Quella gran porca della fisioterapista

Il sospetto mi era venuto da tempo e magari come me, anche lei ci aveva fatto su un pensierino; ma che sarebbe successo proprio non me lo sarei mai aspettato.

Entro nella sala d’attesa del suo studio, come spesso ultimamente; questa maledetta schiena non smette di darmi fastidio e così, come da prassi, mi becco un ciclo di massaggi da fare con una certa regolarità. Siamo arrivati all’ultimo e devo dire che Francesca, la mia fisioterapista nonché ormai anche mia amica, ha centrato l’obiettivo rimettendomi in sesto nel tempo previsto.

Sento parlare di là, immagino con un paziente che ha l’appuntamento prima di me; dopotutto sono con 15 minuti di anticipo. Sarà stata la paura di trovare traffico, sarà che non avevo molto da fare in ufficio, sarà che avevo una voglia matta di farmi toccare da quelle mani divine, che non sono riuscito a trattenermi nel salire in macchina decisamente troppo in anticipo.

Mi avvicino alla porta del suo studio e mi siedo nella sedia proprio lì di fianco. Sento parlare Francesca con un’altra ragazza; dalla voce mi sembra la nostra amica in comune, Simona, un paio d’anni più grande di me, bella ragazza slanciata, tipico fisico da pallavolista, snella ma muscolosa. Infatti, adesso che mi viene in mente, mi ricordo che aveva dei piccoli problemi alla spalla destra che doveva risolvere per l’inizio della stagione.

Non volendo sento il discorso che stanno tenendo a voce alta, molto probabilmente perché nessuna delle due si aspettava ci fosse nessuno, visto il mio grande anticipo.
“Ma dai, provaci! Conoscendolo non penso che si tirerà indietro! Solamente che lui è abituato a farsi corteggiare. È per questo che non si è mai fatto avanti!” dice Simona.
“Non so, è un mio paziente!” risponde Francesca. “Non vorrei fare dei casini! Anche se mi sono accorta benissimo che l’ultima volta stava soffrendo nel cercare di bloccare una evidente erezione! Bloccata solo in parte!” ridono entrambe.

L’aneddoto è lampante: ho fa indurire i cazzi a tutti, o stanno parlando di me!

“Comunque ci sono partita da casa con l’intenzione di provarci! Mi sono detta che visto che è l’ultima seduta, non potevo rischiare di aspettare chissà quanto prima di riaverlo sotto mano! Guarda che mi sono messa…” dopo una breve pausa, seguono degli apprezzamenti da parte di Simona a qualcosa che sta indossando Francesca. Oramai sono stracurioso di vedere.
La mia eccitazione si sta facendo già sentire!

“Basta che potrebbe arrivare!” dice Francesca a Simona, non sapendo che io sono già lì.
Passati 10 minuti, le due si salutano ed escono dallo studio. Vedendomi Francesca mi dice “ah… sei già qui? Da quant’è che ci sei?” con uno sguardo tra il preoccupato e il malizioso. “Un paio di minuti” rispondo io, incuriosito da quello che vorrà fare più avanti.

Saluto Simona ed entro nello studio. Mi spoglio e resto in slip come al solito, mentre Francesca si lava le mani per prepararsi al massaggio.
La guardo, di schiena, con quel bel culetto sodo coperto dal camice, i capelli castani, mossi, che le scendono lungo le spalle. Lei ha 7 anni più di me, 37, portati egregiamente.
“Pronto?” mi dice lei girandosi e guardandomi dalla testa ai piedi con una evidente eccitazione in quegli occhi castani e penetranti. “Mettiti supino che sciogliamo un po’ i muscoli della schiena.”
Mi sdraio sul lettino e lei inizia a infilarmi le mani sotto alla schiena, quando vedo che dal bottone non allacciato del camice, esce un bel reggiseno bianco di pizzo che contiene quelle sue belle tette sode, anche se non enormi. Continua a massaggiarmi mentre parliamo come al solito del più e del meno, quando ad un certo punto mi dice di girarmi, in posizione prona.
“Un attimo che torno subito! Rimani così!” mi dice, sentendola andare verso la sua scrivania.
“Eccomi…” sentendo i suoi passi di ritorno verso di me e le sue mani calde posarsi sulla mia schiena.
Continua con il massaggio, continuiamo a parlare del più e del meno, quando sento le sue mani avvicinarsi nella parte bassa della schiena. Nulla di strano se non che non aveva mai infilato le punte delle dita sotto l’elastico degli slip; stava chiaramente tastando il terreno cercando di capire quale fosse la mia reazione.
Faccio finta di nulla, come se tutto fosse stato normale, come le altre volte. “Ti da fastidio qui?” mi chiede lei infilando la mano sempre più in basso e avendo praticamente le sue mani sul mio culo. “Un po’! Penso che dovresti insistere su quel punto…” le dico, facendole capire chiaramente che sto al suo gioco.

