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La fimminedra (parte terza)


di Stalio
24.07.2014    |    12.571    |    2 9.7
"Quando parte col ditale lei comincia a gemere..."
Mario e Barbara si guardano, poi lui decide di passare subito all'azione.
Si avvicina, la bacia, gli ficca la lingua in bocca. Barbara è sorpresa, ma per qualche attimo contracambia il bacio, poi si sottrae, guarda verso Vincenzo, che è ad una ventina di metri più avanti girato di spalle. Non si è accorto di niente.
"Sei impazzito? Mi vuoi rovinare?"
"Dai Barbarina, .......non vedi l'ora di divertirti un po' con me."
"Chi te l'ha detto? Non è vero."
"Si che è vero. Me lo ha detto ogni singolo centimetro del tuo corpo. Conosci la comunicazione non verbale?"
"Si che la conosco."
"Allora perché fingere e girarci intorno? Guarda solo i tuoi capezzoli..." Sono dritti come lance.
"Tu corri troppo, anche se è vero, lo ammetto......mi attrai. Ma non è detto che....."
Mario la interrompe, e come se non avesse sentito: "Toccami l'uccello, ti autorizzo. Per colpa tua è già bello duro."
La testa di Barbara gli dice di allontanarsi da quell'uomo così sfacciato, ma non riesce a fermare una mano, che si muove da sola, in autonomia, e si infila nel costume di Mario, agguanta l'uccello, ne tasta la consistenza, cerca di capirne la lunghezza, scorre lungo l'asta ed arriva alla cappella, l'accarezza. Brividi per l'uomo.
"Fermati Barbara." Si blocca e lo guarda stupita, ma non molla l'uccello.
"Devi sapere 2-3 cose."
"Cioè?"
"Se decidi di andare avanti, sappi che ti devi concedere tutta. Io ti farò toccare il cielo con un dito, ma ti voglio tutta. Inoltre si farà sempre a modo mio, io ordino e tu esegui. Se ci stai tira fuori l'uccello e fammi un sega."

Non ci pensa neanche un'attimo, lo estrae e comincia a segare.
"Lo voglio vedere, sembra davvero impressionante."
Scivola dal materassino e si immerge per qualche attimo.
Poi: "Mario, è............enorme."
"Non esagerare, diciamo che è un po' più grosso e lungo del normale. E appena te lo sbatterò dentro vedrai tutte le stelle del firmamento." Non gli può dire
"Mi aprirai in due." Mentre continua a segare.
"Ti farò impazzire dal piacere. .......stai giù con la pancia, in acqua, fammi sentire cosa hai in mezzo alle gambe." Intanto guarda verso la riva. Vincenzo è steso sulla sdraia in direzione del sole, da' le spalle al mare.
Mario va sulla passera, sposta il costume ed infila un dito dentro, poi un'altro. Quando parte col ditale lei comincia a gemere. Per fortuna nelle loro vicinanze non c'è nessuno.
Trova il crito, ci gioca, lo strofina delicatamente con le dita per qualche attimo. Ed arriva il primo, sorprendente orgasmo per Barbara, violento. È squassata dagli spasimi.
Quando passa, Mario è ancora lì, con le dita dentro, ha intenzione di farla godere ancora.
Continua il ditale, lei si attacca al materassino con un braccio, mentre l'altro è sott'acqua, e con la mano tiene stretto l'uccello. L'uomo fa passare 2-3 minuti poi torna con le dita sul crito, che al tatto sembra molto pronunciato. Lo stuzzica facendo scorrere le dita per il lungo. Anche stavolta la donna resiste poco, geme, piccole urla, ed arriva il secondo orgasmo.
Quando gode stringe forte l'uccello ed accelera la sega.
Mario si rende conto che riuscirà a resistere ancora parecchio prima di venire, quindi decide di procurare un altro orgasmo alla donna, che è abbandonata sul materassino.
Con il dito medio della mano, che ha in mezzo alle gambe della donna, va sul buchetto anale, lo massaggia, lo stuzzica e pian piano spinge per entrare, è stretto, ma con un po' di pazienza riesce ad infilarne dentro un paio di centimetri.
Mario pensa a quando ci infilerà l'uccello, col buco così stretto sarà una goduria pazzesca.
Barbara si irrigidisce, ma non protesta. Spinge di nuovo e riesce ad infilarne una buona metà dentro, quindi, con un'abilità manuale incredibile, con il pollice e l'indice torna sul crito, lo prende e stringe. Subito la donna lancia un urletto di dolore, ma quando Mario riprende ad accarezzarlo, geme di piacere. Continua ad accarezzarlo, poi stringe, accarezza, stringe, accarezza, stringe.....
Barbara non ce la fa più ed ecco un'altro orgasmo che la sconquassa. Stringe così forte la mano sull'uccello che Mario sente quasi dolore.
A questo punto l'uomo torna con la mano sul materassino e Barbara può riprendere fiato. In meno di dieci minuti ha avuto tre orgasmi, neanche nei suoi sogni migliori.
"Barbarina, hai finito di venire ogni minuto e mezzo?"
"Sei tu.....fantastico. Non ho mai provato niente del genere. Sono stordita."
"........che dici: è arrivato il mio turno?"
"Continuo così? Cosa faccio?"
"Vai avanti, poi quando ti avviserò andrai sott'acqua e lo prenderai in bocca, e mi raccomando: fai lavorare la lingua. Ti voglio sborrare dentro. Voglio l'ingoio. Ok?"
"L'ingoio? Non l'ho mai fatto."
"È ora che cominci Barbara. Nei prossimi giorni ti aspettano parecchie nuove esperienze."
"E Vincenzo? Lui è sempre con me."
"Ora concentrati su quello che stai facendo, dopo parleremo. Vai più forte con quella mano."
Un paio di minuti poi: "Vai Barbarina......immergiti."
Lei esegue, e Mario dopo qualche attimo, quando sente la lingua muoversi sulla cappella, si lascia andare e le riempie la bocca. Barbara manda giù e continua a leccare con l'uccello in bocca finché resiste, poi riemerge.
Prende aria e: "Contento? Sono andata bene?"
"Si, meriti un premio." Dicendo così infila due dita nel reggiseno, prende un capezzolo e stringe forte.
"Haiiiiii......sono questi i tuoi premi?"
"Si. Perché adesso ti sei nuovamente eccitata, vero?"
"Accipicchia.....si. Esco, torno a riva. Sei tremendo."
Sorride. Lei: "Cosa dicevi a proposito di Vincenzo?" Intanto tornano verso la riva.
"A lui bisogna dirlo. È un mio amico."
"Come? Sei impazzito? Mi mollerà."
"No. Non ti mollerà, te l'assicuro."
"Mario, io non me la sento. È vent'anni che siamo sposati, non voglio perderlo."
"Ci parlo io con lui, anche se toccherebbe a te. Non accennerò a quello che abbiamo appena fatto, così anche se non è d'accordo tu non avrai problemi."
Arrivano all'ombrellone, Vincenzo si è addormentato. Meglio così. Barbara lo sveglia con un bacio: "Guardalo lì, lo lascio solo dieci minuti e si addormenta. Sveglia!"
Mario pensa di accelerare il tutto, anche perché non vede l'ora di trombarsi la Barbarina. È una gran gnocca.
"Ragazzi avete impegni per stasera? Che ne dite se andiamo a farci una gran mangiata di pesce?"
Barbara: "Si dai......ne ho una voglia pazzesca." E non solo di pesce, pensa Mario.
Vincenzo: "Davvero verresti fuori con noi, Mario?"
"Certo, l'ho proposto io, no? Tua moglie è molto simpatica, e con te sono stato sempre bene. Non so se la stessa cosa vale per te."
"Certo che si, lo sai già."
"Facciamo che mi passate a prendere, così usiamo una sola macchina. D'accordo?"
"Si, certo. Mi fa piacere Mario." Dice Vincenzo.

É ora di andare, prima di salutarsi si scambiano i numeri di cellulari. Mario prende anche quello di Barbara, e gli manda subito un messaggio mentre Vincenzo sta caricando sdraie ed ombrellone in macchina: 'Togli la suoneria, ti manderò qualche messaggio. E non farti beccare.'
La risposta arriva immediatamente: 'Ok.'

Mario arriva a casa. Un quarto d'ora di relax sul divano, poi si fa una doccia e si prepara per la serata.
Pensa alla giornata, ai singoli avvenimenti, a Barbara e Vincenzo, e a come va la vita.
Andando giù in ferie aveva deciso di non cercare niente, qualche giorno di sana astinenza sessuale gli avrebbe fatto solo bene. Così è andato avanti i primi giorni. Poi li son caduti in braccio questi due.
È la solita storia, succede sempre qualcosa a Mario per mettere in moto il suo uccello, in un modo o in un'altro, è così da quando era ragazzino. Praticamente le occasioni gli cascano addosso. E come si fa a tirarsi indietro con un fiorellino come Barbara?
E Vincenzo che gli ricorda la sua giovinezza? Sopratutto l'uccello si ricorda molto bene di lui, visto come ha subito reagito.
Il bip-bip di un sms distoglie Mario dai suoi pensieri.
È Barbara: 'Ciao bell'uomo, hai intenzione di parlare stasera con mio marito?'
'Si. Chi ha tempo non aspetti tempo.'
'Ho paura della sua reazione.'
'Se avrà da ridire lo farà con me, tu non centri nulla e non sai nulla.'
'Ma come fa uno ad accettare che sua moglie vada con un'altro?'
'Per tuo marito io non sono un'altro qualsiasi.'
'Speriamo........ma se rifiuta?'
'Se rifiuta non si può far niente.'
'Cosa? Stai scherzando?'
'Qui non c'è modo di far niente, vuol dire che ti verrò a trovare a Rovigo.'
'Spero che dica di si.......ho una voglia assurda. Non mi è mai capitata una cosa così, in poche ore mi hai stravolto la vita. Non ho più certezze.'
'Barbara hai solo scoperto un po' della tua femminilità........o per dirlo in altre parole, ti stai scoprendo che sei una troietta, e non ti offendere. È un complimento.'
'Adesso mi dai della troia.'
'Si, perché a letto ogni donna dovrebbe esserlo. E ti insegnerò a farlo in modo totale. Vedrai. Intanto stasera ti voglio in gonna corta e senza mutande.'
'Mario non posso.........ho così tanta voglia, sono bagnatissima, e gli umori mi colano lungo le cosce. Stavo pensando di mettermi un tampone, tipo uno di quelli che uso quando ho il ciclo.'
'Gonna, la più corta che hai, e senza mutande. Niente tampone.'

Continua...
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