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In treno con passivotrav


di menhirgigante
01.06.2014    |    13.576    |    2 9.0
"Continuavo a incularla forsennatamente, ora il rumore del treno copriva i nostri sospiri e grida..."
La pompa che lui mi aveva fatto in treno il giorno prima mi aveva sconvolto, mi era entrata in testa, mi aveva aspirato completamente sborra e cervello, non facevo che pensare al momento in cui sarei tornato in treno la sera. L'avrei trovata lì di nuovo? La sua bocca era fantastica, labbra carnose e vellutate, lingua di fuoco.
Per tutto il giorno ho avuto il cazzo duro, faticavo a camminare con quella mazza sempre in tiro.
Poi finalmente arrivò l'ora, corsi alla stazione e mi sedetti nell'ultimo vagone, in anticipo come al solito.
Lui era già li ad aspettarmi, io ero eccitatissimo, Non mi sedetti nemmeno, tirai fuori l'asta e glielo ficcai in bocca, come si fa ad una troia in calore. Lei comincio a pompare e io mugolai, ma ecco l'imprevisto: arrivò un altro viaggiatore e dovetti estrarre, a malincuore, l'attrezzo bollente e riporlo nella patta.
Ci spostammo di vagone, ma c'era sempre qualcuno... Che fare? eravamo entrambi eccitati e vogliosi. L'unica chance era il bagno, piccolo e stretto. Entrò prima lui, poi io subito dietro: c'era giusto lo spazio per stare in piedi in due, nessuna possibilità di fare pompe. Lui era davanti, io dietro a lui con la patta dura premuta al suo culo.
Lui capì cosa volevo e lasciò fare: gli slacciai i pantaloni e tirai giù le mutande, lo stesso feci io, il mio cazzo duro e bollente era a contatto col suo culo voglioso. Mi confidò che aveva voglia di essere penetrato, ma non ne aveva mai preso uno così grosso e temeva, ma tant'è: la voglia era proprio tanta!
Non c'era spazio, la sollevai e appoggiai la cappella al suo buchetto, poi la mollai all'improvviso e lei si fece impalare violentemente, con un colpo secco! Il mio cazzo fu soffocato da quel buco così stretto, anche lei soffocò un grido di dolore. Mi fermai e le dissi: scusa, mi spiace, vuoi che lo tiri fuori? Intanto le mie mani andarono sul suo davanti e afferrarono il suo cazzo eccitatissimo. "no, mi disse lei, continua, sfondami pure".
Ed io, obbediente, comincia a pomparla di dietro mentre la mia mano cominciava a segarla.
Il treno intanto era partito ed io comincia ad andare al ritmo dei binari, uno stantuffo potente che le squartava il culo. Lei dopo il primo momento di dolore, cominciò a mugolare di piacere a quel ritmo sempre più veloce, sempre più veloce come il treno che accelerava. Continuavo a incularla forsennatamente, ora il rumore del treno copriva i nostri sospiri e grida. "Quanto sei troia, Angela, voglio sfondarti tutta, sto godendo come un maiale...."
Il treno era arrivato in prossimità della stazione, ormai eravamo pronti all'estasi, e mentre il fischio lancinante dei freni iniziò, venimmo entrambi: io gli svuotai un litro di sborra calda nel culo, mentre lui schizzò fino ad arrivare allo specchio del bagno e mi riempì la mano che non aveva mai smesso di andare su e giù. Fantastica Angela, penso ci divertiremo molto d'ora in poi!
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