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La vicina d’ombrellone


di Membro VIP di Annunci69.it ilcap
19.08.2014    |    29.628    |    0 9.4
"Sfiniti ci adagiammo sullo scoglio l’uno accanto l’altro, ma era passato troppo tempo e avrebbero potuto iniziare a sospettare di noi, cosi ci tuffammo in..."
Anche se non sembra siamo in estate: sole, mare, spiagge, bikini, ecc tutto ciò mi ha fatto tornare in mente un episodio realmente accaduto qualche anno fa…
In vacanza al mare con la mia ragazza di allora nel suo paese d'origine una mattina ci svegliamo tardi ma decidiamo comunque di andare in spiaggia. La spiaggia libera che frequentavamo si trova dietro una pineta, è molto bella ma è anche molto stretta per via della continua erosione del mare, arrivare dopo le 11 e sperare di trovare facilmente il posto è un’utopia, tuttavia ci proviamo. Ombrellone e zaino in spalla c’incamminiamo sul bagnasciuga fino a quando la mia ex incontra e saluta una signora di una certa età, amica di famiglia, con la quale inizia a chiacchierare “amabilmente” come era solita fare. Ad un certo punto questa signora ci propone di piantare l’ombrellone accanto al suo e con mio disappunto la mia ragazza accetta l’invito, l’unico spazio disponibile era un corridoio di spiaggia che finiva davanti al cancelletto di una villetta semi-nascosta dalla pineta che per la verità dava l’aria di totale abbandono, tuttavia ci provo e chiedo alla signora se per caso da quel cancello esce qualcuno sulla spiaggia, ma la sua risposta disarmante mi confermò che quella proprietà era abbandonata e che da quel cancello non usciva proprio nessuno, così mi rassegnai e piantai l’ombrellone accanto al suo ma anche accanto a quello di un’altra coppia lì a fianco.
Mentre mi spogliavo sento da dietro una voce femminile un po’ seccata che dice: “scusi, capisco che la spiaggia è stretta, ma con il suo ombrellone ci fa ombra sull’unica zona di sole disponibile, potrebbe spostarsi poco più in là?”.
Capirai era l’unico spazio a disposizione e cosi decido di chiudere l’ombrellone in attesa che il sole giri e di appoggiare le nostre cose all’ombrellone dell’amica di famiglia che nel frattempo continuava a parlare con la mia ex raccontando dei sui malanni, dei suoi figli, ecc, ecc. Nel frattempo cerco di rilassarmi leggendo un libro sulla mia comoda poltroncina pieghevole, di quelle basse che sembra di stare seduto sulla spiaggia senza avere la sabbia nel costume, e fu proprio da questa bassa ma anche alta prospettiva che notai che la voce femminile di prima aveva un corpo niente male, ed era sdraiata su un telo al sole proprio davanti a me: occhiali da sole, mora, sulla 40ina con un costume giallo canarino di quelli a triangolo con i laccetti sia sopra che sotto. Il suo compagno accanto a lei era invece seduto di spalle su una poltroncina simile alla mia intento a leggere la Gazzetta. La mia posizione alle loro spalle mi consentiva una discreta visione di lei sdraiata davanti a me e complice anche gli occhiali da sole mi sentivo abbastanza tranquillo di poter osservare il tutto senza farmi notare ne da loro ne dalla mia ex, che era ormai in balia della sua amica (…o forse era vero il contrario?).
Ad un certo punto la lei della coppia prende la crema solare comincia a spalmarsela da sdraiata sul davanti insinuando con le dita prima sotto i laccetti del reggiseno e poi quelli dello slip, poi inizia a giocare con lo slip abbassandolo e tirando l’elastico fino a quando ad un certo punto non posso fare a meno di notare un ciuffetto di peli molto curato sulla sua fighetta che potevo ammirare tra l’elastico dello slip ed il suo ventre che essendo sdraiata era completamente rientrato. Rimasi ossessionato da quella visione che avevo costantemente davanti a me, la cosa mi stava eccitando parecchio e credo che dai miei boxer elasticizzati la cosa s’iniziasse a notare, ero talmente paralizzato con il libro aperto in mano e lo sguardo fisso su di lei che non feci in tempo a fingere di leggere il libro quando lei si girò di scatto, probabilmente si sentiva osservata, e mi guardò con l’espressione di uno che ti coglie con le mani nella marmellata, ma non era affatto scocciata, accennò anzi anche un mezzo sorriso di complicità o almeno così mi parve. Si rimise poi sdraiata e continuò a giocare ed aggiustarsi il costume, prima il reggiseno e poi nuovo lo slip. Non resistevo più, faceva un gran caldo e così mi alzai e decisi di andarmi a fare un bel bagno rinfrescante per raffreddare oltre alla testa anche tutto il resto…
Nuotavo bellamente nell’acqua cristallina e quando mi fermai per rilassarmi alzai lo sguardo verso riva e vidi che la mora con il costumino giallo canarino si era appena buttata in acqua e stava nuotando proprio nella mia direzione, indugiai e mi misi a fare il morto a galla, quando la sentì passare accanto ripresi a nuotare dietro di lei nella sua stessa direzione fino a quando si fermò e con la scusa di tirare il fiato mi fermai anche io, fu allora che mi vide e accennò un saluto.
Decisi di rompere il ghiaccio e le dissi: -Mi spiace per prima per l’ombrellone, ma la signora accanto è un amica di famiglia della mia ragazza e ci aveva invitato a farle compagnia, sa com’è in questi casi…
-Non si preoccupi…- fece lei, e poi aggiunse: - comunque ho apprezzato molto il suo gesto di chiudere l’ombrellone per non farmi ombra… comunque io sono Monica, piacere di conoscerti!- e sorrise.
Il ghiaccio era rotto, mi presentai anche io ed iniziammo a chiacchiere amabilmente, lei aveva 42 anni, dieci meno del suo compagno con cui stava da 7 anni ma che negli ultimi tempi trovava un po’ impigrito mentre lei si era definita una giramondo ed un peperino, da parte mia le dissi che ero li con la mia ragazza ospiti della sua famiglia, che anche a me piace viaggiare ed ero po’ stanco di passare sempre le vacanze lì e che per non annoiarmi facevo delle girate nei dintorni in mountain-bike e delle belle nuotate per cercare di tenermi in forma. Lei mi disse che infatti mi trovava abbastanza in forma ed io le risposi che anche lei era in gran forma, poi si girò e mi disse con uno sguardo sornione: -Grazie, in effetti ho notato come mi fissavi sulla spiaggia dietro i tuoi occhiali da sole…- ed io per stare al gioco le risposi: - e come fai a dire che guardavo te se avevo gli occhiali da sole?- lei pronta mi rispose:- dai che lo sai che tuoi occhiali da sole sono fumè il tuo sguardo fisso si vedeva benissimo, e poi ho notato anche qualcos’altro…- poi aggiunse:- allora, visto che fai delle belle nuotate adesso prova a seguirmi fino agli scogli se ci riesci, vediamo chi arriva prima!- e partì.
Arrivammo agli scogli quasi assieme, poi lei finse di fermarsi, si girò mi lanciò uno sguardo di sfida e proseguì di qualche metro fino ad arrampicarsi su uno scoglio piatto e sdraiarsi al sole a riprendere fiato, da quello sguardo si capì tutto, eravamo sul lato degli scogli che guarda verso il mare, potevano vederci solo dalle barche che passavano a largo…
La raggiunsi dopo un minuto mentre per la testa mi passavano pensieri sempre più audaci, mi arrampicai anche io sullo scoglio ed era li a scaldarsi al sole mentre dal suo costumino giallo a triangolo si notavano i capezzoli turgidi e dallo slip bagnato s’intravedeva il suo ciuffetto del desiderio. Mi sdraiai completamente sopra di lei fino a farle sentire tutto, compresa ma mia eccitazione, lei mi disse:-Mmmmm come sei freddo, sento il freddo che mi penetra in ogni centimetro della pelle a parte in un punto in cui sento invece una cosa durissima molto calda…. Che meravigliosa sensazione….
Ero a pochi centimetri dalle sue labbra la guardai occhi e la baciai, un bacio appassionato come quello di due adolescenti, poi mi staccai adagiai la testa tra i suoi seni, e mentre le bloccavo i polsi con le mani iniziai a scostare l’elastico del costume con la bocca fino a scoprirle i seni e mordicchiare i capezzoli. Si agitava con le gambe, che erano l’unica cosa che poteva muovere, fino a cingermi dietro le ginocchia mentre con il bacino spingeva ripetutamente verso il mio sesso per sentirlo meglio.
In un momento di mia distrazione riuscì a liberarsi dalla mia presa e si avventò sul mio boxer per liberare il mio cazzo, che oramai il costume non riusciva più contenere, e a stringerlo forte con la mano destra mentre con l’altra sventolava i boxer come un trofeo raggiunto. In un momento di lucidità riuscì a strapparglieli di mano e metterli al sicuro per evitare che nella concitazione finissero in mare costringendomi a rientrare a riva nudo con conseguente incidente diplomatico con la mia ragazza…
Adesso però toccava me, prima le tolsi i triangolini di sopra poi con l’altra mano m’insinuai negli slip verso quel ciuffetto di peli che avevo adorato tutta la mattina fino a sentire il suo clitoride che era divento duro come una ciliegia e piano piano iniziai a penetrarla con le dita…. Appena entrai vidi che lei si adagiò sullo scoglio per godersela e farsi penetrare meglio, nel frattempo non mollava la presa dal mio cazzo che stringeva con le unghie fino a farmi male, distesa con la testa all’indietro, gli occhi chiusi, e l abocca ansimante…
Ad un certo punto mi accorsi che stava quasi per godere a quel punto smisi di penetrarla con le mani, le strappai letteralmente lo slip del costume ed iniziai a succhiarle il clitoride mentre le offrivo il mio cazzo in bocca, ci lanciammo così in un meraviglioso 69 sugli scogli, ma dopo poco mi disse: -basta ti prego, dammelo lo voglio sentire dentro!-
Mi girai, la presi per le natiche e la penetrai piano ma con una certa decisione fino ad sentire la punta del mio cazzo sul duro dello scoglio, fu allora che urlò un lungo siiii di piacere e mi venne tra le braccia, mentre respirava affannosamente riuscì però a dirmi: - no, dentro no, non venirmi dentro per piacere…. Così quando sentì che stavo per esplodere mi sfilai rapidamente ma fecero appena in tempo a partire i primi fiotti che le sue labbra si avventarono sul mio cazzo e le sborrai un po’ sul viso poi il resto nella sua calda bocca.
Sfiniti ci adagiammo sullo scoglio l’uno accanto l’altro, ma era passato troppo tempo e avrebbero potuto iniziare a sospettare di noi, cosi ci tuffammo in acqua con i costumi in mano per ripulirci, poi una volta indossati i costumi, ci avviammo a riva, prima salì Monica, poi dopo qualche minuto toccò a me.
La mia ragazza vendendomi mi disse: -ma dove eri finito stavo iniziando a preoccuparmi- io le risposi:- Sai tesoro ho fatto una bella nuotata, sai che quando vengo qui mi piace farmi sempre delle gran belle N-U-O-T-A-T-E.
E mentre scandivo a voce alta le lettere vidi Monica distesa sulla spiaggia che si girò, mi guardò e mi fece l’occhiolino…


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