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Lui & Lei

L'elfo di Babbo Natale


di Lolita76
20.03.2023    |    154    |    0 4.0
"Voleva essere leccata mentre lo cavalcava..."

Lolla era una ragazza che amava la vita. Amava prendersi cura degli altri.
Amava sentirsi parte di un progetto. Era sempre impegnata in qualche cosa. Si divideva tra uffici e fornelli per garantire la perfezione a chi da lei si aspettava sempre di più.
Solo una cosa nn amava, il Natale.
Il natale era una festa che schiudeva la tristezza del suo cuore ❤️.
Lolla era anche una donna a cui piaceva godere dei piaceri del sesso.
Sin da giovane era attratta da scene di sesso sia di donne che uomini.
Non era lesbica, non era eterosessuale ma semplicemente le piaceva godere.
Amava il gemito che attraversava tutto il suo corpo nel momento del massimo piacere che gli provocavano.
Amava appropriarsi del suo piacere, provocandolo con ogni cosa potesse avere una forma fallica. Spazzole, mestoli, colli di bottiglia, pennelli. Qualsiasi cosa.
È il suo corpo a decidere quando aver bisogno di godere. Lolla cerca di frenare il desiderio stringendo i muscoli della vagina, contraendo il sedere, spostando il bacino all'indietro.
Cosa scatena le sue voglie, nemmeno Lolla lo sa. Forse solo la voglia di godere. Appena è sola, si rifugia in bagno e affonda le dita nella fica vogliosa. Ne vuole assaggiare il sapore. Vuole sentire di cosa sa. Si accarezza lentamente giocando con i peli corti appena tagliati. La eccita. Si tocca le grandi labbra. È bagnata. Infila ancora le dita per stimolare le sue pareti. Le labbra sono turgide, pronte ad accogliere il piacere che le dita possono offrire.
Entrano piano, aumentando l'intensità del massaggio poco a poco, fino a fare spazio a quasi tutta la mano.
Le dita dentro la figa con il palmo sul pube fino a creare la sensazione del sesso maschile che si sbatte contro. Estrae la mano la annusa, la lecca e ricomincia. L'altra mano sbottona la camicetta libera il seno per vedere il capezzolo irrigidirsi.
Lo accarezza.
Toglie anche l'altra mano e con entrambe massaggia i seni per aiutarli a gonfiare di piacere.
Il suo corpo ansima. La figa pulsa. I seni urlano voglia di piacere.
Accavalla e Stringe strette le gambe per s ntire ancora di più l'eccitazione.
Le mani abbandonano i seni. Si dirigono dove pulsa il sesso, decise a far godere del brivido amato.
Lolla pensava di essere sola.
I suoi gemiti si udivano dalla porta del bagno.
Era molto tardi.
Solitamente nn c'era nessuno a quell'ora.
Il gioco del piacere fu bruscamente interrotto da un cigolio.
Lolla si fermò.
Ferma immobile per non fare rumore, con le dita dentro di sé, le mutandine abbassate la camicetta aperta il reggiseno spostato sotto ai seni vogliosi.
La porta dell'antibagno si spostò leggermente. Una voce profonda chiese se ci fosse qualcuno.
Lolla non sapeva che fare. Decise di rispondere. Sono Lolla.
La voce chiese se andasse tutto bene. Rispose fievolmente si, ancora con la voce colma di desiderio. La voce era sempre più vicina.
Lolla nella speranza fosse solo un sogno chiuse gli occhi strizzandoli. Era ancora immobile e mezza nuda.
Ci fu il silenzio.
Fino a quando....
Senti la punta di una lingua stimolare i suoi capezzoli.
Trasalì. Stette ancora li immobile. Aveva emozioni di paura ed eccitazione.
La voce le disse. Tieni gli occhi chiusi.
Le prese i due seni. Cominciò ad accarezzarli, baciarli e assaporare quei capezzoli inturgiditi dal piacere.
Lolla non sapeva cosa fare, ma il piacere non smetteva di persistere.
Decise di abbandonarsi.
Le mani e la lingua dello sconosciuto presero possesso del suo corpo.
La sua figa era gonfia di piacere. Aveva voglia di cazzo. Di sentire lo sconosciuto dentro di sé. Voglia di godere.
Lo sconosciuto si abbassò. Le apri le gambe e cominciò a leccare i suoi linguini. Lolla fremeva.
Allontanava con le mani la testa dal troppo piacere. La voce le intimò di portare le mani dietro la schiena e di portare in avanti il suo sesso. La prese con forza e la sollevò fino a portare la figa alla sua bocca.
