Racconti Erotici > tradimenti > Crisi di un matrimonio - Claudia - Il mio primo tradimento
tradimenti

Crisi di un matrimonio - Claudia - Il mio primo tradimento


di benves
27.07.2012    |    95.993    |    9 9.3
"Non si stava minimamente preoccupando..."
Mi presento, mi chiamo Claudia, ho 42 anni, sono alta 1 metro e 60 cm, 4° di seno, occhi castani, capelli mori e lisci, taglia 50...dicono una discreta donna, non tocca a me dirlo, e vorrei raccontare la storia del mio primo tradimento.

Io ed Alessio (mio marito) ci siamo conosciuti alle superiori, appena 18enni ed è stato subito amore !

Lui è stato il mio primo ed unico uomo. A 28 anni, dopo essersi laureati entrambi ed avere trovato un posto di lavoro, decidemmo di sposarci e, dopo 10 anni arrivò Francesco, nostro figlio.

Prima la nostra vita sessuale pareva normale...una/due scopate al mese ma dalla nascita di Francesco le cose parvero cambiare, Alessio non si è più dedicato a me come prima, il lavoro e le responsabilità familiari avevano mutato in lui qualcosa.
Le sue attenzioni verso di me diventavano sempre più rare ed io, quarantenne, sentivo di voler essere considerata ancora donna!

Iniziai così a cercare di portarlo verso di me, mi curavo di più, mi vestivo in modo più piacente ma lui pareva come in letargo. Stavo passando un brutto periodo!

Il destino volle che, al supermercato incontrai una “vecchia” amica delle elementari, Chiara.
Dopo i consueti cordiali saluti, mi accennò di aver rivisto alcuni ex-compagni delle elementari e che avevano in mente di fare una cena, per ricordare i vecchi tempi. Io mostrai interesse verso quella splendida iniziativa. Ci scambiammo le mail ed il numero di cellulare in modo da potersi organizzare.

Tornata a casa, accennai la cosa a mio marito, il quale mostrò il suo solito disinteresse, raccomandandomi solamente di informarlo su quando fosse stata la cena, in modo da poter organizzarsi con il bambino. La mia rabbia cresceva! Maturava in me l'idea di dargli una lezione!

I giorni seguenti iniziarono scambi di mail e finalmente la data ed il luogo furono stabiliti.

Ero emozionata, rivederei i mie compagni delle elementari; chissà se ci sarebbe stato anche Simone, il mio primo amore platonico. Lo ricordo ancora, non alto ma con un caschetto di capelli biondissimi, era molto bello o, almeno a me così pareva. Mi ricordo che in giardino, durante la ricreazione giocavamo a Fonzie e lui interpretava la parte del protagonista e noi bambine facevamo le sue ragazze innamorate, effettivamente era molto famoso alle elementari.

Alle medie eravamo nella stessa scuola ma in classi diverse, io cercai di frequentarlo ma lui, così belloccio, mirava alle ragazze più grandi che potevano “dare” di più di una pudica ragazzina quale io ero. Alle fine delle medie le nostre strade si divisero, lui sapevo era andato a lavorare (di studiare ne aveva sempre avuta poca voglia) mentre io andai alle superiori. Ora forse le nostre strade si sarebbero riunite!

Il giorno prima della cena, mi comprai un vestito nuovo, un tubino a tinta unita celeste, con la gonna che mi arrivava appena sotto il ginocchio (solitamente non amo portare gonne, porto solo pantaloni ma quella era una occasione speciale) con un paio di scarpe decoltè tacco 12 (di solito porto solo ballerine) ed una borsetta a mano; mi recai dal parrucchiere ed anche dall'estetista per essere ben depilata e curata. Volevo apparire uno schianto, ed in effetti, quando il giorno seguente indossai i nuovi acquisti e li feci vedere a mio marito, ottenni i suoi complimenti ma non accennò il minimo dissenso alla partecipazione a quella cena né si raccomandò con me su altre cose, evidentemente non aveva capito che, se mi fosse capitata l'occasione, io quella sera mi sarei lasciata andare e l'avrei fatto becco!

