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Il ritorno a casa.... uscita da sola, tornata in tre


di sexdodo
24.02.2016    |    23.647    |    5 7.7
"Ho dovuto farlo, non ne poteva piu e l’attesa lo stava uccidendo..."
Cosi abbiamo fatto. Siamo risaliti tutti e tre al bar e abbiamo ordinato tre cocktail. Non appena li abbiamo finiti gli ho detto, su dai, andiamo a casa mia. Prendiamo la mia auto. Poi domani passiamo a riprendere la vostra. Alla guida si era messo Alessio e io e Anna ci siamo messe comode sui sedili posteriori. Casa mia non era molto lontana, circa 10 minuti di strada. Non sentendo nessun rumore Alessio pensava che ci fossimo assopite ma, al primo semaforo rosso, si è voltato e ci ha visto si sdraiate, ma con la mia testa ben piantata tra le cosce di Anna. Aveva un sapore delizioso. Alessio ridacchiando ha detto, ma voi due siete proprio due maiale, non riuscite ad aspettare di essere a casa? Ora come faccio a guidare, mi sta venendo un cazzo di marmo. Anna, tra un gemito e l’altro, gli dice dai, guida, andiamo a casa velocemente, ho voglia di fare la vacca. Ho bisogno anche di un cazzo. Arrivati a casa, Alessio ha posteggiato nel box e siamo saliti in casa. Fuori dalla porta gli ho detto, guardate che c’è il mio compagno, vediamo che effetto gli facciamo. Alessio non stava piu nella pelle. Ci ha detto, pensando e guardando nello specchietto quello che facevate ho fatto molta fatica a concentrarmi nella guida. Siamo entrati in casa ed era tutto buio e silenzioso, cosi li ho accompagnati in salotto. Ho stappato una bottiglia di Franciacorta e abbiamo fatto l’ennesimo brindisi della serata. Mentre loro due sorseggiavano il vino sono andata in camera a vedere se Michele, il mio compagno fosse a letto. Entro in camera e lo vedo che dorme beatamente completamente scoperto. In quel momento non sapevo cosa fare. Mi infilo il cazzo in bocca e lo sveglio con un pompino oppure torno subito dai miei ospiti e lo avremmo svegliato con i nostri gemiti? Visto che dovevo fargliela pagare opto per la seconda idea. Cosi torno in salotto e trovo Alessio che si sta riempiendo di nuovo il bicchiere e Anna che gli sta succhiando il cazzo. Lei mi guarda, si sfila l’uccello di bocca e ridendo mi chiede scusa. Ho dovuto farlo, non ne poteva piu e l’attesa lo stava uccidendo. Mi sono avvicinata a loro e ho preso il mio bicchiere, l’ho svuotato e me lo sono fatto riempire di nuovo. Dopo averlo bevuto tutto mi sono inginocchiata accanto ad Anna in attesa di poter mettere le mie labbra sul cazzo di suo marito. Molto gentilmente Anna mi ha ceduto il suo posto cosi ho potuto infilare tutto quel grosso cazzo nella mia bocca. Mentre lo leccavo Anna mi ha infilato una mano sotto la gonna. Si è fatta strada fino alla mia micetta e senza fatica ci ha infilato dentro due dita. Si è avvicinata a me, mi ha leccato l’orecchio e mi ha sussurrato, questa bellissima figa è un lago. Ci vuole qualche cosa in piu di due dita. Dai, muoviti con quel pompino, fallo venire che cosi ci scopa per bene. Mentre mi sussurrava quelle parole ha tolto le dita dalla figa e con un colpo solo le ha infilate dritte nel mio culetto. Un brivido mi ha scossa tutta. Dall’eccitazione ho aumentato il ritmo sull’uccello di Alessio. L’ho sentito irrigidirsi, mi ha preso la testa e la teneva premuta contro di lui e con un urlo mi ha scaricato tre, quattro copiosi schizzi di calda sborra direttamente nello stomaco. Tutti quei rumori dovevano aver svegliato Michele. Ho sentito la sua voce dalla camera, tesoro sei tu? Cos’è quell’urlo? Tutto bene? Appena finito di chiedere se andava tutto bene ha fatto capolino completamente nudo in salotto. È rimasto a bocca aperta, completamente pietrificato. Pensava di vedermi da sola e invece mi ha trovata inginocchiata con ancora il cazzo di