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Gay & Bisex

How nice #3


di MonkeyDLuffy
05.03.2016    |    5.616    |    6 9.9
"Esco di casa e raggiungo la sua, lui è già fuori ad aspettarmi..."
Capitolo #3

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Sono passati tre mesi e mezzo, da fine febbraio siamo arrivati a giugno, e oggi è l'ultimo giorno di scuola, ringrazio il cielo di essermi assicurato il pagellino d'oro, grazie al quale riceverò la borsa di studio.
Festeggio sopratutto il fatto che anche Marcello, Sara, Francesca e Andrea sono stati promossi.
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Mi sveglio alle 7, come ogni giorno, faccio colazione, mi lavo, saluto i miei genitori e inizio a camminare.
Nel frattempo ripenso a quest'anno, a quanto Marcello mi abbia cambiato.
Già, a inizio anno avevo vergogna a chiedere in prestito una gomma, mentre ora sembro un'altra persona, più disinvolta e sicura di se.
Penso anche a quanto sono diventato pervertito. Già, pervertito, raggiungendo quasi il livello di Marcello.
Quasi mi viene da ridere.
L'abbiamo fatto nei bagni della scuola, in un parcheggio, e nei bagni pubblici, anche se quest'ultimo corrisponde più a un brutto ricordo, data la puzza che c'era lì dentro.
Per la prima volta mi aveva fatto una sega, era rimasto sbalordito dalla lunghezza del mio pene, che non aveva mai notato fino ad allora.
Già nemmeno io sono messo male, raggiungo i 17 centimetri a dir poco.
Non è mai andato oltre la sega con me, ma apprezzo ogni volta il gesto perché so che per lui è diverso, visto che il suo carattere è molto più autoritario e " fiero " del mio.
Arrivo a scuola con la testa fra le nuvole e non mi accorgo che Sara, che si trova davanti al cancello, mi sta chiamando.
La saluto e la raggiungo.
" Un anno è passato, ma se penso che ne mancano ancora quattro inizio a deprimermi ahahahah. " già, questa è Sara. Ogni volta che la guardo penso che se non fossi gay probabilmente avrei provato a mettermi con lei, essendo a dir poco una figa. E io non sono da meno, non per niente sto con Marcello.
Ma ormai non mi importa più essere gay, mi bastano quei pochi amici che ho e il ragazzo che amo.
Si aprono i cancelli, entro in classe seguito da Sara, mi siedo al mio posto, non più vicino a Marcello perché secondo i professori noi due vicini eravamo peggio di un terremoto.
La professoressa inizia l'appello, e una volta terminato ci lascia andare liberi per la scuola, dentro la quale è stata organizzata una festa generale, con un piccolo gruppo che suonava nel cortile.
Mi dileguo un attimo con Marcello, staccandoci dal nostro gruppo di amici e gli faccio una proposta " Ti va di farlo in palestra? E lo so che vuoi, poi grazie alla festa sarà vuota, quindi non verremo nemmeno disturbati. " il mio tono lascia intendere che un " No " come risposta non sarebbe stato accettato.
" Dany, sei proprio un figo quando fai il pervertito, andiamo. " mi risponde con tono sicuro.
Vado dai nostri amici e gli dico che saremmo tornati da loro più tardi perché dovevamo fare una cosa, ma la mia faccia sovreccitata mi tradisce, rendendo palesi le nostre intenzioni, e provocando smorfie di disgusto sarcastico sulle facce dei nostri amici. Mi dileguo seguito da parole come " Depravati ".
Raggiungiamo la palestra, che, come detto prima è vuota. Prendo Marcello per la camicia, lo tiro su un materassino da ginnastica e lo faccio sdraiare su di me.
Lo bacio intensamente...
Inizio a sbottonargli la camicia, sotto la quale non aveva niente.
Arrivo all'ultimo bottone, lo slaccio, e Marcello getta la sua camicia sul pavimento.
Ammiro i suoi muscoli, e inizio ad accarezzarli.
Gli faccio il solletico a un capezzolo, che subito diventa turgido.
Gli bacio quei muscoli che tanto amo, e che ormai conosco come le mie tasche.
Inizio a sbottargli i jeans, che sembrano sul punto di esplodere a causa di quell'eccitazione incontenibile.
Noto che indossa le mutande blu, le mie preferite perché aderiscono al suo pacco senza concedere niente alla fantasia.
" Le hai messe apposta vero? Le mutande? " gli chiedo.
