Erezione mattutina: sapete perchè?

Gli inglesi la chiamano morning wood, il legno del mattino. Gli scienziati, tumescenza peniena notturna. Qualcuno, popolarmente, semplifica con il nickname alzabandiera.

Voi chiamatela come volete, tanto non tarderà a rispondere. Parliamo dell’erezione mattutina, lei che per prima dà il buongiorno al suo uomo, l’ultima di una serie di tre-cinque erezioni notturne che arrivano soprattutto durante la fase REM del sonno.

Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di un movimento inconsapevole di cui al risveglio non resta memoria; le erezioni spontanee possono lasciare un vago ricordo solo quando si confondono con il ricordo di un sogno erotico.

A dimostrazione del fatto, interviene uno studio empirico che ha coinvolto soggetti di ogni età e con diversi vissuti sessuali. Ai pazienti è stato chiesto di addormentarsi vestendo uno speciale elastico sul pube che, nella quasi totalità dei casi, al risveglio risultava lacerato. Fino a qui tutto normale, se non fosse che tra i partecipanti allo studio furono volutamente inclusi uomini con una diagnosi di impotenza e persone affatto interessate a praticare sesso. L’inturgidimento notturno sembra dunque prescindere dall’uomo stesso.

Come si spiega tutto ciò?

Sul fronte medico la teoria più accreditata parla di un adattamento evolutivo visibile già nel feto. Come pubblicato sul The Journal of Sexual Medicine: “Si ipotizza che lo scopo principale delle erezioni notturne sia il nutrire la circolazione dei corpi cavernosi del pene, per mantenere un’adeguata ossigenazione dei tessuti e prevenire l’occlusione delle vene, probabile causa della disfunzione erettile”. In pratica si tratterebbe di un riflesso involontario, una reazione fisica geneticamente prescritta, di cui l’uomo non è assolutamente responsabile. 

Una spiegazione sufficiente ed esaustiva, che però apre un’altra questione. Se tutti gli uomini sono in grado di avere un’erezione mentre dormono, perchè alcuni non riescono ad averne da svegli? Intendiamoci: in moltissimi casi i problemi erettili sono la spia di patologie cardiovascolari e se da quelle parti notate qualcosa che non va, sarebbe bene parlarne con il medico.

La sessualità, come ben sappiamo, non è riducibile ad un impulso meccanico e resta ancorata in larga parte alle dinamiche psichiche. Se non ci fosse un minimo di concetto dietro al sesso ci comporteremmo come animali, ottenebrati dagli ormoni e mossi dal bieco istinto. Come sarebbe il mondo se la nostra corteccia cerebrale non avesse sviluppato delle aree destinate al controllo degli impulsi fisiologici?

Il controllo però implica stress, ansia da prestazione, depressione, tutti mali che non vanno d’accordo con il sesso. E se i problemi della vita reale possono compromettere la nostra sessualità, è altrettanto vero che mentre dormiamo siamo autorizzati a dimenticare tutto. Durante la fase REM del sonno la mente umana, pur registrano picchi di attività, sembra precipitare in uno stato di realtà alternativo, dove non esiste alcuna forma di ansia sessuale che possa impedire all’eccitazione di rivelarsi. La libido è libera di manifestarsi, corroborata dal testosterone che secerne il cervello a riposo. L’aumento della concentrazione dell’ormone nel sangue scatena l’erezione, che si svela in tutta la sua potenza e può resistere fino a trenta minuti.

E se il buongiorno si vede dal mattino, vi auguriamo delle splendide erezioni del risveglio!