Racconti Erotici > orge > UNA GIORNATA AL MARE (III)
orge

UNA GIORNATA AL MARE (III)


di porcelli321
16.08.2020    |    17.688    |    5 6.1
"Poi disse ai 4 porci di incularsela anche loro prima che lui le sborrasse dentro altrimenti avrebbero trovato il buco del culo troppo slabbrato per provare..."
Nel precedente racconto vi avevo detto che ero arrivato a casa del mio amico facendo loro una sorpresa visto che sarei dovuto tornare solo la sera. Non trovai nessuno e i cellulari non erano raggiungibili. Io iniziai a preoccuparmi ma alla fine Marco mi chiamò dicendomi che eravamo stati invitati da un suo amico per pranzo e mi diede le indicazioni per raggiungerli.
Fortunatamente la villa del suo amico non era lontana e poco dopo arrivai e vidi subito che il tizio doveva essere ben messo vista la bellezza non solo della casa ma anche di tutto il resto
C’era anche una bella piscina e da lontano vidi Teresa stesa comodamente a prendere il sole con addosso solo un mini slip che doveva essere un costume. Aveva praticamente le chiappe in bella mostra e le tette al vento. Ma la cosa più sconvolgente per me era che si trovava tra altri 5 uomini tutti nudi stesi anche loro a prendere il sole.
Non l’avevano avvertita che io stessi arrivando per cui non si accorse della mia presenza. Franco mi vide stupito e prendendomi sotto braccio mi disse cosa avessi. Io ero furioso dicendogli che razza di idea gli fosse venuta di portare mia moglie li in mezzo a degli sconosciuti tutti nudi con lei anche non molto coperta; anzi.
Mentre mi stavo arrabbiando con lui arrivò il padron di casa che mi accolse con bel sorriso e che subito mi fece mille complimenti per una moglie così affascinante e sensuale. Io non riuscivo a dire nulla anche perché pure lui era tutto nudo e metteva in mostra un cazzo di dimensioni mai viste. Travolto da mille sensazioni mi ritrovai nella villa in un salone che dava sulla piscina tramite una grande vetrata. Da li io potevo vedere Teresa ma lei non poteva vedere me.
Mi offrirono da bere e senza pensarci mi trovai a sorseggiare un aperitivo super alcolico che mi diede subito una sferzata alla testa. Mentre subivo la frustata alcolica vidi uno dei maschi dire qualcosa a mia moglie che subito si alzò e dopo aver preso un tubetto di abbronzante si accovacciò a fianco al lettino di chi l’aveva chiamata e inizio a spalmargli la crema sulla schiena. Io ero sempre più imbarazzato ma il meglio doveva ancora venire.
Dopo che Teresa aveva finito di spalmargli la crema sulla schiena io tirai un po' il fiato ma subito dopo il cuore mi si fermò quando vidi quello girarsi e mettersi a pancia sopra mettendo in mostra un cazzo di tutto rispetto anche a riposo. Disse di nuovo qualcosa a mia moglie che riprese l’abbronzante e iniziò a spalmargliela sul petto e sul collo.
Mentre lei si dava da fare Franco, il padron di casa, iniziò a dirmi che avevo una moglie incredibilmente sensuale e con un non so che colpiva immediatamente.
Mentre lui mi parlava io quasi non lo sentivo preso come ero dal vedere cosa stesse facendo la mia signora.
La vidi richiudere il tubetto e dirigersi verso il suo lettino ma subito l’uomo la richiamò indicandogli il cazzo.
La vidi scusarsi e stavolta si mise a cavallo del petto dandogli le spalle e si riempì la mano di crema e subito dopo la mise su quel cazzo già mezzo eccitato iniziando a massaggiarglielo lentamente.
Io rimasi senza parole e non credevo ai miei occhi. Stavo per correre fuori per portare via Teresa da quella situazione incredibile ma Franco mi mise un braccio intorno al collo e mi bloccò li vicino a lui dicendomi di stare tranquillo e di godermi lo spettacolo.
Mi sentii bloccato vista anche la sua mole e per reazione bevvi un’altra sorsata di quel miscuglio alcolico per tentare di darmi forza.
Mia moglie intanto continuava a spalmare la crema stavolta a due mani impugnando l’asta con una e con l’altra si dedicava ai coglioni grossi e gonfi. Mentre faceva così immaginai cosa vedesse quel fortunato sotto di lei visto che lei gli aveva messo sotto gli occhi il suo bel culetto di fatto coperto da un filo interdentale. Quello quasi sentendo i miei pensieri allungò le mani sui fianchi della troia e iniziò a palparla senza vergogna con lei che aumentava il ritmo della sega.