" Certo, pensavo fosse scontato che avremmo festeggiato la fine dell'anno scolastico a modo nostro, e ho pensato di usare queste mutande per " attirarti " " e mi fa un sorriso. Sembra quasi sul punto di ridere.
" Tu sai di essere uno stronzo vero? Utilizzi certi sotterfugi per potermi scopare... Quanto ti amo... " le mie parole sono prive di coerenza e lo so, lui si mette a ridere per davvero questa volta.
Decido di procedere e gli tolgo anche le mutande, libero finalmente quel cazzo, che ormai conosco molto bene.
Lo faccio sdraiare vicino al bordo del materassino mentre io scendo, mi inginocchio e inizio a succhiarglielo.
Penso che quel sapore non mi stuferà mai e non mi basterà mai.
Ormai sono diventato un piccolo esperto nell'arte dei pompini, e lui lo sa bene, infatti inizia a cambiare subito espressione, facendo smorfie di piacere.
Continuo così per qualche minuto, poi lo faccio sdraiare al centro del materassino, mi siedo sopra di lui e decido di provare una cosa mai fatta prima, ovvero cavalcarlo.
Poggiando il mio culo sulla sua asta e scendendo a piano, inizio finalmente a prendere le redini del gioco.
Mi piego in avanti e lo bacio.
Esploro quella bocca tutte le volte come se fosse la prima.
Baciarlo mi piace da impazzire, riesce a mandarmi in estasi utilizzando solo la lingua.
Continuo il mio su e giù sul suo cazzo, quando sento la porta della palestra aprirsi. Mi alzo di scatto, mi tiro su i pantaloni e recupero la camicia di Marcello, col quale mi nascondo dietro al contenitore di palloni lì vicino. A quanto pare un ragazzo e una ragazza hanno avuto la nostra stessa idea, e iniziano a darsi da fare.
Noto che Marcello si eccita a quella scena e la cosa mi infastidisce un po'.
Dico di andarcene in bagno, e lui mi segue a ruota.
Usciamo velocemente e a un tratto scoppiamo a ridere " Ti immagini se ci avessero beccati? AHAHAHAHAH Oddio che figuraccia " mi dice, e io non riesco a trattenermi, unendomi a lui in una grossa risata.
Ci calmiamo e ci dirigiamo verso i bagni, che sono sempre stati uno dei miei posti preferiti per fare l'amore.
Una volta arrivati, entriamo in quello più grande, chiudiamo la porta col blocco e subito ci siamo da fare.
È ancora eccitato da prima, quindi non c'è bisogno di ricominciare da capo.
Mi appoggio al muro, porgendogli il mio culo, donandogli me stesso.
Lui con un colpo secco entra, il che mi lascia stupefatto, dato che la sua prima preoccupazione di solito era la cautela.
" Si vede che deve essere proprio in vena di farlo " penso tra me e me.
Lui mi prende per i fianchi e continua a scoparmi, sembra un toro da monta, indomabile, possente.
Lo guardo negli occhi, quegli occhi azzurri di cui sono follemente innamorato e lui mi sorride, continuando a entrare e uscire da me, aumentando il ritmo sempre di più.
Spero che non entri nessuno bei bagni perché dentro ci sono solo gemiti e il rumore delle sue palle che sbattono contro il mio culo.
Essere scopati da Marcello è un misto di sensazioni, un piacere fisico immenso, che ti provoca pulsioni sessuali sempre più forti.
Mi piego ancora un po' per trovare una posizione più favorevole per lui.
Sento i suoi colpi aumentare di potenza, mi rendo conto che sta per venire, ma se mi viene dentro non so come ripulirmi, quindi quando sento che è al limite, mi stacco, e velocemente lo prendo in bocca e vengo inondato da un fiume ininterrotto di sperma.
Noto che la sua espressione si sta trasformando in una sorta di rabbia, e inizio a preoccuparmi.
" Perché cazzo lo hai tolto dal culo? " mi chiede con tono basso, forse per paura di essere sentito.
Ingoio tutto, cercando di assumere un minimo di dignità, ma resto sorpreso perché dopo 6 mesi è la prima volta che lo vedo arrabbiato con me.
La sua espressione da arrabbiato non mi è mai piaciuta, perché come già detto in precedenza, gli cambia totalmente l'aspetto, facendolo sembrare un'altra persona.
