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Dare Ring 25: L'orgia finale (parte quinta)


di TheSecretStoryteller
31.01.2024    |    3.991    |    1 9.5
"» Paola obbedisce ed escono i nomi di Giovanni e Marco..."
Il biglietto recita: ORGIA DI POMPINI. I dettagli dell’obbligo non sono noti, ma la prospettiva sembra molto invitante e Massimo sorride. Ilaria ricambia il suo sorriso e spiega: «Dovrai usare il biglietto dei nomi per selezionare tre ragazze e queste tre ragazze te lo succhieranno e ti leccheranno dove vorrai per cinque minuti. Sarai tu a dirigere il gioco.» Tre ragazze che si contendono il tuo cazzo: non credo esista prospettiva migliore per un maschietto. Mi aspettavo qualche battuta di quelle tipiche di Massimo, ma l’idea di quel gioco è talmente sconvolgente da lasciare persino lui senza parole. Piuttosto, continua a sorridere come un ebete mentre pesca dal cesto dei nomi. Escono i nomi di vari ragazzi, ma i primi tre di ragazze ad uscire sono quello di Ilaria, quello di Francesca e quello di Claudia. Non appena la selezione è conclusa, Massimo scatta in piedi e va al centro del cerchio dicendo: «Forza, cagnette, mettetevi qui per terra davanti a me.» Mi aspettavo qualche ritrosia da parte delle ragazze, rispetto anche al fatto di essere state chiamate “cagnette”, ma invece non solo si alzano tutte e tre, ma lo fanno con la stessa rapidità gioiosa di Massimo. C’è tanta voglia di sesso ancora nell’aria e ormai ci siamo abituati a giocare tra noi in quel modo. E così le tre ragazze si mettono a terra davanti a Massimo: Francesca e Claudia sono inginocchiate, mentre Ilaria si mette a quattro zampe. Ilaria dice: «Bene, hai cinque minuti da adesso». Massimo, nel frattempo, sembra aver assunto un ruolo da regista, e con precisione ordina alle ragazze cosa fare per accrescere il suo piacere. Si avvicina a Francesca fino a toccare con la punta del suo pene, colossale e gigantesco, la guancia della ragazza. Francesca resta lì ferma a guardarlo, senza sembrare particolarmente schifata dal contatto di quel glande con la sua faccia. Mentre è ancora in quella posizione, Massimo dice: «Venite qui tutte e tre. Qui vicino…» Ilaria si mette a sinistra di Francesca e Claudia a destra. Le bocche di tutti e tre le ragazze non distano che pochi centimetri dal cazzo di Massimo, che, e come biasimarlo!, si fa prendere dall’euforia. Ordina alle ragazze: «Aprite la bocca e cacciate la lingua di fuori, forza!» Anche in questo caso, le ragazze obbediscono subito e senza fiatare: spalancano la bocca e tirano fuori la lingua estendendola al massimo verso il mento, mentre, sempre su ordine di Massimo, alzano lo sguardo guardandolo negli occhi. Massimo si trova tre ragazze nude, inginocchiate ai suoi piedi, che lo guardano negli occhi mentre tengono la bocca aperta e la lingua di fuori a un millimetro dal suo cazzo. È, per un maschio, uno dei massimi sogni erotici: è in una posizione di dominio totale. Mentre le ragazze restano ferme nelle loro posizioni, lui si muove in giro, direzionando anche il pene con le mani e “schiaffeggia” tutte e tre le ragazze con la punta del suo cazzo, toccando le loro guance e passandoglielo sulle labbra, senza ancora entrare in quelle cavità, che lo aspettano calde e aperte. Francesca (la mia Francesca, mi verrebbe da dire, ma come dirlo in quella circostanza!) fa l’errore di abbassare per un secondo il