Mentre lei si dedicava a quel cazzo gli altri uomini si erano alzati e stavano li intorno per gustarsi lo spettacolo con i cazzi sempre più eccitati che loro si accarezzavano oscenamente.
Lei si guardò intorno vedendo quei cazzi sempre più grossi; mentre aumentava la sega iniziò a strofinarsi con la fica sul petto del fortunato sotto di lei con sempre più impeto. Poco dopo la vidi chinarsi sul quel cazzo e prenderselo in bocca mentre quello sotto di lei iniziava a ficcarle tre dita in culo iniziando a scoparsela.
Il pompino fu breve ma sufficiente a farmi bloccare il cuore. Anche se la piscina non era molto vicina alla casa iniziai a sentire i gemiti di mia moglie sempre più forti ma ovattati dal fatto che aveva il cazzo di quello piantato in bocca.
Poco dopo vidi quello prenderle la testa a darle un ritmo sempre più veloce al pompino fino a che non le tenne la testa bloccata col cazzo piantato fino in gola. Evidentemente le stava scaricando i coglioni in gola riempiendogliela con la sua calda sborra. Lei intanto fremeva tutta evidentemente orgasmava per il trattamento che stava subendo il suo buco del culo.
Quando lei si alzò la vidi piegarsi per un attimo sulle gambe e si dovette appoggiare ad uno degli altri torelli che a cazzo dritto si erano gustati quella scena.
Subito e senza tanti complimenti il porcello a cui si era appoggiata la fece sedere sul lettino e le parò la cappella gonfia davanti alla bocca; non sentii cosa le disse ma vidi mia moglie iniziare a sbocchinarlo senza complimenti. Mentre lei se lo stava lavorando gli altri tre uomini iniziarono a segarsi il cazzo incitando l’amico a sbrigarsi che poi sarebbe toccato anche a loro.
Io ero sempre più esterefatto e sentii come una voce lontana che mi diceva:”ma sapevi di avere una moglie così troia e vogliosa di sborra?” era Franco che mi parlava con voce porcella .
Io balbettando risposi “Veramente no. Con me non si fa mai sborrare in bocca”
Franco e Marco si misero a ridere ma io ero sempre ipnotizzato da quello spettacolo incredibile. Poco dopo anche quello iniziò a farle aumentare il ritmo della pompa ma quando iniziò a sborrare volle che lei se lo cacciasse e tenesse la bocca aperta in attesa della schizzata. Mi accorsi che un altro aveva il cellulare in mano e stava riprendendo in primo piano la scena. Io mi incazzai e tentai di divincolarmi per andare a bloccarli. Anche stavolta fui fermato e dovetti subire la nuova umiliazione di vedere Teresa davanti ad un altro dei maschi li fuori che si stava segando davanti alla sua bocca aperta e dopo poco anche lui schizzarle in bocca tutta la sua eccitazione. Fu così anche con gli altri due che insieme stavolta le sborrarono nella bocca aperta e vogliosa. Mi accorsi con ulteriore stupore che mentre quelli si alternavano nello scaricarsi i coglioni in bocca a mia moglie lei stava a cosce larghe e con tre dita si scopava in fica sempre più profondamente.
Per un attimo pensai che la scena era così lontana da ciò che lei mi aveva abituato a vedere che pensavo che quella donna non fosse mia moglie ma solo una troia che assomigliava a lei.
Marco mi si avvicinò e mi disse: ”E’ ora che vai a salutare la tua bella mogliettina con un bel bacio in bocca”
Io risposi che era uno stronzo e che sarei andato a prenderla e portarla via immediatamente. Lui allora con calma prese il cellulare e fece vedere una serie di filmini in cui mia moglie era immortalata in varie situazioni una più porca dell’altra. Mi disse che ne avevano parecchi e che se non volevo farmi sputtanare avrei dovuto far finta di niente ed accettare senza problemi il mio ruolo da maritino cornuto e compiacente,
Tentai di protestare ma Franco rincarò la dose dicendo che se non avessi fatto il bravo avrebbero mandato quei filmetti al lavoro mio e di Teresa oltre che ai nostri altri amici e familiari. Anzi mi invitava a far finta di niente e a comportarmi normalmente qualsiasi cosa avessi visto far fare a mia moglie o lei fare a loro.
Mi sentii sprofondare e abbassando gli occhi mi resi conto solo in quel momento di essere a cazzo dritto; evidentemente vedere mia moglie fare la troia mi aveva scatenato una eccitazione incontrollabile e razionalmente non voluta.