In pochi secondi ho praticamente gli slip calati sul sedere, con le sue mani che mi massaggiano dai glutei fino a metà schiena. “Alza un po’ il bacino che così lavoro meglio!” mi dice sfilandomi gli slip e lasciandomi completamente nudo.
Riprende il massaggio come prima ma avvicinandosi sempre di più al mio buchino. Inizia poi a passarmi una mano avvicinandosi sempre di più hai testicoli, fino a massaggiarmeli.
La mia erezione è già ben avviata, ostacolata solo dal fatto che sono in posizione prona.
Sento che mi sparge un liquido oleoso sul sedere e continua a massaggiarmi facendo scivolare quelle mani divine e rendendomi sempre più eccitato. Ad un certo punto sento una sua mano scendere di nuovo sui testicoli, mentre con l’altra mano insistere sul mio buchino fino a sentire chiaramente un suo dito all’interno. Dopo aver sentito un leggero fastidio all’ingresso, la mia eccitazione sta arrivando alle stelle; continuando a massaggiarmi i testicoli, inizia a muovere il suo dito all’interno mentre sento che anche lei inizia ad ansimare dall’eccitazione. Inizio ad ansimare anche io, sull’orlo dell’orgasmo fino a che le dico “se continui a farmi godere così, vengo tra 2 secondi!”.
“Allora girati, che non voglio che vada sprecato nulla!” mi dice, togliendo le mani sia dai testicoli che il dito dal buchino.
Mi giro in posizione supina quando vedo che lei è in intimo, reggiseno bianco di pizzo con relativa brasiliana bianca di pizzo, capelli raccolti e uno sguardo eccitato. “Sorpreso?” mi dice mandandomi un’occhiata maliziosa; “in realtà è dal primo appuntamento che non aspetto altro…” le dico indicandole il cazzo con una evidente erezione. “A chi lo dici…” mi risponde lei, spingendomi leggermente sul petto con un tocco tra la spinta e una carezza e abbassandosi con la sua faccia verso il mio cazzo. Mi ritrovo in posizione supina, con la sua bocca calda e accogliente che mi sta lentamente succhiando la cappella. Dalla cappella si stacca, scende sui testicoli e inizia a leccarmeli, mentre infila il dito dietro proseguendo l’ottimo lavoro che stava facendo prima. Con la lingua sale, per tutta l’asta, un giro della cappella e poi giù, fino alla gola. Inizia a pompare, sempre più velocemente, andando a ritmo con il dito dietro, che ora sta toccando il punto giusto, facendomi provare sensazioni mai provate.
Non resisto più, sto arrivando all’orgasmo, quando le dico “vuoi che ti riempio la bocca?”. Lei si ferma, stacca la sua bocca dal mi cazzo e mi dice “no… non ancora… adesso me lo prendo un po’!”.
Si toglie la brasiliana che copriva una bella fichetta completamente rasata e ben curata; sale sul lettino, e si mette seduta sul mio cazzo. Bagnatissima accoglie il mio cazzo scivolando alla perfezione, mentre lei emette un gemito prolungato da quando entra la cappella, finché non lo vedo sparire nella sua fica.
Inizia a cavalcarmi, la mano destra sulla mia gamba sinistra e quella sinistra appoggiata sul mio petto; vedo il mio cazzo sempre più bagnato uscire ed entrare dentro quella fica sempre più bagnata; ormai quando sbatte sul mio pube, gli umori di lei schizzano sulla mia pancia, mentre lei geme sempre più forte; “non sai quanto avevo voglia di scoparti!” mi dice tra un gemito e l’altro. “Non pensavo arrivassimo a farlo” gli rispondo io, arrivato al limite dell’esplosione.
Continua a scoparmi sempre più forte fino a che non rallenta infilando tutto il mio cazzo nella sua fica, aumentando il movimento ondulatorio del bacino e facendo sfregare il suo cliotoride contro il mio pube. Stava avendo un orgasmo intensissimo, mentre io mi stavo trattenendo nel non venirle dentro. Ancora in preda all’orgasmo si accascia verso di me e mi infila la lingua in bocca, baciandomi e continuando ad ansimare. Passati quei secondi di assestamento, in cui lei si riprende dall’orgasmo, mi guarda negli occhi e mi dice “mmmm… che bello!”.
“Però adesso ti fai riempire la bocca come promesso prima…” le dico, con il cazzo ancora nella sua fica che non aspetta altro che eiaculare.
Si alza senza dirmi nulla, guardandomi con uno sguardo malizioso, si sfila dal mio cazzo, si gira al contrario, mi sbatte quella deliziosa fichetta depilata in faccia e mi dice “io me la faccio riempire la bocca, però te la riempi anche tu!”. “Volentieri… non aspettavo altro da quando ti sei sfilata gli slip” le rispondo io, non riuscendo nemmeno a finire la frase che lei me l’aveva già messa in bocca.
Con tutta quella eccitazione non resisto a lungo, venendole dopo poco in bocca e riempiendogliela abbondantemente. Dopo pochi secondi anche lei non resiste e mi riempie la bocca con i suoi umori misti al sapore del mio cazzo.

Soddisfatti e un po’ storditi ci rivestiamo, lei si avvicina baciandomi abbondantemente con la lingua e facendomi sentire il mio sapore e dicendomi “penso proprio che dovremmo fare un’altra seduta di massaggi! Non ti vedo guarito bene!”.
“Prendimi l’appuntamento per il primo giorno disponibile!”.