Finalmente a casa

L’idea di arrivare a casa e divertirci tutti e sei mi intrigava molto, specialmente per il fatto che i nostri amici inconsapevolmente,erano incappati nel nostro gioco erotico di scambio di coppie , quindi per loro io e Daniela eravamo una coppia e Marzio e Patrizia un'altra coppia. Ragione di più per applicarci al meglio nei nostri nuovi ruoli. Varcata la soglia mia moglie Daniela la padrona di casa ,ci propose una bella spaghettata aglio olio e peperoncino, aiutata dalla sua amica Patrizia. Le due femmine si misero ai fornelli ed in battibaleno prepararono la succulenta pietanza. Dopo cena e dopo esserci tracannati un paio di litri di buon vino bianco , anche per far salire un poco la temperatura, ci accomodammo nel salotto.
Rita e Marco i nostri due nuovi amici,Rita e Giulio , erano distesi e sereni, ansiosi di divertirsi con noi e morivano dalla voglia di iniziare i giochi; lo si leggeva suoi loro volti. In particolar modo lei era ansiosa di dare tutto il suo corpo ad un estraneo sotto gli occhi del marito, farsi palpare , leccare e penetrare senza ritegno aspirando esclusivamente a raggiungere il puro piacere. Il marito a sua volta non era più nella pelle per gustarsi le prestazioni più perverse della moglie a favore di uno sconosciuto. Per rendere la cosa più intrigante, proposi di bendare la neofita e concentrare tutte le nostre attenzioni proprio su di lei , non trascurando certamente le altre femmine bramose di cazzi. Rita senza replicare sui fece bendare e messa al centro della grande sala, iniziammo le danze. Lentamente l’alleggerimmo dei suoi abiti oramai divenuti scomodi dato la situazione. In un battibaleno la donna rimase senza veli e subito lentamente con molta delicatezza tutti noi nessuno escluso, accarezzammo le sue belle e sinuose forme tondeggianti. Al contatto delle nostre mani sul suo corpo svestito i suoi capezzoli si irrigidirono ,crescendo notevolmente di volume. In simbiosi dalla sua vagina iniziò a fuoriuscire un liquido biancastro e denso che lentamente defluì lungo le cosce sode. Patrizia da grande porca che era, si chinò e con la lingua, partendo da i piedi cominciò a salire verso la vagina, ingurgitando tutto il liquido denso che trovava sul suo percorso. Daniela per non essere da meno accostò il suo volto all’amica ed assieme con le lingue allineate, puntarono dritte nella folta peluria, cercando la carnosa e prominente clitoride. Ci arrivarono assieme e con sapienti movimenti concentrici, iniziarono a dare piacere alla donna, mandandola in estasi. Il marito, Giulio visivamente compiaciuto dell’atteggiamento della sua dolce metà senza esitare prese Patrizia (mia vera moglie) e dopo averla posizionata alla pecorina o quattro zampe, divaricandogli le chiappe appoggiò la cappella del suo grosso arnese proprio in corrispondenza del buco del culo e senza alcuna fatica si aprì un varco facendolo sparire completamente dentro di lei. Ero a pochi centimetri da mia moglie mentre lei subiva i violenti attacchi del maschio che la stava inculando. La scena era veramente eccitante vedere il cazzo prorompente dell’estraneo che entrava ed usciva dilatando il buchetto del culo della mia mogliettina , me lo fece divenire ancora più duro ; senza indugio presi Daniela e dopo averglielo fatto leccare per benino la misi di fronte a
Patrizia faccia a faccia e le affondai il cazzo nel culo. Vedere mia moglie di fronte a me , ansimare di piacere mentre un altro le faceva il culo , mi eccitava ancora di più, aumentando le mie prestazioni. Non ci volle molto che fummo raggiunti da Rita e Marzio. Ironia della sorte, ognuno di noi era spettatore consenziente, mentre la propria moglie si faceva inculare da un altro uomo . Dopo poco mi venne voglia di ripassarmi mia moglie così chiesi al mio vicino di fare lo scambio, ci alternammo di posto lasciando le femmine dove stavano. Trovai il culo di Patrizia ancora dilatato dal precedente cazzo; entrai in un battibaleno arrivando a sbattere i coglioni tra le sue chiappe. Ero al settimo cielo avevo riavuto mia moglie e soprattutto me la stavo inculando alla grande facendola godere come una matta. Le peripezie non erano ancora finite, avevo una voglia matta di affondare il cazzo nel culo di Rita, feci un cenno al mio amico Marzio e senza indugio ci scambiammo di posto. Entrai nel suo bel buchetto con lo scopo di raggiungere il massimo del piacere inondandola di sborra calda. La sborrata non si fece attendere molto bastarono pochi colpi ed il ,mio cazzo esplose dentro le viscere della femmina.