Stavo sempre con gli occhi bassi per la vergogna e la rabbia che stavo provando sentendomi trattare in quel modo da Franco, il padron di casa; la mia mente iniziava a perdersi dietro al fatto che mi ero scoperto eccitato nel vedere mia moglie farsi sborrare in bocca dai quegli estranei.
Lei ancora non mi aveva visto ed io non avevo più il coraggio di andare da lei. Franco mi disse di stare tranquillo perché oltre a Marco che io ben conoscevo quelli che vedevo trastullarsi con Teresa erano suoi amici amanti delle belle donne calde e troie. Se volevo potevo rimanere ancora li nella sala potendo vedere la piscina e ciò che stava accadendo senza essere visto.
Io non risposi ma mi trovai seduto su una poltrona con un altro aperitivo pieno di alcool che guardavo verso mia moglie ancora in mezzo a quei porci che continuavano a palpalrla ovunque.
Dalla finestra vidi Franco uscire sul patio tutto nudo e chiamare mia moglie che subito scattò e ubbidiente venne verso di lui. Io mi misi paura pensando che lei potesse vedermi ma Marco mi rassicurò che i vetri erano fatti in modo tale che dal giardino non si potesse vedere in casa.
Quando lei arrivò li a pochi metri da me la vidi con il viso ancora rosso per l’eccitazione e gli schiaffi che aveva ricevuto dai quei porci quando non riusciva a tenersi il cazzo ficcato fino in gola. Inoltre le schizzate di sborra erano ovunque: viso , capelli, tette. Una scena per me sempre più incredibile. Nel frattempo Marco mi si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio: “Ora gustati la scena che verrà. Dopo oggi tua moglie non sarà più la stessa in ogni senso: fisico e morale”
Uscì anche lui tutto nudo e appena fuori prese mia moglie per i capelli e iniziò a dirle che era una gran troia e che ora doveva soddisfare lui e Franco prima che arrivasse quel cornuto di suo marito.
Lei arrossì e poi li pregò di non dirmi nulla di quanto le stessero facendo e docilmente si fece mettere appoggiata sul tavolo con il culo in bella mostra e la fica visibilmente zuppa.
Ovviamente l’avevano messa in modo che io potessi godermi per bene la scena . Prima iniziò Franco a leccarle la fica come un cane in calore provocando in lei dei gemiti mai sentiti prima. Poi passò al culo e li iniziò anche a ficcarle due dita dentro iniziando a lavorarselo per bene. Lei prima si contrasse ma poi si lasciò andare e l’espressione nel viso non lasciava dubbi su come stesse godendo di quel trattamento. Poi Franco smise all’improvviso e vidi la delusione sul volto di Teresa che iniziò a muovere il culo iniziando a implorarli di non lasciarla così senza poter sentire i loro cazzi.
Marco all’ora guardando verso la vetrata dove dietro c’ero io mi rise in faccia e disse: “Certo che se quel cornuto di tuo marito potesse vederti non so cosa direbbe. Magari si ecciterebbe.” Lei rispose impaurita: ”Scherzi! Mi lascerebbe subito anche perché con lui non mi sono mai scatenata come con voi e con te fin da ieri al mare”
Lì capii che la monta di mia moglie era già partita da ieri e la curiosità di cosa le avessero fatto prese il posto alla rabbia.
Mentre ero in preda alla curiosità vidi che Franco smise di leccarle il buco del culo e alzandosi in piedi mi mostrò in modo osceno la sua eccitazione. Il suo cazzo era grosso e vibrava nell’attesa di poter sfondare il culo di mia moglie. Dopo avermi mostrato ancora una volta la sua mazza appoggiò la cappella sulla fica di Teresa e iniziò a stuzzicarla provocando in lei spasmi di estremo piacere. Evidentemente la cagna era ormai carica e vogliosa di sentirsi posseduta; i pompini che le avevo visto fare appena ero arrivato avevano avuto il solo effetto di esaltare il suo lato da zoccola. Franco con un ghigno sadico le piantò con un colpo netto il cazzo in fica per metà; lei presa alla sprovvista gridò generando una risata di tutti i presenti che iniziarono a incitare Franco a farla gemere per bene e dopo a romperle anche il culo
Lui senza troppi complimenti iniziò a pomparle il cazzo in fica affondandoglielo fino ai coglioni; sentivo distintamente il suono delle palle gonfie che sbattevano sulla fica oscenamente sfondata di mia moglie.
