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Lui & Lei

Vedova Matura


di Membro VIP di Annunci69.it Tranqui21
16.09.2021    |    2.070    |    0 9.8
"Attorno a me c'era una penombra mattutina e non si vedeva bene, io saggiamente decisi di non accendere nessuna luce, feci un pò più piano del solito..."
Ogni giorno prendo auto o moto dal mio garage sotto al palazzo della mia abitazione ed insieme al mio ce ne sono altri.
In uno in particolare difronte al mio, ho sempre visto movimenti strani esci ed entra di persone non dello stabile.
Una mattina avevo un appuntamento in centro abbastanza presto scesi in garage per prendere la moto e mi accorsi che la saracinesca difronte, dove butto sempre gli occhi era per 3/4 abbassata, sentivo strani rumori ,ma familiari che venivano proprio da quel garage.
Attorno a me c'era una penombra mattutina e non si vedeva bene, io saggiamente decisi di non accendere nessuna luce, feci un pò più piano del solito avvicinandomi alla mia saracinesca ma la vera attenzione era verso quella difronte, dove vidi delle ginocchia da Donna e scarpe da uomo uno difronte all'altro cercai d'immaginare la scena, quando vidi un sussulto del presunto uomo seguito da un gemito.
Sinceramente la cosa mi eccitò tanto da diventarmi duro e pensai ora voglio vedere chi esce da li.
Aprii la mia saracinesca facendo rumore e lentamente cominciai ad uscire la mia moto guardando sotto quello spazio buio dove non c'era più nessuno, accesi la moto, mi misi il casco abbottonai il giubbotto, tutto lentamente a quel punto si alzò la saracinesca e vidi uscire un uomo sulla quarantina, distinto che con occhi bassi filò dritto verso l'uscita.
Dopo neanche cinque minuti uscì la vedova del settimo piano con un vestitino attillato, tacchi ben alti e con la sua quinta di décolleté ben in mostra.
Buongiorno mi disse lei, stamattina alla buon ora vedo...eh si risposi impegni mattutini non lo dica a me replicò avvicinandosi con quei capezzoloni duri che gli bucavano il vestito, ha già fatto colazione mi chiese ed io si già fatta anche io rispose lei.
A quel punto immaginai la scena di lei con il cazzo dello sconosciuto in bocca che lo spompa fino a farsi esplodere in bocca e buttando giù tutto, il mio cazzo stava esplodendo dall'eccitazione. Lei guardando i miei pantaloni mi disse.. se le fà piacere qualche mattina la invito a casa mia e le preparo una colazione che non dimenticherà mai con vero piacere risposi basta saperlo in anticipo cosi mi preparo.
Girò i Tacchi con quel magnifico culo che si ritrova a quasi 57 anni e se ne andò.
Io presi la mia moto ed andai verso i miei impegni.
Un pomeriggio rientrando a casa la trovai in portineria che parlava con il portiere, un segaiolo dell'ultima ora, che sbavava solo a guardarla, lei sempre tacchi, calze velate nere,tettone ben in vista, salutai tutti e due e andai dritto verso l'ascensore.
"LEI".. mi disse, mi aspetti che saliamo insieme ,la sua voce ed il modo in cui lo disse me lo fece diventare duro.
La feci entrare per prima come galanteria vuole, aveva dei sacchi in mano e proprio mentre entrava con me a seguito poggiò i sacchi a terra mettendosi prona e poggiando quella magnificenza di culo sul mio cazzo. A quel punto senza nessun freno le poggiai il cazzo duro nel bel mezzo del suo culo facendogli sentire cosa mi aveva combinato.
Senza neanche un minimo di stupore si rimise dritta e mi disse: "Lei è sempre pronto vedo", certo risposi non si sà mai, bene rispose lei a tal proposito se si ferma un attimo da me, visto che lei è architetto vorrei farle vedere una cosa, bene le dissi.
Arrivammo al piano poggiò i sacchetti per aprire la porta e mi rimise il suo bel culo sul mio cazzo a quel punto non appena apri la porta, io subito dietro di lei mi chiusi la porta dietro e lo tirai fuori e le dissi.. anche io ho una cosa da farle vedere.
La Troia senza scomporsi come se lo aspettasse s'inginocchiò a prenderlo piano piano tutto in bocca, spompandolo dolcemente e succhiandolo avidamente, guardavo dall'alto quel culo che si muoveva, si alzò in piedi tirò su la gonna e vidi quello splendore in autorreggenti senza mutande con le cosce colate di voglia ,la girai e la misi a pecora fottendola con tutta la voglia che avevo ,all'improvviso mi fermo con la mano e mi disse ora in culo che è pronto per te.
Non me lo feci ripetere due volte entrò che sembrava d'infilarlo dentro il burro ,la stantuffai per bene quando lei senti che stavo per venire lo uscì e lo prese tutto in bocca senza lasciare goccia alcuna ,guardandomi negli occhi mi disse :"Ti aspetto domani per la colazione".
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