Io gli rispondo subito " Non hai proprio pensato che se mi fossi venuto dentro mi sarei trovato in un bel casino? Come avrei fatto a pulirmi? "
Lui capisce subito di avere esagerato e si scusa " Hai ragione, non stavo pensando a te, ma solo a me... Perdonami, davvero. "
Io non sono mai stato uno che dimentica facilmente e tutt'oggi mantengo questo aspetto del mio carattere molto saldamente.
" Si, ok. " gli rispondo seccato.
Lui sembra sorpreso da questa mia risposta, e la sua faccia si intristisce.
Apro la porta del bagno e lui mi segue, ci dirigiamo dal nostro gruppo, salutandoli di nuovo.
Passiamo il resto della mattina a mangiare e parlare, seduti nel giardino della scuola.
Da come si comporta Marcello sembra non sia successo niente, e a me questo dà fastidio.
Si è incazzato con me per non aver pensato alle conseguenze delle sue azioni. Dopotutto, basta solo scopare.
La campanella suona, cerco di comportarmi normalmente e saluto i miei compagni augurandogli una buona estate.
Io e Marcello ci dirigiamo in un bar dove ordiniamo una bibita e parliamo di cosa faremo quest'estate.
" Dato che tra poco è il giorno del mio compleanno e sarei dovuto partire coi miei genitori, ho chiesto loro il permesso di stare a casa, per potermi rilassare per una settimana. " capisco che con rilassare intende passarla con me.
" E il giorno del tuo compleanno cosa farai? " anche se la risposta è palese.
" A dir la verità vorrei portarti in un piccolo ristorante a mangiare una pizza... Sempre che tu voglia. " mi risponde.
Io resto spiazzato, pensavo volesse soltanto scopare, mentre invece ha pensato di passare una bella serata in mia compagnia...
" Ovviamente dormirai da me vero? " chiede lui con fare speranzoso.
Non posso negarglielo il giorno del suo compleanno, dopotutto, il giorno del mio si è fatto in quattro per racimolare dei soldi e comprarmi una felpa che avevo visto in un negozio ma che, mio malgrado, non potevo permettermi.
Ero entusiasta quel giorno, avrei voluto coccolarlo tutto il tempo, solo per ringraziarlo.
" Certo, basta solo che lo dica ai miei e sarà tutto a posto! " gli dico io, sorridendo.
" Perfetto! " esclama, facendomi piedino sotto il tavolo, dopotutto, baciarsi in pubblico non era contemplato.
Finiamo di mangiare e andiamo sotto casa sua, dove ci saremmo incontrati con Andrea e Sara.
Arrivati, li troviamo là ad aspettarci, con le facce indispettite per il nostro ritardo.
" Non è possibile che ogni volta che dobbiamo incontrarci sotto casa di uno di voi due siate sempre in ritardo! " e così inizia la ramanzina di Sara.
Andrea si mette a ridere, lui ride sempre per tutto, per questo non lo prendo mai molto seriamente.
Saliamo sul pulmino, che ci conduce al lago lì vicino, che è il luogo in cui abbiamo deciso di passare il resto della giornata.
Ci dirigiamo verso la spiaggia di sassi, dove stendiamo gli asciugamani portati da casa e tiriamo fuori le carte.
Passano così un paio d'ore, Marcello decide di sdraiarsi e farsi una piccola dormita.
Io, visto che il posto è deserto e lì siamo tutti amici, mi metto sopra Marcello, sdraiandomi ci sopra, e inizio a slinguarlo. Sento il suo pene sotto di me iniziare ad irrigidirsi, così mi sposto per evitargli una figuraccia davanti ai nostri amici, siccome una cosa di quelle dimensioni non passa inosservata.
La giornata trascorre in modo piacevolmente tranquillo, una volta tornati a casa saluto tutti, incluso Marcello, che dopo avermi dato un bacio a stampo sulle labbra, si dirige verso casa.
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Passano tre giorni ed arriva il quello del suo compleanno, mi sveglio di buon ora, faccio colazione e mando un messaggio a Marcello per fargli i auguri, e lui mi risponde " Grazie amo!! Pronto per stasera vero? ;) "
Non capisco se parla di sesso oppure semplicemente della cena, quindi gli mando un cuore con scritto " Ovviamente ".
Passo mattina e pomeriggio a guardare la televisione, arrivano le 18, mi lavo di nuovo, per essere sicuro di essere perfetto per Marcello, metto un po' di gel sui capelli e mi contemplo allo specchio ( Sono un po' narcisista anche se non lo do a vedere ). Esco di casa e raggiungo la sua, lui è già fuori ad aspettarmi.
Mi si mozza il fiato quando lo vedo vestito elegante, che gran figo!
Ci dirigiamo verso la meta da lui designata, raggiungendola in soli 10 minuti di camminata.
Entriamo e il profumo che mi travolge è inebriante, ci sediamo ai tavoli e ordiniamo.
La serata passa velocemente, forse troppo, avrei voluto restare lì un po' di più. Ci dirigiamo a casa sua, avendo già avvertito i miei genitori non ho nulla di cui preoccuparmi.
Entriamo e ci sediamo sul divano, mi offre da bere ma rifiuto cortesemente.
Mette nel Dvd Player un film d'azione, sono le 21 e quello dura 2 ore e mezza, e sinceramente io non aspettavo altro che andare a letto con lui.
Terminato il film, a causa del troppo caldo mi metto in mutande, ormai il mio senso del pudore quando sono con Marcello sparisce.
Gli dico che non ci sono problemi nel dormire sul divano, che avrei dormito comunque.
Ovviamente lui voleva dormire con me, ma io, per fare l'indifferente, cercavo di rifiutare, nonostante non vedessi l'ora.
Alla fine " vince " lui e andiamo a dormire sul suo letto, quello dove gli ho fatto il mio primo pompino. Il solo vedere quel letto mi eccita da impazzire, riportandomi alla mente ogni singola scopata fatta lì in precedenza.
Mi tolgo subito le mutande, aspetto che Marcello si spogli e gli salto in braccio. Non peso molto, facendo molta palestra ho molti muscoli, e Marcello è forte, molto forte, e riesce a sollevarmi senza problemi.
Lo bacio in bocca, lui si dirige con me sul suo letto, e ci fa cadere entrambi, io sotto, lui sopra.
Lo supplico " Marcy, non resisto, facciamolo, ti prego... ".
Lui non risponde nemmeno, con la cappella inizia a fare pressione sul mio buchetto, che, anche se ormai è allenato, non sarà mai abbastanza preparato per quell'arnese.
Entra tutto abbastanza facilmente, lo sento sfregare dentro di me, siamo tutti e due un fuoco.
Inizia subito a scoparmi, entrando e uscendo con una potenza mai vista prima da parte sua.
Evidentemente vuole che questo giorno sia ricordato da entrambi, e ci sta riuscendo alla grande.
Continua a trapanarmi il culo, e poi mi chiede " Amore, ti piace? "
" Cavolo se mi piace ! Se ad ogni tuo compleanno sei così, vorrei che ogni giorno fosse il tuo compleanno! " lui ride e mi sorride, per poi baciarmi.
Siamo una cosa sola, connessi, e questo pensiero mi pervade la mente ogni volta che facciamo l'amore.
Ho continuato a evitare il contatto visivo, ma ora mi decido ad alzare lo sguardo, incrociando il suo, che stavolta non è pervaso solo di piacere, non è la semplice espressione di goduria che ha ogni volta che lo facciamo, è piacere, si, ma misto a felicità.
Sento il mio culo bagnarsi, sto godendo più del solito, lo sento allargarsi e una fitta di piacere mi attraversa tutto il corpo, sono venuto.
Ho avuto un orgasmo, sia dal pene, che dal culo.
È il mio primo orgasmo anale, non pensavo che ne avrei mai provato uno, ma a quanto pare Marcello è ancora più bravo di quanto pensassi.
Lui vedendomi con un'espressione di puro piacere stampata sul volto e col culo bagnato mi dice " Dany, se ti fai vedere così mi fai durare di meno, mi ecciti troppo ". Infatti dopo non molto mi da un'ultima spinta, molto forte e mi viene dentro.
Sono bagnato del mio sperma e dentro ho il suo... Non ho mai visto una situazione più eccitante.
Mi bacia e mi ringrazia " Amore, ti amo troppo, grazie di essere qui con me "
" Grazie a te di amarmi! " quasi mi viene da piangere per la commozione, lo abbraccio.
Vorrei che quest'abbraccio durasse in eterno, non lasciarlo mai.
Inizio ora a sentire la stanchezza accumulata durante la serata, guardo l'ora e scopro che è l'una e mezza... Sto per crollare quando lui mi prende la testa e me l'appoggia sul suo cuscino, che odora di lui, il mio profumo preferito.
Lui si stende di fianco a me e inizia ad accarezzarmi i capelli, mentre io cado, sfinito, in un sonno profondo.

Continua.

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