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Annientare un uomo


di Akuna_Matata
05.07.2014    |    2.907    |    0 8.9
""Ora ti riempio per bene" la informo, "poi mostriamo al caro Marco il risultato..."
..Lei è Vera. Fatico a crederci, osservo gli orologi cercando prove del fatto che mi trovo in un sogno lucido. Ho visto le sue foto, ho letto i suoi desideri, ho sentito la potenza rinchiusa nei suoi pensieri...credevo di essere preparato, ma a quanto sembra, non è così.
Alza lo sguardo dal cellulare, si volta verso di me, solleva gli occhiali da sole...e mi sorride. La sua immagine trafigge i miei occhi, perfora il mio encefalo e si imprime indelebilmente tra ippocampo e talamo. Davvero devo sedermi al tavolo con questa...donna?
Ci salutiamo quasi formalmente, io mi sento un po' stordito. Lei afferra al volo l'occasione e chiede
"Ti aspettavi fossi diversa?"
..non proprio, ero preparato ad incontrare una bella ragazza, ma qui siamo in piena mitologia....
Ho chiesto io l'incontro. I suoi precedenti messaggi trasparivano il suo chiaro desiderio: le piaceva immaginare il suo uomo, Marco, presente mentre qualcun altro la usava. Le piaceva l'idea di sentirlo e farlo sentire un cornuto. Lo aveva già fatto in passato, ma in maniera molto blanda..molto comune...questa volta voleva ANNIENTARLO.
Quando me lo aveva accennato, l'idea mi era balzata in mente quasi subito: la mia prima esperienza con Luna ed il Pirata era un ricordo marchiato a fuoco, ben più in profondità di qualsiasi altra, anche del mio diploma.
Per questo è sola: sono qui per proporle una variante, e per realizzare il gioco è necessario che lui ne sia completamente all'oscuro.
Le spiego la mia fantasia, ponendo il punto proprio sull'effetto psicologico dell'evento sulle loro menti. A Lei piace, e mentre la erudisco dei dettagli, ogni tanto i suoi occhi si perdono nel vuoto, probabilmente pre-assaporando la vittoria sull'ignaro compagno. L'idea le aggrada, eccome. Sembra stia già bollendo.
Ci accordiamo sulla logistica, ci scambiamo i contatti...e ci salutiamo con 2 baci. Un brivido caldo scorre lungo il mio collo...preoccupato penso: come farò a reggere sul campo di battaglia, se averla appena sfiorata mi fa questo effetto? Sono giovane, vado all'Università, frequento persone di tutte le età, molte più giovani, ed essendo tutto sommato un ragazzo piacente e dal buon carisma, ne conosco molte di belle ragazze...ma nessuna può rivaleggiare con quella che sto guardando allontanarsi. La sua passione, la sua assurda fame di sesso, la sua sete di vendetta...eccita più di qualsiasi ragazzina o modella, quale che sia il suo aspetto.
Passano le ore, attendo la sua conferma con la piacevole ansia di chi attende una bella notizia...che alla fine arriva: è riuscita ad organizzare l'incontro, e ha preparato tutti gli ingredienti della ricetta. Anche qualcosina in più, dice, una piccola ciliegina sulla torta. E' piena di risorse la ragazza...
La raggiungo dove stabilito, il portone si apre, raggiungo l'ingresso dell'appartamento, la porta è socchiusa...varco la soglia. La scena mi si presenta esattamente come la immaginavo: Marco, il cornuto, è legato ad una robusta sedia, alle sue spalle, un basso e massiccio tavolo. I suoi occhi cono bendati, la sua bocca è chiusa con un asciugamano. Lei sfoggia tutta la sua sensualità, il vestitino trasparente che indossa, visto in alcune sue foto, lascia ben intuire le sue affusolate e perfette forme. In questo momento per me è una Dea.