Alessio in bocca e Anna che mi scopava il culo con le dita. Ripresosi dallo choc iniziale mi ha chiesto, chi cazzo sono questi due? Che cazzo fai con loro? Sei una troia, in casa nostra con il cazzo di un altro in bocca e con le dita di una donna nel culo. Ma sei completamente scema? Nel mentre mi ero staccata da Alessio e dopo aver deglutito tutto l’ho guardato dritto negli occhi e gli ho risposto. Questi due sono miei amici, ti avevo detto che sarei andata a divertirmi e cercare qualcuno che mi avrebbe saputa sfondare e che te l’avrei fatta pagare. Ecco li ho trovati. E lei, con le sue dita nel mio culo, mi ha fatto godere piu di quanto lo fai tu. Anzi, guarda tu stesso. Mi sono messo alla pecorina, la faccia sul tappeto e il culo all’aria e ho detto, su dai Anna, continua pure. Ah, Michele, fai vedere ad Alessio dove tengo i miei giochini. Cosi Anna può sfondarmi con quello! Dai, non stare li come un coglione, muoviti!!!! Anna ha ripreso da dove si era fermata. Dopo qualche attimo ha smesso e mi ha detto spogliati. Ci siamo tolte gli abiti e ci siamo buttate sul divano in un bellissimo 69. Mentre ci leccavamo sono tornati i due uomini. Alessio teneva in mano il mio dildo e Michele lo seguiva come un cagnolino. Ha passato il cazzo di gomma ad Anna che ha cominciato a succhiare per poi dirigerlo verso il mio culetto. I due erano proprio dietro al mio culetto e potevano vedere tutto. Ho detto a Michele, guarda qui come mi si allarga bene il culo con questo. Anna ha cominciato a spingerlo piano piano per farmi abituare e appena ha sentito che la strada era fatta me lo ha spinto dentro praticamente tutto. Io ho cacciato un urlo incredibile. Stavo vedendo le stelle. Passato quel primo momento di dolore ho cominciato ad apprezzare il lento avanti e indietro che faceva Anna nel mio sedere. Dopo un tempo che a me sembrava infinito un orgasmo mi ha travolta. Sentivo mille scariche elettriche partire dal culo e dal clitoride che sapientemente Anna stava succhiando. Ripresami dall’orgasmo ho notato che la vista di noi due a 69 e il trattamento offertomi da Anna stava facendo effetto sui due maschietti. Alessio si stava menando l’uccello e nonostante le due sborrate stava tornando duro. Quello di Michele invece era un pezzo di marmo. Sarà stata la situazione, l’eccitazione o l’incredibile orgasmo ma non lo avevo mai visto cosi dritto e grosso. A quella vista non ho saputo resistere. Anna aveva gia preso in mano la situazione con suo marito. Con grande maestria se lo era imboccato e lo stava lavorando per farlo tornare bello duro. Io a gattoni sono andata verso Michele, lo guardavo dal basso all’alto, e tra i miei occhi e i suoi c’era quel bel cazzo svettante. Mentre lo prendo in mano e comincio a menarlo gli dico hai imparato la lezione? Di cazzi mosci ne è pieno il mondo. A me servono cazzi veri. Che mi sappiano soddisfare. Non come te l’altra sera. Mi hai fatta vermanete incazzare. E per fortuna avevo gia dato tanto quella sera. Lui mi dice si si, ho imparato. Scusami! Sono un coglione. A quel punto gli rispondo, si vero, un coglione e grazie alla tua stupidità anche cornuto! Lui non capisce subito. Appena sta per dire una parola gli dico di stare zitto e mi caccio il cazzo in bocca. Mentre lo spompino vedo che Alessio si era staccato da Anna e si stava posizionando dietro di me con il suo stupendo cazzo in mano. Mi ha presa per i fianchi e mi ha fatto alzare in piedi senza farmi staccare dal cazzo di Michele. Ho aperto leggermente le gambe per far capire ad Alessio che ero pronta a ricevere, finalmente, il suo bestione. Tenendolo in mano ha passato per qualche volta la cappella tra le mi labbra e mentre lo faceva ha detto a Michele, ora non essere geloso, infilierò il mio cazzo nella figa della tua ragazza e la farò urlare come una