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Scambio di Coppia

Una Fortunata Disavventura


di Membro VIP di Annunci69.it Karenina_Vronskij
01.04.2020    |    17.185    |    15 9.7
"Iniziano mangiando un antipasto di carne secca e caviale spalmato su pane caldo imburrato, con a seguire un’ottima carne grigliata..."
UNO SPRITZ IN CENTRO A TREVISO
L’avvicinarsi delle vacanze natalizie è sempre un momento frenetico, bisogna pensare ai regali, c’è tanto lavoro da finire, parenti da visitare, insomma un vortice di attività che rubano tempo ad attività più piacevoli e stuzzicanti.
“Quest’anno non possiamo di nuovo fare le corse per comprare regali ad amici e parenti ed alla fine trascurare noi stessi e le nostre passioni proibite” dice Marta a suo marito Daniele, con uno sguardo corrucciato da bimba che sta iniziando a fare i capricci. Intanto sorseggia il suo spritz all’aperol guardando l’acqua del Sile scorrere pigramente lungo il canale che scorre proprio davanti alla terrazza del bar in cui sono seduti, a pochi passi dalla pescheria di Treviso.
Daniele l’ascolta e sorride, ha ben chiaro cosa intende Marta, ogni anno fanno tanti programmi ma poi vengono travolti dagli eventi, ma guai a dirlo, inizierebbe una lunga discussione alla ricerca di un colpevole per poi arrivare ad un nulla di fatto. “Eh sì, hai proprio ragione, bisognerebbe pensare a qualcosa. Siamo al primo di Dicembre e purtroppo quest’anno non c’è nemmeno il ponte dell’immacolata. Una bella occasione persa” risponde Daniele. “Del ponte mi interessa poco, abbiamo la possibilità di gestire i nostri impegni di lavoro, il ponte ce lo creiamo. Comunque abbiamo lavorato anche troppo quest’anno, non voglio sentire scuse, venerdì si parte! Si va da qualche parte, da qualsiasi parte che non sia casa nostra” afferma piccata Marta con un tono che non ammette repliche. Intanto lo spritz è finito. “Hai visto come mi guarda il cameriere, è carino ma timido, cosa ne dici se gli ravviviamo la giornata?” dice maliziosa Marta a Daniele e subito a seguire solleva leggermente la minigonna nera ed apre leggermente le gambe. Gli slip sono rimasti a casa, in bagno, come spesso accade e quindi il suo boschetto nero è perfettamente visibile a chi si avvicini al tavolo dal lato del fiume, ben a riparo dagli sguardi degli altri avventori. “Senti scusami, è possibile avere un altro spritz? Ma per cortesia stai attento al bicchiere perché questo è scheggiato. Avvicinati che ti mostro, non vorrei che qualche cliente si facesse del male” dice divertita Marta al cameriere. Il cameriere, un ragazzone di circa 20 anni con un viso da adolescente ed un’aria non proprio sveglia, si avvicina annoiato per raccogliere l’ennesima rimostranza di un cliente del bar ma appena arriva nei pressi di Marta si blocca imbambolato diventando rosso in viso, poi con fatica procede con lo sguardo fisso sulle parti basse di Marta. “Scusi signora, io non vedo nulla, sarà un pelo (ma si accorge di essere entrato in un campo minato) intendevo un riflesso dell’acqua (cercando di rimediare ed uscirne), il riflesso dell’acqua” ripete meccanico il cameriere balbettando. “Non credo, i peli sono tutti molto corti” risponde Marta con un’espressione di una tigre che sta per divorare la sua preda. “Va bene, controlleremo i peli del bar, no scusi intendevo i bicchieri del bar” risponde il ragazzo scivolando via ma mantenendo lo sguardo perso sul boschetto rischiando quasi di travolgere gli avventori seduti sul tavolo accanto.
Marta è una giovane donna di 26 anni da poco sposata con Daniele che invece di anni ne ha 32, dopo ben sei anni di fidanzamento, durante il quale hanno sviluppato un’intesa mentale e fisica invidiabile che li ha portati ad aprirsi gradualmente al mondo della trasgressione. Iniziando con timidi giochini in cam con coppie e singoli sono lentamente passati agli incontri reali, prima nell’ambiente protetto della propria abitazione con coppie attentamente selezionate sul sito A69 al quale si sono iscritti quasi immediatamente e poi affacciandoci al mondo dei club scambisti e delle spa trasgressive dove non potevano controllare le interazioni con altri frequentatori ma dovevano semplicemente gestirle.
Ormai i due sono una coppia con una solida esperienza nel campo della trasgressione supportati da un’intesa immediata che non richiede parole o gesti ma si fa bastare un fugace sguardo per decidere se e come proseguire un incontro.
Marta è uno scricciolo, alta solo 160 e magra, con uno sguardo vivace. Ha sempre portato i capelli corti, sono più pratici dice lei ma le stanno anche bene a coronamento di un viso perfetto illuminato da due occhioni nerissimi. Le labbra, sono rosse come ciliegie e carnose, un dono della madre. I seni, piccoli ma sensibili, sono evidenziati da due capezzoli molto grandi che si induriscono appena stimolati ed un’ellisse di peli neri e folti ma curatissimi le coronano la figa.
Daniele è un uomo sportivo, più alto della media e fisicamente in forma, in perenne combattimento non solo con il sacco di boxe ma anche con una leggera pancetta dovuta alle birre, ma lui le ama troppo per privarsene. Marta, di lui ama la concretezza e la stabilità quasi a bilanciare il suo carattere leggero con la predisposizione al caos ma non può negare a sé stessa il fatto di essere letteralmente rapita dalla dotazione del suo uomo che va bel oltre le più generose aspettative con i suoi 24 cm.
Daniele è un assicuratore molto noto in città e Marta lavora con lui, si occupa dell’amministrazione oltre che del piacere di suo marito, in pausa pranzo.
ALLA RICERCA DI UN’OPPORTUNITA’
Questa volta Marta ha fatto le cose per tempo, tra una pratica e l’altra ha scandagliato tutti i siti specializzati nella ricerca di un’opportunità di un soggiorno sulla neve a prezzi umani. Prima ha passato mentalmente in rassegna tutti i posti nei quali hanno già soggiornato nel periodo invernale escludendoli dalla sua lista poi valutando attentamente gli altri. Alla fine la scelta cade sulla Croazia, una meta alternativa alle solite località alpine italiane e alla vicina Austria. La Croazia li ha sempre affascinati, selvaggia e libera al punto giusto, frequentata da coppie aperte ed abitata da un popolo mediamente piacevole e molto tollerante verso i piaceri carnali. La Croazia è, d’estate, per loro una meta fissa. Rovigno, bella e caratteristica, è stata muta spettatrice della loro prima esperienza di gruppo. In Croazia d’inverno non ci sono mai stati e quale occasione migliore per andarci e godere delle occasioni di trasgressione che certamente offrirà?
“Sai amore, credo che potremmo provare la Croazia d’inverno anche se non ne sappiamo nulla. Ci siamo sempre limitati alle coste ed alle isole nel periodo estivo. Non ho idea di quale sia il livello di accoglienza delle zone montane ma è un paese che ci ha sempre regalato esperienze fantastiche. Perché non provare?” dice a Daniele, intento a compilare una polizza. “Va bene amore mio, ma per cortesia occupatene tu. Se vogliamo partire bisogna finire tutto il lavoro entro giovedì sera” risponde distratto Daniele.
La ricerca non è semplice, sembra che tutta Europa abbia scelto di soggiornare in Croazia in quel weekend. Marta è una donna testarda e dopo averle provate tutte, sul punto di mollare, si imbatte in un sito in lingua Croata che fornisce numeri di telefono di privati che affittano camere o intere case in località montane nei pressi di località sciistiche. Con l’aiuto del traduttore online inizia a selezionare le offerte fino ad imbattersi in un’opportunità che la fa trasalire. Un’intera villa, perfettamente arredata, con caminetto e spa nell’interrato. Ben otto camere, con quattro bagni in località Tuk Vojni a soli 3,5 km da una nota località sciistica. Il Salotto, con ampio caminetto, e la cucina in comune potrebbero essere un’ottima opportunità per fare conoscenze interessanti. Poi, il prezzo è davvero allettante, soltanto 50 euro a notte con l’uso della spa senza limitazioni, talmente conveniente da essere quasi sospetto.
La voglia di vacanza e di trasgressione è più forte del naturale sospetto e quindi Marta prenota senza perdere tempo: una email, pagamento con carta e la vacanza è realtà.
