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Gay & Bisex

La prima volta


di Membro VIP di Annunci69.it TommyWalker
23.09.2023    |    353    |    2 9.1
"A parte qualche timida toccatina con un coetaneo non avevo ancora fatto quello che desideravo e sognavo..."
Avevo 19 anni quando i miei comprarono la casa dei sogni ma i soldi erano davvero pochi e così,per ristrutturare,chiesero aiuto ad amici e parenti. Io ero in quella fase in cui sapevo cosa mi piaceva ma ero titubante nel portare a termine l esperienza. A parte qualche timida toccatina con un coetaneo non avevo ancora fatto quello che desideravo e sognavo. Per sistemare l impianto elettrico mio padre chiamò mio cugino che già lavorava nel settore,la casa era grande così avendo poco tempo disse che avrebbe portato un suo collega e,dato che avrebbero fatto l impianto durante il fine settimana, avrebbero dormito nella casa. Quel sabato mio padre andava con mia madre a scegliere dei materiali così mi chiese di dare una mano a mio cugino e al suo collega. Al mattino presto andai alla casa,pochi metri a piedi da dove stavamo,per aprire la porta e le finestre,era una bella giornata di giugno e li trovai vicino al portone, aprii ed entrammo. Il collega era un bel ragazzo coetaneo di mio cugino che all epoca aveva 27 anni,alto moro con un bel fisico massiccio tanto che io non indugiai troppo nel guardarlo. Mio cugino mi disse cosa dovevo fare e ci mettemmo al lavoro. Srotolavo i corrugati e loro li sistemavano nelle tracce che mio padre aveva scavato nelle pareti,ogni tanto lanciavo lo sguardo su Giacomo, così si chiamava,e mi accorsi che spesso mi guardava sorridendo e subito distoglievo lo sguardo. Pensai che ridesse per prendermi in giro,forse aveva visto come lo guardavo,e mi sforzai di non far cadere i miei occhi ancora su di lui. Il caldo cominciava a farsi sentire e io e Giacomo eravamo al piano di sopra,lo aiutavo a passare i cavi elettrici quando si tolse la maglietta. Aveva un torace con dei bellissimi peli neri e io rimasi ipnotizzato a quel bel vedere. Quando lo guardai lui era lì con quel suo sorrisetto ambiguo e io,preso dalla timidezza,inventai una scusa e corsi a casa. Quel pomeriggio non tornai alla casa,inventai delle scuse stupide, finché dopo cena mio padre mi dice di andare con loro e dormire giù con loro. Obbedii perché a mio padre non era facile ribellarsi e mi preparai a passare una notte insonne. Avevano sistemato dei vecchi materassi sul pavimento e io ne spostai uno singolo in un altra stanza perché mi vergognavo da morire e non ci furono obbiezioni. Ero sdraiato sul materasso da oltre due ore e non prendevo sonno,la luce ancora non c era e avevo solo una torcia che non mi azzardavo ad accendere quando vidi la sua figura sulla porta. Si avvicinò e mi sussurra che non vuole farmi del male ne prendermi in giro, si era accorto che lo guardavo mentre lavorava e disse che anche io gli piacevo. Si stese vicino a me,aveva solo gli slip,mi prese la mano e se la poggiò sul petto,aveva peli morbidi e come se lo avessi sempre fatto avvicinai il viso al suo torace e gli leccai tutto. Quando giunsi al capezzolo emise un gemito e preso dall' emozione gli calai di colpo gli slip e toccai il suo bellissimo cazzo. Era di media lunghezza ma era dritto e così duro che mi abbassai subito per prenderlo in bocca come avevo visto fare nei giornaletti porno. Ogni tanto lo guardavo in volto,era illuminato dalla luce del lampione sulla strada,gli occhi socchiusi e la bocca in una smorfia che indicava tutto il suo piacere. All improvviso mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò,la mia bocca era nella sua e la sua lingua saettava sulla mia in un bacio umido, voluttuoso e maschile...il mio primo bacio con un uomo! Poi mi voltò e affondò col suo viso tra le mie natiche,la sua lingua passava intorno al mio buchetto con dolcezza alternata a forza fino ad entrare dentro,rimasi stordito dal piacere che mi procurava. Poi si stese su di me,sentivo il suo calore e i suoi peli che mi strusciavano sulla schiena. Mi disse: ho sentito che sei ancora vergine,non ti farò male se lo vuoi anche tu! Annuì e lui con dolcezza e pazienza iniziò ad entrare e uscire piano piano, avevo sempre più voglia di sentirlo,di capire cosa si provava e di colpo,senza alcun dolore, entrò tutto dentro di me. Sentii come una scossa che mi percorse tutto il corpo e mi irrigidii ma fu più forte il desiderio e mi abbandonai al suo movimento,prima lento e via via più veloce. Lo sentivo sempre più duro dentro,mi voltai a guardarlo ed aveva il volto abbandonato al piacere e fui felice di essere io l artefice di quel godimento e che lui lo fosse del mio. Gli affondi si fecero sempre più veloci e io li assecondavo inclinando il mio culetto verso di lui,sentii la sua schiena inarcarsi ed uscii da me facendomi voltare. In un attimo violenti schizzi caldi del suo seme mi bagnarono il viso e il torace seguiti da rantoli di piacere che ,senza nemmeno toccarmi,schizzai Anch io arrivando sul suo addome teso e imperlato di sudore. Si stese di nuovo su di me e mentre i nostri semi si confondevano mi baciò ancora e a lungo tenendomi il viso tra le sue mani e rivolgendomi ancora quel suo sorrisetto malizioso ed io contento e appagato scivolai nel sonno. Il giorno dopo mi disse che sarebbe tornato il fine settimana successivo ma non lo vidi più...non gli ho mai serbato rancore ma riconoscenza per avermi regalato emozioni nuove .
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