Racconti Erotici > Gay & Bisex > La mia prima volta ...
Gay & Bisex

La mia prima volta ...


di slavemanbsx
18.04.2011    |    16.981    |    5 9.2
"Beh, acqua calda finita ormai da un pezzo, mi decisi ad uscire..."
Fino ad una decina di anni fa, una o due volte la settimana, io ed un amico di lunga data ci si ritrovava a casa mia, per giocare a tennis in un impianto comunale a pochi passi dalla mia abitazione. Solita prassi: riscaldamento, una partitella e poi da me, doccia, una birra e via, ognuno per la sua strada, dietro ai propri impegni.
Quella volta, l'ultima dedicata al tennis, iniziò come sempre, fino al ritorno a casa mia. Qui, avendo poca acqua calda (ho un boyler per scaldare l'acqua), decidemmo di fare la doccia assieme. Nessun problema, l'avevamo già fatto altre volte, frequentando impianti sportivi. Unico inconveniente il mio box doccia, un po' piccolo per due persone... ma potevamo arrangiarci!
Così, schiena a schiena, cercando di non urtarci troppo, cominciammo a lavarci.
Ad un certo punto dovetti raccogliere il doccia schiuma dal pavimento e, per precauzione (non si sa mai, pensai), anzichè piegarmi a 90 gradi preferii accucciarmi. In quel momento il mio amico si girò ed io mi ritrovai, a pochi cm dal mio naso, il suo coso dritto, grosso, duro, scappellato e minaccioso, che subito si appoggiò alle mie labbra, premendole...
Paralizzato dalla sorpresa, sentii una mano afferrarmi i capelli della nuca, mentre con l'altra cercava di spingere il suo cazzo nella mia bocca, muovendolo a destra e a sinistra contro le mie labbra. Cercai di protestare, non facendo altro che favorirne il suo ingresso, fino a sentirmelo in fondo alla gola. Mentre lui cominciava a muovere velocemente avanti e indietro il suo bacino, mi accorsi, con grande stupore, che l'uccello mi si stava alzando inesorabilmente, fino a diventare duro come il marmo. Mi ritrovai a pensare che quel sesso caldo e duro, che si muoveva sempre più velocemente nella mia bocca, mi stava dando delle sensazioni piacevoli e che quell'atto di forza era estremamente eccitante. Dopo poco cominciai a sentire il suo cazzo pulsare e, immaginando che stesse per venire, cercai di staccarmi da lui, ma le sue mani mi immobilizzarono la testa, mentre lui spingeva a fondo il bacino, schiacciando il suo pube contro il mio viso, finchè sentii un primo, violento schizzo colpirmi direttamente il fondo della gola, costringendomi ad inghiottire per non soffocare. In quel momento, con mia enorme sorpresa, cominciai a venire anch'io, spontaneamente, senza nemmeno toccarmi, mentre lui continuava a versare nella mia gola un mare di sperma. Appena finito e strizzata anche l'ultima goccia, si girò, terminò tranquillamente di lavarsi ed uscì dalla doccia, lasciandomi lì attonito, con le guance in fiamme e le gambe molli. Non riuscivo a smettere di pensare a ciò che era appena successo e non riuscivo a trovare il coraggio di uscire dalla doccia e ritrovarmi di fronte all'uomo che mi aveva costretto a bere il suo succo. Soprattutto perchè sapevo che lui si era accorto del mio piacere.
Beh, acqua calda finita ormai da un pezzo, mi decisi ad uscire.
Arrivato in camera, lo ritrovai sdraiato sul letto, l'accapatoio aperto, il sesso molle appoggiato al ventre ed i testicoli, eccezionalmente grossi, allungati in mezzo alle cosce aperte. Nonstante cercassi di non guardare, il mio sguardo continuava a cadere su quel sesso notevole, non particolarmente lungo, ma molto grosso quando si ergeva tutto... decisamente era un gran bel cazzo.
