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Lui & Lei

Novembre 2022


di Nome_qualsiasi
31.01.2023    |    2.315    |    0 9.6
""Quanto mi mancava succhiarti il cazzo..."
Non ci vediamo da Gennaio 2021, ma abbiamo continuato a scriverci, praticamente ogni giorno. Nel frattempo ti sei sposata ed io sono diventato padre e siamo entrambi felici della nostra vita, però qualcosa manca, sentiamo che c'è bisogno di rivedersi, chissà come e chissà quando...

Sei proprio tu a scrivermelo: "mio marito sarà fuori per lavoro per quasi una settimana a Novembre, ti sfido a trovare una scusa per venirmi a trovare, hai un paio di mesi per organizzarti. Se ce la farai ti prometto che non avrò limiti. Deal?"
Quando lo lessi andai in ansia per un momento, come avrei potuto? Era impossibile, ingiustificabile. D'altro canto era impossibile anche resistere a questa tentazione, ma come?

Dopo i primi giorni a valutare le varie opzioni, alla fine mi si presenta il gancio giusto. La mia società ha la sua sede europea a Londra e comincia a girare voce che vogliano fare grandi cambiamenti in tutte le sedi e che vogliano dei rappresentanti di varii settori da loro per fare formazione.
Ovviamente a casa non hanno mai capito veramente di cosa mi occupo, comincio a diffondere la notizia, a lavoro comincio a paventare l'idea di assentarmi una settimana per ferie.
Nei giorni seguenti mi continui a provocare, qualche foto tattica in intimo e frasi che lasciano poco intendere all'immaginazione... Mi fai eccitare da morire ed io prego che tutto combaci alla perfezione.

Novembre è alle porte, lei ormai ha accettato la mia partenza, si è organizzata con la nonna, a lavoro finalmente mi comunicano che le ferie sono state accettate, col cuore a mille cerco i biglietti dell'aereo, trovo un albergo, prenoto addirittura il treno e il parcheggio all'aeroporto....
Riprendo fiato... Non ci credo, combacia tutto... In quel momento mi vibra il telefono, sei tu:
"Allora? Che faccio? Mi trovo qualcosa da fare a Novembre?"
"Tranquilla, ci penso io a riempire i tuoi buchi, arrivo lunedí alle 15.00"

Ed eccomi sul treno Londra-Maccesfield, circa 2 ore di viaggio, un tempo breve ed infinito allo stesso tempo. L'ansia di rivederti fa a pugni con l'eccitazione, intanto ci scriviamo e ti ricordo la tua promessa
"I know, I know" mi rispondi.
E alla fine arrivo, scendo dal treno, ti cerco, c'è molta gente, troppa forse, ma poi ti vedo...
Se splendida, con i tuoi capelli scuri e gli occhiali da sole, una giacca di jeans e sotto un maglioncino corto, a completare il tutto una gonna semi aderente con un bello spacco laterale. Sei sempre bellissima, come ti ricordavo.
Vengo verso di te cercando di non farmi vedere, ma tu mi avevi già puntato, non vuoi darmi la soddisfazione di vederti emozionata e mi dici solo ciao. Sono io a non resistere e ti corro ad abbracciare, ti abbraccio forte e tu ti lasci stringere, sento il tuo profumo di nuovo, sento la tua pelle e tu senti il mio cuore che palpita. Vorrei non staccarmi più da te, ma la gente comincia a guardarci strano.

"Ho una cosa per te" mi dici e da una tasca della giacca tiri fuori un paio di mutandine e me le sbatti in faccia... Le annuso e mi viene subito il cazzo durissimo, ti prendo la mano e te la sposto per fartelo sentire dicendoti: "avevi detto niente limiti..."
Arrossisci, un po' rosichi, ma ci stai, sei una che rispetta i patti, allora cominci a muovere la mano per farmelo venire ancora più duro. Ti chiedo quanto ci vuole ad arrivare a casa tua. "20/30 minuti circa" mi dici, "Troppi" dico io.
Mi guardo intorno vedo che la banchina è bella lunga e finisce nell'erba alta, ti prendo e ti porto proprio lí, è abbastanza buio, ma non troppo e siamo separati dalla strada con un muro.

Proprio su quel muro non resisto e ti ci sbatto contro, ti infilo una mano sotto il maglione e gioco col piercing che hai sul capezzolo, l'altra mano, invece, piano piano ti alza la gonna fino a scoprirti la fica e il culo.
La mano ti afferra la coscia, mentre ti guardo negli occhi e avvicino la mia bocca alla tua, sfiorandoci le labbra, sentendo quanto sono morbide. Mi mancavano e comincio a darti dei baci dalla bocca fino a raggiungere il lobo dell'orecchio e poi scendo lungo il collo fino alla spalla, ti sento tremare.
Effettivamente fa un po' freddo, sento la tua gamba freddo e anche la mia mano lo è. Faccio per scaldarla, ma tu mi blocchi, afferri la mia mano e la porti in mezzo fino alla tua fica che sento già bella bagnata.
Appena la mano fredda te la sfiora tu sussulti, allora comincio a toccartela piano, prima lungo le labbra e tu ti ecciti, poi con due dita cerco il tuo buchetto, appena lo trovo ti infilo le dita fredde e cominci ad ansimare e con lo sguardo mi fai capire di continuare.
Una mano con le dita comincia ad entrare dentro di te, l'altra afferra il tuo culo e ti stimola l'altro ingresso che trovo già pronto ad accogliere almeno un dito.
Le mani sono fredde, ma te sei calda e bagnata, muovo le dita dentro di te e sento la fica contrarsi dal piacere. Con le mani mi afferri il cazzo e me lo stringi forte, come fosse il tuo unico appiglio, io lo apprezzo e quindi da due passo a tre dita dentro di te, ammetto che non ho difficoltà ad infilarle.
Continuo a muovermi dentro di te con maggior passione e sento che i tuoi umori mi colano sulla mano fino al polso. Tiro fuori la mano ed è impregnata di te, faccio per leccarmi le dita, ma tu mi afferri la mano e comincia a succhiarmele guardandomi negli occhi per farmi eccitare ancora di più.

Qui, in mezzo all'erba alta, stiamo dando il meglio di noi. Dopo avermi succhiato le dita per bene, decido di girarti, piegarti verso il muro e reinfilarti le dita nella fica, ma stavolta ci aggiungo anche un quarto dito in modo da poter entrare di piú. Incominci a mugolare di piacere, ti copri la bocca per soffocare i tuoi gemiti, io ti scanso la mano, voglio sentire quanto godi.
Per questo il pollice che era rimasto libero si infila nel tuo culo e ho fatto bene a stapparti la bocca perchè appena entra emetti un urlo di piacere, "sto godendo come una vacca, sfondami tutta" mi urli.
Allora tolgo il pollice dal culo e provo a farlo entrare nella fica, è difficile, ma tu continui a dire di si mentre le dita dentro di te ti esplorano. Devo farti godere di piú allora mi inginocchio dietro di te e mi ritrovo il tuo culo bagnato a pecora davanti il mio viso e c'è solo una cosa che posso fare...
Affondo la faccia tra le tue chiappe, le tue meravigliose chiappe e comincio a tirar fuori la lingua in cerca del tuo buchetto. Lo trovo, lo lecco con la punta, lo sento dilatarsi e ne approfitto infilandoci la lingua, prima la punta e ti si apre ancora perciò insisto e te la faccio sentire il piú che posso dentro, sento che ti fa ansimare, allora non voglio darti tregua e ti infilo anche il pollice in fica.

Cinque dita nella fica e una lingua nel culo, tu che godi come una matta ed in quel momento ci ricordiamo che siamo vicino ad una stazione perchè alle nostre spalle passa un treno, abbastanza lento da permettere ai pendolari inglesi di vedere tutto. Qualcuno ci urla dal treno "Yeah! Fuck that bitch, bro!" per poi sparire.
Tutto questo ti imbarazza da un lato, ma dall'altro ti fa sentire la mia bitch personale e muovi il tuo bacino per aiutarmi a sfondarti ancora di più mentre vieni copiosamente e concludi spingendomi la testa contro di te...

Una volta fatto ti allontani dolcemente anche se io avrei continuato all'infinito, ti rigiri e mi guardi con degli occhi molto rilassati, ma in cui leggo che per te non è finita, mi slacci la cintura, abbassi tutto e guardandomi negli occhi cominci a segarmi il cazzo su e giù strusciando la cappella addosso a te.
Rimanando seria ti abbassi piano piano e ti ritrovi il mio cazzo in faccia, prima lo stuzzichi con la lingua e lo vedi che reagisce e sobbalza. Fai colare un po' di saliva e con la mano me lo bagni tutto, anche le palle, appena pronto passi le labbra dalla base alla punta e poi te lo metti in bocca, dio santo che bocca che hai...
Affondi e riesci, e ancora e di nuovo, io ti guardo dall'alto e mi godo lo spettacolo per un po', ma poi ti metto una mano in testa e ti dico "niente limiti". Stringo i capelli e spingo in modo da arrivare alla gola, tu lo prendi tutto, senza problemi, ti spingo ancora e ti dico di tirar fuori la lingua. La tua lingua sotto sforzo riesce ad uscire e comincia a oeccarmi le palle e mentre godo cosí muovo il bacino per tentare di arrivare più a fondo possibile, ma alla fine ti lascio libera.
Ti stacchi e fai un bel respiro per riprendere fiato, ma sempre tenendo ben saldo il cazzo in mano.

"Quanto mi mancava succhiarti il cazzo... Adesso cosa vuoi fare?" Mi chiedi. "A pecora e con le mani apri quel culetto" ti ordino e tu da brava ubbidisci.
Di nuovo questa visione paradisiaca davanti a me, ma stavolta prendo il cazzo e te lo sbatto tutto dentro, ti sento emmettere un mugolio di piacere per la sorpresa quindi provvedo a tirarlo fuori di nuovo e poi affondo di nuovo, tu continui ad apprezzarlo.
Andiamo avanti con questo giochino ancora qualche altra volta ed infine ti sorprendo nuovamente infilandoti il cazzo, ma anche il pollice nel culo, ne rimani piacevolmente colpita e ti giri a guardarmi con uno sguardo complice, un sorrisetto da maiala eccitata dei tuoi.

Continuo a spingere ancora e tu ti tocchi il clitoride e tremi dal piacere, con voce spezzata mi dici "Voglio che mi vieni dentro, riempimi per favore". Presto fatto...
Tolgo il pollice, prendo il cazzo e lo faccio passare dalla tua fica al tuo culo, appoggio la cappella sul tuo buchetto aperto e senza troppo sforzo lo vedo entrare dentro di te, dalla cappella fino in fondo.
Tu ti giri guardandomi con odio misto a piacere e io ti ricordo "Nessun limite, no?", mi stai per lanciare uno dei tuoi sguardi, ma un bell'affondo da parte mia non te lo permette e ti devi far sbattere come voglio io.

Ormai non posso resistere oltre, il cazzo deve esplodere ed il tuo culo che me lo stimola anche troppo. Ti afferro per i fianchi, ti allargo ancira di più le chiappe, il cazzo ti entra dentro, ad ogni movimento tu godi, senti contrarti dentro, ti affondo le unghie, un brivido ti risale la schiena, un brivido la risale anche a me ed esplodo dentro di te, tu mi senti venire, ti masturbi cosí velocemente che schizzi ovunque e veniamo insieme urlando di piacere, un piacere che non provavamo da tempo...

Rimaniamo per un attimo cosí finchè non sentiamo un rumore di treno che riparte alle nostre spalle. "Da quanto era lí?" chiedo, "Oddio, non lo so" imbarazzatissima ti copri e ti ricominci a vestire.
Intravedo dai finestrini un misto di facce sconvolte e persone che ci hanno registrati col telefono, ma non mi interessa, sono qui per te.
"Beh, adesso andiamo a casa tua che questo era solo l'inizio..."
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