capo, distogliendo lo sguardo dagli occhi di Massimo. Subito il ragazzo se ne accorge e mette la mano sotto il mento della ragazza, guidandolo dolcemente verso l’alto. «Tieni gli occhi fissi nei miei, tesoro» dice lui, con un tono dolce e sensuale. Subito dopo si accosta a Francesca, che è rimasta con la bocca spalancata e la lingua di fuori e gli dà un ordine: «Bacialo.» La ragazza obbedisce pedissequamente, iniziando a baciare e a leccare la punta di quell’asta poderosa. Quando Massimo è soddisfatto, ordina alla ragazza di tornare indietro, nella posizione a lingua di fuori di prima. Non appena la Francesca ha obbedito, Massimo si fa avanti con un rapido colpo di bacino e il suo pene entra la bocca della ragazza. Francesca è sconvolta dal trovarsi quella massa di carne in bocca all’improvviso, ma non si ritira. Piuttosto tira dentro la lingua e cerca di facilitare il più possibile l’ingresso di quel pene, che sparisce quasi interamente all’interno della sua cavità orale. Massimo inizia a muoversi con rapidi colpi di bacino penetrando ripetutamente la bocca di Francesca, mentre con le mani le tiene bloccata la testa in posizione. Non vuole farsi fare un pompino, non vuole che sia lei a comandare e a gestire la cosa: piuttosto, le sta scopando la bocca. Mentre Massimo per un poco con il suo movimento di bacino, ripetendo a Francesca di continuare a guardarlo in faccia, ma poi decide che è venuto il momento di “sfruttare” anche le altre ragazze. Rimuove il pene dalla bocca devastata di Francesca, ma subito le dà un ordine: «Continua a succhiare, cerbiattina,» Penso che Francesca ne abbia abbastanza, sia per l’umiliazione in sé del trattamento ricevuto, davanti a tutti per giunta, sia per il nomignolo indecoroso che Massimo le ha affibbiato, dopo averle violentato la bocca. Ma Francesca subito si fionda su quel pisello magnifico e inizia a succhiarlo e a spompinarlo. Stavolta Massimo sta lì fermo a godersi il trattamento e, con la voce strozzata dal piacere, dà un comando alle altre due ragazze: «Ilaria leccami le palle. Non accetto un rifiuto. E tu, Claudia, vammi a leccare il culo.» E in un attimo le ragazze si mettono in posizione. Ilaria si affianca a Francesca e inizia, spettacolo meraviglioso e disgustoso insieme, a leccare i grossi coglioni di Massimo, mentre Claudia, da dietro, tira lunghe leccate sulle sue chiappe, percorrendole dal basso verso l’alto. Ormai la fine dei cinque minuti è prossima e Monica è lì pronta per dare lo stop, ma di fronte a tanto piacere Massimo non resiste e viene copiosamente. Per fortuna, la mia Francesca non aveva in quel momento in bocca il cazzo di Massimo e il seme le cade sulle guance e sulle tette, invece di entrarle in bocca. Ilaria e Claudia si alzano e Ilaria, sorridente dice a Massimo: «Ti sei divertito, sporcaccione! Beh, siamo state brave ragazze. Ora basta Massimo, per te la serata è finita, vai al tuo posto e riposati un po’.» Questa affermazione mi stupisce: sono arrivate a stare inginocchiate davanti a un ragazzo con la bocca aperta e la lingua di fuori, a leccargli le palle e il culo, pur di “farlo divertire”. Sono completamente soggette al volere dei bigliettini e alla soddisfazione di noi maschi, con uno spirito di dedizione che è raro trovare in delle ragazze. È davvero una notte magica e pazza e del nostro orgoglio sociale possiamo farne a meno. Tanto ritornerà l’indomani.