troia. Con un colpo solo me lo ha infilato fino nell’utero e dallo spostamento mi sono trovata con tutto il cazzo di Michele in gola. Alessio ha cominciato a trapanarmi sempre piu violentemente. Ad ogni sua spinta mi ritrovavo soffocata dal cazzo del mio compagno. Anna, che era rimasta un po’in disparte si è messa di fianco a me e mi ha liberata dall’uccello di Michele. Appena ha preso il mio posto ed avevo la bocca libera i miei gemiti sono diventati urla di piacere. Anna dal canto suo si era messa di buona lena per sfiancare Michele e non ha dovuto attendere ancora molto per assaporare il suo dolce nettare. Prima di venire Michele ha sfilato il cazzo dalla bocca della donna e ha cominciato a masturbarsi. Al momento di venire ha preso la mira e ha ricoperto la faccia di Anna di sborra. Si è fatto ripulire bene l’uccello dai residui di quel copioso orgasmo, mi ha guardata e mi ha detto, bene, ora ripuliscila tu questa troia. Anna si è avvicinata a me ed abbiamo cominciato a baciarci. Alternavo dei lunghi baci a delle saporitissime leccate. Siamo andate avanti fino a che anche l’ultima goccia di sborra era sparita dal suo viso.
Alessio aveva smesso di scoparmi ed era uscito da me lasciando un vuoto che volevo assolutamente venisse colmato di nuovo. Ha preso sua moglie e l’ha fatta sdraiare di traverso sul tavolo da pranzo in modo che la testa sporgesse dal bordo e con un gesto ha invitato Michele a cacciarle di nuovo il cazzo in bocca dicendogli, mentre io me la scopo per un pochettino fattelo succhiare per bene che lei lo sa fare alzare anche ad un morto, poi sarà il tuo turno con lei. E cosi lui ha fatto, le ha preso la testa tra le mani, ha atteso che prima Alessio le infilasse il cazzo nella figa e che Anna spalancasse la bocca e l’ha subito zittita con il suo palo. Le scopava letteralmente la bocca. E Anna sembrava apprezzare molto quel trattamento violento. Mentre i tre si divertivano sul tavolo io sono andata in cucina a prendere un’altra bottiglia di bollicine. Mi era venuta una gran sete. Cosi stappata la bottiglia me ne se bevuta un bel po’. Ho portato la bottiglia in salotto e l’ho porta prima ad Alessio e poi a Michele. Anche loro ne hanno bevuto dei bei sorsi ma la piu assetata era Anna. Si è staccata subito da Michele e da Alessio e praticamente in un sol fiato a finito tutta la bottiglia. Appena finita la bottiglia si è accomodata sul divano e ha detto, ora voi due maschietti prendete questa zoccola e la spaccate in due. Ha fatto prima sedere Alessio e io ci sono saltata sopra, ho preso la mira e mi sono impalata sul suo cazzone. Michele stava aspettando il suo turno così Alessio mi ha tirata a se e Anna mi ha allargato bene le chiappe e parlando con il mio uomo gli ha detto guarda qui come è invitante questo buchino, vieni qui e allargaglielo per bene. Naturalmente lui non se l’è fatto ripetere e appoggiato la cappella al buchino mi ha sussurrato all’orecchio lo vuoi tutto in un colpo? Gli ho urlato siiiiii e in una frazione di secondo mi sono trovata anche tutto il suo cazzo dentro di me. Si sono sincronizzati e i loro movimenti mi facevano letteralmente impazzire. Li incitavo a darmene di piu, di andare piu in profondità e di spaccarmi in due. Dopo alcuni minuti di questo sublime trattamento le mie urla sono state soffocate da Anna che stufa di guardare dapprima mi ha leccato le mie stupende tette, poi mi ha limonata e poi ha appoggiato un piede sullo schienale del divano mi ha messo la sua magnifica figa sulla mia bocca. Ho cominciato a leccarla avidamente. Sentivo tutti i suoi umori colarmi in bocca e sul mento. Mentre la leccavo si è impossessata del dildo e se lo è infilata nel culo. Ho smesso di leccarla e l’ho penetrata con le dita. Era una posizione scomodissima, tra due stalloni che non mancavano un colpo e la