Viene verso di me, fa per prendere la mia mano, mi incita ad accompagnarla al tavolo.. Lei vuole intrecciare le sue dita con le mie, in realtà ciò che vi stringe è la mia mente..ed io capisco che non posso cedere. E' più forte di quel che immaginavo, ed è bellissima, ciò significa che se Le lascio per troppo tempo il comando, ad essere annientato sarò io. Mi porta al tavolo, alle spalle di Marco, che un po' spaesato sembra non aver ancora ben capito ciò che sta per accadere...Lei gli passa accanto, gli sfiora il membro con le dita, l'orecchio con la bocca e vi sussurra:
"..ora senti come gode la tua troietta..quando non è più tua"
Si gira e, con le gambe a cavallo della mia,infila la sua lingua tra le mie labbra. Ho immaginato mille volte questa scena..ma ciò che non mi aspettavo era di viverla con...Lei. Poggio le mie mani sui suoi fianchi, scorro le dita sulla sua schiena, sul suo corpo, le mie mani la bramano sempre di più...i suoi seni sono sodi, i suoi capezzoli turgidi...e mentre Lei mi divora la bocca, le mie dita entrano in zona rossa...un piccolo mugolio le sfugge, le sue mani scendono lungo il mio ventre...e li capisco cosa sta accadendo. Non lo posso permettere, devo riprendere il controllo. Con un gesto deciso, la stacco da me, ma solo per un istante, giusto il tempo di girarla e riprenderla dai fianchi. A qualche metro dal cornuto vi è un muro, la sollevo per le gambe, la porto e la fermo contro esso. Lei cerca di girarsi, ma io le tengo la testa di lato, e con l'altra mano, le allargo le gambe. Il vestito ha un spacco proprio li in mezzo, ed il filo interdentale che compone il suo intimo non basta a coprire quel prelibato frutto...le dita vi scivolano dentro come attratte da una misteriosa forza, e finalmente, la sua vera voce irrompe nel caldo silenzio della stanza. Ora il cornuto è pienamente cosciente della situazione, e respira più affannosamente...Lei gronda di eccitazione, ed io ho sete di Lei. Accorro dunque ad abbeverarmi alla sua fonte. Il suo profumo, il suo sapore inebrianti sconvolgono i miei sensi. La mia lingua si muove su e giù, attraverso quella valle di piacere, seguita dalle mia labbra. Mi giro, appoggio la schiena al muro, in modo da poter leccare meglio il suo clitoride, che nel frattempo ha fatto capolino dalla sua vulva...ed in questa posizione, posso esplorare il suo interno con le dita, alla ricerca di qualche leggendario tesoro. Il suo respiro si fa più affannoso, i suoi versi più acuti...la sua patatina si contrae ad ogni passaggio della lingua, e ad ogni affondo della mano...fino a che un fremito percorre le sue membra, gli spasmi mi avvolgono dita e lingua, e cacciando un urlo, si lascia andare giù su di me.
"Non è ancora ora per questo" le dico sollevandola "andiamo a vedere come se la passa Marco..."
Già, Marco. Il poveretto è ancora li, bendato e imbavagliato, ma col pacco ben duro...chissà cosa sta immaginando..
Comunque mi sente e, alzando la testa, si volta verso di noi. La sua testa si muove in tondo, come a supplicarci di farlo partecipare...
"oh, ma certamente, tu devi partecipare!"
Mi rivolgo a Lei, e le faggio un gesto con la mano...si sta mordendo le labbra, è in modalità ninfomane in questo momento, ma afferra al volo.
"In realtà, sei proprio tu il protagonista..."
Lei gli si avvicina, gli gira un po' in torno, lo accarezza...ed infine, gli sfila la benda. Lui strabuzza gli occhi, la cerca, poi vede me...ha ancora la bocca tappata, ma stranamente non tenta di emettere nessun suono...la fulmina con lo sguardo, e capiamo entrambi cosa sta dicendo...le ha appena dato uno schiaffo col guanto.
Lei accetta la sfida. I suoi occhi diventano felini, e continuando a fissarlo dritto negli occhi, torna verso di me. Mi fa un giro in torno....la ragazza adora giocare...si ferma di fronte a me, mi gira di lato, in modo che lui abbia visuale completa e Lei possa continuare a fissarlo...poi si china, mi slaccia la cintura, e sempre senza smettere di guardarlo...lo prende in bocca. Mi sento completamente avvolto dalle sue labbra, una tale maestria meriterebbe certo un encomio. Con una mano si tiene al mio fianco, mentre l'altra scivola verso la sua fighetta...sono estasiato da tale visione. Sta ancora guardando lui...meno male penso, dovesse mai fissarmi in questo istante penso la affogherei...probabilmente l'ho pensato ad alta voce, perché nello stesso istante, Lei mi guarda. La voglia di inondarle quel bel visino è troppa, devo nuovamente riportarla al suo posto. Le prendo la testa tra le mani, le chiedo:
"Mostrami quanto sei brava a succhiare...scommetto che sai fare meglio di così. Voglio scoprire quanto è profonda la tana del Bianconiglio!"