Massimo e le due ragazze tornano a sedersi, mentre Francesca si alza e va in bagno a pulirsi, per poi tornare a sedersi accanto a me. La guardo con lo sguardo della gelosia e della delusione. «Ehi, non fare lo stupido, Tommy. Questo è un gioco. Da domani sarà tutto diverso. Oggi niente gelosie e fai il bravo» mi sussurra lei stringendomi per il braccio. Mi lascio convincere dalla sua voce dolce e decisa. Nel frattempo, Paola ha pescato il suo bigliettino, che recita: 69 RIVISITATO. Sapendo, ovviamente, cos’è un 69 noi tutti ridacchiamo. Ilaria è ermetica e non rivela nulla del contenuto effettivo dell’obbligo, limitandosi a dire: «Devi pescare i nomi di due ragazzi. Facciamo che Massimo non vale visto che è a riposo.» Paola obbedisce ed escono i nomi di Giovanni e Marco. Ilaria dice: «Ora devi scegliere con chi fare il 69. Ti consiglio Giovanni, visto che siete più simili d’altezza.» Paola accetta il consiglio e, senza più imbarazzi, i due si mettono in posizione per il 69. È Paola a stare sopra, deponendo la sua fica sul volto di Giovanni e sormontando col suo volto il cazzo del ragazzo. I due iniziano quasi subito a darsi da fare, con Giovanni che lecca la vagina che gli attornia la testa e Paola che, con quella che sembra una professionale serenità, gli succhia il cazzo. Per un minuto la scena va avanti, senza che Marco, rimasto in piedi, sappia bene cosa fare. Poi Ilaria gli dà un nuovo comando: «Siediti per terra vicino al culo di Paola.» Marco obbedisce in fretta, mentre i due, impegnati nella reciproca stimolazione orale dei rispettivi sessi, non paiono accorgersene. Ilaria spiega esultante il gioco: «Marco, il tuo compito è di ficcare le dita nell’ano di Paola e stimolarla così mentre è impegnata con Giovanni.» Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e, tra lo stupore generale, si ficca dita della mano destra in bocca per insalivarle. Quando sono ricoperte, le tira fuori e punta l’indice verso il culo di Paola. La ragazza, che ha sentito le parole di Ilaria, sembra spaventata dalla prospettiva di avere un dito su per il culo e si distrae dal suo compito di succhiarlo a Giovanni. Ilaria subito la incoraggia: «Paola, il tuo dovere è di succhiarlo a Giovanni, senza farti distrarre dalla sua lingua e dalle dita di Marco. Non perdere la concentrazione!» Come se da quel pompino fosse una questione di vita o di morte, Paola inizia a metterci la massima furia, con evidente soddisfazione di Giovanni, che incrementa ulteriormente il ritmo della sua leccata. Nel frattempo, il dito di Marco inizia a farsi strada nell’orifizio anale della ragazza, la quale bofonchia un mugugno, subito strozzato dalla mole del pene di Giovanni. Non appena Marco riesce a portare a compimento la penetrazione dell’ano di Paola, inizia col dito ad andare su e giù per darle piacere. Questa originale “macchina sessuale” è in piena attività e Ilaria dice: «Giovanni, è tuo diritto ricevere un bel pompino. Se Paola dovesse distrarsi, tirale un ceffone sul culo!» Effettivamente, per Paola non deve essere facile! La lingua di Giovanni continua a leccarla sul clitoride, mentre l’indice di Marco le è su per il culo e in queste condizioni deve succhiare un cazzo. È una bella sfida. All’inizio sembra anche riuscire a rimanere con il pene di Giovanni in bocca, ma ben presto la furia del piacere che sente le rende difficile respirare con quella mole in bocca ed è costretta ad alzare la faccia e a liberarsi per un poco dall’ingombro per prendere aria. Ma Giovanni ha capito bene quali sono i suoi diritti per questo obbligo e subito le tira un forte ceffone sulla chiappa destra, per incoraggiarla a rimanere concentrata. Paola ci mette di nuovo il massimo impegno, leccando l’asta di Giovanni, dando baci sul suo glande e poi prendendolo di nuovo tutto in bocca fino alla base e iniziando ad andare su e giù Tutto questo impegno non le risparmia, prima che i cinque minuti siano finiti, altri ceffoni d’incoraggiamento. E io non posso impedirmi di