FINALMENTE SI PARTE
È un venerdì freddissimo a Treviso, alle sei del mattino Daniele apre gli occhi e guardando fuori dalla finestra socchiusa scorge un cielo plumbeo che promette neve. Marta ancora dorme, è davvero carina quando dorme accanto a lui, sembra una bimba. Lui l’accarezza, le passa un dito lungo il profilo del viso quasi a volerne disegnare quel profilo perfetto che tanto ama. Poi inizia a stuzzicarle il capezzolo passandoci dolcemente un dito sopra facendolo indurire mentre con la mano destra cerca il clitoride. Lei sorride, tra veglia e sonno, e lascia fare. Mentre Daniele continua con le mani e dolcemente le bacia il collo lei le stringe il cazzo che inizia a diventare duro. Lui si mette sopra di lei e le sussurra in un orecchio “Amore, dimmi che farai la troia questo fine settimana” mentre la penetra fino alle palle, “Pensa a quando avrai un altro cazzo in figa ed il mio dietro, ancora bagnato del succo di lei. Ti giuro che dopo averla scopata perbene verrò da te per continuare fino a riempirti”. È il loro giochino preferito, fanno sempre sesso con una coppia immaginaria certi che il tutto verrà trasposto con la prima coppia che incontreranno nella realtà. “Mi fa impazzire l’idea di baciarci e sentire lui che spinge dentro di te per venire mentre io scopo lei. Loro saranno dei dildi meravigliosi. La tua figa morbida, dopo che lui ti ha sfondata, la trovo irresistibile”.
Dopo aver fatto l’amore, fanno una doccia bollente e caricato velocemente il SUV partono per l’agognata meta.
“Questo cielo plumbeo non promette nulla di buono, mai visto così scuro e le nuvole così basse. Sono piene di neve” borbotta preoccupato Daniele. “Spero tu abbia considerato che benché abbiamo le gomme da neve non siamo attrezzati per girare tra le montagne con le strade piene di neve. Inoltre proprio questo posto non l’ho mai sentito nominare. Nemmeno il navigatore lo conosce” continua Daniele. Lui non ama le sorprese, tende sempre a preoccuparsi a differenza di Marta che invece prima fa le cose e poi pensa alle conseguenze. “Tranquillo amore, il proprietario della casa abita a Zagabria, ma mi ha detto via email che le strade sono buone e la casa è attrezzata di tutto. L’ha appena ristrutturata e la spa è grande e confortevole. Sei troppo apprensivo, hai bisogno di qualcosa che ti rilassi”. Così facendo sgancia le cinture e inizia a segare Daniele e successivamente a succhiarlo facendo quasi andare fuori strada un camionista che li aveva sorpassati. Daniele, le viene in bocca e lei ingoia tutto. Da vera ingorda non ne lascia nemmeno una goccia. Giusto un minuto prima di arrivare alla barriera di Trieste-Lisert. “Stai meglio amore?” dice ridendo Marta mentre si ripassa le labbra con la lingua quasi a volerne ancora sentire il gusto.
Il viaggio prosegue, dopo una breve pausa all’area di servizio in Slovenia, ma la neve ormai cade copiosa. Troppi cartelli e troppi segnali e troppa neve. Qualcosa davvero non va. Daniele guida preoccupato mentre Marta ascolta i CSI, il suo gruppo preferito.
Ormai sono in mezzo al nulla tra le montagne croate, non incontrano auto da più di un’ora e non riescono a fare più di 50 km/h. Hanno impostato sul navigatore una località vicina a quella prevista, poi la cercheranno con la cartina, sul posto. Alla neve si unisce la tempesta, non si vede quasi più nulla, intorno è un deserto bianco. I cartelli sono coperti, ogni punto di riferimento è perso, con una visibilità che ormai è di circa dieci metri.
La proverbiale fortuna di Marta li aiuta ancora una volta. “Rallenta, imbocca il sentiero a destra, mi sembra di riconoscere la sagoma di quella casa a fine della stradina” dice Marta. “Avvicinati più che puoi, in maniera che veda bene”. Daniele parcheggia sotto una tettoia di legno ancora sgombra dalla neve e Marta salta giù. “Amore, hai visto che fortunati? Alla fine girando tra i monti ci siamo imbattuti nella nostra casetta, cerco la cassetta con la chiave. 3265 dovrebbe essere la combinazione. Trovata!”.
Finalmente i due, scaricata l’auto, riescono a bersi un tè caldo seduti sul divano in salotto sfiniti dal viaggio. La casa è davvero bella, la caldaia la mantiene calda e confortevole, qualcuno deve averla accesa e mantenuta perché è tutto perfetto, pulizia inclusa. L’unico fatto che li lascia con il fiato sospeso è che benché ci siano otto camere disponibili non ci sia neppure un ospite. Non si vedono auto nemmeno nel retro e nessuna traccia di esseri umani nei dintorni.