Non comprende subito, ma non importa, perché senza neanche aspettare una risposta, le spingo tutto il mio membro in gola. Per un attimo si dimena, ma la mia presa è salda, lo capisce, e quella che fino ad un attimo prima sembrava una morbida boccuccia avvolgente, diventa una voragine senza fondo. La ragazza deve avere un talento naturale, per essere così giovane...vediamo fino a quanto può resistere. I miei affondi continuano, la saliva sgorga dalla sua bocca...ora sono io a fissare lui..ed i suoi occhi sono gonfi di qualcosa tra l'odio e l'invidia...
Lei non ce la fa più, in un attimo di mia distrazione si divincola e si alza. Cerco di riprenderla, poi capisco dove sta andando...appoggia le mani sulle spalle di Marco, inarca la schiena porgendomi quel bel culetto sodo..e, guardandolo dritto nelle pupille, sentenzia:
"fagli vedere come si scopa una puttana!". Poi, girandosi verso di me:
"fammi quello che vuoi, hai carta bianca..."
Questo proprio non doveva dirlo. Mi avvicino, sono ancora ben umido della sua saliva...bene, sono già lubrificato. Le infilo una mano tra i capelli, l'altra la porto al suo fianco...e senza remore alcuna, forzo il suo buchino. E' stretto, inizialmente entra con fatica, non si aspettava iniziassi da li dietro. Caccia un altro urlo, più di dolore che di piacere, ma certo io non desisto. Lo tiro fuori tutto, aspetto un paio di secondi, poi un nuovo affondo.
"Oh, cazzo..." sbotta Lei, "non farlo più.."
So bene che, in realtà, è una richiesta. Affondo nuovamente, e poi ancora, i colpi si fanno più decisi...
"lo senti Marco? Mi sta sfondando il culo..!"
Lui emette suoni confusi, non riesco a interpretarli...e non mi interessa. La tiro un po' su per i capelli, allarga ancora le gambe, quasi appoggiando la pancia sul suo viso...la sua fighetta è proprio sotto al suo naso. Chissà cosa darebbe per affondarci il viso in questo momento...
La sua muscolosa schiena è tesa e ben inarcata, il suo buchetto ormai è burro, porto una mano alla sua gola, stringendola delicatamente, e l'altra scivola nella sua figa...due dita le irrompono dentro, e sui polpastrelli sento ogni colpo che le do, e le contrazioni che ne seguono. Accelero il ritmo, e in risposta anche contrazioni e respiri aumentano. La mia mano è fradicia dei suoi umori, più tardi pulirò per bene, penso...poi la sento stringersi di colpo, quasi mi fanno male le dita. Un evento senza paragoni accade proprio sotto ai miei occhi: una fontana di umori erutta dal suo sesso, inondando la mia mano...ed il viso del cornuto. Estraggo le dita, e continuo a titillarle il clitoride...mi viene in mente la fontana dai ritmici singhiozzi citata da Baudelaire, ma quello non è sangue...è l'essenza del suo piacere. Il tempo scorre con una lentezza incredibile, sembrano trascorrere ore in quell'atto di pura poesia...
In tempo reale il tutto dura una ventina di secondi, ma tanto è bastato a lavare completamente la faccia di lui, e a stremare Lei.
"..dammi un secondo" mi chiede affannata...
"Non credo, odio lasciare a metà le cose."
Ovviamente non può finire così. E non è mia intenzione fermarmi.
Lei non è ancora sazia. E probabilmente, neanche lui.
Mi sfilo da quell'umido, caldo paradiso, spingo la sedia sotto di lui e, tra i suoi accusatori mugolii, la porto con lo schienale sul muro. Prendo Lei di peso, la metto giù su di lui, le prendo un piede e lo appoggio sulla sedia, al suo fianco. Ora la sua magnifica vulva, spalancata e fradicia, sfiora il suo viso.
Cado in ginocchio, prima di entrarle dentro voglio assaporare un po' del nettare che ancora cola tra le sue gambe. E' caldo e profumato. Immagino sia questo il sapore dell'ambrosia...potrei assuefarmi ad un tale lusso. Mentre raccolgo tutto quel celestiale nettare, sento l'affannoso respiro di lui sul mio viso...non oso immaginare come si sta sentendo...
La sua stupenda fighetta è completamente dilatata: brama la carne, dunque decido di servirla.
"Voglio scoparti per bene, sfondarti davanti al tuo cornuto, poi mostrargli il risultato. Immagino che tu lo voglia in prima fila."
"Prego, accomodati pure..." mi risponde. E aggiunge:
Te l'ho detto, hai carta bianca! Fammi tutto ciò che vuoi, ora sono la tua puttana...non la sua!"
