pantaloni, dove aveva fino ad ora accarezzato con forza il mio membro, entrò delicatamente con la mano dentro gli slip, come se già sapesse come sarebbe andata a finire.
Quando infatti la carne toccò la carne e mi scoprì delicatamente la cappella, un fiotto di sperma schizzò dai pantaloni andando a colpire il mio avambraccio mentre il resto del seme continuò ad uscire copioso inondandole, piano piano, la mano che, ormai ferma, aspettava solo di sentire il mio cazzo sgonfiarsi dall'eccitazione.
A quel punto mi guardò e dopo avermi accarezzato il viso mi baciò dolcemente.
Poi cominciò, da prima a leccare il mio avambraccio e poi la mano che colava sperma da tutte le parti ed infine il pene che prese in bocca succhiandolo, leccandolo e baciandolo per un buon quarto d'ora.
Poi cominciò a baciarmi e a farmi colare in bocca quella cosa mia che, per un pò, aveva fatto sua.
Quell'odore di vaniglia proveniente dai nostri corpi e che circondava i nostri visi non ci mise molto a far risalire la voglia, la voglia di andare "oltre" anche se forse, "oltre" non era possibile spingersi.

Non tornaipiù a trovare i miei cugini fino a pochi anni fa quando ormai tutto questo non era altro che uno sbiadito ricordo.

Questa la mia vera prima irripetibile esperienza che peró non terminó così...
Ancora oggi mi vien la pelle d'oca a raccontarla.
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