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Gay & Bisex

Servizio NCC con sevizie – Parte 5


di Darkdaddy
22.04.2022    |    7.779    |    7 7.9
"Vennero lavati con degli idranti, e quando furono nuovamente asciutti, il tizio muscoloso indicò i miei amici con entrambi i palmi rivolti in alto agli..."
Attenzione: le scene descritte in questo racconto potrebbero urtare la vostra sensibilità. Se vi ritenete sensibili, non proseguite.

Gli uomini parlarono tra di loro su come posizionare i miei due amici, e poi si gettarono su Matteo e Nicola, bloccando le loro braccia e le loro gambe.
Cominciarono a scoparli a turno, senza ritegno, passando dal culo alla bocca, dove stazionavano almeno due cazzi in ogni momento. Tutti sputavano in faccia a Matteo e Nicola, insultandoli con ogni tipo di epiteto: bastardo, infame, pezzo di merda, troia schifosa, eccetera. A volte scappava un cazzotto nello stomaco di Nicola, più spesso sberle in faccia ad entrambi.
Osservavo la scena immobile, in silenzio: sarei potuto scappare, dato che erano tutti impegnati a scoparsi i miei amici, ma qualcosa mi tratteneva, come se un incantesimo mi avesse bloccato lì, a testimoniare la vendetta di questi padri.
“Dai, troia succhiacazzi, fammi sentire quanto aperto è questo culo! Pensa se adesso ti vedessero tutte le fighe che ti sei fatto, mentre prendi un cazzo in culo e due in bocca! Hahaha mi sa che non te la darebbero proprio più!”.
“Questo biondino invece potrebbe vestirsi da donna, ha davvero una figa al posto del culo! Magari questa esperienza gli aprirà gli occhi sulla sua vera essenza! Cazzo senti che culo che ha… davvero caldo e profondo, che goduria sbatterselo!”.
“Il biondino lo portiamo nei parcheggi autostradali, a farsi sbattere dai camionisti dell’Est!”.
“Il muscoloso invece lo mettiamo sulle app di incontri: abbiamo talmente tante foto e video di lui in azione, che tutti vorranno incontrarlo! Hahaha!!!”.
Matteo e Nicola avevano i volti solcati da lacrime: erano totalmente sottomessi da quegli uomini.
Se li stavano scopando senza sosta, passando dal culo di Matteo direttamente nella bocca di Nicola, e dal culo di Nicola alla bocca di Matteo.
Quando stavano per sborrare, si misero in fila per riempire i culi dei miei amici: chi farciva il culo di Matteo, si faceva poi pulire il cazzo dalla bocca di Nicola, magari pisciandogli anche in gola, e viceversa, chi sborrava nel culo di Nicola, metteva poi il suo cazzo nella bocca di Matteo, facendogli assaggiare anche del piscio.
Per ultimo, si avvicinò il tizio muscoloso: scopò entrambi i culi, per poi sborrare copiosamente nel culo ormai completamente sfondato di Nicola, mentre gli sferrava dei cazzotti sulla schiena. Pisciò in bocca a Matteo, stando in piedi, obbligandolo a tirar fuori la lingua e a deglutire velocemente il piscio. Infine, si inginocchiò dietro ai culi dei miei amici, si cosparse le braccia fino al gomito di liquido bianco, ed infilò una mano in ciascun culo, a destra Nicola e a sinistra Matteo, entrando fino al polso, per poi girarla all’interno verso destra e verso sinistra, spingendo piano piano oltre il polso. Entrambi i miei amici urlarono dal dolore, non più attutito dalle droghe, mentre gli uomini si sbellicavano dalle risate. Entrò più profondamente nel culo di Nicola, il quale si contorceva dal dolore, mentre Matteo veniva tenuto a testa alta per i capelli da due tizi, che gli stavano nuovamente pisciando in gola.
Nicola invece venne torturato ai capezzoli, morsi ripetutamente, e ai testicoli, presi tra le mani e strizzati violentemente. Un uomo, dopo aver fatto i suoi bisogni in un angolo, gli ordinò di leccargli il culo e di pulirlo con la lingua. Al suo rifiuto, quello che gli stringeva i testicoli strinse più forte e più a lungo, convincendo Nicola ad obbedire.