Lei sotto quel trattamento aveva il viso trasfigurato per il piacere che stava provando e godeva e incitava il toro a montaresela a suo piacimento. La sentivo gemere e implorare:” Dai Franco sfondami tutta. Così si fino all’utero. Godo! Godo! Godo!” “ Non smettere ti prego. Sarò la vostra troia. Farò tutto ciò che voi vorrete. Ma non smettere. Ti pregoooooo”
Io credevo di impazzire nel vedere e sentire mia moglie fare e dire certe cose. Non era più lei. Era bastato un giorno per non riconoscere più chi avevo avuto al mio fianco fino a quel momento.
Intanto Franco si stava scatenando ma non dava cenno di essere arrivato alla sborrata finale. Anzi cacciò il cazzo dalla fica e fece in modo di mostrarmi come fosse tutta sfondata e grondante della eccitazione di Teresa. Poi mise due dita in culo a mia moglie e gli sentii dire. ”Se vuoi veramente diventare la nostra troia dovrai farti rompere il culo. Se farai la brava allora potrai ambire a diventare la nostra schiava alla faccia di quel cornuto impotente di tuo marito”
Lei iniziò a piagnucolare che col cazzo che si ritrovava l’avrebbe sventrata ma ben presto la sentii implorare di incularla come lui voleva pur di poter godere ancora nel modo in cui da ieri stava godendo.
Franco allora ebbe la bontà di splamarle un po' di crema abbronzante sul buco del culo tanto per lubrificarglielo un po'. Si rendeva conto che la sola cappella aveva dimensioni imbarazzanti pensando al culo di mia moglie praticamente vergine.
Quando ebbe finito di spalmare la crema le ordinò di pregarlo di romperle il culo e di dirlo ad alta voce in modo che si sentisse bene nel filmetto che stavano facendole. Lei come ipnotizzata disse: ”Franco ti prego inculami col tuo cazzone. Rompimi il culo. Fammi diventare una troia vera. La vostra zoccola pronta ad esaudire ogni vostra perversione”
Il toro allora le poggiò la cappella sul buco del culo e quando la sentì rilassarsi inizio a ficcargliela dentro quel buchetto fremente di voglia e di terrore. Appena le fece entrare la cappella lei urlò di dolore pregandolo di far piano. Lui di tutta risposta le assestò due schiaffi sulle chiappe dicendole “Stronza che cazzo ti credi che stai trattando col frocetto di tuo marito?” “Qui tu non conti un cazzo sei solo una vacca da montare come più ci aggrada” . Le assestò altri due sonori schiaffi sul culo e continuò a ficcargli quell’asta di carne dentro sempre più dentro. Lei gemeva soffocando il più possibile le urla di dolore che però ben presto lasciarono il posto a gemiti di puro piacere. Il suo buco del culo si stava ormai abituando a quella dilatazione mai provata e le permetteva di godersi quella inculata da favola.
Franco iniziò a stantuffarla sempre più violentemente con un dentro e fuori che dava l’idea di una locomotiva a vapore con i suoi stantuffi forti e potenti. Lei intanto gemeva sempre più apertamente e diceva cose ai limiti del comprensibile: “Si così così. Non credevo si potesse godere tanto con una inculata. Si porco non scoperò più col cornuto. Sarò solo tua, vostra. Si così fammi sentire i coglioni come mi sbattono sulla fica. SSSSIIIIIIIIIIIIII!”
Marco intanto le si mise di fronte e approfittando che il viso sporgeva dal tavolino sul quale Franco l’aveva fatta appoggiare le schiaffò il cazzo in bocca e iniziò a scoparsela fino in gola.
Lei era impazzita e i gemiti di piacere venivano smorzati dal cazzo piantato fino ai coglioni. I due porci mentre si sollazzavano con mia moglie guardarono verso la vetrata dietro la quale io ormai ero senza fiato e all’unisono mi fecero il gesto delle corna con le mani ridendo sguaiatamente.
Nel frattempo io ero sempre più in trance e mi resi conto solo dopo un po' che avevo il cazzo fuori dai pantaloncini e me lo stavo segando lentamente. Quando mi resi conto di cose stessi facendo mi feci schifo ma purtroppo ‘eccitazione che mi dava vedere mia moglie così non era più sotto il mio controllo e continuai a menarmi il cazzo godendo come un porco.
Fuori la monta di mia moglie continuava e Franco con uno sguardo sempre più sadico rivolto a me le cacciò il cazzo dal culo e mi fece vedere come glielo avesse sfondato. Poi ordinò agli altri di fotografarla in modo che si vedesse il culo sfondato ma anche il suo viso trasfigurato dagli orgasmi che stava provando a ripetizione.
Poi disse ai 4 porci di incularsela anche loro prima che lui le sborrasse dentro altrimenti avrebbero trovato il buco del culo troppo slabbrato per provare piacere. Uno di loro chiese se potevano scoparsela a pelle anche loro e la risposta di Marco fu: “Certo. Che problema c’è. la Signora è certamente sana visto che fino a ieri aveva scopato solo col cornuto e noi ci siamo controllati da poco. Poi se ti preoccupi che rimanga in cinta; sarà un problema del cornuto crescersi un figlio di puttana facendolo passare come suo”. E li tutti risero oscenamente .
Allora un altro disse che per velocizzare la monta potevano fare un doppietta : uno in fica e uno in culo.
Franco e Marco furono d’accordo e allora fecero alzare mia moglie mentre uno si sdraiava per terra a cazzo all’aria. Teresa docilmente si mise a cavallo del porco disteso e si pianto il cazzò in fica mentre quello le massacrava i capezzoli ; subito un altro si mise in ginocchio dietro di lei e iniziò a incularsela senza preamboli.
Lei iniziò a urlare dal piacere tirando fuori tutta la sua perversione fino allora repressa:” SSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIii. Si è stupendo. Siete dei veri tori tutti quanti. Era una cosa che avrei sempre voluto provare da quando vidi la scena in un pezzo di film porno. È fantastico. Si si. Però ora voglio anche un cazzo in bocca proprio come nel film che avevo per sbaglio visto tempo fa.”
Fu subito accontentata e un terzo cazzo le fu ficcato in bocca per un bocchino da sogno. Lei si dimenava senza sosta mentre tutti la riempivano di insulti non cessando di riprendere ogni particolare di quella scena da film hard
Dopo un po' come se si fossero sincronizzati quello che se la stava inculando disse:”Dai ragazzi che ne dite di svuotarci i coglioni? Non vorrei che arrivasse il cornuto a bloccarci sul più bello” Tutti risero e iniziarono ad aumentare il ritmo fino a che non li vidi piantare i loro cazzi in profondità dei buchi che stavano violando. Si stavano svuotando i coglioni e per come godevano sembrava che non avessero sborrato poco prima.
Quando mia moglie si alzò le vedevo colare sborra da ogni parte visto che culo e fica già aperti non riuscivano a contenere lo sperma che le avevano regalato.
Marco e Franco allora dissero:”Troia rimani così che vogliamo approfittare anche noi per farti una bella doppietta ma con cazzi di ben altra misura” . In effetti se gli amici di Franco erano dotati, lui e Marco avevano misure ben più imponenti.
Mentre lei si metteva a cavallo del cazzo di Marco io continuavo a segarmi e mi sentivo umiliato ma sempre più eccitato.
Poi fu la volta di Franco che le pianto il suo arsene in culo ora lubrificato anche dalla sborra del suo amico. Iniziarono subito a montarsela come tori con lei che godeva e baciava in bocca Marco e sentivo che lo ringraziava per averle dato modo di tirar fuori il suo IO nascosto e provare certe sensazioni.
La monta durò alcuni minuti poi anche loro si dettero il tempo per sborrarle insieme facendole sentire i loro cazzi fremere e scaricare una quantità di sborra incredibile in culo e fica.
Intanto gli orgasmi provati da Teresa non si contavano più con lei che non smetteva di dire :”Si Si voglio essere la vostra troia. La vostra Zoccola. La vostra cagna sempre in calore. Sarò la vostra schiava se vorrete.”
A quel punto anche io non resistetti oltre e iniziai a sborrare e godere come mai prima. Mi sentivo nello stesso umiliato, incazzato ma tremendamente eccitato.
Quando lei si alzo era irriconoscibile per il viso disfatto dall’intenso piacere che le avevo visto provare da dietro la vetrata. Appena in piedi si avvicinò a Marco e lo baciò in bocca ringraziandolo di tutto quel piacere che le aveva fatto provare. Lui senza scomporsi le mise una mano in testa e le disse in modo autoritario: “ Troia non hai ancor finito. Puliscimi il cazzo dalla sborra e dai succhi della tua fica da cagna. E da oggi eviterai di sbocchinare il tuo bel cornuto e al massimo lo farai scopare una volta al mese ma prima chiedendomi il permesso.”
Lei ubbidiente rispose di si e chinandosi sul suo cazzo ancora barzotto iniziò a ripulirglielo diligentemente tutto a colpi di lingua. Quando lui decise che potesse bastare la prese per i capelli e senza troppi complimenti la fece alzare. Poi vidi che mi lanciò da dietro i vetri oscurati un’occhiata che mi fece tremare.
