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La Corna Busa


di nevenave
05.07.2021    |    7.349    |    13 9.6
"Finalmente l’estate e finalmente qualche giorno in montagna con la cocciuta determinazione di voler fare delle belle passeggiate e raggiungere quei luoghi..."
Finalmente l’estate e finalmente qualche giorno in montagna con la cocciuta determinazione di voler fare delle belle passeggiate e raggiungere quei luoghi tanto amati che non vedevo da troppo tempo.
Io e lo sport siamo su due galassie parallele e assai lontane, sia chiaro; se devo bruciare calorie preferisco farlo in altro e più divertente modo.

Il giorno prescelto mi accolse con un cielo blu che solo li ho mai visto, nemmeno una nuvola ed un sole spettacolare. Preparai lo zainetto e, attraversato il paese, mi incamminai per il sentiero che mi avrebbe condotto alla mitica “Corna busa”. Di fatto la si può definire come la punta di una montagna con una curiosa forma di sfinge ed un buco interno che la rende un po’ come una grotta, con una vista semplicemente meravigliosa.

L’indicazione iniziale che riportava oltre 3 ore di cammino non aiutava ma nulla poteva fermarmi. La prima parte era bella in piedi, tutta nel bosco tra cascatelle e abeti secolari ma riuscii comunque a tenere un buon passo tanto che, inspiegabilmente, superai pure un tizio enorme con una maglia giallo fosforescente che ricordo di aver pensato “beh questo di certo non va perso che tanto lo vedono pure dalla luna”
Ma non mi misi a guardare altro, o respiravo cercando di non stramazzare sfinito a terra o stavo a guardarmi sto evidenziatore. Un saluto sfiatato e via, arrancando verso la meta.

Arrivai alla prima malga e dovetti fermarmi a riprendermi almeno un po’, rinfrescandomi nelle gelide acque del ruscelletto e guardandomi incantato la flemma delle svariate mucche che mi fissavano.
Ripresi il cammino ed incrociai prima un gruppetto di coppiette che scendeva baldanzoso (mannaggia a loro!) e poi due ragazzotti che grazie alla ripidità del sentiero riuscii molto bene a vedere. Ammazzate che fighi! A parte che ci dovrebbe essere una legge che vieta a quelli così giovani e con quel fisico scultoreo di girare liberamente soprattutto in zone dove la gente ha già problemi di respirazione, questi si fermarono pure a fare due chiacchiere commentando la meraviglia del posto…almeno credo..
Ora, giusto per rendere l’idea, un moro ed un biondino sul metro e 80, con dei pantaloncini più corti dei miei boxer, canotte striminzite e, proprio grazie alla pendenza del sentiero, con pacco ad altezza dei miei occhi potranno pure aver detto la divina commedia a memoria che tanto, comprenderete pure voi, nella mia testa era tutto un rimbombo. Non ricordo nemmeno cosa riuscii a boffonchiare … Cmq un saluto, un prolungato sguardo al loro culo di marmo che si allontanava e via che riparto per l’ultima parte.

