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Gay & Bisex

L'esibizionista all'autogrill


di Leon_0069
17.02.2015    |    16.007    |    4 9.5
"Voglio condividere un'esperienza accaduta qualche anno fa, stavo ritornando a casa dopo una giornata di impegni lavorativi fuori sede, mi aspettava ancora..."
Capita spesso, puoi pianificare molti incontri, chattare fino a tardi raccontando le più intime fantasie, puoi recitare una parte, ma il più delle volte gli eventi imprevisti, seppur banali e a volte molto soft, ti lasciano un ricordo indelebile ed una eccitazione che si manifesta anche a distanza di tempo alla sola rievocazione del ricordo.

Voglio condividere un'esperienza accaduta qualche anno fa, stavo ritornando a casa dopo una giornata di impegni lavorativi fuori sede, mi aspettava ancora un'ora di viaggio e dopo una lunga fila in tangenziale di Milano decido di fermarmi per un caffè. Mi fermo in un autogrill vecchiotto, di quelli piccoli, dove all'interno di un unica struttura si trova il bar e il negozio del benzinaio, separati tra di loro dai bagni a cui si accede solo dall'esterno.

Entro nel bar, ordino un caffè, lo bevo con calma mentre osservo in giro. Sono sempre stato attratto dagli autogrill, la merce esposta di pessima qualità ma da colori sgargianti mi riporta all'infanzia quando all'autogrill si entrava solo duranti i lunghi viaggi delle vacanze, inoltre trovo questo negozio, il vero negozio democratico che ospita un'infinita eterogeneità di clientela, dai manager in giacca e cravatta, signore ingioiellate e operai in tuta da lavoro.
Finisco il caffè e mi reco in bagno, non manca tantissimo a casa, ma se trovo un'altra coda? All'ingresso del bagno incontro un signore che sta uscendo, avrà avuto una 40ina d'anni, non molto alto, che abbozza un sorriso e un cenno di saluto come gesto incondizionato tipico dei qui momenti di moderato imbarazzo.
il bagno è vuoto, si sente solo l'asciugamano elettrico lasciato acceso dal mio predecessore, mi metto agli urinari, esplico la mia pratica e torno all'auto.
Avevo parcheggiato a lato dell'edificio, dalla parte opposta del benzinaio, il muso dell'auto guardava verso il parcheggio sul retro, quello riservato ai mezzi pesanti e separato dal mio da un marciapiede e una piccola aiuola spoglia.
Il parcheggio era quasi pieno, nonostante se devo essere sincero, non mi sembrava ci fosse molta gente all'interno del bar. Tornando alla macchina rivedo il signore incrociato all'uscita dei bagni che stazionava sul marciapiede, impegnato in una conversazione telefonica, davanti alla sua auto, a fianco della mia.
Visto la temperatura non molto alta, nonostante fosse primavera, enfatizzata da un discreto vento, decido di fumare la sigaretta, d'obbligo dopo il caffè, in auto. Entro, abbasso un filo il finestrino, accendo la sigaretta e con il cellulare guardo le mail. Dato che era tutto il giorno che non lo facevo mi metto a rispondere alle comunicazioni più urgenti. Mentre lavoro, alzo spesso lo sguardo e mi trovo davanti l'uomo di prima. E' ben vestito, casual, porta un impermeabile all'inglese che lo copre fino a quasi alle ginocchia, corporatura media, nascondeva la stempiatura e un inizio di calvizie con un taglio di capelli molto corto, il viso ben rasato aveva un'espressione simpatica e rassicurante. Continua a passeggiare avanti ed indietro sul marciapiede mentre parla al telefono. Mi sento spesso osservato da questa figura e d'istinto lo guardo. I nostri sguardi si incrociano più di una volta per pochi istanti e in quelle occasioni sembra abbozzare un timido sorriso. Continuo il mio lavoro anche ora che la sigaretta è ormai finita e dopo poco mi accorgo che la sua telefonata è terminata, ma lui prosegue nella sua passeggiata. Ormai sono incuriosito e sono più concentrato su di lui che sulle email. Di certo lui se ne accorge e si staziona davanti alla mia auto, fingendo di leggere qualcosa sul cellulare. Rimane li, fermo, ormai il timido sorriso è diventato un sorriso ben marcato. Si slaccia i bottoni inferiori dell'impermeabile necessari per scostare il lembo sinistro ed infilare la mano in tasca. Osservo un po' furtivo senza dare troppo nell'occhio, celato dal buio dell'auto ma sono sicuro che lui sa che lo sto fissando. Forte di sentirsi i miei occhi su di lui inizia lentamente ad estrarre la mano dalla tasca e subito rinfilarla, accarezzando cosi il suo pacco. Continua silenzioso il suo