figa dell’amica a pochi centimetri dalla faccia le stavo massaggiando il punto G. Volevo vedere se avesse squirtato. Passati alcuni minuti avevo il braccio indolenzito, volevo smettere ma in quel momento Anna mi ha ordinato di non smettere e ha cominciato a spruzzare grossi fiotti. Mi ha letteralmente inondato la faccia dei suoi succhi. Anche Michele che era dietro di me ha ricevuto la sua dose di umori femminili. In quel momento sono stata colpita pure io da un immenso orgasmo. Mi sentivo come esplodere. Ho ricominciato ad urlare fino a che mi sono letteralmente afflosciata su Alessio. Ero sfinita. Così ho chiesto il cambio ad Anna che è stata molto molto felice di prendere il mio posto. Mentre Anna prendeva posto sul cazzo di suo marito io mi sono sdraiata sfinita sul tappeto ad assistere allo sfondamento della nuova amica. Lei dava la schiena ad Alessio in modo che ognuno avesse avuto la sua dose di culo. Era talmente bagnata che non ha opposto alcuna resistenza all’entrata del grosso manico nel suo canale posteriore. Appena è entrato fino in fondo Michele senza farsi alcuna remora si è lanciato su di lei e le ha infilato il cazzo nella figa. Per non fare torti anche a lei hanno dato il mio stesso trattamento. Hanno cominciato in sincronia a muoversi dentro di lei. Anche Anna non ci ha messo molto ad avere un potente orgasmo. Io mentre li guardavo mi sono messa ad accarezzare la mia patatina. Mi stavo eccitando di nuovo eho messo piu foga nella masturbazione. Mi sono infilata dentro tre dita e da li a poco ho cominciato anche io a spruzzare liquido sul tappeto. Mi contorcevo dagli spasmi di quell’orgasmo procuratami da sola. A quel momento i due uomini hanno fatto scendere da cavallo Anna. Michele è venuto a porgermi il suo cazzo mentre Anna si prendeva cura di quello di suo marito. Ho pregato il mio maschietto di metterlo ancora per qualche minuto nel mio culo e lui gentilmente mi ha accontentata. Alessio e Anna invece si erano immersi in un 69 sublime. Dopo alcuni affondi Michele ha estratto la mazza dal mio culo e avvicinandosi al mio volto, con un verso animalesco mi ha ricoperta di nettare caldo. Ne avevo dappertutto. In faccia, sulle tette e tra i capelli. Ero una maschera di sborra. Circa nello stesso momento Anna ha comicniato a gemere sotto i colpi di lingua e, aumentando il ritmo presa dall’orgasmo, ha portato all’estasi Alessio. Urlandogli bevila tutta zoccola, le ha scaricato l’ennesima sborrata della serata in bocca. Anna ha ingoiato tutto quanto e lui non si è spostato da dentro di lei fino a che il suo cazzo non è diventato moscio per l’ultima volta in quella pazza serata. Erano ormai gia le 4 passate. Eravamo tutti distrutti da quella maratona di sesso iniziata cosi per caso in un bagno di un locale. Abbiamo bevuto ancora una birra rigenerante tutti assieme e, ricompostisi, abbiamo salutato i due amici.
Io e Michele siamo rimasti ancora un po’ svegli a parlare ma poi, tra la stanchezza e l’alcool, ci siamo addormentati fino a tarda mattina. Al risveglio abbiamo deciso di farci una bella doccia assieme. Era da tantissimo tempo che non lo facevamo piu. Non era passato molto tempo dall’entrata nel box che, stringendomi da dietro e prendendo in mano le mie mammelle, Michele mi dice, sai, sei veramente una grandissima troia. Lo sapevo che ti piaceva il cazzo, ma non pensavo cosi tanto. Sono stato uno stupido con te. Per farmi perdonare ora ti infilo tutto il mio cazzo nel tuo accoglientissimo culo. Da ora in poi sarai la mia puttana. E io il tuo schiavo. L’ho guardato negli occhi e gli ho detto, finalmente ci sei arrivato, e ora spingimelo tutto dentro. Mi ha presa li, nella doccia. E tutta la giornata è andata avanti cosi. Dormire, mangiare, bere e tanto tanto sesso.
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