Finalmente arrivo in cima e mi attende il sentiero che si snoda sulla cresta della montagna tra un bosco sotto a sinistra ed una vallata (stracolma di pecore) sulla sinistra. Il pezzo per me più difficile semplicemente perché soffro di vertigini e pur se assolutamente fattibile nella mia testa appare sempre come un ponte tibetano sospeso nel nulla. Quindi con un’andatura imbarazzante a metà tra l’incedere ricurvo di una scimmia e la rapidità di un bradipo arrivo sfatto finalmente nel buco della mia amata Corna.
Aggrappato alla roccia stramazzo al suolo sfinito ma estremamente soddisfatto. Pochi secondi e mi trovo a pochi centimetri due enormi cani pastore che mi fissano. A dir poco terrorizzato mi rialzo in piedi e cerco di essere molto accomodante e questi si avvicinano per farsi accarezzare il pelo talmente ruvido da sembrare cartavetrata. Saranno a guardia del gregge qui sotto mi dico…ma sticazzi però!!!
Un fischio ed ecco arrivare il pastore che li richiama all’ordine, scusandosi.
Lo guardo e sento suonare le campane. Un armadio biondo con un sorriso disarmante! Bello e massiccio. Tanta roba.
Cerco di darmi un contegno e inizio a mangiare offrendone ovviamente anche a lui che educatamente rifiuta ed iniziamo a parlare della bellezza del posto, del tempo… tutto innocente fino a quando mi chiede se sono arrivato li da solo.
Non so cosa mi sia successo ma il mio presunto contegno si è volatilizzato e son passato da “si sono solo così posso godermi in pace la natura e seguire il mio ritmo… certo VENIRE da soli non è il massimo ma chissà si può sempre incontrare qualcuno” al chiedergli se lui fosse da solo, se fosse solo da tanto tempo, finendo con le più ovvie allusioni sul come passare il tempo da soli, come superare certe voglie finendo addirittura con “beh ci saranno pecore più fortunate di altre”
A ripensarci ora non posso crederci ma lui invece si mise a ridere dicendomi che era li da quasi tre mesi, che nella baita più a valle c’era un altro pastore e “poi si può sempre trovare qualcuno per fare…due chiacchiere…per…passare il tempo”
Non potevo credere alle mie orecchie e basito lo guardavo alzarsi sistemandosi il pacco decisamente gonfio. Disse qualcosa come "Torno subito devo pisciare ma non scappare"
Figurati chi si muove.
Non andò poi molto lontano anzi appena uscito dalla Corna si fermò e si calò i pantaloni iniziando a svuotarsi rimirando il bosco sottostante ed io rimirando il suo culo perfetto. Poi di tanto in tanto sbirciava cosa stessi facendo e mi vedeva sempre li imbambolato. Finito tutto coi due, tre classici colpetti finali si girò fingendo di rimettere a posto il suo pisello ma invece, dopo qualche istante, inizio ad avvicinarsi col suo pisello sempre più duro.
Non dovetti fare altro che aprire la bocca ed accogliere quel palo fantastico che iniziò a trapanarmi la gola prima delicatamente e poi con più forza mentre il pastore con le sue mani enormi mi bloccava la testa. Un continuo martellare che durò parecchio tempo, fino a quando mi alzo di peso, abbassò i pantaloncini ed i boxer infilando la sua lingua calda nel mio buco. Difficile trovare qualcuno capace di usare la lingua così mentre poi ti stizza le chiappe. Poi finalmente inizia a scoparmi e mi stringe, mi accarezza, mi bacia sul collo, la schiena, le orecchie e mi bacia. Sempre senza fermarsi sempre scopandomi alla stragrande.

Mi stacca dalla roccia mentre mi fa piegare in avanti e con grande ma piacevole sorpresa mi trovo davanti il tizio “evidenziatore” che già pronto mi infila il suo cazzo lungo e particolarmente largo fino in fondo alla gola. Iniziano un ritmo da urlo, poi si danno il cambio più volte, le mie gambe iniziano a cedere ma infilzato come uno spiedo mi reggono in piedi loro.
Poi il pastore si siede e mi impalo su di lui mentre l’altro continua a farmelo succhiare. Sborro senza nemmeno toccarmi e di li a poco prima la bocca e poi il culo sono strapieni a dovere. Ci andiamo a sdraiare in un praticello li accanto e scherziamo sulla maglietta evidenziatore del tizio, su quanto mi abbia guardato il culo mentre lo superavo e sul fatto che a volte non sono solo le pecore quelle fortunate….
Ma in men che non si dica, sdraiati comodi, mi ritrovo dietro il cazzo del pastore ed in bocca quello del tizio che ricominciano a scoparmi ma senza fretta, alternando colpi più decisi e profondi a via vai rallentati. Sto impazzendo ma stavolta mi precedono e rapidissimi sborrano entrambi sul mio cazzo che iniziano a succhiare alternandosi fino a quando esplodo letteralmente con un verso animalesco impressionante.
Sono letteralmente sfinito ed è ormai ora di rimettersi in cammino ma il pastore suggerisce ad entrambi di proseguire scendendo dalla parte opposta per arrivare alla baita, cenare insieme e soprattutto per conoscere l’altro pastore che mi assicura avere ottimi argomenti.
Accettiamo e dopo leccate, baci e palpate varie ci rimettiamo in marcia…
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