“Cavoli amore, la casa è bellissima, magari accendiamo anche il caminetto, ma sembra che dovremmo starcene soli soletti. Non credo che qualcuno riesca a raggiungere la casa. Le strade saranno tutte bloccate. Addio trasgressione” dice deluso Daniele. “Tranquillo basto io per tutto, lo sai. Ho con me tutti i miei giochini, ci divertiremo lo stesso” risponde maliziosa Marta.
OSPITI INATTESI
Ma anche le migliori intenzioni cedono davanti alla stanchezza e quindi i due cadono addormentati sul divano in salotto.
“Senti Marta, c’è qualcuno fuori che sta cercando di forzare la porta. Saranno dei ladri” urla Daniele ancora assonnato, mentre Marta non capisce di cosa stia parlando.
Effettivamente qualcuno sta armeggiando con la serratura cercando di aprire la porta di ingresso. Strano, visto che fuori c’è bufera e nessuno, nemmeno i ladri, sarebbe così incoscienti da girare per le strade di montagna.
“Chi c’è la” grida Daniele “Siamo armati, andate via” continua a gridare sempre meno convinto. Marta intanto va al piano di sopra per cercare di vedere dal balcone chi sia che sta cercando di forzare la porta. “Apri Daniele, forza. Sono due ragazzi infreddoliti. Falli entrare” grida Marta dal piano superiore.
Daniele apre e si trova davanti due ragazzi giovanissimi, una coppia. “Forza entrate fate presto, altrimenti il vento ci porta via, ci sarà almeno un metro di neve” fa cenno Daniele. I due ragazzi lo guardano fisso, senza proferire una parola, ma al cenno della sua mano entrano. Intanto arriva correndo anche Marta.
“Ciaooo, ragazzi, che piacere. Come mai da queste parti con questo tempo da lupi” chiede felice Marta. I due ragazzi, visibilmente con capiscono cosa Marta e Daniele stiano dicendo ma cercano di farsi capire un po' a gesti e un po' in inglese aiutandosi con una cartina. Dicono di avere 20 e 22 anni e di venire da un paesino nell’estremo nord della Russia, Borok sul fiume Volga. Lei è una splendida ragazza di etnia mongola, ha 20 anni e tutta la bellezza e la grazia degli abitanti di quelle parti, fa capire di chiamarsi Anzhelika. Lui, invece dice di chiamarsi Borimir e fa capire di essere di Rostov sul Don e che ha conosciuto la sua fidanzata durante un soggiorno sul Volga per il suo dottorato in biologia. La sua aria da professore dinoccolato, con una folta barba rossa e gli occhialini tondi lo rendono rassicurante nonostante la sua mole che di certo supera i 210 cm.
Nonostante il gruppetto parli poco l’inglese riescono a capirsi abbastanza bene facendo ampio uso del linguaggio dei gesti tanto amato dagli italiani.
“Visto amore? Ti lamentavi ed invece il destino ci ha mandato una bella compagnia” dice divertita Marta. “Guarda adesso penso ad altro, le linee non funzionano e siamo isolati qui non so per quanto. Ma comunque hai ragione, almeno non siamo soli” risponde Daniele.
I ragazzi russi fanno capire di voler condividere con gli italiani le provviste che hanno portato con loro e mostrano il vecchio furgone Lada parcheggiato fuori.
“Tranquilli ragazzi, qui c’è già da mangiare e bere per un esercito per un mese intero” si vanta Daniele. Effettivamente, nel caricare le provviste di corsa hanno un po' esagerato tenendo anche conto che dovrebbero essere stati fuori soltanto nel weekend.
I ragazzi russi, intanti, portano dentro i loro zaini con le provviste, aprendole sul tappeto del salotto e mostrandole orgogliosi ai loro nuovi amici. Aringhe preparate in vari modi, qualche scatola di caviale, carne secca, pane di grano duro e vodka, tantissima vodka.
“Va bene, mangeremo anche questo” dice Daniele, prendendo di fatto il controllo della dispensa. Intanto Marta è interessata a tutt’altro. Inizia ad accarezzare dolcemente i capelli di Anzhelika, che sono nerissimi e lisci. Lei sorride, ha degli splendidi occhi a mandorla, scuri e profondi. “Avrai preso freddo tesoro, si vede dai capezzoli che sono durissimi sotto la maglietta di cotone. Quanto vorrei succhiarteli” dice ad alta voce Marta. E la ragazza russa ricambia dolcemente baciandola sulle labbra. Daniele torna dalla cucina ed entra in salotto trovando le due ragazze che si fanno le coccole e Borimir seduto in un angolo che beve una vodka toccandosi eccitato il pacco. Vedendo Daniele sorpreso, gli spiega che è tradizione dei popoli del nord della Russia ringraziare così i propri ospiti dando, oltre al cibo, anche il proprio corpo, per il piacere dell’ospite.
Borimir fa cenno a Daniele di unirsi alle due donne, passandogli la bottiglia con la vodka a mo’ di incoraggiamento. “Di avvicinati amore, Anzhelika ha una passera pelosetta e cicciotta come piace a te. Lo so che adori passarci sopra la cappella” dice Marta continuando a baciare la russa. Daniele non si fa pregare si unisce alle due donne mettendo in bocca ad entrambe il suo cazzo già duro. È bellissimo vederle succhiare il cazzo di Daniele, circonciso e grosso. Nonostante la dimensione considerevole Anzhelika riesce a metterselo in bocca tutto, fino in gola, facendo impazzire Daniele di piacere. Intanto Borimir si è unito al gruppo. Si posiziona dietro Marta ed inizia ad incularla mentre con una mano le tira i capelli, facendola godere. “Dai Facciamo un brindisi” dice Daniele, “Ma un brindisi all’italiana, come piace a noi”. Lasciando un attimo il gruppo si reca in cucina e torna con una bottiglia di prosecco DOC dalle forme flessuose. “Vieni qui tesoro, dice ad Anzhelika” tirandola a sé e facendola girare. “Sarai il nostro calice”. A quel punto agita la bottiglia e poi toglie il tappo di sughero infilandola velocemente nel culo aperto di Anzhelika che freme di piacere. “Adesso possiamo bere tutti” dice ridendo Daniele e nel contempo tirando via la bottiglia. Un fiotto di prosecco esplode dal culo della russa ed inonda il gruppo che ne beve inebriato. “Ce n’è anche per te tesoro” dice Daniele ad Anzhelika e tenendola con la bocca aperta le ficca il cazzo in bocca versandoci su il prosecco rimanente.
UN BEL GIOCO
“Ho un’idea” dice Marta, “Visto che i due ragazzi sono porcelli come noi potremmo fare un gioco molto particolare. Per tutto il tempo in cui staremo qui invertiamo le coppie. Io sarò la donna di Borimir e Anzhelika sarà la donna di Daniele. Vivremo in stanze separate come se fossimo delle vere coppie e faremo sesso tutti insieme solo quando ne avremo voglia. Nel frattempo ogni nuova coppia mantiene il riserbo su ciò fa in privato”. I due russi, dopo la macchinosa spiegazione di Marta ridono a crepapelle ed accettano con entusiasmo il gioco proposto.
“Va bene, andiamo ciascuna nuova coppia nella sua camera” dice seria Marta, “E senza imbrogliare” continua sorridendo e guardando Daniele.
Appena entrati in camera, ancora nudi, Marta va in bagno sedendosi sul water. Non appena Borimir la vede arriva e le ficca il cazzo in bocca. Marta seduta è perfettamente all’altezza del cazzo del russo che comincia a scoparla in bocca facendole segno di continuare ciò che sta facendo. Marta capisce che Borimir è un vero porco e che la situazione lo eccita e continua senza alcun problema mentre lui le scopa la bocca spingendola contro il muro, come una furia.
“Non mi vorrai sborrare in bocca sacrificando tutto questo ben di Dio. Non pensare che ti faccio finire subito” dice Marta spostandolo, “Prima mi lecchi tutta, culo e figa e poi mi inculi fino a farmi svenire, mio caro” continua Marta mettendosi a 90 con le braccia sul water. Borimir ormai sembra un folle e comprendendo a volo i desiderata di Marta inizia a leccarle la figa senza trascurare un angolo e poi passa al culetto morbido e già aperto che presto violerà ancora. Marta intanto squirta come una fontana e questa visione eccita ancora di più il russo che inizia a scoparle il culo sollevandola da terra con le due braccia sotto il corpo e le mani sulle tette. Marta, così piccoletta, sembra incredibile che prenda dentro di sé quel gigante il quale sembra masturbarsi usando l’intero corpo di Marta muovendolo su e giù. I due sono sfiniti, sudati e pieni dei loro umori, ma Marta non è una donna da arrendersi per così poco e spinto Borimir sul letto inizia a succhiarlo, mentre gli mette un dito nel culo. Il russo subito riprende il suo vigore e lei agile gli salta sopra e questa volta il cazzo se lo mette in figa iniziando a cavalcarlo con vigore. Lui proprio non riesce a stare fermo e la solleva su e già quasi a volerla spingere con forza sul suo cazzo.
Intanto nella stanza accanto Anzhelika sorride e fa cenno a Daniele di sdraiarsi sul letto a pancia in giù e preso dell’olio dallo zaino inizia a massaggiarlo dolcemente. Poi si cosparge di olio ed inizia a strusciarsi sul suo corpo mentre lo lecca ovunque. Quando le passa il capezzolo intorno al buchino Daniele sussulta, “Queste russe sono pericolose”, pensa tra sé e sé. “Lo sai che tu sei pericolosa ma mi ecciti da impazzire?” le dice in italiano guardandola negli occhi mentre lei sorride intuendo, forse, cosa lui volesse dirle. Le carezze della russa si fanno sempre più calde e le mani vanno sempre più veloci. Ormai tra lingua, corpo che si muove agile e mani, Anzhelika non tralascia un centimetro del corpo di Daniele che ansima di piacere. Poi le salta su una gamba ed inizia a cavalcarla strisciando su è giù la figa mentre gli mena il cazzo. Poi agile si gira e lo cavalca mostrandole il culo. Lei riesce a scoparlo muovendo semplicemente il bacino e nel contempo inizia a contrarre i muscoli interni massaggiando il cazzo di Daniele. Lui la tiene per le natiche e la muove su e giù mentre le infila due dita nel culo. “Sai ancora di prosecco, mia dolce russa” le dice leccandosi le dita. Ad un certo punto Anzhelika fruga nel suo zaino ed estrae una strana frusta in pelle, l’impugnatura è a forma di cazzo e sette strisce di pelle di circa 1 metro fanno da coda. Lei inizia a mettersi la frusta in bocca mimando un pompino poi inizia a frustarsi a sangue sulle spalle e cavalca Daniele sempre più veloce. La ragazza sembra fuori di sé dal piacere mentre qualche goccia di sangue le scorre lungo la schiena mischiandosi al sudore. Lei continua non sentendo alcun dolore, mentre cavalca furiosamente Daniele, si frusta e si mette la frusta in bocca pompandola con forza. Ad un certo punto impugnando il manico della frusta come un pugnale la conficca con forza nel culo di Daniele che sorpreso grida di dolore. “Lo sapevo che eri pazza. Troppo bello per essere vero, doveva esserci qualcosa” si lamenta Daniele. Lei, con gli occhi socchiusi dal piacere, continua a scopare il culo di Daniele con la frusta senza ascoltarlo nel contempo si muove flessuosa sul suo cazzo. Non appena sente che lui sta per venire gli fa cenno con un dito “No, No”. Si alza e di mette a pecora mostrandogli la figa gonfia dal piacere. Prende il cazzo di lui e se lo infila ancora in figa, infilandosi questa volta, la frusta nel suo culo. Intanto il sudore si mescola alle gocce di sangue che scorrono verso la schiena. Non appena lei sente che Daniele sta per venire, si gira veloce e le prende il cazzo in bocca bevendo tutto quello che viene fuori. Poi solleva gli occhi e lo guarda in un modo che non presagisce nulla di buono. Sputa lo sperma di Daniele su due dita se lo spalma sulla schiena e poi gli fa cenno di leccarla, stendendosi come una pantera sul letto. Lui senza opporsi lo fa, ed il sapore misto di tanti fluidi lo fa eccitare e senza accorgersene si ritrova con il cazzo di nuovo duro. Lui continua a leccarla mentre se lo mena e lei appena realizza che il cazzo è di nuovo disponibile si gira a pancia in su e mette i piedi sulle spalle di lui offrendole sia la figa che il culo. Daniele senza pensarci un attimo prende entrambi, prima l’una e poi l’altro finendo con una meravigliosa sborrata nel culo.
UN SABATO RILASSANTE
La mattina del sabato le due coppie la passano dormendo e quando si svegliano sono già le due del pomeriggio. In realtà è Daniele che sveglia tutti mettendo su un buon caffè e chiamando ad alta voce Anzhelika che sta facendo la doccia.
Subito dopo escono Marta e Borimir, lei è attaccata a lui, e sono ancora nudi. “Allora, che fame e che stanchezza ma è stata una nottata fantastica mi sento ancora piena di lui” dice ridendo Marta. Anzhelika mangia un’aringa affumicata e la offre a Daniele che inorridito rifiuta, lui vuole qualcosa di dolce. Borimir accetta l’aringa da Anzhelika ed aggiunge vodka al caffè mentre Daniele e Marta si dedicano alle più tradizionali fette biscottate con marmellata.
Ancora i telefoni non prendono e la TV non mostra alcun segnale. Sono ancora completamente isolati con la tempesta di neve che imperversa.
“Forza Ragazzi, andiamo in spa nell’interrato. Abbiamo pagato ed è bene che ne approfittiamo” dice Daniele. “Magari ci portiamo da mangiare giù e soprattutto da bere” risponde Marta.
La spa non è grandissima ma è molto carina e ben organizzata, occupa l’intero interrato, quindi sarà circa 150 mq. C’è una vasca idro, una sauna secca, due saune umide a diversa temperatura e delle comode poltrone in pietra dai cui fori esce vapore caldo.
I quattro approfittano subito della vasca idro appoggiando sui bordi i calici di prosecco pieni fino all’orlo.
“Sembra che i nostri amici russi apprezzino il prosecco almeno quanto apprezzano la vodka” dice ridendo Daniele.
Marta beve il vino e guarda Borimir maliziosa mentre passa le labbra sul bicchiere, mentre con una mano sega Daniele. L’atmosfera si riscalda e Borimir intinge il suo cazzo nel bicchiere di prosecco e lo mette nella bocca di Marta mentre Daniele le scopa il culo. Intanto Anzhelika tira fuori dal suo inseparabile zainetto uno strano dildo fatto di cuoio con una estremità a forma di cappella e l’altra a forma di palla del diametro di circa 6 cm ed inizia a passarsela sul clitoride mentre, nel contempo, lecca da dietro il buco del culo e le palle di Daniele.
Ad un certo punto Anzhelika, versato dell’olio sulla sfera di cuoio, la infila con forza nella figa di Marta che ha un sussulto di dolore mentre il cazzo di Daniele ancora le sta scopando il culo.
Marta stringe forte Borimir mentre lo pompa, gode e soffre, con un filo di voce sussurra “Anzhelika, sei davvero una gran troia, mi sta sfondando la figa”, mentre la russa sorride compiaciuta anche se non ha capito nulla. Daniele gode sentendo il suo cazzo contro la sfera di cuoio e vedendo Marta che praticamente ha il cazzo di Borimir in gola.
Anzhelika, con un balzo, sposta Daniele e si siede a bordo vasca mostrandogli la figa, lui la prende in braccio e glielo infila dentro mentre Borimir si mette dietro e glielo infila nel culo. Marta, a cui la russa ha tolto i maschi, le dice “Troietta, vedrai che ora ti sfondo io” e preso lo strano dildo lo infila nella bocca di Anzhelika che senza nessun problema se lo fa arrivare fino in gola. “Ma quanto sei sfondata? Riesci a prendere due cazzi enormi ed un dildo fino in gola senza nemmeno scomparti” dice delusa Marta, rivolta ad Anzhelika.
“Daniele, scopagli la bocca che voglio scopargli io figa e culo” dice Marta spostando Borimir che stava scopando il culo di Anzhelika.
La grossa sfera di cuoio entra senza problemi nel culo di Anzhelika che urla godendo mentre Borimir inizia a scopare Marta in figa mentre è a carponi intenta a penetrare la russa.
Anzhelika, con il culo pieno del dildo esplode in un incredibile squirt inondando il viso di Marta e tira a sé Daniele facendolo inchinare su di sé fino a portargli la bocca sulla figa affinché lui possa bersi tutto il suo succo. Mentre gode si appiglia sulle larghe spalle di Daniele e con le unghie e gli incide a sangue tutta la schiena. Profondi segni paralleli vanno dalle spalle di Daniele fino al suo fondoschiena mentre lei gode e continua a squirtare.
Daniele, vedendo che Marta è delusa, assistendo allo spettacolare orgasmo della russa, si solleva e la tira a sé prendendola in braccio infilandole il cazzo nella figa ed immediatamente Borimir infila anche il suo cazzo nella figa di Marta dilatandola a dovere.
Anzhelika, giace soddisfatta sul bordo della piscina mentre i due uomini scopano Marta tenendola sospesa tra loro sostenuta da due grossi cazzi in figa. Dopo qualche poderosa spinta entrambi sborrano inondando Marta di sperma la quale si prende la sua piccola vendetta squirtando a sua volta.
I giochi hanno fatto perdere al gruppo la sensazione dello scorrere del tempo del tempo ed i ragazzi non si rendono conto che fuori è di nuovo sera.