"Devo uscire" pensai quando mi resi conto che era di nuovo quasi completamente duro!
Prima che potessi raggiungere la porta mi ritrovai l'amico in piedi davanti a me, con le mani strette sul bavero del mio accapatoio. Mi spinse con forza sul letto, dove caddi di schiena con l'accapatoio aperto e tutto quanto in bella vista. Subito si inginocchiò fra le mie gambe e in un lampo mi afferrò i testicoli, strizzandoli con forza, facendomi cacciare un urlo di dolore e costringendomi a restare immobile. Con calma, senza mai mollare la presa, mi allargò le gambe con le sue ginocchia, mi sollevò il bacino, appoggiandolo sulle sue cosce e si sputò sulla mano libera, passandola poi un paio di volte fra le mie natiche. Quindi, dopo essersi bagnato il cazzo enorme, al massimo dell'erezione, lo appoggiò al mio buco; dopo un attimo di attesa mi strizzò ancor più forte i testicoli, li tirò con forza verso di sè, dando contemporaneamente un gran colpo secco di reni ed entrando tutto dentro di me.
Urlai forte, ma più per il dolore terribile ai testicoli, che per il suo ingresso violento in me.
Appena entrato rimase immobile per un tempo che a me sembrò non finire mai. Poi, senza mai mollare la sua presa e quando ormai il mio sfintere si era un po'abituato alla sua ingombrante presenza, lentamente cominciò a ritrarsi, fino a far uscire il bordo della cappella, per poi tornare, altrettanto lentamente, ad insinuarsi completamente in me. Continuò a lungo questa manovra. Il dolore che si irradiava dai testicoli al mio ventre ed al mio cervello, unito al sentire quel grosso e duro palo di carne scorrere dentro di me, cominciarono a trasformarsi in piacere, sempre più forte, fino a far esplodere il mio orgasmo, spontaneo, lungo, intenso come non mai. Le conseguenti contrazioni del mio sfintere attorno al suo cazzo accelerarono il suo piacere, portandolo a restare quasi immobile, mentre lui mi attirava a sè tirandomi per i testicoli ed allontanandomi con le mani, sempre più velocemente, fino a scaricarsi completamente in me prima che io avessi sparato l'ultimo schizzo.
Finito di sborrare, si sfilò in modo fastidiosamente veloce, lasciandomi sdraiato ad occhi chiusi, con i testicoli doloranti, il ventre cosparso della mia sborra e lo sfintere dilatato che colava la sua.
Mi appisolai.
Non so dopo quanto tempo, ma al risveglio mi ritrovai sulle ginocchia, col culo all'aria, la faccia sulle lenzuola, l'accapatoio sulla testa, le gambe larghe, due mani che mi stringevano forte i fianchi e qualcosa di grosso, duro e caldo che scivolava dentro di me, agevolato dalla sborrata precedente. Sentii un forte bruciore mentre il suo cazzo tornava a riempirmi, subito sostituito da un sordo piacere mentre lui accelerava i movimenti, poi di nuovo bruciare per i 20 minuti abbondanti di su e giù ed infine un brivido quando lui di nuovo si scaricò dentro di me. Non cercai nemmeno di protestare quando lui lo tolse velocemente ancora duro e me lo infilò in bocca, rilasciando le ultime gocce di sperma e lasciandolo lì fino a quando non si rimpicciolì del tutto.
Dopo lui andò in bagno, si fece il bidet, si rivestì e mi disse: "Alla prossima e .. grazie di tutto!", lasciandomi rosso dalla vergogna per le parole, ma soprattutto perchè mi sentivo appagato!
Quella sera mi masturbai a lungo, rivedendo nella mente tutta la scena del pomeriggio e arrivai persino a legarmi stretti i testicoli, per riprovare un po' di quelle sensazioni e... venni, per la terza volta.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La mia prima volta ...:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni