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Gay & Bisex

La mia storia


di Membro VIP di Annunci69.it marzio59
01.07.2018    |    2.942    |    15 9.2
"” Questa frase mi colpì molto così lo montai in macchina e andammo a casa sua..."
Io ho cominciato molto piccolo, avrò avuto 5-6 anni quando due militari della vicina caserma, in una sera d'estate, mi fermarono per chiedere indicazioni per rientrare. Le strade possibili erano due: La corta attraverso i campi o la lunga per la via illuminata. Io li accompagnai per la seconda e giunti dove le due si riunivano, si offrirono di riaccompagnarmi per un pezzetto ma giunti nei campi, uno dei due mi disse che ero bello e che gli mancava tanto la sua ragazza. Mi chiese un bacio. Io ero fra l'impaurito e l'eccitato ma accettai. Non lo avevo mai fatto e lui mi spiegò come fare e mi baciò profondamente con la sua lingua che scavava nella mia bocca. Ero confuso ma non riuscivo a decidere se la cosa mi piacesse o no ma la mia eccitazione mi costrinse a continuare. Mentre mi baciava mi accarezzava il corpo. Arrivò ad accarezzarmi il culo ma l'amico del mio baciatore ci interruppe, spronò l'altro ad andarsene perché avrebbero fatto tardi e se ne andarono lasciandomi solo con la perplessità, fra il sollievo per la fine di questa cosa, la delusione di non essere andato oltre e la voglia che mi era rimasta. In quel periodo un amico che frequentava ragazzi più grandi raccontò al nostro gruppo di amici del sesso e cominciammo a giocare fra noi. Siamo andati avanti fino a dieci anni a mettercelo fra le mele e a prenderlo in bocca, come dicevamo allora, ma con i pisellini che avevamo si sentiva poco. All'inizio tutti lo facevano con tutti ma io mi annoiavo ad aspettare e allora proposi di farlo io a tutti e tutti a me. Iniziai a giocare testa a testa con alcuni degli amici. Ormai non potevo più farne a meno. Uno di questi era quello che ci aveva eruditi ed era il più famelico e il più spinto. Una volta che me lo aveva appoggiato al buchino, come sempre, inizio ad orinare ed io sentii quel liquido caldo penetrare dentro di me e la cosa mi fece impazzire di piacere. Intanto io avevo iniziato a frequentare un mio vicino di casa che riparava motorini dietro casa dove avevamo dei garage. Era un uomo di una quarantina d'anni non bello ma simpatico, era magro ma muscoloso. Aveva dei pacchi di giornali porno e dopo un po' di tempo mi permise di guardarli. Dopo altro tempo mi disse che se volevo segarmi, avrebbe fatto la guardia lui. Si metteva sulla porta a fumare e io dietro al muro mi segavo mentre lui dava un occhiata fuori e una a me. Dopo altro tempo mi chiese se volevo che me la facesse lui la sega e io accettai di buon grado. Chiuse la porta, dopo aver dato un’occhiata fuori poi venne dentro. Con la destra impugnò il mio pisellino mentre con la sinistra mi palpava le natiche, Mi menò fino a farmi venire. A volte mentre mi segava, mi toccava il buchino e io provavo un piacere stupendo. Il passo successivo fu che me lo mise in mano e io segai lui mentre lui segava me. Dopo passammo ai pompini ma a me non piaceva tanto e al momento di venire lo tiravo fuori e lo facevo sborrare per terra. Verso i dodici anni andai a casa di un amico un po' più grande di me e gli portai un libro erotico preso dal vicino e lo leggemmo. Eravamo eccitati e io offrii il mio culetto vergine all'amico e lui accettò ben felice. Provammo alla missionaria ma sentivo male e così lui prese dell'olio d'oliva e me lo mise sul buchino e mi mise a pecorina. Finalmente entrò dentro di me mi scopò per un pezzo fino a che mi sborrò dentro. Godetti come una maialina. Quando lo sfilò mi uscì la sua sborra mista ad un po' di sangue, mi aveva sverginato e rotto il culino. Per la prima volta mi sentii femmina. Lo raccontai al vicino che da allora iniziò a incularmi regolarmente in piedi, mi piegava a 90° e si sputava sulla mano, insalivava il suo cazzo e il mio buchino e mi scopava fino a sborrarmi, il più delle volte dentro e qualche volta sul buchino. A volte sentivo male alla penetrazione e allora tendevo ad alzarmi e lui, spingendomi sulla schiena, mi rimetteva a 90°, sputava di nuovo e me lo rimetteva nel culo. Un giorno distese delle coperte sul ponte che serviva a sollevare i motorini, lo mise all’altezza esatta che gli permetteva di arrivare a me, mi distese sopra e dopo avermi sollevato le gambe mi prese come una donna, lo sentii entrare dentro di me in modo stupendo, fino a che sentii il suo bacino appoggiato al mio corpo. Iniziò a scoparmi e io godevo come una troia. Mi segava mentre mi scopava e quella volta, lui in piedi e io disteso, sborrammo insieme, lui dentro di me e io nella sua mano e sulla mia pancina. Verso i 13 anni, una sera, stavo giocando a calciobalilla col cugino del mio sverginatore, eravamo soli in casa e per dare un po' di pepe scommisi che se avesse vinto lui gli avrei fatto una pompa. Naturalmente persi e cominciai il pompino che si protrasse per un pezzo. Eravamo in bagno, io seduto sul water e lui in piedi appoggiato alla vasca da bagno lì vicino. Lui leggeva un fumetto facendo finta di essere disinteressato ed io che mi sentivo umiliato mi impegnavo ancora di più nella pompa, fino a che, all'improvviso lui mi sborrò in bocca, io fui preso di sorpresa e ingoiai tutta la sborra per la prima volta e a dire il vero, la cosa non mi dispiacque. Una volta parlavo di sesso con un amico e lo convinsi a provare, era inverno e nel tardo pomeriggio era buio, andammo in un campo e ci abbassammo i pantaloni, dopo esserci un po’ segati io mi misi carponi e l’amico si mise dietro di me, mi appoggio il cazzetto al buchino e spinse. Le dimensioni erano quelle che erano e io ero ormai abituato a ben altro ed entrò facilmente, mi scopò mentre con la mano destra mi menava fino a che non mi venne dentro e io venni nella sua mano. Poi le grida di richiamo delle nostre madri ci costrinsero a rivestirci e tornare a casa. D'estate, il vicino portava la famiglia al mare e poi tornava con la scusa che doveva lavorare e allora mi faceva andare in casa sua e dopo avermi lavato mi portava in braccio sul letto e mi scopava alla missionaria. Ero la sua piccola troia, ormai ero innamorato del vicino e smisi di frequentare gli amici per il sesso. Verso i 15 anni, i miei, mi avevano ricavato uno studio nel resede dietro casa e io ci andavo a fare i compiti. Il vicino mi veniva a trovare e dopo un po’ che mi stava a guardare in piedi mentre studiavo, tirava fuori il cazzo e me lo batteva nella bocca fino a che non lo imboccavo e dopo averlo un po’ succhiato ci spogliavamo e lui mi prendeva piegato sulla scrivania. Una volta ci trovammo in una casa di campagna abbandonata, Lui era a fare un giro per conto suo ed io ero andato a cercarlo. Lo provocai come sempre e lui mi prese lì, mezzi vestiti e in piedi, mi scopò a lungo e quasi con rabbia ma non riuscì a venire. Passò il tempo e il vicino iniziò a perdere colpi e allora cominciò ad infilarmi di tutto nel culo per eccitarsi e per allargarmi: Candele, manici di cacciaviti e per finire un vibratore enorme. Questa storia è continuata per 20 anni. Poi è morto ma ancora lo penso e mi manca. Dopo ho avuto solo rapporti mercenari con trans ma non sempre soddisfacenti. Una volta, in un periodo che giocavo un gioco di ruolo fantasy virtuale e spesso mi ritrovavo con i giocatori della mia stessa regione e così una volta ci riunimmo a Viareggio. Aperitivo in un bar e poi cena in un ristorante del centro. Finita la cena mi stavo apprestando a tornare a Firenze e stavo andando a prendere l'autostrada a Migliarino, passando da Torre del Lago. Arrivato vicino al casello notai una strada che correva lungo l'autostrada frequentata da trans. Mi assalì la curiosità, così decisi di provare, mi addentrai nella strada e la percorsi tutta due o tre volte per giudicare bene quella che mi avrebbe tirato di più. Finalmente mi decisi e mi fermai a chiedere il prezzo, forse non alla più bella, ma sicuramente a quella che mi ispirava di più. Ci mettemmo d'accordo sul prezzo e lei/lui salì. Mi disse di chiamarsi “Carla” e di essere brasiliana. Mi condusse in una stradina anche più appartata, sotto un ponte e lì, dopo aver pagato il pattuito cominciammo a spogliarci e reclinammo i sedili. Tirò fuori un cazzo di discrete dimensioni e io cominciai a giocarci. Lui mi fermò e mi chiese se volevo essere passivo o attivo perché avrebbe fatto un solo ruolo e io scelsi di essere passivo. Cambiò atteggiamento e prese la guida del gioco. Con dolcezza ma con decisione portò la mia testa fra le sue gambe e io glielo baciai. Iniziai con leccare la cappella e il bordino poi scesi lungo l’asta fino a leccargli le palle. Risalii lungo l’asta e mi imboccai più cazzo possibile e pompai per un po’. Quando fu bello duro e ben insalivato mi fece mettere a pecora girato verso il lunotto posteriore mi venne dietro e sentii la sua mano piena di saliva che mi accarezzava il buchino e mi umettava. Dopo qualche secondo mi appoggiò la punta e iniziò a spingere. Il mio buchino era rilassato e lubrificato e cedette con pochissimo dolore. Me lo spinse tutto dentro con lentezza, fino a che non mi sentii pieno e il suo ventre appoggiato alle mie chiappe. Dopo un po’ di tempo che era dentro di me iniziò a muoversi lentamente e il mio corpo rispose con un piacere caldo e dolce. Accellerò e mi scopò per diverso tempo mentre io gocciolavo presperma dal mio cazzo duro all’eccesso. Ad un tratto sentii che si irrigidiva, mi disse che stava per venire e mi chiese dove avrebbe potuto farlo e io gli risposi che avrebbe potuto farlo dove voleva. Lo tirò fuori e mi venne fra le chiappe. Io ero spossato ma avevo provato il piacere più intenso degli ultimi tempi da passivo. Mi era rimasto il cazzo in erezione e avrei voluto svuotarmi così gli chiesi se mi avesse fatto sborrare ma lui mi rispose che per quella notte il maschio era lui e così finii segandomi. Alla fine scaricai una quantità di sborra industriale. Ci ripulimmo e ci scambiammo i numeri di telefono. Io non tornai più laggiù e per un po’ ci sentimmo per telefono. Un giorno mi disse che sarebbe tornato in Brasile e così ci perdemmo. Dopo l’esperienza avuta a Migliarino tornai a cercare trans a Calenzano e ebbi diverse esperienze, con due in particolare mi sono rimaste impresse: La prima si chiamava Carla come l’altra ma era decisamente più bella e aveva un cazzo ancora più grosso. Mi prendeva quasi con violenza e mi trattava da troia ma mi faceva impazzire di piacere. Ci tornai tre o quattro volte, poi sparì. La seconda si chiamava Paolina e aveva un cazzo spropositato, avevo paura di provare troppo dolore o che mi spaccasse davvero il culo e invece, usando, penso, il Luan che è una pomata anestetizzante e lubrificante mi penetrò tranquillamente a pecorina e io godetti infinitamente. Ci tornai una seconda volta e questa volta mi prese alla missionaria e, se possibile, godetti anche di più. Una sera che mi annoiavo stavo facendo un trans tour per passare il tempo e passai davanti ad un trans che batteva ad un angolo che mi apostrofò così: “ ciao bella, se vieni con me, ti metto incinta.” Questa frase mi colpì molto così lo montai in macchina e andammo a casa sua. Mi scopò alla grande ma non rimasi incinta perché usammo il preservativo. Con altre, come dicevo, l’esperienze furono meno piacevoli o addirittura deludenti. Poi sono entrato in questo sito. Il primo che ho incontrato era totalmente passivo e dopo una mezzora che mi poppava il cazzo senza risultati si arrese. il secondo aveva una dotazione notevole ma eravamo in un posto poco tranquillo e ci limitammo ad una succhiatina e a farmelo appoggiare al buchino senza riuscire ad infilarlo perché, all’improvviso da una macchia spuntò un omino e ci beccò con i calzoni calati. La cosa mi disturbò pur sapendo che lui era un guardone e che non rischiavamo niente. Ripensandoci adesso la sensazione non è spiacevole e magari avrei dovuto andare avanti e magari far partecipare anche il guardone. Il terzo, anche lui con un bel cazzo, Mi aveva dato appuntamento in una radura di un bosco e mi aveva imposto di aspettarlo nudo, cosa che io feci senza esitare. Quando arrivò, si limitò a farselo succhiare perché non avevamo preservativi e poi mi sborrò fra le mele senza scoparmi. Anche quella volta la sensazione che mi rimase di essere stato trattato da troia mi piacque molto. Il quarto, finalmente, mi scopò e anche bene e mi sborro nel culo con mia somma soddisfazione e i suoi rantoli e i suoi schizzi mi fecero impazzire. Ci rivedemmo e questa volta mi venne sul buchino e fra le mele. Ci incontrammo una terza volta, mi venne nel culo e poi sparì. Il quinto era un ragazzo giovane e belloccio e, come quello del bosco, mi impose di aspettarlo nudo e a pecorina, arrivò e mi scopò alla grande, aveva un gran cazzo e lo usava da dio. Anche questo mi venne nel culo, sentii distintamente gli schizzi che mi colpivano le pareti dell’intestino. Ma non lo rividi mai più. Con questi due usammo il camper come alcova. Per un pezzo non sono riuscito a combinare niente. Poi ho conosciuto un altro del sito ma abitava lontano e ci siamo limitati a chattare e a dirci come sarebbe stato bello ma non riuscivamo ad arrivare al dunque. Finalmente, l’altro giorno si è deciso e mi ha raggiunto nel camper, il sua cazzo mi ha sorpreso per forma, misura e durezza. Era conico, con una punta normale ma poi si allargava e alla base era di notevoli dimensioni, ma la cosa più strabiliante era la durezza, sembrava di marmo. L’ho preso in mano e ho saggiato quel pezzo di carne calda e dura e poi l’ho iniziato a leccare e a succhiare. Siccome mi ero un po’ slargato con un dildo, pensavo di essere pronto e così mi sono messo a pecora, in ginocchio sul bordo del letto, lui è venuto dietro e mi ha appoggiato la cappella al buchino. Ha spinto e la cappella è entrata, ma quando si è trattato di far entrare il gambo sono sorti dei problemi, non voleva entrare. Il mio culino non riusciva a farlo passare. L’ho fatto mettere seduto sul letto e poi mi ci sono seduto sopra dopo aver lubrificato di nuovo il tutto e con l’aiuto del lubrificante e del peso me lo sono preso tutto se pur con un po’ di dolore. Sono andato su e giù per del tempo e poi mi sono rimesso a pecorina. Me lo ha infilato e ha iniziato a scoparmi, prima piano e poi sempre più veloce. Gli ho chiesto di farmi delle foto e lui me le ha fatte col mio telefono, con molta perizia e facendolo uscire un po’ per volta per far vedere le diverse quantità. Poi me ne ha fatte una al buchino martorizzato. Ha posato il telefono e ha ripreso a scoparmi con maggior lena e violenza, sentivo le sue palle sbattere sulle mie mele e il cazzo che scorreva nelle pareti del mio intestino. Stavo godendo come una troia, Dopo altri dieci minuti buoni che mi scopava e io gli stringevo la fava con i muscoli dello sfintere e muovevo il bacino come una puttana mi ha chiesto se volevo che mi venisse dentro. Gli ho detto di si e così si è segato per un po’ e poi me lo ha rimesso dentro. Ha ricominciato la cavalcata e dopo altri cinque minuti buoni mi è esploso nell’intestino con una sborrata favolosa. Mi è rimasto ancora dentro e poi lo ha sfilato mentre io restavo a pecora. Mi ha rotto il culo ed stato fantastico. Ci siamo risentiti dopo diversi mesi ed intanto ho venduto il camper e allora ci siamo rivisti nel mio garage ma non era attrezzato. Mi sono preparato a lungo con clisteri e dilatazioni, poi è arrivato ed io lo aspettavo quasi nudo. Appena entrato mi sono inginocchiato e una volta estratto glielo ho preso in bocca, era fantastico, duro e liscio. L’ho leccato e pompato per un po’ e poi mi sono messo a 90° ma, nonostante i preparativi, non entrava neanche questa volta e così l’ho fatto sedere su una sedia e come l’atra volta mi ci sono seduto sopra e di nuovo, con un po’ di dolore, mi ci sono impalato. Una volta entrato tutto e dopo essere andato su e giù per un po’, mi sono messo a pecorina appoggiando il petto su un tavolo e lui mi ha preso così. E’ stato stupendo e mio culo ficato ha risposto alla grande mi ha scopato per un tempo infinito, a volte lo levava e lo rimetteva dentro per poi stantuffarmi di brutto. Abbiamo deciso di fare altre foto e così ci siamo rimessi in piedi e lui me le ha fatte, poi ha posato il telefono e ha ricominciato a scoparmi. Lo ha fatto meravigliosamente e per tanto tempo, io impazzivo dal piacere e mi sentivo davvero troia e sua come non mi succedeva da tanto tempo e così ho deciso che dovevo fare qualcosa di speciale per finire. Quando è arrivato vicino a venire gli ho fatto sfilare il preservativo, mi sono inginocchiato davanti a lui e gliel’ho preso in bocca facendogli uno dei pompini più decisi della mia vita e portandolo all’orgasmo. Mi ha schizzato in gola una quantità enorme di sbroda che io con un po’ di sforzo e un po’ di sorpresa anche per me della mia decisione, ho buttato giù. Devo dire che è stato stupendo con mia meraviglia. Dopo tantissimi anni ho sentito, di nuovo, il sapore dello sperma ma più che altro mi sono sentito interamente sua. Adesso è passato più di un anno e ci sentiamo spesso ma essendo lontani ed impegnati non riusciamo a combinare per incontrarci ma spero che presto potremmo vederci ancora e scopare di nuovo perché con lui, io faccio l’amore e non mi limito a scopare.
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