Magie

MAGIE

Il freddo di dicembre si ferma alle finestre della mia casa, dove il riscaldamento al massimo, riesce a farmi immaginare una stagione diversa.
Anche il mio abbigliamento è consono al clima, per cui indosso solo una camicia, sono in stanza da letto, d’altra parte è tardi e dovrei andare a dormire, visto che domani ho impegno di lavoro importante.
Ma non riesco a muovermi, sembro ipnotizzato, perché il computer mi manda immagini di una dea meravigliosa.
Al di là della innegabile bellezza, tutto mi incuriosisce, persino il nome, Nermina, davvero particolare e interessante.
Scopro, mentre non mi perdo una sola immagine di quel meraviglioso spettacolo rappresentato dalle sue foto, che siamo corregionali e questo mi eccita la mente pensando ad un possibile incontro
Le immagini si susseguono e quella splendida creatura sembra sorrida solo a me.
Ho decisamente sonno, gli occhi vorrebbero chiudersi, ma quel meraviglioso essere che vedo sullo schermo mi tiene avvinto e non riesco assolutamente a schiodarmi dalla mia poltrona.
Tutto a un tratto - potenza della magia - ecco all’improvviso che ti materializzi e tu, meravigliosa donna delle foto, sei miracolosamente qui davanti a me.
A differenza delle foto, sei vestita.
Hai un lungo abito nero e sotto, si intuisce benissimo, non indossi reggiseno: se Babbo Natale esiste, tutto ciò è sicuramente opera sua.
Non posso fare a meno di dirti che sei meravigliosa e il tuo sorriso è il regalo più grande che potrei immaginare.
Ma evidentemente Babbo Natale quando pensa ai regali, pensa in grande, perché tu adesso vieni vicino alla mia poltrona, dove io sono sprofondato incredulo, ti chini verso il mio viso e mi sfiori le labbra con un bacio che mi sembra un soffio di aria pura.
A questo punto mi alzo ti stringo e ti bacio, bacio che tu corrispondi con slancio e passione, quindi armeggio con la zip del vestito, riesco a farla scorrere e così il tuo bell’abito nero, scivola giù, mostrando le tue tette meravigliose (avevo ragione, eri senza reggiseno).
Non abbiamo ancora scambiato una sola parola, ma in certe circostanze le frasi davvero sono inutili e non potrebbero aggiungere nulla al meraviglioso momento che stiamo vivendo.
Senza mollarti di un metro, ti spingo dolcemente verso il letto dove tu cominci a sbottonare lentamente i bottoni della mia camicia.
Rimaniamo entrambi con le sole mutande: dio quanto sei bella!
Ti faccio sedere sul letto, mi inginocchio ai tuoi piedi e sfilo i tuoi slip.
Resto incantato a lungo dallo spettacolo Sedella porta del tuo paradiso e adesso ho un unico pensiero, quello di varcare quella porta e di entrare nel tuo mondo.
Dopo aver goduto di quella meravigliosa visione, avvicino la mia faccia inebriandomi con l’odore della tua essenza di donna.
Quindi tuffo il mio viso nel tuo splendore e comincio a baciarti.
Cominci a muoverti sotto i colpi della mia lingua, sento che ti agiti sempre di più, così intensifico i miei baci, mentre ti penetro con due dita.
L’altra mano, invece, ha afferrato il tuo seno e stringo il capezzolo duro e eccitato.
Anch’io sono eccitato e i miei boxer faticano a contenere l’erezione.
I tuoi umori mi riempiono la faccia, sento che stai per venire, così ti scopo ritmicamente con le dita, mentre la lingua tortura il tuo clitoride.
Vieni!
Finalmente vieni con uno spasmo lungo e incontrollato, quindi ti lasci andare stesa sul letto.
Che essere meraviglioso sei.
Adesso salgo anch’io sul letto, avvicino la mia bocca pieno dei tuoi umori, alla tua e riprendo a baciarti, mentre la tua mano, finalmente, scende verso il mio basso ventre incontrando il mio uccello che desidera solo attenzione.
Scosti le mie mutande, quindi a tua volta ti giro verso di lui e gli dai una bacio.
Ho uno scossone simile ad una scarica elettrica, quindi lo fai sparire completamente nella tua bocca, poi inizi a andare su.
Dopo un po’ ti sposti e mi lecchi le palle fin quasi al buchetto.
Prima di diventare pazzo per il piacere, ti fermo ti faccio stendere e finalmente entro nel paradiso.
Che donna meravigliosa sei, Nermina.
Scivolo facilmente dentro di te, tanto sei incredibile bagnata e calda allo stesso tempo.
Non voglio assolutamente venire, quindi mi fermo, ti faccio voltare e ti prendo così, stringendoti i seni quasi con violenza.
Ti sento ansimare, probabilmente sei pronta per venire ancora, ma decido che voglio vederti in faccia, quindi mi stendo e tu ti sistemi su di me.
Prendi il mio uccello e lo metti dentro, quindi inizi la cavalcata finale.
Veloce, sempre più veloce, mi sembra di impazzire, sento che stai venendo, così non riesco, né voglio più trattenermi e libero un mare di sperma dentro di me, proprio nell’attimo esatto in cui anche tu vieni con un grido roco e strozzato.
Ti accasci su di me esausta, quindi con un colpo ti liberi del mio membro svuotato e ti sdrai al mio fianco.
Entrambi ansimiamo ancora ed io credo di non essermi mai sentito così felice.
Gli occhi si chiudono e stavolta non faccio nulla per tenerli aperti.
Quando dopo un tempo infinito li riapro, tu sei sparita, io sono sul letto, ho di nuovo la camicia e il computer continua a illuminarsi, grumo sulla tua immagine.
Non può essere stato un sogno, non posso aver sognato, eri troppo vera e ogni istante l’ho scolpito nella mia mente per averlo solo immaginato.
Però non riesco a trovare nessuna traccia di te.
In tutti i casi, anche se fosse stato davvero un sogno, è stato così bello che posso solo augurarmi che sia stato un sogno premonitore e che presto questo sogno si tramuterà in realtà.