Incontro Dopo Le Superiori - Il Suo Cazzo Enorme, Disputa (IV Parte)

Arrivò il mattino seguente. Eravamo ancora li nello stesso nello, io fui il primo a svegliarmi. Lo guardavo mentre lui era ancora preso dal sonno. Che visione dolce. Dopo un certo periodo di tempo che lo fissavo, si svegliò con un bel sorrisone e mi baciò in modo dolce ma allo stesso tempo passionale. A rovinare tutto ci pensò il messaggio di quello stronzo di Marco con scritto "Io quello stronzo lo ammazzo! Oggi vieni a casa mia, ti devo parlare. E porta anche lui che ci penso io".
Luca mi disse che voleva venire, non c'erano problemi. Non gli faceva paura, e in più meritava una lezione in caso l'avesse aggredito. Io preoccupato accettai.
Ci recammo a casa di Marco verso le 15. Ci disse di entrare.
Entrati aveva gli occhi di uno infuriato, che sarebbe saltato addosso a Luca per prenderlo a pugni. Io gli dissi che aveva di così importante da dirmi, che avevo fretta, che dovevo andare a vivermi il mio nuovo ragazzo. Cosa che lo fece incazzare ancor di più. Era quello che si meritava.
Marco " ascolta lo so, ho sbagliato ne ho anche pagato le conseguenze, ma non puoi lasciarmi così.. io ti amo, farò di tutto per farmi perdonare" con gli occhi lucidi.
Intervenne Luca "si vede come lo amavi, ti sei tuffato addosso alla prima troia che ti sei trovato".
Vidi Marco che si incazzò come una bestia e gli disse "e tu che cazzo vuoi, tu non sai niente di noi. Devi stare zitto. Ora ti sistemo io". Gli si avventò addosso e gli sferrò un pugno sulla guancia destra. La reazione di Luca non tardò, che essendo comunque più alto ma meno muscoloso ebbe la meglio su Marco che ricevette un sacco di pugni. Intervenni io che li bloccai, ma nel mentre Marco cercò di colpire di nuovo Luca. Non si accorse del mio arrivo e il pugno colpì il mio di volto. Lo guardai "con questo possiamo davvero ritenere chiusa la nostra storia e anche l'amicizia. Luca andiamo" presi per mano Luca e ci avviamo verso la macchina mentre Marco ci guardava piangendo cercando di non farsi notare, facendosi scappare un leggero "ti amo".
Io e Luca andammo a fare un giro in macchina, quando guidava non gli mancava di farmi qualche carezza al viso, e mi ripeteva che ero bellissimo, e che non mi avrebbe mai trattato così lui. Ero sia felice per questo che dispiaciuto per ciò che era successo, ma lui mi ripeteva di non pensarci, ormai era passato.
Ad un tratto gli dissi che volevo fare l'amore con lui. Non sesso. La cosa gli illumino gli occhi. Ci recammo a casa sua e mi tratto in mondo così dolce e sensuale allo stesso tempo, ma anche voglioso naturalmente. Mi spogliò delicatamente baciando ogni parte del mio corpo soffermandosi soprattutto sul mio culetto che lo eccitava tanto, mi stese e si dedicò al mio buchino. Era paradisiaca la sensazione. E lui lo sentiva dai miei gemiti...

Questa era la prima parte del quarto racconto (se volete vado avanti)