La mia amica Chiara, mi passò a prendere alle 20,00 sotto casa, salutai affettuosamente mio figlio raccomandandomi di fare il bravo ed accennai un saluto a mio marito, il quale a sua volta rispose in modo distaccato.
Come entrai in macchina Chiara si complimentò con me dell'abbigliamento dicendomi che quasi non mi riconosceva rispetto all'ultimo incontro del supermercato. Io sorrisi pensando “sono tante le cose che non riconoscerai in me stasera”!
Nel tragitto che ci portava al ristorante mi raccontò di lei, del suo matrimonio fallito e di come ora era felice con un altro compagno al suo fianco. Io a mia volta mi sfogai ma, invece di ottenere conforto o raccomandazioni sul tenere unita la famiglia nell'interesse di mio figlio, ottenni solo un “fatti un amante” e vedrai che vivi meglio. Non mi aveva detto di lasciarlo o di divorziare, mi stava dicendo di tradirlo; forse quello era proprio il discorso che volevo sentirmi dire, un consiglio che maturavo gia in me ma che volevo sentirmi dire per avere il coraggio di fare ciò che avevo in mente da tempo, mancava solo di trovare la persona giusta con cui tradire mio marito!

Arrivammo al ristorante dove ci attendevano alcuni dei nostri compagni delle elementari, Gennaro, Stefano, Barbara, Camilla, Luigi, Ilaria, Andrea, Eugenio ed anche Simone...il mio primo amore!
Simone era invecchiato sì, ma era imbelloccito con il fisico palestrato ma non troppo, aria da intellettuale ed i soliti capelli biondi di un tempo che avevo tanto apprezzato.

Ci sedemmo al tavolo e Simone si sedette alla mmia destra e Chiara alla mia sinistra. La serata filò liscia tra aneddoti, racconti di vita vissuta ed esperienze di trent'anni di vita durante la quale con ci eravamo visti.

Ciascuno accennò alla sua storia, e venni a sapere che Simone faceva l'elettricista (menomale che mi dava l'aria dell'intellettuale pensai), era single per scelta ed aveva saltuarie storie con donne e ragazze...insomma il classico Don Giovanni.

Il vino abbondava ed io, forse per farmi coraggio, non mi tirai indietro dal bere forse più di quanto non ero in grado di reggere.
Nel corso della cena con Simone ricordammo i vecchi tempi e lui non esitava a riempirmi di complimenti. Mi mise anche una mano sulla gamba, ed io lo lasciai fare, La sua mano mi carezzava dolcemente pian piano intrufolandosi sotto la gomma. Io lasciavo che salisse. L'eccitazione aumentava, la sua mano salendo era arrivata alle mie mutandine. Mi carezzava dall'esterno la mia intimità ed io continuando a parlare con gli altri facevo finta di nulla, non so fino a che punto.
Mi fecero notare che ero rossa in volto, ed io davo la colpa al vino.
Le sapienti dita di Simone finalmente si intrufolarono sotto ai miei slip, non mi riconoscevo più, non solo lo lasciavo fare, ma la cosa mi piaceva pure.
Chiara, seduta dall'altro lato accanto a me, si accorse della cosa e spalancando gli occhi mi sorrise con complicità.
Simone esplorava il mio sesso da prima carezzando le grandi labbra e dopo intrufolandosi tra le piccole labbra ed arrivando ad inserire un dito nella mia fessura.
Cercavo di mascherare la mia eccitazione ma credo di non esservi riuscita.
Stavo godendo per la prima volta da un uomo che non fosse mio marito, la cosa mi piaceva e probabilmente quella sera l'avrei pure tradito, dopo trent'anni avrei coronato il mio sogno di ragazzina delle elementari. Mi sentivo ringiovanita, tornata indietro di trent'anni, all'età dei primi amori e delle prime scoperte del sesso.
Dopo un tempo che a me parve interminabile ebbi l'orgasmo, cercando di mascherarlo come un improvviso quanto improbabile malore, tant'è che i miei compagni scoppiarono in una risata!!!
Che figura, ma...mi ci voleva proprio, erano almeno 6 mesi che non godevo più e quello era stato una liberazione che, speravo, sarebbe stato solo l'antipasto. Ero ormai decisa e Simone parve capirlo.