Dopo almeno un quarto d’ora, il tizio muscoloso estrasse le mani, ponendo la destra sulla faccia di Matteo, e la sinistra su quella di Nicola, i quali non poterono ritrarsi dallo schifo con cui venivano cosparsi i loro volti.
Vennero lavati con degli idranti, e quando furono nuovamente asciutti, il tizio muscoloso indicò i miei amici con entrambi i palmi rivolti in alto agli uomini presenti, come a dire che erano nuovamente a disposizione.
Tre uomini assaltarono Matteo, alternandosi a fargli la doppia in culo, mentre il terzo glielo teneva in bocca, mentre ben sette uomini saltarono su Nicola, scopandolo in ogni posizione, facendogli spesso una doppia penetrazione con l’aggiunta di due o tre dita in culo, e tenendogli la bocca spalancata per succhiare due cazzi allo stesso tempo, ingoiandoli il più possibile.
Furono nuovamente riempiti di sborra calda in culo, e Nicola dovette pulire con la lingua tutti quei cazzi, anche quelli che avevano scopato Matteo. Almeno cinque gli pisciarono in gola, e due lo colpirono nuovamente allo stomaco. Il tizio muscoloso si avvicinò a Nicola, e fece i suoi bisogni corporali nella sua bocca: vidi Nicola ingoiare e mangiare tutto quello che usciva dal culo del padre del ragazzo morto.
“La fase finale è conclusa. Dopo questa notte, voi tre non uscirete mai più assieme.
Davide, hai la possibilità di redimerti, evitando brutte compagnie e assicurandoti che chi frequenti sia una brava persona.
Matteo, verranno diffuse alcune tue esibizioni, per farti capire come il revenge porn sia qualcosa di disgustoso. Ti consiglio di trasferirti all’estero per un bel po’… a meno che tu non voglia essere costantemente additato per strada e deriso in qualunque luogo tu vada: come vedi, nutro delle speranze che la lezione ti possa insegnare a riflettere sui tuoi errori e a cambiare vita.
Nicola, tu invece sarai a disposizione di chi vorrà incontrarti per sesso: i tuoi profili saranno gestiti da noi, dove saranno rese disponibili foto esplicite e tue preferenze sessuali, o meglio, le tue NUOVE preferenze sessuali.
Ti proporrai infatti come un giovane muscoloso e sottomesso, alla ricerca di uomini maturi dominanti. Non potrai rifiutare alcun tipo di uomo, né tanto meno alcun tipo di proposta: le uniche eccezioni saranno quelle concernenti sangue, animali, necrofilia e violenza estrema.
Cominci già domani, per il sessantesimo compleanno di uno: in chat hai accettato di essere il suo regalo da parte dei suoi tre amici, che si uniranno anch’essi alla gang bang. Ah, il suo sogno è di praticare scat ad un giovane muscoloso… oggi hai fatto buona pratica, per cui domani riscuoterai gran successo.
Ora rivestitevi: verrete riaddormentati e riaccompagnati nell’appartamento al mare. Appena vi sveglierete, vi suggerisco di non rivolgervi la parola l’un l’altro e di rientrare immediatamente nelle vostre case. Buona vita”. Pronunciò tutto seriamente, come se avesse concluso una missione.
Ci vennero portate delle tute da ginnastica, e delle scarpe da tennis. Ci vestimmo in fretta, senza guardarci. Una volta saliti sul van, fummo nuovamente narcotizzati.
Più tardi, fui il primo a svegliarsi: ero disteso a letto, ancora vestito. Sul comodino c’erano i miei effetti personali: portafoglio, telefono, chiavi di casa, occhiali da sole. Il mio borsone era per terra, già preparato. Presi tutto e mi avviai all’uscita dell’appartamento. Notai Nicola dormire nella camera grande, e Matteo sul divano in entrata, ma non mi fermai: il tizio muscoloso era stato chiaro.