Lo sentii chiamare gli altri”Ragazzi. Ma a voi non vi scappa di piasciare? A me si. Che ne dite di usare il nostro cesso ?”
Tutti capirono al volo tranne me. Franco si avvicinò a mia moglie e le disse: “ Ma non vedi che schifo che fai tutta piena di sborra? Non vorrai farti trovare così dal cornuto no? Ora ci pensiamo noi a ripulirti. HeHeHeHe”
La prese per i capelli e la trascinò nella doccia adiacente la piscina e la fece inginocchiare. Io pensai che avrebbe aperto l’acqua ma invece vidi tutti e sei quei porci che tenendosi il cazzo in mano iniziarono a circondarla e al segnale di Franco iniziarono a pisciarle addosso cercando di mirarle la bocca che lei doveva tenere aperta.
Visto che erano un po' lontani da me Marco mi chiamo con una videochiamata per farmi apprezzare la scena perversa di mia moglie pisciata da quei porci che poco prima l’avevano riempita della loro calda sborra. Lei in un primo momento tentò di ribellarsi ma Franco le diede due schiaffi in faccia dicendole che era stata lei a dire che voleva diventare la loro schiava e che da quel momento doveva rivolgersi a loro solo chiamandoli “PADRONE”. Lei docilmente rispose “SI PADRONE”
Marco poi le disse: “So che ti eccita essere tratta così. Se vuoi puoi sgrillettarti mentre ti pisciamo addosso. Non vergognarti”
Lei senza farselo ripetere iniziò con una mano a eccitarsi un seno e con l’altra a ficcarsi tre dita in fica scopandosi in modo plateale. I gemiti dell’orgasmo non si fecero attendere e tutti fecero commenti indecenti sul suo essere ninfomane.
Vedendo in diretta dal cellulare ciò che stava accadendo mi ritrovai di nuovo col cazzo duro e pensai che stavo degenerando moralmente e che ero proprio un gran cornuto depravato ad eccitarmi così tanto nel vedere mia moglie trattata come uno sborratoio e un pisciatoio. E iniziai a pensare come avrei reagito trovandomi di nuovo vicino a lei.
Quando tutti ebbero finito di pisciarle addosso le dissero che per il momento poteva bastare. Lei allora si lasciò andare e si adagiò per terra senza far caso alla pozza di piscio che ancora c’era. Era ormai stata trasformata in un oggetto da usare a loro piacimento senza rispetto ma la cosa che mi atterriva è che la cosa a lei eccitava da morire.
Non mi accorsi che Franco era rientrato in casa visto che ancora mi stavo gustando la videochiamata di Marco che mi mostrava mia moglie stesa per terra con ancora i tremiti dell’ultimo orgasmo che si era data mentre le pisciavano addosso. Quando me lo sentii alle spalle non feci in tempo a rimettermi il cazzo dentro e mi beccò mentre mi stavo ancora segando. Il porco non perse tempo e mi disse che ero oltre che cornuto anche un depravato a eccitarmi nel vedere mia moglie trattata come una latrina. Per punizione, se non volevo che foto e film andassero in giro in internet, avrei dovuto interpretare fino in fondo la parte che mi spettava: quella del cornuto consensiente.
Mi disse pertanto che da quel giorno avrei dovuto assecondare ogni loro desiderio lasciando mia moglie libera di fare tutto ciò che loro le ordinavano o che lei voleva fare. Non potei far altro che accettare.
Purtroppo le mie parole non gli bastarono e mi disse che avrebbe voluto avere anche dei film miei utili per farmi essere ubbidiente fino in fondo e chiamò due dei suoi amici che subito entrarono in casa con Marco. Erano tutti nudi con i cazzi non del tutto a riposo , cosa che mi stupì viste le sborrate che con mia moglie avevano fatto. Quando furono tutti in sala Franco mi presentò e i suoi amici, che non mi conoscevano, iniziarono a farmi apprezzamenti molto volgari su mia moglie.
Marco invece si avvicinò mi guardò negli occhi e con tono deciso mi disse: ”Porco ora ti sarai reso conto che moglie che hai. Così ti impari a essertela tenuta tutto questo tempo solo per te. Da oggi Teresa è diventata la nostra troia da strada e tu non potrai azzardarti a ostacolare in nessun modo la cosa”
Franco disse che già mi aveva istruito ma che ora si sarebbero presi delle garanzie per essere certi che non mi sarei messo in mezzo. Dicendolo fece un’occhietto agli altri tre ordinandomi di spogliarmi nudo. E dicendolo mi prese i coglioni in mano stringendomeli a morte e lasciandomi senza fiato. Io che avrei voluto ribellarmi non potei nulla con i coglioni stretti nella sua morsa di ferro e con fatica mi spogliai del tutto.
Una volta nudo mollò la presa a mi disse di mettermi vicino ai suoi due amici per una foto ricordo e per far vedere le differenti dotazioni che mostravano chiaramente le mie modeste dimensioni del cazzo. Dopo alcune foto lui mi disse di rendere la cosa un po' più interessante e mi ordinò di iniziare a segarli ; io subito mi rifiutai ma i due mi presero con forza mi poggiarono sul tavolo della sala con il culo in bella mostra.
Marco allora prese una canna vicino al camino e a mo’ di frusta mi diede alcuni colpi sul culo strappandomi un urlo di dolore. Subito Franco mi disse di non farmi sentire visto che mia moglie ancora non sapeva che io fossi li e che per un po' doveva continuare ad ignorarlo. Mi morsi le labbra e subii altri 4 o 5 colpi sena poter esternare il forte dolore e umiliazione che provavo.
Mi rimisero in piedi e i due mi presero le mani portandomele sui loro cazzi che nel frattempo si erano iniziati a svegliare ulteriormente eccitati dalla scena della mia umiliazione. Senza dire una parola con le chiappe rosse e indolenzite per le frustate subite iniziai a segarli lentamente mentre Marco mi riprendeva col suo cellulare.
Io lo guardai e gli dissi tra la rabbia e lo sconforto: “Ti credevo un amico e invece ti stai comportando con me e mia moglie come un grandissimo stronzo. Non avrei mai pensato tu potessi arrivare a tanto. Tradire una amicizia di anni”
Lui con strafottenza mi rispose :” In amore e in guerra tutto è ammesso. Tua moglie mi aveva da subito fatto sballare e fatto esplodere la voglia di sottometterla. E poi tu non te la meriti visto che non sei mai riuscito a farla godere come meritava. E visto che mi consideri uno stronzo ora te ne darò un ulteriore motivo. Vieni qua frocio e leccami il cazzo se non vuoi essere sputtanato tu e quella vacca di tua moglie”
Le gambe mi cedettero e non riuscivo a muovermi. Il peggiore degli incubi si stava materializzando: il tuo migliore amico che ti tradisce così senza limiti.
Visto che non mi muovevo uno dei due a cui stavo facendo una sega, senza che me ne accorgessi, aveva preso la canna e mi diede due colpi secchi sulle cosce risvegliandomi all’improvviso dal mio torpore mentale. L’altro senza troppo complimenti mi mise una mano al collo e stringedomi mi portò davanti a Marco costringendomi a inginocchiarmi e ad aprire la bocca. Subito il mio amico mi poggio la cappella sulla bocca e mi disse: “Caro amico ora inizia il bello. Anche tu insieme a tua moglie sarete succubi delle nostre voglie perverse. Ma ora da bravo inizia a leccarmi da bravo cagnolino ubbidiente.” Io esitando inizia a cacciare la lingua sentendo la sua cappella che iniziava a premere per entrarmi in bocca. Senza reagire lo lasciai fare e presto inizia a sentirmi scopare in bocca dal cazzo del mio amico che si ingrossava sempre di più.
Franco allora si avvicinò anche lui e disse con tono di scherno: “ Marco sei un egoista a tenerti questo frocetto di marito cornuto tutto per te” e così facendo avvicinò il suo cazzo di nuovo grosso e duro alla mia bocca.
Il tutto ovviamente diligentemente ripreso da uno dei persenti col cellulare
Marco lasciò la presa sulla mia testa lasciando il posto alla mano di Franco che subito mi guidò verso la sua cappella e io mi ritrovai a leccare quel glande grosso e duro che poco prima aveva rotto il culo a mia moglie.
Mentre io mi lavoravo i due cazzi gli altri due amici stavano riprendendo tutto con grande attenzione facendo commenti ad alta voce sempre più osceni. Ad un tratto vidi Franco fare un cenno ad uno dei due suoi amici che uscì dalla sala. Mentre io continuavo a dover sbocchinare quei due stronzi lo vidi rientrare seguito da mia moglie che non pensando che io fossi li rimase senza parole di fronte a quella scena perversa.
Quando la vidi entrare mi senti svenire dalla rabbia e dalla paura ma Marco e Franco mi diedero due schiaffi sul culo ordinandomi di non smettere e di far vedere a mia moglie che frocio fossi e come mi piacesse sbocchinarli. Io tentai di alzarmi ma le loro mani mi bloccarono e per punizione Franco mi ficcò il cazzo fino in gola tenendomi la testa con la mano in modo da non farmi muovere. Credevo di morire non avendo più fiato e sentendo la sua cappella entrami in gola e premermi con forza. Quando stavo per svenire per la mancanza di fiato allentò la presa e senza cacciarmi il cazzo dalla bocca mi permise di prendere aria ma dopo un paio di respiri me lo rificcò fino in gola. Mi sentivo morire e quando lo tolse ero rosso in viso come se mi stesse prendendo un colpo e la bocca era piena della mia saliva per lo sforzo che feci di non vomitare.
Mia moglie era senza parole e la vidi che dovette sedersi per non crollare in ginocchio. Marco le si avvicinò e baciandola volgarmente in bocca davanti a me le disse: “Hai visto che marito frocio che hai? Da oggi non lo farai più godere e ti dedicherai solo a noi. Altrimenti smetteremo di farti godere come abbiamo fatto in questi giorni.” “Ora credo che sarà meglio che tu vada ad aiutare quel frocio del cornuto a finire l’opera con Franco che è ora di pranzo”
Lei senza altri ordini venne verso di me e Franco e si inginocchiò vicino a me e iniziò a leccargli i coglioni mentre Franco mi teneva ancora il cazzo in gola. Poi quello cacciò l’asta e ci ordinò di finire il lavoro a colpi di lingua. Mi trovai così a leccare quel cazzo sempre più duro con un certo senso di vomito e di schifo. Purtroppo il fatto che mentre me lo lavoravo così incrociassi la lingua di mia moglie mi stava comunque facendo eccitare in modo non voluto e ben presto mi trovai col cazzo duro. La cosa ovviamente fu notata da tutti e iniziarono a prendermi in giro iniziando anche a colpirmi l’asta per farmela ammosciare.
Non ce la facevo più di tutta quella umiliazione che dovevo sopportare ma la cosa che mi colpiva di più era il fatto che Teresa non aveva fatto nessun commento e la vedevo intenta a slinguacciarsi quel cazzo senza degnarsi minimamente di me; come se non ci conoscessimo.
Dopo qualche minuto Franco disse che era ora di andare a mangiare e con le mani messe una sulla mia testa e una su quella di Teresa iniziò a dare il ritmo della pompa doppia ordinandoci di rimanere a bocca aperta per ricevere la sua schizzata.
Io non volevo e vista la mia esitazione fece cenno a Marco che mi impugnò i coglioni con forza costringendomi ad aprire la bocca. Poco dopo il cazzo di Franco iniziò a riversare almeno una decina di schizzate copiose di calda sborra che ci colpirono in faccia e in bocca. Appena finito di sborrare ci ordinò di pulirgli per bene il cazzo a colpi di lingua e così dovetti fare sempre con le palle schiacciate da Marco. Finito il lavoretto Marco mi ordinò di baciare mia moglie e di pulirci reciprocamente il viso e il petto dalle schizzate del nettare di Franco.
Potei così baciare mia moglie che rispose in modo mai visto prima. Fu un bacio profondo sensuale che mai lei mi aveva riservato in precedenza. Poi iniziò a leccarmi il petto per bersi la sborra e prendendomi la testa mi portò a leccarle i suoi seni con la sborra colante. Mi sentivo morire dall’eccitazione pensando alla scena che stavamo dando a Marco e agli altri porci con mia moglie trasformata in una vera attrice hard.
Dopo tutti andarono a prepararsi per il pranzo e ci lasciarono soli me e Teresa. Io provai a dirle qualcosa ma lei mi precedette e con tono violento mi disse: “Sei stato uno stronzo a lasciarmi da ieri con Marco. Il porco mi ha fatto scopare da chiunque gli venisse in mente. In due giorni mi hanno sfondata in ogni modo ma ora le cose sono cambiate tra noi. A me ora piace questo loro trattamento e non intendo rinunciarci. O fai la parte del bravo marito cornuto e contento o sarà peggio per te. Inoltre non ti aspettare più di scoparmi o di fare sesso con me in qualsiasi altro modo. Te la devo far pagare per tutto questo. Stronzo e cornuto.”
Io non riuscii a replicare e capii che da quel giorno si era aperto un nuovo capitolo della vita pieno di perversità e di sesso estremo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per UNA GIORNATA AL MARE (III):

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni