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Prime Esperienze

Il sogno diventa realtà - Seconda parte


di Efesto
30.12.2023    |    2.852    |    0 9.3
"Aveva preso dal divano un cuscino e posto con delicatezza sotto il bacino di Katia permise al suo sedere si sollevarsi quel tanto che bastava..."
Era passato un bel po' di tempo dal nostro primo incontro casuale con Marco e mia moglie non sembrava più la stessa visto che ogni volta che facevamo l'amore inevitabilmente tornava a parlare delle stupende emozioni vissute quella sera. Ripercorreva con enorme piacere la scopata fatta con due uomini contemporaneamente e di aver potuto concretizzare tante fantasie erotiche che fino a quel giorno erano appunto solo fantasie, le nostre fantasie.
Avvertivo il suo desiderio di andare oltre, cosa che in effetti non dispiaceva neanche a me ed onestamente mi intrigava moltissimo.
La svolta avvenne pochi mesi fa, precisamente a Settembre, quando Katia, come avvocato, ottenne la nomina di nuovo amministratore del parco dove abitiamo.
Ricevette la comunicazione dal vecchio amministratore e organizzò velocemente un’assemblea a casa nostra, dove grazie ad una sala riunioni che utilizziamo per i rispettivi lavori, non avrebbe avuto alcun problema logistico.
Quella settimana ero fuori ma avrei fatto di tutto per esser presente, non solo come proprietario ma anche per poterla ammirare al suo esordio in questa nuova veste.
Durante le nostre telefonate infrasettimanali mi disse che era un pochino emozionata ma che avrebbe superato ogni ostacolo grazie anche all’aiuto di Marco, partner del nostro primo incontro, e di Luca, un single di 70anni che era venuto ad abitare nel parco pochi mesi fa. Un uomo alto oltre 1.90, ex giocatore di basket, gentile, educato e molto ben curato, insomma una bella persona.
Francamente non riuscivo a comprendere cosa volesse dire con...quell'aiuto da parte loro, e la mia curiosità lievitava giorno per giorno.
Arrivò la data della riunione e giunsi con un pochino di ritardo. Nella sala trovai la gran parte dei proprietari seduti intorno al tavolo, per la precisione sette uomini e tre donne e con mia moglie che discuteva di bilancio e spese preventive, utilizzando il monitor con slide e immagini.
Vestiva uno stupendo abito a tubino, sopra al ginocchio, con una scollatura ampia e dalla quale si poteva ammirare la generosa quinta di seno che possiede. Uno spacco posteriore mozzafiato teneva tutti, maschi e femmine, con lo sguardo su di lei.
Nel vederla così preparata, mi eccitai tantissimo anche perché quando indossa quel particolare vestito, non mette alcun indumento intimo, ed immaginarla così, sinuosa e provocante era veramente intrigante.
La riunione si concluse dopo poco e consegnato il verbale ai presenti, restarono in casa solo Luca e Marco.
Osservai attentamente i movimenti di mia moglie e mi resi conto che aveva instaurato con entrambi un buon livello di confidenza rispetto a tutti gli altri. Iniziai a pensare che nella sua mente diabolica avesse già tramato qualcosa di molto piccante e più il tempo passava più la mia idea si concretizzava.
Katia mi venne a salutare con un focoso abbraccio ed un bacio appassionato in bocca e non potetti resistere a stingergli il culo, come faccio sempre, ma anche per capire se effettivamente fosse senza intimo. Al mio tocco mi sussurrò: “Ma amore...è inutile che controlli, sai bene che con questo vestitino l’intimo non lo metto mai e tra l’altro sei tu che me lo hai sempre consigliato”.
Lo disse in modo disinibita e sicura di se mentre ammiccava anche i presenti come una gattina in calore.
Ci invitò a salire al piano superiore e facendoci strada per le scale, si tirò su il vestito al punto che lo spacco favoriva la visione della sua fica e parte delle sue natiche.
Aggiunse, quasi per prenderci in giro tutti: “Non vi distraete molto con il mio fondo schiena… fate attenzione ai gradini”. In effetti era impossibile non ammirarla così com’era e saliva di proposito lentamente per permetterci a tutti una visione totale.
Arrivammo nel salone dove la tavola era già stata preparata, con quattro coperti con tanto di affettati e formaggi pronti per esser serviti e del vino che di sicuro avrebbe contribuito a buttar benzina sul fuoco.
Katia aveva disposto anche la seduta, gli ospiti ai lati ed io difronte a lei.
Facemmo un brindisi per il suo nuovo incarico e per mettere ancor di più a proprio agio gli ospiti li invitò a sentirsi liberi come a casa loro.
Mentre sorseggiava il calice di vino mi chiese: “Stavolta cosa hai portato di bello e di intrigante alla tua mogliettina vogliosa?”.
Infatti ogni volta che ritorno a casa da un viaggio di lavoro le porto sempre qualcosa di frizzante e non certo gassosa.
Rimasi imbarazzato, non perché il regalino non lo avessi, ma perché mai avrei immaginato di doverlo mostrare alla presenza di altre persone.
Mi tranquillizzò subito e disse: “Tesoro non preoccuparti, gli amici che sono rimasti non sono affatto un problema, anzi Marco già sa dei tuoi continui regali e poi l’altra sera con Luca mi sono trattenuta a parlare un poco di noi, dei nostri desideri. Sai Lui è un uomo con tanta esperienza ed è stato bello conversare con lui”.
In buona sostanza Katia mi fece intendere che poche sere prima aveva flirtato anche con Luca e non mi aveva ancora detto nulla.
L’eccitazione, aumentò ancora di più, ed immaginare mia moglie tra le braccia di un uomo maturo, per giunta di quella stazza, mi faceva impazzire dal desiderio di sapere cosa avessero fatto.
“Brava” le dissi, “Spero tu abbia fatto gli onori di casa a Luca, poi mi racconterai”. “Ma certamente” mi rispose, “Ti racconterò tutto poi nei minimi dettagli”.
Mi alzai dal tavolo, aprii la valigetta e tirai fuori il pacchettino per lei.
Katia senza titubare lo scartocciò rapidamente davanti a tutti proprio come fanno i bambini e un grido di contentezza le venne fuori: “Whauuuu tesoro mio, un bel plug anale…che bello, ci mancava proprio come accessorio per le nostre serate esplosive, non vedo l’ora di indossarlo”.
L’atmosfera era ormai infuocata e vedere mia moglie passare dalla professionista alla troia sancì che tutti i limiti ormai erano stati superati. Sia Luca che Marco affermarono che non avrei potuto fare un regalo più intrigante e che Katia era proprio fortunata ad avere un marito così.
Ci mettemmo più comodi e ci guardavamo stupiti, non sapevamo cosa potesse accadere poiché Katia nel frattempo si era alzata dirigendosi verso la camera da letto e ci invitò di attenderla per qualche minuto perché voleva mettersi anche lei più comoda.
Tornò con un delizioso corpetto nero trasparente che a stento riusciva a contenere le sue grandi tette, con delle calze autoreggenti ricamate e con un perizoma con l’apertura centrale e dalla quale si intravedevano i peli del suo pube oramai diventato catalizzatore dei nostri sguardi.
Aveva indossato anche delle scarpe rosse con un tacco non molto alto ma che le slanciavano ancor di più le gambe e rendevano statuario il suo sedere.
Uno schianto!!!
Gli apprezzamenti non mancarono e sia Marco che Luca si alzarono per un baciamano dal sapore di altri tempi.
Katia si sedette e con il plug tra le mani disse: “Vediamo adesso chi è il fortunato che lo inserirà nel mio bel culetto”.
Restammo tutti di stucco ed ormai era la mia troia a voler condurre il gioco.
Lo appoggiò sul tavolo e a mo’ di croupier lo fece girare, uno, due…tre giri e si fermò quando la punta indicò Luca.
Prese il plug in mano e lo consegnò al favorito dalla sorte come fosse una reliquia.
Luca si alzò e con calma baciò nuovamente la mano di mia moglie e la invitò a distendersi supina sul tavolo.
Spostammo quanto poteva essere di ingombro e Katia si adagiò, quasi in preda ad un trans mai visto prima.
Noi restammo seduti mentre Luca iniziò a massaggiarla lentamente con le sue grosse mani partendo dalle spalle, poi i fianchi, le cosce ed arrivò dopo una decina di minuti, un tempo interminabile per tutti, a palpeggiarle il culo.
Aveva preso dal divano un cuscino e posto con delicatezza sotto il bacino di Katia permise al suo sedere si sollevarsi quel tanto che bastava.
Era un rituale del quale Luca manifestava la sua piena esperienza.
Le cosparse un po’ di olio d’oliva sui glutei e poi pian piano con movimenti rotatori delle dita le sfiorava la figa e delicatamente passava per il solco delle natiche.
Questo movimento si ripetette per moltissime volte fino a quando iniziò a roteare attorno al buco che sembrava un bocciolo.
Lentamente le introdusse un dito dentro.
Katia ebbe un sussulto, gemeva, si torceva ed implorava di poter ricevere il plug quanto prima.
Luca le ripeteva: “Calma, stai calma, le cose vanno fatte piano piano…sempre”.
Nel frattempo il dito che le aveva inserito continuava ad entrare ed uscire delicatamente, mentre con l’altra mano aveva iniziato a posizionare l’oggetto del desiderio vicino all’entrata. Alternava le dita che nel frattempo erano diventate due con il plug poi lentamente, quasi per magia, con un colpo da fiorettista, lo inserì tutto nello sfintere.
Katia emise un gemito ancora più profondo di prima e lo prese senza alcuna difficoltà nonostante i sui 4,5cm di diametro.
Uno spettacolo sublime.
Restò ancora un pochino distesa, quasi a gustarsi l’inserimento e Luca continuava a massaggiarle le chiappe sempre lentamente.
Katia si alzò, scese dal tavolo e si avvicino alle labbra di Luca dandogli un bacio infuocato e gli disse: “Non poteva essere più bello…grazie”.
Il giro di baci non si fermò e toccò a Marco, per dovere di ospitalità.
Katia si sedette a cavalcioni sulle sue gambe e gli prese la testa fra le mani portandosela prima tra le tette e poi gli diede un bacio ancor più intenso.
Si alzò come una ballerina da cabaret e si mise difronte a me mostrandomi il culo con il mio regalo in primo piano, si girò e mi diede un bacio meraviglioso esclamando: “Questa sera voglio che mi facciate impazzire ma prima lo farò io con voi”.
Ci stava riuscendo egregiamente.
Si sedette al suo posto ed iniziammo a cenare qualcosina ma ormai il fuoco era stato appiccato e tutti quanti non vedevamo l’ora di aprire le danze.
Sapere che aveva quel plug nel culo mi faceva impazzire e da come lei si contorceva era evidente che le piaceva immensamente.
Il vino inizio a fare il suo effetto, benché non ce ne fosse bisogno, ma mia moglie con un mezzo bicchiere di vino diventa esplosiva, senza freni inibitori.
Si alzò ed invitò tutti a seguirla sul divano.
Ci sedemmo come soldati, uno al fianco dell’altro e inizio a spogliarci lentamente. Io capitai in mezzo. Luca svettava su tutti esibendo un cazzo notevole, veramente di grandi dimensioni.
Sarà stato lungo oltre i 20cm e con una circonferenza credo di 6cm.
Katia subito lo braccò tra le mani e disse: “Ecco perché ti ho scelto come presidente dell’assemblea, hai un cazzo meraviglioso e l’altra sera mi hai quasi soffocato”.
Scoperto l’arcano.
Praticamente qualche giorno fa le ha fatto un pompino e non mi aveva detto nulla…bella troia che è diventata mia moglie, ma invece di infastidirmi mi ha eccitato ancor di più perché vederla godere con un gran cazzo è stato sempre il mio desiderio.
Inizia ad ingoiarlo e seppur con fatica riesce a farselo scendere in gola quasi tutto.
Lo abbandona per qualche momento e si avvicina al mio cazzo in tiro e con le palle belle turgide, un pompino magistrale che mi fa quasi schizzare, ma lei se ne accorge e passa a quello di Marco che nel frattempo si era alzato in piedi e con il suo membro bello duro lo schiaffeggiava sul volto di mia moglie.
La scena era fantastica, quasi irreale se penso che pochi mesi fa immaginavamo solo di farle queste cose.
Katia è padrona del gioco.
Si dirige verso Luca con il suo gran cazzo gli si mette a cavalcioni puntandoselo dritto in figa, inizia a emanare qualche gridolino ma poi pian piano diventano gemiti di piacere.
Nel frattempo Marco si mette da dietro al suo culo e rimuove lentamente il plug inserito prima e senza alcuna incertezza gli affonda in cazzo nel culo.
Mia moglie sta impazzendo.
Dopo mesi si ripete quella scena.
Si sente squarciata e gode come una matta.
Mi alzo in piedi e mi metto dinanzi alle sue labbra e le pianto il bastone in bocca.
Mi succhia, urla di piacere, il ritmo è sempre più intenso.
Luca con il suo cazzone le sta’ riempendo la pancia fino all’utero e Marco non è da meno con i sui colpi costanti e possenti gli sta’ dilaniando il culo.
Sento che stiamo per sborrare tutti dai gemiti che facciamo.
Katia si divincola e si mette in ginocchio con la bocca aperta e la lingua da fuori davanti ai tre cazzi...continua a segare tutti alternandosi prima con uno, poi l’altro e poi l’altro ancora, poi addirittura due cappelle in bocca...incredibile mia moglie sta dando sfogo a tutto il suo esser troia.
Ecco che iniziamo a sborrare, prima Marco le riempie la bocca e Katia succhia quasi tutto ma una parte di sborra le cola per il viso, poi arrivo io e le lascio succhiare il cazzo mentre schizzo e qualche fiotto le arriva anche sul viso e tra i capelli…ma ecco che arriva il pezzo da novanta, Luca, una sborrata incredibile, interminabile.
Le inonda la bocca sempre aperta con la lingua in attesa, poi il volto ed infine le tette che nel frattempo ballonzolavano tutte fuori dal corpetto.
Una scena stupenda e che di sicuro non dimenticheremo mai ma che ho voluto immortalare anche con qualche scatto fotografico.
Katia era praticamente distrutta ma non ebbe neanche il tempo di riprendersi che Luca le tolse il corpetto in modo che le sue grandi tette fossero libere, la mise accovacciata sul puff del salotto con un cuscino sotto la sua pancia affinché il suo culo fosse ben rivolto verso l'alto.
Aveva il suo gran cazzo ancora duro ed apparvero ben chiare le sue intenzioni...voleva riempire le budella di mia moglie.
Divaricò le sue gambe muscolose quasi fosse un fantino e puntò la cappella dritta nel buco del culo.
Con le sue mani possenti aprì letteralmente le natiche di Katia ed affondò il suo cazzone.
Fu inevitabile un grido di dolore perché quel bastone la stava squarciando tutto.
Luca rallentò la sua spinta e dalle grida si passo ai gemiti di piacere accompagnati dall'implorazione di metterlo tutto dentro, fino alle palle.
Così fu e il sali scendi di quel cazzo enorme dal culo di mia moglie divenne interminabile, spinte a volte con sequenza rapide e a volte lentissime.
Riusciva a tirarlo fuori quasi tutto ed ogni volta che ritornava dentro era accompagnato da lunghi gemiti di piacere.
Luca dimostrò anche in questa circostanza una totale padronanza del proprio fare.
Katia si dimenava sotto i colpi che riceveva e per meglio attutire il tutto aveva piantato le mani sul pavimento e puntellato il suo inarcamento con i piedi.
Vederla in quella posizione con le calze autoreggenti e sfondata il culo era meraviglioso.
Quel cazzo enorme che entrava ed usciva era come un palo che si conficcava nel terreno.
Quella cavalcata sembrava non finisse mai finché Luca iniziò ad avere un movimento sempre più rapido.
Aveva deciso che era giunto il momento di inondarle il culo.
Un ritmo sempre più veloce, ancora più veloce, Katia emetteva un misto di urla di dolore e di godimento e gli implorava di svuotare tutto dentro.
Ancora dei colpi profondi ed ecco che anche Luca si lasciò andare a delle urla di piacere fino a quando non completò l’inculata di mia moglie riempendola di sperma.
Non contento, riprese il plug dal tavolo e lo rimise nuovamente lì dove era stato introdotto.
Katia stavolta sembrava proprio disfatta ma appagata che tutto fosse andato come lei aveva immaginato.
Si ricompose, per modo di dire, ed invitò Luca e Marco a venire a cena da noi la domenica successiva.
Ovviamente accettarono entrambi l’invito e presto vi racconterò gli altri incontri.
Dimenticavo, questo racconto non è di fantasia.
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