massaggio, ormai lo fisso senza ritegno e la situazione mi eccita. Osservo il dolce gesto nel silenzio della mia auto, rotto solo dal rombo delle auto che sfrecciano sulla tangenziale. Prosegue alcuni minuti, appena arriva un'auto nel parcheggio o passa qualcuno, estrae la mano e afferra il cellulare fingendo di scrivere qualcosa, appena le persone spariscono dalla sua visuale, riprende il gesto meccanico. Il suo lavoro ha avuto effetto, nonostante i pantaloni di tela pesante si vede un discreto rigonfiamento dal suo pacco, e lontano dalla sua vista anche il mio era nelle sue condizioni. Sento un misto tra eccitazione e paura, sono arrapato ma sono quasi pietrificato immobile ad osservare i suoi gesti come se avessero un potere ipnotico, devo decidere se alzarmi e accettare un invito non pronunciato o accendere l'auto e scappare da questo simpatico maniaco. Non riesco a muovermi, non riesco a decidere. All'improvviso il tipo si scorsa dalla sua posizione, mi mostra le spalle e si direziona di pochi passi più a sinistra, nascondendosi tra le auto fuori dalla mia visuale.
"Cavoli, ha deciso lui per me....forse ha colto il mio stato d'animo, ha prevalso la sensazione di paura di essere attratto da lui e si è sentito rifiutato...meglio così" penso tra me e me. Intanto intravedo la figura tornare nella posizione iniziale. Rimane li fermo tenendo entrambe le mani nelle tasche dell'impermeabile. Non sono riuscito e trattenermi e il mio volto si è illuminato con un sorriso. Il misterioso personaggio ricambia con un sorriso sincero, avvicinandosi leggermente alla mia portiera. Si ferma, ripete il sorriso e allarga le braccia mantenendo le mani in tasca, portando quindi ad aprire la parte bassa dell'impermeabile. Dalla fessura svetta fiero il cazzo!!!! Sarà stato lungo poco meno di 20 cm, con una circonferenza attorno ai 12-15 cm, già completamente scappellato, mostrava una cappella rosea di notevole impatto. Avevo davanti a me un esibizionista molto dotato, la vista di quel pisello aveva sciolto tutte le mie preoccupazioni, l'eccitazione era al massimo. Il volto del tipo era sorridente illuminato da una luce di soddisfazione. Avanza, passa di profilo davanti al mio finestrino, una lenta sfilata del suo cazzo, si ferma appena dietro, facendo in modo che dallo specchietto retrovisore riuscissi ad avere una visuola perfetta sul suo membro, torna davanti al mio finestrino, e si accarezza la mazza con dolcezza e orgoglio. Si vede che è durissima. Sono in mistica contemplazione. Prosegue la sua lenta sfilata, mi mostra il cazzo in tutte le posizioni, di tanto in tanto lo accarezza, altre volte lo colpisce facendolo vibrare per mettere in evidenza la sua rigidezza. I suoi gesti sono sempre dolce e il suo volto è tranquillo come se nulla stesse accadendo.
Torna nella sua posizione iniziale davanti a me, con il cazzo che sembra che mi guardi. Sono davvero molto eccitato, il pisello si sente costipato nelle mutande fino a farmi male. Arriva un'auto e parcheggia poco distante da noi e scendono tre persone che si dirigono verso il bar, lui con indifferenza nasconde sotto il giubbotto la sua maestosa erezione.
Colgo l'occasione e scendo dell'auto, mi avvicino, sono così eccitato e spaventato per questa mia reazione che mi tremano le gambe. Prendo una sigaretta e con la voce tremante chiedo se ha da accendere.
Lui mi guarda, tiene sottocchio il gruppo di persone che stanno entrando, si avvicina fino di un passo, finge di frugare in tasca e con l'altra mano libero il suo uccello. Ecco, è a pochi cm da me, libero all'aria aperto, siamo tra la mia e la sua auto, nessuno può vederlo se non io e in automatico allungo la mano e lo afferro.
E' molto caldo, tremendamente duro, nodoso, infinitamente liscia la pelle. Stringo forte e lui ride.
Mi accende la sigaretta e rimane li a farsi toccare, senza dire nulla. Il mio imbarazzo e la mia eccitazione sono evidenti.
"Sei di Milano?"- Mi chiede
balbetto una risposta a caso, totalmente incomprensibile. Sento le voci del gruppo d prima, stanno uscendo dal bar e si dirigono verso l'auto. Mollo la presa, lui come prima nasconde tutto. Ringrazio per l'accendino, e mi scosto.
Il gruppetto si ferma a chiacchierare davanti alla loro auto mentre uno si è accesso uno sigaretta.
Ho voglia di tornare a massaggiare quel cazzo...ma ormai qui non è più possibile. Con indifferenza mi reco ai bagni.
Non c'è nessuno, mi metto davanti ai lavandini e mi lavo le mani. Passa un secondo ed entra l'esibizionista, si guarda in giro e assodato l'assenza di altre persone, slaccia completamente l'impermeabile liberando l'oggetto dei miei desideri, si avvicina e mi abbraccia forte, schiacciando il suo pene contro il mio ventre. sento questo corpo duro che batte contro di me. si stacca e con una mano tiene il suo cazzo, con l'altra mi fa segno di entrare in una cabina. Lo seguo e chiudo la porta dietro di me. Lui si slaccia l'impermeabile, lo sfila e lo appende alla maniglia, il suo cazzo è sempre teso verso di me. Si slaccia i pantaloni e abbassa insieme alle mutande bianche fino alle ginocchia, e alza la maglietta e maglione fino a metà pancia.
La sua pancia è ricoperto da una strato sottile di peluria che si intensifica avvicinandosi al pena fino a diventare un folto cespuglio nero, le palle sono piccole e si nascondono tra le sue possenti cosce, si appoggia di schiena al muro e inarca la schiena avanzando il bacino verso di me. Allungo la mano, accarezzo la pancia, le cosce, mi soffermo sui testicoli fino ad aggrapparmi al suo cazzo.
Mi slaccia la cintura, abbassa il pantaloni e fissa il rigonfiamento dei miei boxer neri che lascia intravedere il bagnato del presperma. Guarda il mio viso e il rigonfiamento, ripete l'operazione un paio di volte, come se volesse il mio consenso e poi senza neppure sfiorare il mio cazzo, abbassa anche i boxer. Mi sento libero, assaporo la stessa sensazione che ha provato lui prima nel farsi vedere, sento il suo sguardo appagato su di me. Mi alza un po' la maglietta e ripete lo stesso abbraccio di prima. Ora entrambi i cazzi sono costipati tra le nostre pelli, sento il mio cazzo affondare parzialmente nella sua pancia, e il suo che sembra perforarmi le viscere. Il mio esibizionista ruota leggermente su se stesso fino a far aderire i due cazzi, poi si stacca leggermente fino a far stendere libere le nostri erezioni, sempre sfiorandosi lungo il lato.
"Che ti piace fare? sei cosi bello che mi farei fare di tutto...purtroppo non ho profilattici. tu?" mi chiede.
"Non ho nulla, comunque non voglio andare oltre, solo soft".
Lui annuisce, si accende un sorriso.
"Come desideri, possiamo divertirci egualmente, girati" mi dice in tono dolce
"no, ti ho detto niente penetrazione".Ribatto
"fidati, rispetto quello che mi hai chiesto", mi dice sicuro e il suo sguardo era talmente rassicurante che decisi di farmi guidare.
Mi giro e gli mostro il culo, mi accarezza un po' e con un dito mi solletica il mio ano. Mi abbassa ancora un po' i pantaloni e con le mani accompagna le mia cosce divaricandole un po', dopo di che si mette dietro di me, infilando il suo cazzo sotto il culo fino a farlo sbucare da davanti. Vedevo il mio cazzo rigido, e sotto il suo su cui appoggiavano le mie palle. allunga la mano e prende entrambi e cazzi e inizia a segarli un po'. Lo lascio fare, poi lascia la presa, indietreggia un filo fino a portare la sua cappella tra le mie cosce, istintivamente le stringo per sentire al meglio la sua erezione.
Inizia a muoversi avanti ed indietro simulando una inculata, sempre più forte, di tanto in tanto prende il mio cazzo e lo sega un po'. Sto impazzando, lo sentivo come dentro di me...stavo letteralmente cavalcando la sua marmorea erezione. Più lui spingeva più io stringevo, ad un certo punto lo sento pulsare, lui ansima, mi afferro il cazzo, sento il suo che erutta tra le mie cosce la borra calda mentre lui si lascia scappare una serie di flebili grugniti. Mentre il tipo ancora sta ansimando mi tocco appena il cazzo e anch'io esplodo. Rimaniamo qualche secondo ancora in quella posizione, lui mi abbraccia da dietro e sento il suo cazzo perdere progressivamente consistenza. Ci stacchiamo, lui mi pulisce dal suo sperma tutte le gambe, mi giro incontro il suo sguardo allegro e vedo per la sua prima volta il suo pene semi floscio, nonostante lo sforzo non si è sgonfiato del tutto e appare ancora di ottime dimensioni. Con un rapido gesto se lo pulisce e lo fa sparire nelle sue mutante strette e bianche. Ci ricomponiamo ed uno alla volta usciamo. Ci ricongiungiamo ai lavandini, ci scambiamo un paio di sguardi durante la nostra pulizia delle mani. Usciamo fianco a fianco ridendo come due vecchi amici, ci avviciniamo alle nostre rispettive auto, ci salutiamo con un abbraccio e ripartiamo perdendoci di vista nel traffico della tangenziale.


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