pensare a che strana scena sto vedendo: una ragazza che viene giocosamente invogliata a fare un pompino mentre riceve stimoli nella fica e nel culo da due ragazzi diversi. Non certo il ruolo che immaginavo per Paola. Questo pensiero mi fa salire una voglia matta. Il ritmo della macchia sessuale continua a crescere finché Paola non perde completamente la concentrazione. Ilaria dà lo stop ma diventa ovvio che la fine effettiva dell’obbligo arriverà solo con l’apice del piacere di Paola. E infatti, anche se la ragazza non sta succhiando più l’asta durissima di Giovanni, i maschi continuano a tormentarle a velocità crescente entrambi gli orifizi fino a farle emettere i vagiti dell’orgasmo e farla venire copiosamente. Sul gruppo cala uno strano silenzio: vediamo un assurdo momento di intimità post-sesso, con i due ragazzi che si restano immobili come per rispetto al corpo fremente di Paola. Per un attimo, sembra quasi una cosa molto romantica: i due aiutano la ragazza a rialzarsi e poi Giovanni recupera un fazzoletto con cui si pulisce dagli umori di Paola. Negli sguardi di tutti e tre c’è complicità e quel particolare e meraviglioso imbarazzo dopo che si è fatto l’amore. Paola ringrazia, a voce bassa, i due per essere stati molto bravi. A rompere l’incantesimo, ricordandoci che, dopotutto, siamo in un’orgia è Giovanni che, per tutta risposta ai complimenti, tira un ultimo ceffone sul culo di Paola, facendola prima squittire di dolore e poi sorridere.
Marco, tornato a posto, pesca. Il biglietto recita: PRINCIPESSA E PUTTANA. Siamo tutti un po’ sorpresi dal nome originale dell’obbligo e impazienti di sapere in cosa consista effettivamente. Ma, di nuovo, Ilaria dà poche informazioni, dicendo solo a Marco di indossare un preservativo e pescare i nomi di due ragazze. Escono Monica e Claudia, che si dispongono al centro davanti a Marco. Ilaria dice al ragazzo: «Scegli tra le due chi è la principessa e chi è la puttana.» Marco è stupito dalla richiesta: lui non sa quale sarà il compito della principessa e quello della puttana, per cui non può scegliere se non basandosi sul nome dei due ruoli. Motiva così la sua scelta: «A Monica gli voglio bene, è lei la mia principessa. Quindi non voglio maltrattarla troppo. Claudia, ti dispiace troppo essere la puttana?» Tra i risolini generali, Claudia risponde che non c’è problema. Ilaria dà un ordine a Claudia: «Mettiti al centro in posizione alla pecorina: faccia a terra e culo in alto.» Ormai siamo abituati a vedere le ragazze in questa posizione e non ci scandalizziamo più, per quanto sia piuttosto umiliante per chi la assume e piuttosto eccitante per chi guarda da fuori. Claudia si inginocchia per terra, poi inclina il busto fino a stare con le tette e la faccia sul suolo e alza il più possibile il culo e la fica, tenendo anche aperte le gambe per rendersi più invitante. Per Marco, che guarda questo spettacolo da dietro, tutto il ben di Dio che vede è fin troppo invitante. Finalmente, Ilaria rivela qualcosa del gioco: «È tutta tua. Puoi scopartela. Però deve rimanere in quella posizione.» Marco non se lo fa ripetere due volte e si inginocchia dietro la ragazza, la quale abbassa un po’ il culo per trovarsi con la fica alla stessa altezza del cazzo dritto del ragazzo. Ma gli ordini di Ilaria non sono ancora finiti: «Monica, inginocchiati davanti a Marco e abbraccialo.» Monica ha un momento d’imbarazzo a cingere con le braccia un ragazzo mentre lui è quasi pronto a scoparsi un’altra ragazza. Ma le remore di origine culturale vengono rapidamente vinte e la ragazza si ritrova accovacciata di fronte a Marco, mentre il suo culo poggia delicatamente sulla schiena piegata di Claudia. Monica e Marco si abbracciano e, nell’assurdo della situazione, sembra un abbraccio piuttosto romantico e caloroso. Ilaria conclude la sua spiegazione: «Il gioco è semplice: Marco e Monica dovete pomiciare mentre Marco si scopa Claudia. La principessa ottiene i bacini, la puttana ottiene un cazzo nella fica.»
A questo punto, la spiegazione è anche abbastanza superflua, visto che si era capito quale fosse il fine del gioco. Marco comincia concentrandosi su Claudia: si spinge in avanti con il bacino, penetrandola lentamente. Claudia emette un vagito soffocato mentre quella presenza entra dentro di lei. È molto umida lì sotto, per cui la penetrazione non è difficoltosa. A questo punto, Marco alza la faccia e si trova con la bocca proprio vicino alle labbra di Monica, mentre continua a cingerle la vita con le braccia. La ragazza non sembra molto propensa a baciarsi con una persona che sta letteralmente scopando un’altra nello stesso tempo, ma Marco la incalza e inizia a baciarla; lei se lo lascia fare. Per Marco è un gioco di concentrazione non facilissimo: continua ad andare avanti e indietro con il bacino mentre la sua lingua esplora la bocca di Monica, che pian piano chiude gli occhi e si abbandona. Siamo di nuovo davanti a una macchina sessuale e io provo a immaginarmi nei panni di Marco che vedo davanti a me: il godimento nel basso ventre mentre ho in bocca la dolcezza di Monica. È una scena troppo bella quella che ho davanti agli occhi e inizio a masturbarmi furiosamente, mentre con l’altra mano inizio a massaggiare la vagina di Francesca accanto a me. Lentamente, le tre persone coinvolte nel gioco iniziano a prenderci confidenza: la scopata di Marco si fa sempre più furiosa e lascia Claudia senza fiato. La ragazza inizia a mugugnare dei “sì” e dei “vai avanti!” mentre lui continua a essere impegnato, a occhi chiusi, a pomiciare con Monica senza mai staccare le labbra. Se Marco tirasse via la bocca, sono sicuro che lo sentiremo emettere gli stessi squittii di godimento che escono da Claudia, ma, essendo preso da bacio di Monica, anche quel sollievo gli è negato e la dolce tensione che gli si annida nelle membra cresce a tal punto che quasi lo vediamo tremare. Il tempo è scaduto da almeno due minuti, ma con Claudia e Marco a un passo dall’orgasmo, il gioco non può essere fermato. Claudia è la prima a cedere: emette i grugniti profondi, acuti e soddisfacenti dell’orgasmo, del piacere assoluto, mentre una forza irresistibile la costringe a farsi avanti fino a stendersi quasi a terra. Quando si è ripresa, le sue prime parole sono: «Dio mio, Marco… sei fortissimo… è stato bellissimo… dio mio…» Adesso il cazzo di Marco è libero e grondante degli umori di Claudia. Ma il gioco non è ancora finito, perché anche lui vuole soddisfazione. Marco dà una botta sul culo di Monica, che capisce e interrompe il bacio. Poi Marco dà una pacca sul culo di Claudia e le ordina di girarsi, mentre lui si toglie il preservativo. Claudia intuisce al volo le intenzioni del ragazzo ed è disposta a soddisfarle: gli prende in bocca la punta del pene e basta questo ultimo contatto a far venire copiosamente Marco. Il ragazzo si libera con una serie di grugniti di grande soddisfazione, mentre la ragazza ingoia obbediente. Ci vogliono almeno cinque minuti perché l’estasi post-orgasmica passi e perché tutti tornino ai loro posti.
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