Trascorsi l’estate coi miei cugini girando la Dalmazia, zaino in spalla, da Zara a Ragusa, passando per Sebenico, Traù e Spalato. Mi iscrissi all’università lontano da casa, così da crearmi un nuovo giro di amicizie. Mi trovai anche una ragazza, una italofrancese amante dei viaggi e della filosofia.
Quando rientrai a casa per la pausa natalizia, feci una passeggiata in centro. Stavo per entrare istintivamente nel solito bar, dove abitualmente ci trovavamo per l’aperitivo serale, quando una visione all’interno mi trattenne dal farlo.
C’erano dei ragazzi che conoscevo, alcuni già all’università, altri ancora al liceo, che ridevano osservando una scena che si svolgeva presso un tavolino posto nell’angolo, verso la grande finestra che dava sul corso.
Notai un uomo calvo, un po’ sovrappeso, mentre parlava con un ragazzo evidentemente in imbarazzo.
Quel ragazzo era Nicola. I nostri occhi si incrociarono per un attimo, e lui distolse subito lo sguardo, guardando in basso. Notai una lacrima scendere sulla guancia, prontamente asciugata dall’uomo che gli sedeva a fianco.
“Ma chi l’avrebbe mai detto… faceva tanto lo spaccafighe, e invece è uno col culo rotto…”, disse un ragazzo che usciva dal bar ai suoi amici. Istintivamente lo seguii, mantenendo una certa distanza.
“Hai visto quel video dove succhiava tutti quei cazzi?! E anche quel suo amico, il biondo…”.
“Guarda che non li succhiava… li beveva! Sborra e piscio come se non ci fosse un domani!”.
“Che schifo cazzo!!! Comunque, proprio una vera troia… ti credo che le ragazze che se l’erano fatto siano impazzite!”.
“Beh, scoprire che lo stallone che ti ha montato in realtà ama i cazzi più di te…”.
“E che cazzi! Tutti vecchi e sfatti… e pare che se li faccia pure gratis! Vuol dire che gli piace davvero! Minchia che schifo…”.
“Mi hanno detto che si è pure fatto cagare in bocca da un sessantenne, mentre un altro gli infilava la mano nel culo! Cazzo ma ti rendi conto?! Se è vero fa proprio vomitare cazzo!!!”.
“Ma va, non ci credo… dai, che cazzo è?! Un cesso umano?!? E dopo cosa fa, uno snuff movie?!? Ma dai…”.
“Pazzesco… davvero pazzesco… fossi in lui, sparirei per sempre”.
Mi fermai, ripensando a quella notte. Non ne avevo fatto parola con nessuno, nemmeno con l’analista, e l’avevo rimossa ben presto dalla mia vita, per poter riprendere a vivere serenamente.
Di certo, ciò che mi fece più male all’epoca, ancor più delle violenze subite, fu scoprire il comportamento squallido e deprecabile di quelli che erano i miei amici. Non ritenevo giusta una vendetta così terribile, ma non riuscivo nemmeno a giudicare quel padre che aveva perso il suo unico figlio a causa di due mostri, mascherati da amici sinceri.

P.S. Vi ricordo che, essendo un racconto, fatti e persone sono puramente frutto della mia fantasia.
I racconti sono, per l'appunto, racconti, ovvero una narrazione in prosa di contenuto fantastico o realistico, ma non per questo una storia vera. Se ritenete che quanto scritto da Dick, Cooper o Apollinaire corrisponda al vero, allora forse dovreste rileggere il significato di “racconto”…
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