Quale migliore invito. Mi alzo, gioco un po' strisciandolo tra le sue labbra...con la punta sfioro il viso del cornuto. Lentamente le entro dentro, il suo respiro si blocca un secondo, poi ricomincia ad ansimare. E' un piacere unico scivolarle attraverso...le sue labbra sembrano volermelo mordere!
"Sei creata per essere scopata" le dico, baciandole e leccandole l'orecchio "questo è ciò che sei: una macchina da sesso."
Il tempo scorre scandito dai miei affondi, e dalle sue pulsazioni...Il ritmo di entrambi sale, ad indicare che il capolinea è vicino. Lui ansima quasi quanto Lei, guardandola godere, mentre a pochi centimetri dal suo viso, una sconosciuta verga la viola sempre più in profondità. Dentro è stretta, e strisciare il mio membro attraverso le sue viscere mi fa venire in mente mille pensieri di godimento...da cui una voce si erge più in alto delle altre.
"Ora ti riempio per bene" la informo,"poi mostriamo al caro Marco il risultato."
Le parole fuoriescono senza il filtro della ragione. Sono un ragazzo sano e pulito, le avevo anche mostrato il tesserino da donatore Fidas, ma forse ho azzardato troppo...
In quel momento, per l'ennesima volta in quella stessa giornata, Lei mi spiazza. In risposta alla mia richiesta, mi guarda, porta una mano al suo fianco...la passa sul culo...ed infine, con le dita si allarga la figa, spalancando la porta del paradiso.
"Fallo, ti prego" mi implora "riempimi del tuo latte, ma non farne cadere una goccia: è riservato a lui..".
Poi si gira verso di lui, e guardandolo negli occhi gli dice:
" Vedi? Prima mi ha sfondato il culo. Ora mi riempie per bene la figa! Mostra a questo cornuto come mi sborri tutto dentro, voglio sentirmi tutta piena, fino in fondo...tutto quello che hai!"
Il modo in cui interpone momenti di incredibile finezza e classe, ad atteggiamenti di indicibile scurrilità mi disorientano. Lo fa solo quando si rivolge a lui, immagino sia un altro modo per umiliarlo: la sua giovane, bella e delicata mogliettina, che parla come una vera puttana...Mentre penso ciò, intercetta la mia bocca, e la sua lingua inizia a guizzare attorno alla mia. Stacco una mano dai suoi fianchi, e con le dita le tocco e le allargo la figa. Sto per esplodere...e Lei anche. L'orgasmo sopraggiunge in una ondata di calore, I movimenti di entrambi, fino a quel momento ben coordinati, si fanno convulsi. Sento il mio sperma fiottarle dentro, e a quanto pare lo sente anche Lei, perché con voce rotta grida
"Si, così, lo sento tutto dentro...oh, si, fammi colare!" Le scarico tutto quello che ho, Lei continua a stringersi, quasi a spremermi fino all'ultima goccia. Che formidabile preparazione muscolare! L'orgasmo continua, non volgiamo staccarci, a costo di farci male...ed infine, esco da Lei.
Lo guarda, gli appoggia la mano sul turgido pacco...gli posta il bavaglio e, con voce tremante, gli dice:
"guarda, senti cosa mi ha fatto...lo vedi? Mi ha riempito fino allo stomaco..."
Il caldo nettare comincia a sgorgarle dalla figa...colando sulle sue labbra. Il cornuto non emette neanche un suono, ma con occhi lucidi, si limita ad aprire la bocca, raccogliendo il tutto con parsimonia.
L'obiettivo sembra essere quasi raggiunto, ormai è annichilito dall'esperienza.
"Ecco, questo era quello che volevo" Mi dice, durante il trasferimento del carico, "era esattamente questo che intendevo. Grazie mille..."
"Dovere" le rispondo, "grazie a te! E grazie anche a te, Marco, senza di te tutto ciò non avrebbe avuto senso!"
Inizio a ricompormi un po', chiedo ed ottengo l'ubicazione del bagno, necessito di darmi una rinfrescata. Mentre mi avvio le chiedo "Vuoi slegare il cornuto ora?".
"Assolutamente no" risponde, "Qui non abbiamo ancora finito! Tu vai pure in bagno, ma non ci mettere troppo" mi dice. "Perché, vai ad una festa?" le rispondo ridendo...
"No, è la festa che viene da noi. A dire il vero, gli invitati dovrebbero arrivare a breve..."
Rifletto un secondo sulla sua frase. Cosa mai avrà in mente, mi chiedo preoccupato?
...Driiiiin....il campanello spezza i miei pensieri come un fulmine a ciel sereno.


...to be continued...

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