La lingua morbida e carnosa entrava. La leccava come un lecca lecca alla fragola..
Leccava leccava e lei ansimava.
La voglia di cazzo aumentava ogni minuto di più.
Le tolse i vestiti.
Le disse di accucciarsi. Le prese con una mano i lunghi capelli, simulando una coda. E con l'altra mano portò la sua testa davanti al suo sesso.
Lolla sempre con gli occhi chiusi si aiutò con le mani.
Prese il cazzo tra le mani e con la lingua cominciò a leccarlo. Sentiva aumentare la pressione. La cappella era grande, aveva un buon sapore. Prese ad assaporalo con gran foga. Muoveva la sua testa sue e giù al ritmo che la voce decideva. Le mani di Lolla scorrevano tra le palle, le mordicchiava, succhiava con piacere. Per il suo piacere.
Il suo sesso la implorava. Aveva voglia di godere. Voleva quel cazzo con quella grande cappella tra le gambe dentro la sua figa.. era tutta bagnata. Si sentiva una cagna in calore.
Cercava il cazzo.
Allo sconosciuto pulsava il cazzo.
Lolla si girò di schiena prese il cazzo in mano e se lo infilò rapidamente tra le gambe dentro la figa bagnata. Si muoveva piano con un movimento leggero in cui lo faceva entrare ed uscire per fargli sentire come lo stringeva tra le sue grandi labbra. I muscoli della sua vagina erano tutti contratti. Volevano trattenere quel grande pisello dalla grande cappella.
Lolla pregava lo sconosciuto di cavalcarlo, avrebbe fatto di tutto.
La voce profonda le disse che prima voleva stimolarla Ancora. Voleva farla piangere di piacere.
La distese a terra sopra i suoi vestiti.
Lui si girò, le mise il cazzo in bocca e si chinò a leccarla con veemenza.
Lolla lo leccava, lo succhiava come una bambina golosa ciucciava il suo lecca lecca...
Leccavano come è e animali.
I capezzoli bruciavano doloranti dagli pizzichii.la figa era larga e bagnata pronta a prendere tutto.
Il cazzo duro e gonfio.
Lolla non resisteva. Da molto non provava quel piacere diffondersi nel suo corpo.
Da molto non stava con un uomo così.
Lolla Aveva voglia di cavalcarlo di sentirsi una cagna in calore di godere.
Lolla aprì gli occhi, nn ce la faceva più.
Guardò ansimante lo sconosciuto si avvicinò a lui. Gli disse che ora toccava a lei farlo godere.
Alla richiesta lui si distese. Lolla si mise a cavalcioni su di lui.
Si sedette sopra il cazzo duro e cominciò a strofinarsi sul cazzo.portava il bacino in avanti e indietro stimolando il suo amante. Prese le mani di lui, le mise sui suoi seni rotondi.
Si infilò il cazzo dentro la figa vogliosa. I muscoli della figa stringevano quel grande cazzo.
Cominciò a muoversi strusciandosi in su e giù.
L'interno coscia era stimolato dallo struscio.
I grandi seni ballavano. Lolla prese la testa dello sconosciuto portando la sua bocca ai capezzoli. Voleva essere leccata mentre lo cavalcava.
Era quasi giunta al piacere. Non voleva finisse.
Lolla cominciava a sentire il gemito trasalire. Le dita dei piedi cominciarono a rendersi. Il corpo intero fu invaso dal piacere del sesso. Tutti i suoi sensi erano coinvolti nel piacere. Godeva. Il suo corpo godeva.
Mentre godeva si girò dando le spalle. Si infilò velocemente il cazzo pulsante. Con una gamba a 90 gradi e l'altra distesa cominciò a fregare quel cazzo. Stimolando la cappella conovimenti lenti e rotondi. Le sue braccia erano tese lungo le gambe muscolose dell'amante.
Anche lo sconosciuto era eccitato. Stava per venire. Stavano godendo. Gli odori, gli umori di entrambi gli amanti erano palpabili. L'aria era intrisa di sesso. I mugoliidi lui. Le urla di piacere di lei. Fino al silenzio assoluto.
I due corpi erano avvinghiati sul pavimento.
Il loro sguardo si incrocia per la seconda volta, ma con imbarazzo. Un sorriso apparve sul volto di entrambi consapevoli che non sarebbe stata l'ultima volta.
Lolla si presentò:" piacere Lolla. Tu come ti chiami?"
Lui: " Ciao il mio nome è Alky. Sono l''elfo che hai chiesto a Babbo Natale quando eri piccola".
Lolla sorrise e tra se pensò che poi il Natale non è così male.
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