Affamati come non mai i quattro decidono di cenare in spa. Daniele prepara la cena, e gli altri portano giù tavoli e sedie. Iniziano mangiando un antipasto di carne secca e caviale spalmato su pane caldo imburrato, con a seguire un’ottima carne grigliata. A contorno di tanto ben di Dio Daniele stappa una Ribolla Gialla del Collio del 2017 ed a seguire un meraviglioso Barolo del 2001. I due russi sono estasiati e fanno capire che apprezzerebbero altro vino da provare. Daniele apre allora un buon Merlot degli Euganei del 1997 ed un potente Cannonau del 1999. Orma il clima è intriso da un alto tasso di felicità alcolica e Daniele consiglia ai russi di fermarsi perché quello che hanno già bevuto stenderebbe un toro. I due ragazzi non sentono ragioni e chiedono ancora qualcosa per mandare giù la buonissima gubana che hanno appena divorato. Daniele cede alle richieste e tira fuori una bottiglia di grappa torbata, praticamente piena, che si era portato dietro per gustarsi per berne qualche bicchierino con Marta nelle fredde serate sulla neve.
Anche la bottiglia di grappa torbata subisce lo stesso destino delle altre bottiglie, finendo vuota a rotolare desolatamente per la spa.
A questo punto i quattro cedono cascando addormentati, nudi, in spa al tepore dei vapori della vasca idro.
EPILOGO
Urla in una lingua sconosciuta e forti colpi sulla porta svegliano Daniele. Il giovane si guarda intorno intontito, e ciò che lo circonda è un muto testimone di quello che è successo la giornata prima. Sexy toys si mescolano a bottiglie vuote e resti di cibo sparsi ovunque. I corpi nudi degli altri giacciono ancora addormentati sul pavimento. Marta è ancora appoggiata su Borimir e con una mano gli stringe il cazzo.
Daniele sale di sopra intontito per cercare di capire chi sia che sta urlando e colpendo con forza la porta. È nudo. Entra in bagno ed indossa un accappatoio, la testa gli fa malissimo e fa fatica a camminare. L’alcol ingerito, ancora si fa sentire.
Apre la porta e trova tre uomini che lo guardano stupiti. Indossano le divise della protezione civile croata e dietro di loro c’è un enorme camion spazzaneve. Cercano di farsi capire ma Daniele tra l’effetto dell’alcol e le difficoltà linguistiche fa una fatica immensa a proferire una risposta che abbia un senso.
I tre, intuendo la situazione, gli fanno capire che possono tenergli la strada libera, benché nevichi ancora, affinché possano lasciare la casa se lo vogliono. Daniele fa segno che gli serve un’ora per prepararsi, di tornare dopo affinché possano caricare la macchina. Gli uomini ridendo mostrano di aver capito e vanno via facendo il segno “uno” con la mano.
“Forza ragazzi, sveglia. Sono venuti a recuperarci. Abbiamo un’ora per lasciare la casa, Marta, dai sveglia. Ehi Borimir aiutami cazzo. Ti sei bevuto il Don tu e la tua ragazza ora dammi una mano” urla nervoso Daniele.
Pian piano tutto il gruppo si sveglia, protestando per le urla di Daniele, e non comprendendo subito cosa egli stia dicendo.
Quando vuole Daniele sa essere molto convincente e praticamente solleva di forza tutto il gruppo e tra urla e spintoni si fa ben capire e mette tutti a lavoro per ripulire la spa ed i piani superiori visto che la casa è in uno stato pietoso.
“Dai, non facciamoci sempre riconoscere, ci hanno dato una bella casa e dobbiamo lasciarla così com’era. La prossima volta bevete di meno. Abbiamo un’ora sola. Una sola ora per fare tutto. Carico auto compreso. Marta prepara del caffè, così almeno questo mal di testa va via. Cavoli devo vomitare” continua a lamentarsi Daniele.
Il gruppo inizia a muoversi e tutti si danno da fare ed in mezz’ora la casa è di nuovo presentabile. Poi inizia il carico delle auto, che procede spedito in quanto avevano praticamente scaricato solo i viveri.
“Cosa farete ora?” dice Marta ai russi. Loro dicono che sono in viaggio per l’Europa ed erano diretti a Trieste. La prima tappa italiana per poi andare verso il sud. “Allora, perché non venite da noi a Treviso? È una città bellissima, vi facciamo da ciceroni”.
I ragazzi russi, si guardano un attimo in viso e poi accettano con entusiasmo la proposta di Marta.
Intanto i soccorsi sono tornati, e guardando i volti sconvolti del gruppetto, capiscono immediatamente cosa possa essere successo in quella casa.
“Amore, caricati tu Anzhelika, io vado con Borimir. Così è impossibile che ci perdiamo. Ci vediamo a casa” dice maliziosa Marta.
Daniele sa bene cos’abbia in mente sua moglie.
Almeno sono in salvo, poi domani si vedrà.
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