E' morto Hugh Hefner, fondatore di Playboy

91 anni, tre matrimoni, due divorzi, più di 1000 amanti e un capitale a nove zeri. Hugh Hefner, la leggenda, si è spento ieri sera nella Playboy Mansion tra l’affetto dei suoi cari. Una vita lunga, apparentemente felice, certamente costellata di emozioni e successi. 

Correva l’anno 1953 e Hugh, trent’anni non ancora compiuti, pubblica il primo numero di Playboy, un progetto editoriale destinato a riscrivere la storia dei magazine e del costume internazionale. All’epoca nessuno poteva sapere; l’unica certezza erano i debiti accumulati dal ragazzo per lanciarsi in un’avventura imprenditoriale cui nessuno sembrava credere. Nella prima edizione di Playboy comparirono le foto, scattate anni prima della celebrità, di una giovane Marilyn Monroe senza veli con la promessa di offrire, oltre ai ritratti di soft-erotica e pornografia ricercata, contenuti interessanti per ogni uomo dai 20 ai 40 anni: moda, informazione, interviste e reportage di grandi firme del giornalismo. 

Umorismo, sofisticatezza e pepe: è stata questa la formula vincente che ha trasformato una rivista nel simbolo di una piccola rivoluzione culturale. 

Hefner ha costruito un marchio inconfondibile che e ha lasciato il segno nella storia del costume contemporaneo incarnando una delle espressioni della rivoluzione sessuale. Libera espressione della sensualità in libera stampa; donne graziose, sorridenti e poco vestite come formidabile antidoto al puritanesimo americano. 

Così le Playmate hanno riscritto la storia dell’esibizionismo femminile, ridefinito gli spazi di un elegante voyeurismo maschile e riscritto i parametri della dinamica della seduzione. Intuizione fortunatissima quella di Hefner, capace di leggere e interpretare il segno dei tempi e di saperlo confezionare in un sogno: dal nudo patinato alla leggendaria Playboy Mansion, dalla carta al video; e poi gli show, i gadget, il lifestyle fatto di lascive Conigliette e dell'edonismo dandy interpretato dallo stesso Hefner, onnipresente, in vestaglia di seta e con l'inseparabile pipa.

Vogliamo ricordarlo così: composto, ben vestito e sempre beato tra le Donne. Chissà se adesso è in un posto ancora migliore.