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Lui & Lei

La Madre MAIALA di mio cugino... XD


di Eriknard91
28.12.2015    |    6.995    |    2 9.8
"Tutti i miei parenti erano già all'opera a schiena bassa che scavavano con le mani nel capo vicino casa, più che un campo un orto extralarge a dire il vero..."
Saranno passati circa cinque o sei anni, all'epoca ero da poco maggiorenne e come ogni anno venni contattato da mio cugino A. (in realtà mio cugino di secondo grado dato che suo padre è cugino di mio padre) per dare una mano a lui e alla sua famiglia a raccogliere patate nel campo fuori casa sua.
Senza sapere affatto cosa sarebbe capitato quel giorno salii in macchina con mio fratello e partii per dar loro una mano.
Arrivammo sul primo pomeriggio, era una giornata afosa e molto calda.
Tutti i miei parenti erano già all'opera a schiena bassa che scavavano con le mani nel capo vicino casa, più che un campo un orto extralarge a dire il vero.
Scesi dalla macchina e salutai tutti, i quali presero una pausa dal faticoso lavoro per salutarmi e spiegarmi il da farsi.
Appena si avvicinarono mi saltò all'occhio un'immagine che mai mi sarei aspettato. Devo dire che all'epoca ero in piena tempesta ormonale ed avevo una voglia di sesso inimmaginabile. La madre di mio cugino che ha per nome G. era in pantaloncini corti e reggiseno, dato il gran caldo.
G. è una donna non bella anzi abbastanza bruttina e la sua espressione naturale è sempre imbronciata, il motivo non l'ho mai scoperto, probabilmente non scopa abbastanza come vorrebbe. Ha dei seni medio/grandi anche se non sembra dato che veste sempre più largo di quello che dovrebbe, tuttavia è una di quelle donne che pur essendo brutta ispira quel sesso selvaggio e nascosto.
Vederla così seminuda mi si formò un groppo alla gola, infatti parlai poco e nella mia testa si impressero quei suoi seni strizzati in quel reggiseno di pizzo nero sicuramente di una misura più stretto che lasciava assai poco all'immaginazione, non credevo che la madre dei miei cugini potesse ispirarmi un sesso tale, pensai tra me e me " Madonna ti sborrerei sulle tette."
Prima di metterci a lavorare mi chiese:
- Erik se vuoi dopo prima di andare a casa potete fare un bagno in piscina per rinfrescarvi.-
Io risposi in maniera vaga dato che non avevo il costume da bagno.
Iniziammo a lavorare di buona lena, con il sole ed il caldo che ci martellavano senza tregua per tutto il pomeriggio, accompagnati dall'odore di terra sudore e patate marce.
Dopo circa cinque ore avevamo finito io ero piombo di sudore.
Mi si avvicinò mio cugino A. e mi chiese:
- Se ti va puoi farti una doccia e poi venire in piscina se preferisci.-
Accettai per la doccia ma restai sul vago per la piscina.
Mentre tutti mettevano a posto gli attrezzi che erano restati sul campo mio cugino mi accompagnò al bagno inferiore della casa vicino alla taverna e mi disse, porgendomi un asciugamano:
- Ecco qui, quando hai finito ti aspettiamo fuori.-
Lo ringraziai e lui usci chiudendo la porta dietro di lui.
Mi svestii entrai nella doccia e mi lavai per bene, l'acqua fredda fu un toccasana. Una volta finito, dato che non avevo mutande pulite indossai i pantaloni senza biancheria intima.
mentre mi stavo mettendo la maglietta senza alcun preavviso entrò G.
Si spaventò, ovviamente non aveva in mente di trovarmi li, era ancora in pantaloncini e reggiseno, mi chiese imbarazzata: (ma con una strana luce negli occhi, quella luce che hanno le persone quando vogliono qualcosa ma non sanno come esprimersi per ottenerla)
- Erik sei qui ? Credevo tu fossi in piscina con gli altri ?-
Io risposi che non avendo il costume non potevo farmi il bagno.
Lei con la sua solita espressione incazzosa si voltò di scatto aprì un armadietto e mi porse un costume probabilmente di suo marito il cugino di mio padre M.
- Tieni è un vecchio costume di M.-
Io tentai di declinare, mentre G. mi parlava i miei occhi caddero in fallo e gli fissai il seno e nei miei pantaloni crebbe un erezione esplosiva.
Lei lo notò, cambiò subito tono di voce ed espressione e mi disse:
- Mmmmmh vedo che ti piacciono !- in quello se le toccò con entrambe le mani.
Io tentai di negare ma la mia erezione era molto evidente e con movimento rapido ma delicato infilò la sua mano destra nei miei pantaloni.
-Mmmmmhh senti qui allora ti piaccio davvero ?-
Ormai non potevo più negarlo e le risposi con queste testuali parole:
-Hai due tette da favola !-
Lei accennando un sorrisetto malizioso si sganciò il reggiseno e me le mostrò in tutto il suo splendore, due meloni da favola, dato che erano le prime tette degne di nota che avevo mai visto.
-Non fare il timido puoi toccarle se vuoi !-
la sua voce era calma e calda.
Io non esitai ed iniziai ad accarezzarle con entrambe le mani.
Erano soffici e calde, le adoravo.
Senza farmi molti scrupoli iniziai a leccarle i capezzoli.
Sentii il suo corpo vibrare in un fremito di piacere, non disse nulla e mi lasciò fare.
La leccai e la accarezzai per qualche minuto, erano una spettacolo: calde ancora con del sudore e molto piacevoli da baciare e leccare.
Ad un certo punto mi accarezzò la testa me la sollevò mi fissò con un'espressione che non le avevo mai visto in volto, mi sorrise il maniera maliziosa e mi stampò un bacio in bocca.
Le nostre lingue si intrecciarono in lungo bacio appassionato (le mie teorie erano confermate aveva una gran voglia).
Pomiciammo per un po', ero eccitatissimo si vedeva che era esperta e repressa mi baciava senza remore e con passione.
Ci staccammo, G. mi fissò negl'occhi e leccandosi le labbra mi disse:
- Adesso vediamo se ti piace ?-
Si inginocchiò mi calò i pantaloni scoprendo il mio bastone eretto e duro come il marmo.
Non disse altro iniziò a segarmi e con sorpresa scoprì che non riuscivo a scapellare, non disse nulla ma accennò un sorriso, probabilmente era incuriosita.
Mentre le sue mani accarezzavano e giocavano con il mio membro io iniziai a provare un senso di liberazione, era un pezzo che volevo farmi fare una bella sega.
Mi segò e mi accarezzò le palle per qualche minuto, poi senza alcun freno iniziò a succhiarmi, la sua lingua roteava accogliendo il mio pene nella sua calda e vellutata bocca.
Ogni tanto ci mise un po' di dente, mi fece impazzire.
Le afferrai la testa con delicatezza ed accompagnai le sue pompate.
Ingoiava il mio cazzo fino alle palle, che stuzzicava con la punta della lingua.
Mi succhiò per parecchio (anche se in realtà non passarono più di dieci minuti, è proprio vero che il tempo è relativo agl'occhi dello spettatore) sicuramente si era accorta, dal fremito del mio corpo che ero pronto.
Si sfilò il mio pene dalla bocca lo afferrò saldamente con la mano destra ed inizio a praticarmi una sega mettendoci foga ed energia.
Mentre mi segava chinò la testa ed iniziò a leccarmi ed a succhiarmi lo scroto.
Io ero li in piedi impietrito e fuori di me dal godimento, un'estasi che non avevo mai provato, li mi disse una cosa che mi fece esplodere:
- Dai godi, voglio la tua sborra in faccia, voglio sentirla !-
Io gemetti sordamente tentai di trattenere l'eiaculazione ma in vano ed esclamai con voce rotta dal godimento:
- Eccomi vengo, prendila, prendila tutta. SBORRO !-
Appena prima della mia eiaculazione sollevò il capo e puntò il mio pene nella direzione del suo volto sudato e con un espressione che implorava il mio seme.
Lì esplosi, ad ogni movimento della sua mano schizzai copiosamente.

La mia eiaculazione fu potente ed abbastanza copiosa, gli schizzi di sperma le rigarono il volto dalla fronte al mento, passando per gli occhi chiusi, per il naso e per la bocca semiaperta che formò un sorriso di soddisfazione.
Appena terminai iniziò a spalmarsi la mia sborra per tutto il volto ed anche sui seni.
La mi sborra era ben spalmata su tutto il suo viso ed il suo petto, emanava un odore di sesso assurdo.
Pensai tra me e me "Che Troia".
Lei mi sorrise e mi disse:
- Bravo Erik hai una sborra deliziosa, guarda che hai fatto. Altro che quel cornuto di M.-
Ed ammiccò leccandosi i baffi, mi afferrò il pene che iniziava a sgonfiarsi e mi fece un'ultima pompa per ripulirlo dallo sperma residuo.
Dopo avermi prosciugato per bene i testicoli si alzò di scatto, mi risollevò i pantaloni e mi disse:
- Vuoi assaggiarla ?-
Io chiesi:
- Cosa ?-
- La tua sborra, leccami le tette o non hai il coraggio ?-
Mi rispose maliziosa fissandomi con uno sguardo che emanava una voglia assurda.
Io ero incredulo a quanto fosse porca la madre di mio cugino.
Devo dire la verità al solo pensiero ero abbastanza schifato ma per non interrompere il crescendo erotico iniziai a leccarle i seni.
Subito sentii il sapore leggermente acre e salato del mio sperma che le ricopriva i capezzoli induriti dall'eccitazione.
Devo dirlo, quel sapore mi fece impazzire, iniziai a leccarle in maniera frenetica e molto scrupolosa per non lasciare nessun segno del mio godimento.
Il suo corpo vibrava dalla goduria.
Finito il petto continuai a leccare, succhiare e baciare, iniziai a salire; prima il collo poi il viso.
Lei ridendo in maniera smorzata per non farsi sentire mi disse assai stupita:
- Sei un bel porcellino, mi piace come mi lecchi, puliscimi tutta.-
Io obbedii senza discutere e dopo averla ripulita iniziammo a limonare.
A quel punto sentii un urlo che proveniva dall'esterno:
- Erik muoviti dai, ti stiamo aspettando per la piscina che combini ?-
Ci staccammo lei mi disse con una tranquillità disarmante:
- Dai vai a farti un bagnetto e mi raccomando. -
- G. tranquilla non dirò nulla ad anima viva, però spero di rifarlo. -
- Vedremo. -
Rispose riprendendo la sua solita espressione imbronciata.
Mi baciò la guancia destra e mi chiese di uscire che doveva farsi una doccia.
Passai il resto del pomeriggio con mio fratello ed i miei cugini in piscina.
Giustificai la mia lunga doccia raccontando loro una scusa.
Al tramonto rincasammo ed io ero al settimo cielo per quel pomeriggio di fuoco.
Questo è il racconto di come ho sborrato su quella maiala di G.
Due anni dopo ci siamo scopati in un bagno di un ristorante ad una cresima ma questa è un altra storia.
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