Prime Esperienze

L'inizio


di lisagarl
09.04.2010    |    58.919    |    1 8.6
"Appena uscito ritornai in camera, ripensai a tutto quello che era successo; non ero in collera con lui, anzi avrei voluto dirgli grazie, mi ha fatto aprire..."
Era il mese di Novembre, a scuola non funzionavano i riscaldamenti, così quella mattina decisero di fare sciopero; io da brava ragazza rimasi a casa, dicendo ai miei che non mi andava di stare lì a prendere freddo, frequentavo la prima ragioneria.
Mia madre mi chiama, ero ancora a letto, dicendomi ”alzati, io vado ad aprire il negozio, (d’intimo), stamattina viene il signor Franco a riparare il mobile del bagno”.
Mi recai in bagno, feci i miei bisognini e una rilassante doccia, come sempre; sfilai il perizoma unico capo intimo che indossavo e lo buttai dentro la cesta che stava nel mobile del bagno.
Mia madre si reca al lavoro, trascorsa mezz’ora suona il videocitofono; vedo, è il figlio del Sig. Franco. apro, lui ha circa 18/19 anni, con la valigia degli attrezzi; ci salutiamo, mi dice di indicargli il bagno. avendo da poco fatto la doccia, ho i capelli bagnati raccolti in un asciugamano e il corpo avvolto nell’accappatoio, lo precedo indicandogli la strada fino al bagno, quello è il mobile da riparare e aggiungo: "sono in camera, se hai bisogno di qualcosa, chiamami".
Trascorsi dieci minuti, mi reco in bagno per prendere l’asciugacapelli; entrando mi viene un blocco alla gola, mi si presenta una scena per me impensabile: lui poggiato con il fondo schiena sul mobile, in mano il mio perizoma e nell’altra il suo pene duro.
Stiamo immobili entrambi, è la prima volta che vedo un pene eretto, qualcuno di sfuggita al mare o in qualche festicciola tra amici, erano assolutamente piccoli, questo era diverso, grosso, duro si vedevano le vene, è diverso in poche parole.
Lui mi fissa e vedendo il mio imbarazzo mi dice "scusami, trovando questo, spero sia il tuo perizoma, non ho resisto ad annusarlo e poi tu sei troppo bella mi piaci un casino". di belle e dolci parole ne tirò fuori una marea, pareva un vulcano in eruzione ”non hai mai visto un coso duro?"
Con la testa accenno a un no, lui prende la mia mano e continua a dirmi: "stringi tanto non morde"; mi sciorina come muoverla così inizio a fare la mia prima sega. sono confusa non capisco cosa stia facendo, lui che m’incita dicendomi quanto ero brava; nel frattempo sento la sua mano che dalla testa mi accarezza fino al fondo schiena, confusa come sono, non mi accorgo che la cinta dell’accappatoio si è sciolta e lì con la mano mi palpa il seno, dicendomi che sono bella e bona sono bellissima, con la mano tenta di arrivare alla mia patatina, la blocco, in quel momento mi rendo conto che sono tutta umida come se mi fossi fatto la pipì addosso, le sue carezze mi fanno venire i brividi su tutto il corpo, sento partire una vampata di calore dai piedi mi arriva alla testa, vorrei che non smettesse di accarezzarmi, dopo un po’ mi dice "fermati, sai cosa succede ora?"
Io inesperta risposi "cosa?" e lui: "poiché sei stata così brava, lui ti premia esplodendo del liquido" e, cosi dicendo, m’invitò a continuare, tenendo in mano ancora il mio perizoma. lo portò vicino alla punta del suo pene e subito dopo sentiti irrigidire tutto e vidi uscire il liquido che mi aveva detto, usciva a spruzzi, un po’ andò a finire nella mia mano. mi fece di nuovo tanti complimenti, ero stata brava. tutta rossa, confusa, scappai in camera mia, mi buttai sul letto portai una mano tra le gambe e quel contatto mi piaceva, procurandomi una forte emozione forse il mio primo orgasmo.
Passata una mezz'ora mi chiama, io sempre sdraiata sul letto con l’accappatoio addosso, mi alzo, stringo e lego la cinta ed esco dalla camera tutta timida e vergognosa; non ho il coraggio di guardarlo in faccia, lui capisce il mio imbarazzo e dandomi un bacetto sulla guancia mi dice: "il mobile è stato riparato e scusami per prima, non so cosa mi abbia preso, vorrei che mi perdonassi e inoltre che restasse un nostro segreto".
Appena uscito ritornai in camera, ripensai a tutto quello che era successo; non ero in collera con lui, anzi avrei voluto dirgli grazie, mi ha fatto aprire gli occhi e senza attendere altro portai la mano tra le gambe. mi venne tutto spontaneo, iniziai ad accarezzarmi, esplodendo nel mio primo orgasmo vero e proprio.

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