Erano le 23,00 quando ci alzammo da tavola per congedarci, Simone naturalmente, si propose di riaccompagnarmi a casa. Facendo la preziosa, feci notare che ero in macchina con Chiara e non volevo farle un torto ma, Chiara subito (non avrebbe potuto fare diversamente) dette il suo assenso.
Ci promettemmo di rivederci ed organizzare una cena all'anno e ci congedammo.

Simone aveva una bellissima auto, una Audi A4, segno evidente che le cose gli stavano andando bene.
Appena entrati in macchina, Simone mi accarezzo i capelli ed avvicinando le sue labbra alle mie, mi baciò. Io ero in estasi, lo lascia fare, ricambiando a quel bacio tanto sospirato. Le nostre lingue si unirono più volte. Le sue mani iniziarono ad esplorare il mio corpo, io pur gradendo le sue attenzioni riuscii a dire “non qui ti prego”.

Simone mise in moto e senza proferir parola si diresse verso casa sua. Io come inebetita non pensai a mio figlio né tanto meno a mio marito, ero solo vogliosa di farmi possedere da lui, quella era la mia sera, Simone mostrava attenzione verso di me, quell'attenzione che mi mancava da troppo tempo!

Arrivammo sotto casa sua, mi aprii galantemente la porta, lo seguii in una splendida villetta.

Come Simone chiuse la porta di casa fui io a prendere l'iniziativa ed a baciarlo con veemenza.

Le mani di Simone ricominciavano ad esplorare tutto il mio corpo, in un momento il mio bel vestito fu alle caviglie.
Simone mi baciava ovunque, leccava da sopra il reggiseno i miei capezzoli e stuzzicava la mia intimità da sopra le mutandine ormai zuppe dall'orgasmo avuto a cena.

Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto.

Ero una bambola nelle sue mani,

Mi misi a sedere sul bordo del letto mentre lui si spogliò velocemente, mostrandomi la sua verga eretta all'altezza del viso, le intenzioni erano chiarissime.
Non amavo fare i pompini, odiavo l'odore acre del membro maschile ma, con Simone tutto sembrava diverso, aveva un ottimo odore ed io presi il suo cazzo subito in bocca.
Iniziai un goffo pompino, lui mi aiuto ponendomi la mano sulla testa e dandomi il ritmo...dopo un po Simone ebbe un sussulto...intuii che stava per venire ma non volli interrompere l'idillio...il suo sperma pervase copioso la mia bocca, poi per non soffocare inghiottii.

Temevo che, come accadeva con mio marito, tutto si fosse esaurito, un colpo e via ma, fortunatamente mi sbagliavo.

Simone mi baciò dolcemente, assaporando il suo stesso sapore, mentre le sue mani mi liberavano del reggiseno e delle mutandine.

I miei capezzoli irti lo attrassero e prendendone uno tra le labbra, iniziò a suggere come un bambino, mentre l'altra mano esplorava il mio monte di venere, fino ad arrivare al folto boschetto.
Io gemevo e godevo, mi sentivo finalmente nuovamente donna, desiderata, una sensazione d'altri tempi.

Le sue dita iniziarono a masturbarmi, la mia fica in arretrato grondava umori in quantità, quasi a volersi rifare del tempo perduto.

Volevo essere penetrata e sentirmi nuovamente riempita da un membro maschile...presi io l'iniziativa, Feci stendere Simone sul letto, non ne potevo più dei preliminari, volevo arrivare al sodo! Mi misi a cavalcioni su di lui puntando la sua asta eretta all'ingresso della mia vagina e mi lasciai cadere. Che sensazione stupenda, mi sentivo riempita, ero in delirio, cavalcavo come una amazzone, non avevo pensieri, unica mia preoccupazione era provare piacere...stavo usando Simone ma, anche lui pareva gradire.

Dopo poco mi fece cambiare posizione mettendomi a pecorina ed in quella fantastica posizione mi penetrò, stuzzicandomi con le mani i seni...ero nel paradiso terrestre.
Non mi curavo del fatto che non stesse usando il preservativo, volevo godere e basta.
Poi Simone d'un tratto si fermò. Prese dal comodino un unguento cospargendomi lo sfintere...voleva violare il mio buchino più stretto.

Inorridii a quel pensiero, non l'avevo mai concesso, avevo il terrore di sentire male la cosa mi pareva persino contro natura, i miei preconcetti bigotti mi assalivano la mente ma, guardandolo negli occhi, riuscii solo aa dire “te lo sei meritato, prendilo come risarcimento della mia verginità che non sono riuscita a donarti”. Il mio istinto aveva preso il sopravvento sulla ragione.

Simone trattò per bene con l'unguento il mio buchino, poi pian piano inserì da prima un dito per allargarmelo leggermente ed abituarmi all'idea. Si capiva che era un esperto. Successivamente sentii la sua cappella puntare il mio sfintere...bruciava da morire ma volevo godere e sapevo che dopo ne avrei gioito...infatti in poco Simone fu totalmente dentro il mio culo; giusto il tempo di abituarmi ed ecco iniziare a pomparmi e con i movimenti ecco arrivare un nuovo piacere...diverso dal precedente, più intenso!

Simone mi scopò il culo per circa 10 minuti, poi cambiammo nuovamente posizione.

So di ripetermi ma mi sentivo amata, apprezzata, insomma donna !

Simone aveva una grande resistenza, almeno così a me pareva, avendo provato prima di allora solo mio marito. Parlava poco ma ci sapeva fare...ah se non avessi sposato mio marito pensavo.

Venne finalmente la posizione del missionario, potevo bearmi della vista di Simone mentre mi penetrava, riuscendo a stuzzicargli a mia volta i capezzoli del nerboruto petto; non ho idea di quante volte fossi venuta, ero un lago. Ora toccava a lui venire, ed in effetti di lì a poco eccolo sussultare e, senza curarsene, sentii la vagina inondata copiosamente di sperma.
La mia mente razionalizzò, eh se fossi rimasta incinta...ma subito dopo il piacere provato prese il sopravvento su tutte le preoccupazioni...mi accascia sul letto stremata.

Il tempo di qualche coccola e, vista l'ora fatta, le 2 di notte, chiesi a Simone di riaccompagnarmi a casa.
In poco tempo arrivammo sotto casa, Simone mi apri la porta della macchina per farmi scendere e mi disse “possiamo rivederci”?
Io risposi “quando vuoi”, allora mi diede il suo biglietto da visita sorridendo.

Mi sentivo finalmente ritornata donna.

Varcai la soglia di casa con lo stesso spirito con cui un condannato entra in carcere.
Se non fosse stato per mio figlio, non sarei neppure tornata a casa.

Mi recai subito in camera del piccolo per baciarlo.
Trovai mio marito ronfante. Non si stava minimamente preoccupando...non si immaginava neppure di cosa io avessi fatto quella sera.
Decisi che la casa aveva bisogno di rinnovare l'impianto elettrico, il giorno dopo ne avrei parlato con mio marito...avevo io l'elettricista giusto ma...questa è un'altra storia ...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Crisi di un matrimonio - Claudia - Il mio primo tradimento:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni