SexyBlog > La voglia dei Cazzi     

La voglia dei Cazzi


Libri 30.04.2021 52   |   Canali: libri medioevo

La voglia dei Cazzi

Quando si parla di medioevo, spesso si tende a dipingerlo come un periodo buio, dominato dall’ignoranza e dal grigiore, dove i pochi svaghi erano riservati ai soli nobili.

Ma se avete letto il nostro articolo Com'era il Sesso nel Medioevo o avuto la fortuna di leggere una piccola e poco conosciuta perla a cura di Alessandro Barbero, però, saprete che non è esattamente così che stanno le cose.

Il medioevo come non l’avete mai visto

Il noto divulgatore storico-scientifico, diventato piuttosto famoso sia in TV che sui social, nel 2009 ha pubblicato, infatti, un lavoro dal titolo tanto esplicito quanto intrigante: La voglia dei cazzi e altri fabliaux medievali, edito dalla casa editrice Mercurio, dove Barbero raccoglie i poemetti più scabrosi e controversi di quei secoli.

Lo storico, complici lo stile brillante e l’innata simpatia, è stato capace di appassionare anche i più profani alle intricate vicende storiche, spesso ricche di soprese.

In questa raccolta ha voluto rivelare un lato del medioevo sconosciuto ai più, quello del piacere e della lussuria, argomenti che molti, ancora oggi, considerano tabù.

Il modo di vedere il sesso, sbarazzino e privo di censure, degli autori di questi piccoli gioielli della letteratura medievale vi incuriosisce? Il lavoro di Barbero è ancora facilmente reperibile, sia in libreria che sul web, non vi resta che cercarlo, rimarrete piacevolmente sorpresi dalla verve del tempo.

Poemetti tutto pepe, per la gioia dei nostri antenati

I fabliaux, o favolelli, sono componimenti in rima che trattano di vari argomenti, il tutto in chiave satirica.

Di quelli a sfondo erotico, Barbero ne ha raccolti circa centocinquanta, pubblicandoli, per scommessa, con questo titolo che attira quanto meno l’attenzione in libreria. Nel medioevo, scandalizzare non era poi così inusuale, anche con divertenti giochi di parole: proprio per questo il professore torinese ha reputato giusto dare lo stesso nome di uno dei fabliaux più irriverenti alla raccolta, quasi a voler sfidare i cultori del politically correct.

I poemetti, lunghi anche centinaia di versi, sono caratterizzati dall’essere estremamente scurrili e dall’essere stati, nel loro periodo d’oro, tanto oggetti da collezione quanto motivo di aspre censure, che però non ne hanno affatto fermato la circolazione, a dimostrazione che, da che mondo è mondo, certi argomenti resteranno immortali.

Il sonetto sui Dildo

Nel sonetto da cui prende il titolo il libro di Barbero, alla moglie di un mercante appena addormentatosi senza soddisfarla, non resta che sognare:

“Per trenta soldi ne prendevi uno buono

e per venti uno bello e ben fatto.

E c’erano anche cazzi per la povera gente:

era possibile procurarsene uno piccolo

per dieci soldi, e per nove e per otto

Si vendeva al dettaglio e all’ingrosso:

i migliori erano i più grossi

i più cari e i meglio conservati”.


Se vi chiedete come sia andata a finire, la signora alla fine sceglie di comprare un bel fallo particolarmente grosso e costoso. Senza alcuna remora, come è giusto che sia.


@ RIPRODUZIONE RISERVATA - Annunci69.it

Altro:

libri medioevo




Lascia il tuo commento (52):



Sex Extra



® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni